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VENIAMO SOLO PER SOGNARE – Sorprendente è la visione che ci dona questa antica poesia… azteca!   2 comments







Care amiche e cari amici, stavolta parleremo di una poesia
molto… molto particolare e di un poeta davvero “esotico”.


L’autore, definito il “forgiatore di canti”, è infatti Tochihuitzin Coyolchiuhqui,
poeta azteco nato verso la fine del XIV secolo e morto verso la metà del secolo seguente.








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
– ORIGINALE POESIA… AZTECA –


La poesia appare un vero incanto,
vien voglia d’ascoltar lo scorrer di fiumi…  e d’osservar i fiori ondeggiare
per la brezza primaverile.








Ma soprattutto ci dipinge la sua originale visione
della presenza umana… sul nostro pianeta…
accomunandoci ad ogni altra forma di vita

Per l’autore poi l’esistenza, lunga o breve,
si svolge comunque tra sogno.. natura.. e amore.

Ma ora leggiamola…








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
Tochihuitzin Coyolchiuhqui

Non è vero, non è vero,
che veniamo sulla terra per vivere!
Veniamo solo per dormire.
Veniamo solo per sognare.
Il nostro corpo è un fiore.
L’erba diventa verde in primavera,
così i nostri cuori si aprono
e sbocciano come fiori.
Alcuni aprono la corolla,
poi appassiscono.








Cosa ne pensate?

Ciao da Tony Kospan


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VENIAMO SOLO PER SOGNARE – Originale e sorprendente è la visione che ci dona questa poesia… azteca!   Leave a comment







Care amiche e cari amici, stavolta parleremo di una poesia
molto… molto particolare e di un poeta davvero “esotico”.


L’autore, definito il “forgiatore di canti”, è infatti Tochihuitzin Coyolchiuhqui,
poeta azteco nato verso la fine del XIV secolo e morto verso la metà del secolo seguente.








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
– ORIGINALE POESIA… AZTECA –


La poesia appare un vero incanto,
vien voglia d’ascoltar lo scorrer di fiumi…  e d’osservar i fiori ondeggiare
per la brezza primaverile.








Ma soprattutto ci dipinge la sua originale visione
della presenza umana… sul nostro pianeta…
accomunandoci ad ogni altra forma di vita

Per l’autore poi l’esistenza, lunga o breve,
si svolge comunque tra sogno.. natura.. e amore.

Ma ora leggiamola…








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
Tochihuitzin Coyolchiuhqui

Non è vero, non è vero,
che veniamo sulla terra per vivere!
Veniamo solo per dormire.
Veniamo solo per sognare.
Il nostro corpo è un fiore.
L’erba diventa verde in primavera,
così i nostri cuori si aprono
e sbocciano come fiori.
Alcuni aprono la corolla,
poi appassiscono.








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Ricorda corpo – Con questa inconsueta poesia d’amore il poeta greco K. Kavafis esplora le vibrazioni e le emozioni fisiche.   Leave a comment


 
 
 
 .
.
Questa poesia non può non suscitare sorpresa
in quanto ribalta del tutto la visione classica dell’amore.
 
 
Essa non parla d’amore nel modo consueto ma del
c o r p o 
dei ricordi del… corpo
come soggetto del pensiero e del rimpianto del poeta.
 
 
Ma essa, forse proprio per questa particolarità,
occupa un posto di rilievo, a mio parere,
nella piccola libera antologia di poesie sublimi.

 
 
 
 
Carlo Cignani – Venere e Adone – 1711
 
 
 
 
I ricordi del corpo
non vanno solo alle passioni vissute
ma anche a quelle che,
per un pelo o per un accidente,
si persero per via
ma che hanno comunque lasciato delle tracce
nel… corpo.

L’autore è un poeta che fu sì abbastanza noto in vita
ma che oggi invece viene considerato
uno dei più grandi della Grecia moderna.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

RICORDA CORPO
Konstantinos Kavafis
 
 
Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato,

non soltanto i letti in cui giacesti,

ma anche quei desideri che per te

brillavano chiari negli occhi,

e tremavano nella voce – e qualche

casuale ostacolo li rese vani.

Ora che tutto ormai appartiene al passato,

sembra quasi che a quei desideri

tu ti sia concesso – come brillavano,

ricorda, negli occhi che ti guardavano:

come tremavano nella voce, per te,

ricorda, corpo.










