La Cappella Sansevero e le sue mitiche e misteriose opere d’arte – II PARTE – La sua storia   2 comments

 
 
 
 
 

 
 
 
 


Abbiamo conosciuto nella I PARTE l’interesssante biografia dell’enigmatico Principe Raimondo de Sangro ed ora passiamo a conoscere la storia della sua più importante opera e cioè di questa Cappella da lui abbellita ed arricchita da eccezionali opere d’arte.


 
 
 
 
STORIA DELLA CAPPELLA DI SANSEVERO 


 
 
 
 
Costruita già nel 1590 per ospitare le tombe della famiglia fu del tutto restaurata nel corso del ‘700 dal Principe.


 
 
 
 

La Cappella in una antica stampa


 


E’ situata in pieno centro storico a pochi metri dalla piazza San Domenico Maggiore, ed è accanto al palazzo di famiglia dei Principi di Sansevero, ma divisa da un vicoletto che all’epoca era però sormontato da un ponticello sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere direttamente alla Cappella.


 
 
 
 

La piantina della Cappella


 
 
 
 
La prima cosa che stupisce è che nella Cappella sono presenti soprattutto sculture ed infatti gli unici dipinti sono:  
il soffitto affrescato da F. M. Russo nel 1749 con le immagini allegoriche dei Santi della famiglia ed i medaglioni monocromatici con i Santi protettori del Casato.
 
Tutti presentano ancor oggi colori vivissimi grazie all’uso di una cd. pittura “oloidrica” che consisterebbe nell’uso, al posto della colla, di sostanze create dal Principe ed il cui segreto avrebbe portato con sé nella tomba.
 
Questa massiccia preponderanza di sculture e di parti architettoniche rappresenta un vero e proprio “unicum” nell’ambito delle Chiese e delle grandi Cappelle (benché questa sia ora sconsacrata).


 
 
 
 

 
 
 


LE 4 CHIAVI DI LETTURA DELLE OPERE
 
 
 
Prima dare un’occhiata alle opere più rappresentative presenti nella Cappella bisogna precisare che esse presentano, a mio parere ma non solo, ben 4 chiavi di lettura:
– La prima è quella religiosa, certo è una Cappella con statue e qualche dipinto di carattere religioso… eppure forse è la chiave meno importante. 
– La seconda è quella della rappresentazione della storia della famiglia del Principe e dei personaggi che più le diedero lustro. 
– La terza è quella artistica, per la presenza di fantastiche opere di grandi maestri dell’epoca inserite in un contesto tutto barocco ed in un trionfo (quasi musicale) di marmi e stucchi. 
– La quarta, la più misteriosa e per molti la più affascinante, è quella esoterica in quanto il Principe avrebbe “fatto nascondere ma non troppo” nelle diverse opere i suoi principi e le sue conoscenze ermetiche ed alchemiche (qualcosa di vero certamente ci deve essere se si pensa alla persecuzione che il Principe subì da parte delle gerarchie ecclesiastiche.


 
 
 
 

 
 
 


Dunque nell’esaminare ciascuna opera, cercherò di evidenziare le diverse chiavi interpretative apparenti o nascoste, per quanto è a mia conoscenza.

Le opere di cui parlerò in modo ampio saranno:
Parte III – Il Cristo velato; 
Parte IV – La pudicizia;
Parte V – Il disinganno;
Parte VI – Le incredibili macchine anatomiche. 
 
 
 
 
 
 
 
FINE II PARTE
 
 
 
Chi volesse conoscer la biografia
del misterioso ma geniale Principe e della sua famiglia
(I Parte del post) può cliccare qui giù.
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CONTINUA
CON LE  MIRABILI OPERE DELLA CAPPELLA… E NON SOLO.
 
 
LE IMMAGINI SONO PRESE DAL WEB E SARANNO SUBITO RIMOSSE SE CHI NE DETIENE IL COPYRIGHT LO CHIEDERA’
 
 

 

 

 
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