Archivio per 17 giugno 2024
Igor Stravinskij e l’Uccello di fuoco
Stavolta l’accostamento tra musica classica e arte
è tra un grande pittore ed un grande musicista
della stessa epoca ed entrambi russi.
E del primo leggeremo anche un breve ricordo biografico e musicale.
Chagall (7.7.1887 – 28.3.1985)
e
Stravinskij (Lomonosov, 17 giugno 1882 – New York, 6 aprile 1971)
STRAVINSKIJ BREVE RICORDO
.
Igor’ Fëdorovič Stravinskij compositore russo, naturalizzato francese e poi statunitense, è stato uno dei più grandi del XX secolo.
La maggior parte delle sue opere, che spaziarono in tutti i generi musicali e che compose in quasi 70 anni di carriera, si muove nell’ambito del neoclassicismo.
La sua notorietà presso le masse musicofile la si deve però ai tre balletti “L’uccello di fuoco” (1910), “Petruška” (1911) e “La sagra della primavera” (1913), che rivoluzionarono questo genere musicale.
Fu anche un famoso ed applauditissimo pianista e direttore d’orchestra.
Ma non è solo questo il collegamento tra loro 2
La musica ed il dipinto
(in realtà furono diversi gli studi ed i dipinti di Chagall per l’opera musicale)
hanno addirittura lo stesso titolo:
“Uccello di Fuoco”
Sì…
ascolteremo dunque un bel brano dell’opera di Stravinskij
collegato ad un dipinto di Chagall,
creato dall’artista
proprio per illustrare l’opera del musicista.
Clicca sul dipinto qui giù
Firebird (L’uccello di fuoco) – Chagall
Buona visione e buon ascolto, se vi fa piacere.
Ciao da Tony Kospan
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Chagall
Delphin Enjolras
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci,
soprattutto perché provi un senso di benessere…
quando le sei vicino.
– Charles Bukowski –
Delphin Enjolras – Donna che sistema i fiori
SE L’AMORE DEVE ESSERMI NEGATO
– Rabindranath Tagore –
Se l’amore deve essermi negato,
perché il mattino spezza il suo cuore
in canzoni, e perché questi sospiri
che il vento del sud disperde
tra le foglie appena spuntate?
Se l’amore deve essermi negato,
perché porta la notte, in dolente
silenzio, la pena delle stelle?
E perché questo folle cuore getta
getta sconsideratamente la speranza
su un mare la cui fine non conosce?
![](https://i.imgur.com/fkieJlP.jpg)
Delphin Enjolras – Donna che legge
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LA TUA PAGINA DI SOGNO
![Frecce (104)](https://s8.gifyu.com/images/Frecce-104.gif)
![](https://i.imgur.com/dglMOqa.jpg)
![](https://i.imgur.com/JDOhyIv.jpg)
Delphin Enjolras – Lettura serale
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Monet – Donna con parasole nel prato
Siamo pronti a fare insieme,
e comodamente seduti,
un piccolo viaggio nella storia dell’arte…
tutto immerso nei fiori?
Astolfo Petrazzi – Allegoria dell’estate
I FIORI NELL’ARTE
Dal Seicento a Van Gogh
La Fiasca fiorita (Cagnacci o Caravaggio)
La Fiasca fiorita è considerata una della più belle natura morte di tutti i tempi.
L’opera rappresenta ancor oggi un enigma, in quanto nessun studioso è riuscito a scioglierne il mistero dell’attribuzione.
Molti i nomi in campo, più vicini alla realtà restano Caravaggio e Cagnacci.
Unico fatto certo è che si tratta di un quadro eseguito da un maestro della pittura.
Brueghel – Ghirlanda di fiori
Il criterio da me utilizzato nella scelta di questi dipinti è stato il rilievo che l’elemento floreale assume nel dipinto che deve esser eguale se non superiore al resto della figura.