Il corpo quindi riconquista, grazie al poeta,
l’importanza e la dignità
che aveva nella cultura classica.
 
 
Importanza che per secoli è stata nascosta
 ed ampiamente e volutamente trascurata
dalla cultura e dal pensiero occidentale.
 
 
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN


Barra21CAhomeiwao
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
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Canova 



VENIAMO SOLO PER SOGNARE – Davvero originale e sorprendente la visione che ci dona questa poesia… azteca!   2 comments







Care amiche e cari amici, stavolta parleremo di una poesia
molto… molto particolare e di un poeta davvero “esotico”.


L’autore, definito il “forgiatore di canti”, è infatti Tochihuitzin Coyolchiuhqui,
poeta azteco nato verso la fine del XIV secolo e morto verso la metà del secolo seguente.








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
– ORIGINALE POESIA… AZTECA –


La poesia appare un vero incanto,
vien voglia d’ascoltar lo scorrer di fiumi…  e d’osservar i fiori ondeggiare
per la brezza primaverile.








Ma soprattutto ci dipinge la sua originale visione
della presenza umana… sul nostro pianeta…
accomunandoci ad ogni altra forma di vita

Per l’autore poi l’esistenza, lunga o breve,
si svolge comunque tra sogno.. natura.. e amore.

Ma ora leggiamola…








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
Tochihuitzin Coyolchiuhqui

Non è vero, non è vero,
che veniamo sulla terra per vivere!
Veniamo solo per dormire.
Veniamo solo per sognare.
Il nostro corpo è un fiore.
L’erba diventa verde in primavera,
così i nostri cuori si aprono
e sbocciano come fiori.
Alcuni aprono la corolla,
poi appassiscono.








Cosa ne pensate?

Ciao da Tony Kospan




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Ricorda corpo – Con questi inconsueti versi d’amore il poeta greco K. Kavafis esplora le vibrazioni e le emozioni fisiche.   Leave a comment


 
 
 
 .
.
Questa poesia non può non suscitare sorpresa
in quanto ribalta del tutto la visione classica dell’amore.
 
 
Essa non parla d’amore…nel modo consueto ma del
c o r p o… 
dei ricordi del… corpo
come soggetto del pensiero e del rimpianto del poeta.
 
 
Ma essa, forse proprio per questa particolarità,
occupa un posto di rilievo, a mio parere,
nella piccola libera antologia di poesie sublimi.

 
 
 
 
Carlo Cignani – Venere e Adone – 1711
 
 
 
 
I ricordi del corpo
non vanno solo alle passioni vissute
ma anche a quelle che,
per un pelo o per un accidente,
si persero per via
ma che hanno comunque lasciato delle tracce
nel… corpo.

L’autore è un poeta che fu sì abbastanza noto in vita
ma che oggi viene considerato
uno dei più grandi della Grecia moderna.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

RICORDA CORPO…
Konstantinos Kavafis
 
 
Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato,

non soltanto i letti in cui giacesti,

ma anche quei desideri che per te

brillavano chiari negli occhi,

e tremavano nella voce – e qualche

casuale ostacolo li rese vani.

Ora che tutto ormai appartiene al passato,

sembra quasi che a quei desideri

tu ti sia concesso – come brillavano,

ricorda, negli occhi che ti guardavano:

come tremavano nella voce, per te,

ricorda, corpo.










Il corpo quindi riconquista, grazie al poeta,
l’importanza e la dignità
che la cultura classica ad esso dava….
 
 
Importanza che per secoli è stata nascosta
 ed ampiamente e  volutamente trascurata…
dalla cultura  e dal pensiero occidentale.
 
 
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN


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VENIAMO SOLO PER SOGNARE – Davvero originale e sorprendente questa poesia… azteca!   2 comments







Care amiche e cari amici, stavolta parleremo di una poesia
molto… molto particolare e di un poeta davvero “esotico”.


L'autore, definito il “forgiatore di canti”, è infatti Tochihuitzin Coyolchiuhqui,
poeta azteco nato verso la fine del XIV secolo e morto verso la metà del secolo seguente.








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
– ORIGINALE POESIA… AZTECA –


La poesia appare un vero incanto,
vien voglia d'ascoltar lo scorrer di fiumi…
d'osservar fiori ondeggiare
per la brezza primaverile.








