Archivio per 20 settembre 2022

Martedì sera in poesia “La stazione” W. Szymborska – arte Vettriano – canzone “Michelle” Beatles   Leave a comment

 
 
 
 
Jack Vettriano

 
 
 
 
 
 
 

135135

La forza e la grandezza dell’uomo 
non consistono nel suo avere 
ma nel suo essere
– Michel Quoist –
135135

 
 
 

Jack Vettriano – Danza
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LA STAZIONE 
Wislawa Szymborska
 
Il mio arrivo nella città di N.
è avvenuto puntualmente.
Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.
Hai fatto in tempo a non venire
all’ora prevista.
Il treno è arrivato sul terzo binario.
E’ scesa molta gente.
L’assenza della mia persona
si avviava verso l’uscita tra la folla.
Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.
A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.
Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.
La stazione della città di N.
ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.
L’insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.
E’ avvenuto perfino
l’incontro fissato.
Fuori dalla portata
della nostra presenza.
Nel paradiso perduto
della probabilità.
Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.
 
 
 
 
 
Jack Vettriano – Filosofi dilettanti
 
 
 
 
 
 
 

  a tutti da Orso Tony

 

 

 

3
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Frecce (174)

 

 

fre bia pouce  musicAnimata   (Michelle – Beatles)


Jack Vettriano



 

 

LA PALIZZATA – Simpatico raccontino di saggezza utile a grandi e piccoli   Leave a comment

 

 

Davvero un bel raccontino da far leggere a grandi e piccoli

in un’epoca come la nostra

che sembra aver proprio perso la bussola del viver civile.

 

 

 

 

 

 

LA PALIZZATA

Raccontino di saggezza

 

 

C’era una volta un ragazzo con un pessimo carattere.

Suo padre gli diede un sacchetto pieno di chiodi e gli disse di piantarne uno nella palizzata del giardino ogni volta che bisticciava con qualcuno.

Il primo giorno ne piantò 37 di chiodi nella palizzata del giardino.

Le settimane seguenti, imparò a controllarsi e i numeri dei chiodi piantati nella palizzata diminuirono di giorno in giorno: scoprì che era più facile imparare a controllarsi che piantare i chiodi.

Finalmente, arrivò il giorno in cui il ragazzo non piantò nessun chiodo nella palizzata.

Allora andò dal padre e gli disse che oggi non aveva avuto bisogno di piantare nessun chiodo.

Suo padre allora gli disse di levare un chiodo dalla palizzata per ogni giorno che riusciva a non perdere la pazienza.

I giorni passarono e finalmente il ragazzo disse al padre che aveva levato tutti i chiodi dalla palizzata.

 

 

 

 

 

 

Il padre lo condusse davanti alla palizzata e gli disse:
” Figliolo, bravo, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi hai lasciato nella palizzata. 

Non sarà mai come prima.

Quando litighi con qualcuno e gli dici delle cose cattive, gli lasci delle ferite come queste.

Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà.

Una ferita verbale spesso fa più male di una fisica.

Una ferita fisica può guarire completamente senza lasciare traccia, quella verbale invece ti segna molto profondamente portando la  tristezza nel cuore.

Ricordati che ci vuole un attimo per dire una cosa cattiva ad una persona, ma una volta detta non è  più possibile cancellarla, anche se non si pensava veramente ed era solo la rabbia di un momento, quelle parole segneranno il suo cuore di tristezza per sempre.” 

 

 

 

 

 

Testo dal Web

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

stella rosa divisore1

POESIA E DELLA CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA

Frecce (51)










 
 

I RICORDI – Ecco come appaiono nelle poesie.. nell’arte.. negli aforismi e nelle canzoni   Leave a comment


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Cosa sono i ricordi?
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Non si possono sentire né toccare
ma albergano in noi 
e spesso sono così grandi
da essere indistruttibili.
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John Patrick O’Brien
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I RICORDI 
IN POESIA.. AFORISMI.. DIPINTI.. E CANZONI 
by Tony Kospan

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Sono belli e sono brutti per tutti 
ma nel contempo sempre utili, anche i più dolorosi 
in quanto possono aiutarci a comprendere il presente
ed a evitar di ripetere gli errori del passato.
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I ricordi più belli possono poi, insieme ai sogni,
aiutarci a superare i momenti più difficili
ed a non perdere la rotta della nostra vita.