Gregory Frank Harris – Tra le rose
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Questo originale approccio metodologico, la storia della pittura vista attraverso i fiori, partendo dal naturalismo caravaggesco di fine ‘500 fino all'affermazione della modernità con Van Gogh è stato già utilizzato in diverse recenti mostre tenutesi in Italia ed altrove.
Eugène Delacroix – Il cesto di fiori
Nel corso dei secoli, i quadri di fiori o i quadri di figura, dove l’elemento floreale assume un rilievo simbolico hanno raggiunto spesso un’intensità ed un’originalità estetica assai elevata.
Otto Scholderer – La composizione floreale
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A testimoniarlo i capolavori di Caravaggio, Cagnacci, Gentileschi, Dolci e altri grandi pittori che hanno eccezionalmente dipinto quadri di fiori, ma anche di Rembrandt, ad esempio, quando ritrae la moglie come Flora.
L’osservazione di tante belle opere floreali potrebbe forse aiutarci se non a risolvere, almeno ad avvicinarci al mistero ancora racchiuso nella straordinaria bellezza della Fiasca fiorita.
Louis Marie de Schryver – Il carrettino dei fiori
Paul Cézanne – Vaso di fiori
Sidney Harold Meteyard – Fiori di melo
L'arte floreale è presente anche nel soprannome “Mario de’ Fiori” di questo artista romano molto apprezzato nelle Corti Europee del '600
Mario Nuzzi detto Mario de’ Fiori – Autoritratto con valletto e fiori
Mario Nuzzi e Lauri – La Primavera
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E se nel ‘700 il tema floreale sembra perder importanza, nel secolo successivo se ne registra una forte e decisiva ripresa.
Mentre però molti specialisti riducono la loro pittura di fiori ad una produzione altamente specifica e inevitabilmente commerciale, sono invece i protagonisti dei maggiori movimenti (dal Romanticismo al Realismo, dall’Impressionismo al Simbolismo) a riprendere questo genere dandogli nuovi significati e nuove valenze.
Monet
Jean-Francois Millet – Il bouquet di margherite
Artisti come Hayez, Delacroix, Courbet, Manet, Monet, Cezanne, Renoir, De Nittis, Boldini, Zandomeneghi, Klimt, Van Gogh e Previati si sono applicati nel dipingere fiori
Hayez – Fiori
Van Gogh – Iris
Van Gogh – Ramo di mandorlo in fiore
ispirandosi però alla volontà più moderna di scardinare gli schematismi seicenteschi unendo a nuove valenze simboliche la magia della pura visione dell’occhio dell’artista che registra le impressioni della natura fino a creare una realtà superiore, quella dell’arte.
Chi volesse conoscere la storia di tutti i girasoli di Van Gogh ![fre bia pouce](https://s7.gifyu.com/images/fre-bia-pouce.gif)
Van Gogh – Vaso con girasoli
Ovviamente le immagini qui proposte non esauriscono, neanche lontanamente il mondo dell'arte dei fiori.
Il post però non finisce qua!
![](https://i.imgur.com/FrruYHx.jpg)
Infatti nel video che segue, dedicato anch'esso ai fiori nell'arte, possiamo ammirare tantissimi altri dipinti.
E' il bellissimo e famosissimo video “Duetto dei Fiori” con immagini floreali di pittori fiamminghi del XVII sec. e musica classica, scomparso dal web, ma per fortuna ritrovato anche se con diverso titolo.
Buona visione.
Se vi va, dite quale dipinto floreale vi piace di più.
Daniel Seghers
CIAO DA TONY KOSPAN
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LA DIVERSITA’
Spesso… spessissimo…
leggiamo in ogni dove e sentiamo dire,
pur con apparenti “logiche” osservazioni,
che non dobbiamo accettare
quel che è diverso o lontano da noi
perché noi siamo i migliori… i normali.