Ma soprattutto ci dipinge la sua originale visione
della presenza umana… sul nostro pianeta…
accomunandoci ad ogni altra forma di vita

Per l'autore poi l'esuistenza, lunga o breve,
si svolge comunque tra sogno.. natura.. e amore.

Ma ora leggiamola…








VENIAMO SOLO PER SOGNARE
Tochihuitzin Coyolchiuhqui

Non è vero, non è vero,
che veniamo sulla terra per vivere!
Veniamo solo per dormire.
Veniamo solo per sognare.
Il nostro corpo è un fiore.
L’erba diventa verde in primavera,
così i nostri cuori si aprono
e sbocciano come fiori.
Alcuni aprono la corolla,
poi appassiscono.








Cosa ne pensate?

Ciao da Tony Kospan




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Questa poesia non può non suscitare sorpresa
in quanto ribalta del tutto la visione classica dell'amore.
 
 
Essa non parla d’amore…nel modo consueto ma del
c o r p o… 
dei ricordi del… corpo
come soggetto del pensiero e del rimpianto del poeta.
 
 
Ma essa, forse proprio per questa particolarità,
occupa un posto di rilievo, a mio parere,
nella piccola libera antologia di poesie sublimi.

 
 
 
 
Carlo Cignani – Venere e Adone – 1711
 
 
 
 
I ricordi del corpo
non vanno solo alle passioni vissute
ma anche a quelle che,
per un pelo o per un accidente,
si persero per via
ma che hanno comunque lasciato delle tracce
nel… corpo.

L'autore è un poeta che fu sì abbastanza noto in vita
ma che oggi viene considerato
uno dei più grandi della Grecia moderna.
 
 
 
 
 
 

 
 
 

RICORDA CORPO…
Konstantinos Kavafis
 
 
Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato,

non soltanto i letti in cui giacesti,

ma anche quei desideri che per te

brillavano chiari negli occhi,

e tremavano nella voce – e qualche

casuale ostacolo li rese vani.

Ora che tutto ormai appartiene al passato,

sembra quasi che a quei desideri

tu ti sia concesso – come brillavano,

ricorda, negli occhi che ti guardavano:

come tremavano nella voce, per te,

ricorda, corpo.










Il corpo quindi riconquista, grazie al poeta,
l’importanza e la dignità
che la cultura classica ad esso dava….
 
 
Importanza che per secoli è stata nascosta
 ed ampiamente e  volutamente trascurata…
dalla cultura  e dal pensiero occidentale.
 
 
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN


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Questa poesia non può non suscitare sorpresa…
in quanto ribalta del tutto la visione dell'amore.
 
 
Essa non parla d’amore… in modo classico ma del…
c o r p odei ricordi del… corpo…
come soggetto del pensiero e del rimpianto del poeta…
 
 
Ma essa, forse proprio per questo,
occupa un suo posto, a mio parere,
nella piccola libera antologia delle poesie sublimi…

 
 
 
 
Carlo Cignani – Venere e Adone – 1711
 
 
 
 
I ricordi… del corpo…
non vanno solo alle passioni vissute…
ma anche a quelle che, per un pelo o per un accidente,
si persero per via…
ma che hanno comunque lasciato delle tracce
nel… corpo…

L'autore è un poeta che fu abbastanza noto in vita
ma che oggi è considerato
tra i più grandi della Grecia moderna.
 
 
 
 
 
 

 
 
 

RICORDA CORPO…
Konstantinos Kavafis
 
 
Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato,

non soltanto i letti in cui giacesti,

ma anche quei desideri che per te

brillavano chiari negli occhi,

e tremavano nella voce – e qualche

casuale ostacolo li rese vani.

Ora che tutto ormai appartiene al passato,

sembra quasi che a quei desideri

tu ti sia concesso – come brillavano,

ricorda, negli occhi che ti guardavano:

come tremavano nella voce, per te,

ricorda, corpo.










Il corpo quindi riconquista, grazie al poeta,
l’importanza e la dignità
che la cultura classica ad esso dava….
 
 
Importanza che per secoli è stata nascosta
 ed ampiamente e  volutamente trascurata…
dalla cultura  e dal pensiero occidentale.
 
 
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN




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