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Dunque sono da conservare sempre
perché la loro perdita 
ci lascerebbe
senza difese e senza capacità di discernimento.
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Prima di passare alle poesie ed alle canzoni 
ecco sul tema qualche aforisma
che ritengo interessante.

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Tutti i grandi sono stati bambini una volta. 
(Ma pochi di essi se ne ricordano). 
Antoine de Saint Exupery
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Il ricordo del piacere non è più piacere. 
Il ricordo del dolore è ancora dolore. 
George Byron
. 
Chi non ricorda, non vive
Giorgio Pasquali
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Agisci in modo che ogni tuo atto 
sia degno di diventare un ricordo. 
Immanuel Kant
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A che serve passare dei giorni
se non si ricordano? 
Cesare Pavese

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Passiamo alle poesie prescelte sul tema.

Come sempre sarà bello leggere sul tema
poesie vostre o di altri, 
ma anche commenti… riflessioni,
o tutto quel che vi va di esprimere.

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fre bia pouce    musicAnimata    Mi ritorni in mente – Battisti

John Patrick O’Brien

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IN ME IL TUO RICORDO 
Vittorio Sereni
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In me il tuo ricordo è un fruscio
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l’altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull’estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d’anime che se ne vanno.
E là leggera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.

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fre bia pouce    musicAnimata    Gocce di memoria – Giorgia

Chagall – Io ed il villaggio

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NEL FUMO 
Eugenio Montale

Quante volte t’ho atteso alla stazione
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili,
fumando Giuba poi soppresse dal ministro
dei tabacchi, il balordo!
Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una
sottrazione. Scrutavo le carriole
dei facchini se mai ci fosse dentro
il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo.
poi apparivi, ultima. E’ un ricordo
tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.

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fre bia pouce    musicAnimata    La giostra della memoria – Fiorella Mannoia

Claude Theberge

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NON HO DIMENTICATO

Charles Baudelaire

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Non ho dimenticato, accanto alla città,
La nostra bianca casa, piccola ma tranquilla,
La sua Pomona in gesso e la vetusta Venere
Che in un boschetto stento celavan nudità,
E il sole che la sera, sfavillante e superbo,
Dietro il vetro su cui si frangeva il suo raggio,
Sembrava contemplare – occhio aperto sul cielo –
Il nostro silenzioso e lungo desinare,
Spandendo con dovizia bei riflessi di cero
Sulla sobria tovaglia e le tende di seta.

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fre bia pouce    musicAnimata    Pooh – Solo cari ricordi

Magritte – Ricordo

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ELEANOR 
Hermann Hesse
. 
Le sere d’autunno mi ricordano te.
I boschi giacciono bui, il giorno si scolora
ai bordi dei colli in rosse aureole.
In un casolare vicino piange un bimbo.
Il vento se ne va a passi tardi
attraverso i tronchi a raccogliere le ultime foglie.
Poi sale, abituata ormai da lungo ai torbidi sguardi,
l’ estranea solitaria falce di luna
con la sua mezza luce da terre sconosciute.
Se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero.
La sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il sentiero
con pallido alone melanconico.
Anche d’ inverno in notti senza luce
quando alle finestre vorticano danze di fiocchi
e il vento tempestoso, ho spesso l’ impressione di guardarti.
Il piano intona con forza ingannevole
e la tua profonda e cupa voce di contralto
mi parla al cuore. Tu la più crudele delle belle donne.
La mia mano afferra alle volte la lampada
e la sua luce tenue posa sulla larga parete.
Dalla antica cornice la tua immagine oscura guarda
mi conosce bene e mi sorride, stranamente.
Ma io ti bacio mani e capelli.