Eppure la natura nostra vera madre
ci dice, in modo chiaro ed inequivocabile, che
– NON ESISTONO NEMMENO 2 FILI D’ERBA UGUALI –
![](https://i.imgur.com/T3Lcjy1.jpg)
Il bello è che poi ciascuno di noi lo sa perfettamente
anzi è fiero della sua diversità, particolarità,
ed è anche sicurissimo che essa sia bella e giusta
e che debba essere accettata dagli altri.
Però poi ognuno individua dei canoni, dei limiti, dei paletti,
oltre i quali la diversità per lui diventa un pericolo assoluto
ed ecco il prevalere dell’opinione comune
largamente diffusa
che la salvezza sia solo nell’omologazione…
e di conseguenza
nella chiusura totale ed aprioristica
a tutto quanto non rientra nei suddetti canoni
soggettivi, statistici, fideistici, formalistici
o apparenti,
in quanto solo frutto di nostre pseudo convinzioni.
![](https://i.imgur.com/Q7K61yL.jpg)
Penso invece che, sulla base delle mie tante,
ormai, esperienze di vita,
la diversità è sempre una ricchezza
mentre l’appiattimento, l’omologazione,
è vera povertà.
Alla fine dei conti sarà comunque perdente,
e sopraffatta dalla storia e dalla realtà
come ogni società chiusa al mondo e cieca.
![](https://i.imgur.com/vNKxGUW.jpg)
L’inquisizione ha forse fermato la storia?
O è oggi ricordata
come una delle pagine più vergognose
della Cristianità?
![](https://i.imgur.com/16zS8id.jpg)
Torture Inquisizione
Direte
“non è la stessa cosa“
ed invece no
è sempre la stessa storia.
Cambiano gli oggetti e gli aspetti della discussione
ma la battaglia tra la chiusa conservazione
e cambiamento è sempre uguale.
![](https://i.imgur.com/Q4W9mQ0.jpg)
Tribunale Inquisizione
Un po’ è nella mia natura, è vero,
guardare oltre il conformismo ed il pensiero unico
ma davvero ritengo che la diversità, nei suoi mille aspetti,
da quelli razziali a quelli culturali…
da quelli sessuali a quelli artistici,
da quelli politici a quelli a quelli religiosi,
da quelli dei costumi a quelli del pensiero, etc etc…
possa essere vita, progresso, innovazione, futuro
come la storia c’insegna.
Se qualche nostro antenato non avesse tentato
nuove strade, per terra e per mare,
fatto nuovi esperimenti, ad es. in agricoltura,
forse anche a costo della derisione dei suoi contemporanei
saremmo ancora nelle caverne o sulle palafitte.
![](https://i.imgur.com/ZXxttjT.jpg)
Molti però per combattere ogni diversità
le contrappongono il concetto di Unità.
![](https://i.imgur.com/HKkuqe2.jpg)
UNITA’ E DIVERSITA’
Infatti essi affermano e… l’unità?
L’unità non ha valore?
Certo che sì…
l’Unità è un valore assoluto della stessa importanza della diversità… ma ha la sua massima espressione, il suo massimo valore solo se riesce a contenere in sé, a conciliare ed a rispettare tutte le diversità.
![](https://i.imgur.com/3muXFdG.jpg)
Penso anche che le diversità non debbano prevalere sul valore dell’Unità.
Anzi esse debbono riuscire a rispettarla, senza se e senza ma, perché in caso contrario il risultato sarebbe drammatico in quanto avverrebbe una grave disgregazione di qualsiasi tessuto sociale.
Pertanto, a mio parere, è proprio grazie a questo rapporto dinamico, ma corretto, tra unità e diversità che possiamo sperare di poter vivere in una Società Futura libera, giusta e serena.
![](https://i.imgur.com/eZezjaK.jpg)
UN VIDEO
Infine un bel video sulla stessa linea di pensiero…
Tony Kospan
CURIOSITA' DA… PANDEMIE
Certo la pandemia è stata, ed è ancora nella memoria,
qualcosa che ha causato lutti e dolori
ma, in questi difficili anni, sono accadute anche cose molto sorprendenti.
Vediamone alcune insieme a vignette
che, nelle preoccupazioni vissute, ci hanno dato attimi di relax.
AUTOCERTIFICAZIONI ALLA FRANCESE
Ci siamo lamentati (sorridendo e prendendole in giro), più o meno giustamente delle mitiche “Autocertificazioni all'Italiana” ma diamo ora un'occhiata a 2 storie. davvero originali, che ci giungono dai cugini d'Oltralpe.
1° – LADRI CON… AUTOCERTIFICAZIONE!
Il 24 aprile del 2020 tre ladri si sono introdotti in un'azienda agricola della Gironda per rubare l'incasso ma vi hanno trovato solo 40 €.
Ma uno di loro ha perso lì la “Dichiarazione di spostamento in deroga” questo il nome delle autocertificazioni in Francia (per una volta la nostra parola è più semplice e concisa).
La polizia ha quindi facilmente rintracciato uno degli autori del furto ma anche i suoi complici.
Saranno ora processati e giudicati dal Tribunale di Bordeaux ma intanto hanno già dovuto pagare 135 € di multa perché il furto non era una ragione valida per uscire di casa.
2° – L'ARTISTA DELLE AUTOCERTIFICAZIONI
La polizia a Rennes ha visto per la strada una specie di automa tutto ricoperto da circa 150 autocertificazioni.
Era l'artista belga Maxime Matthys, che ha sue opere (molto particolari), in varie mostre francesi che stava in tal modo attuando una performance artistica “Uscite coperti“, imitando così il mitico Bibliotecario di Arcimboldo.
Alla contestazione fattagli dagli agenti egli ha semplicemente preso una delle 150 autocertificazioni.
Allora non potendogli contestare alcuna violazione lo hanno comunque invitato a rientrare a casa per non creare assembramenti di curiosi.
DISTANZIAMENTO SOCIALE – UN TUFFO NEL PASSATO
NEW YORK 1936 – IL BACIO AI BAMBINI
Il distanziamento sociale, con i conseguenti divieti di baci e abbracci, non è una novità.
Simpatico appare il manifesto affisso nel 1936 a New York (per combattere la diffusione della tubercolosi) in cui un bambino chiedeva di evitargli i baci perché purtroppo (traduzione libera) “anche quel tipo di affetto può essere infetto”.
Tony Kospan
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Questa poesia non può non suscitare sorpresa
in quanto ribalta del tutto la visione classica dell'amore.
Essa non parla d’amore nel modo consueto ma del
c o r p o
dei ricordi del… corpo
come soggetto del pensiero e del rimpianto del poeta.
Ma essa, forse proprio per questa particolarità,
occupa un posto di rilievo, a mio parere,
nella piccola libera antologia di poesie sublimi.
Carlo Cignani – Venere e Adone – 1711
I ricordi del corpo
non vanno solo alle passioni vissute
ma anche a quelle che,
per un pelo o per un accidente,
si persero per via
ma che hanno comunque lasciato delle tracce
nel… corpo.
L'autore è un poeta che fu sì abbastanza noto in vita
ma che oggi invece viene considerato
uno dei più grandi della Grecia moderna.
RICORDA CORPO
Konstantinos Kavafis
Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato,
non soltanto i letti in cui giacesti,
ma anche quei desideri che per te
brillavano chiari negli occhi,
e tremavano nella voce – e qualche
casuale ostacolo li rese vani.
Ora che tutto ormai appartiene al passato,
sembra quasi che a quei desideri
tu ti sia concesso – come brillavano,
ricorda, negli occhi che ti guardavano:
come tremavano nella voce, per te,
ricorda, corpo.
Il corpo quindi riconquista, grazie al poeta,
l’importanza e la dignità
che aveva nella cultura classica.
Importanza che per secoli è stata nascosta
ed ampiamente e volutamente trascurata
dalla cultura e dal pensiero occidentale.
TONY KOSPAN
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
Canova