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fre bia pouce    musicAnimata    Amedeo Minghi – Ricordi del cuore (Edera)

Casorati – Persone – 1910

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RICORDO COM’ERI
Pablo Neruda
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Ricordo com’eri l’autunno scorso.
Eri il basco grigio e il cuore quieto.
Nei tuoi occhi lottavano i bagliori del crepuscolo.
E le foglie cadevano sull’acqua della tua anima.
Aggrappata alle mie braccia come un rampicante,
le foglie raccoglievano la tua voce lenta e calma.
Falò di stupore in cui la mia sete bruciava.
Dolce giacinto azzurro curvato sulla mia anima.
Sento vagare il tuo sguardo e l’autunno è lontano:
basco grigio, voce d’uccello e cuore famigliare
dove migravano i miei desideri profondi
e cadevano i miei baci allegri come braci.
Cielo dalla nave.
Campo dai colli.
Il tuo ricordo è di luce, di fumo e di stagno quieto!
Oltre i tuoi occhi ardevano i tramonti.
Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.

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Auguro a tutti tanti giorni felici 
da ricordare poi con… gioia.

Orso Tony




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Mia Martini.. successi e dolori- Mini ricordo della grande cantante e 4 sue canzoni di successo   3 comments








Grande cantante dalla forte personalità e dalla grande sincerità…
ha sofferto molto, ad un certo punto della sua bellissima carriera,
per una lunga, assurda e vergognosa campagna di calunnie
nata negli ambienti del suo stesso mondo musicale.




Bagnara Calabra 20.9.1947 – Cardano al Campo 12.5.1995




Nella sua non lunga, ma prestigiosissima, carriera
italiana, ma anche europea,
Mia Martini ha avuto grandi sostenitori in campo musicale

come Califano, Aznavour, Cocciante, Gianni Bella, Bruno Lauzi,

Renato Zero, Enzo Gragnaniello, Roberto Murolo etc….

ma anche acerrimi “amici” che, con ingiustificabili azioni,

hanno sparso su di lei assurde voci rovinandole la vita.


A lungo andare, quella che viene unanimemente considerata
uno dei miti della musica leggera italiana,
restò del tutto isolata e dimenticata.








La cosa le causò enormi indicibili sofferenze
che la portarono ad una prematura fine.
 
 
Mi fa piacere ricordarla con alcuni suoi grandi successi
senza però dimenticare l’inqualificabile comportamento
di alcuni noti personaggi di cui non rivelo il nome
per carità di patria.
 
 
 
 
 
 
 
 



ALCUNE SUE MITICHE CANZONI

 
La prima canzone La nevicata del 56
è di Franco Califano
ed è stata un suo grande successo.









Questa canzone, per la bellezza del testo
e per l’aria dolce e rarefatta che essa fa respirare,
vinse il Premio della Critica
al Festival di Sanremo del 1990.




fre bia poucemusicAnimata
 



La seconda è Minuetto, anch’essa di Califano,
(scritta forse proprio per lei ed ispirata da lei)
possiamo ora ascoltarla nel video leggendone anche il testo.








Minuetto è stato il 45 giri di Mia più venduto.




fre bia poucemusicAnimata




La terza è la mitica Almeno tu nell’universo

scritta da Bruno Lauzi e portata al successo da Mia nel 1989.








Con questa canzone Mia ritornò in auge dopo un periodo buio.




fre bia poucemusicAnimata




La quarta è infine Cu’mme,
dolcissima canzone napoletana scritta nel 1992
da Enzo Gragnaniello, ma portata al successo
da Roberto Murolo e Mia Martini.








fre bia poucemusicAnimata
Murolo e Mia




CANDELA GIF 8c




Scusa Mia l’enorme dolore che ti è stato causato


dall’ignobile comportamento di alcuni tuoi “amici”

Orso Tony




   VERD fiorimd              VERD fiorimd
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