Archivio per 8 settembre 2022

Renoir


Il bacio è un dolce scherzo che la natura ha inventato
per fermare i discorsi quando le parole diventano inutili
– Ingrid Bergman –



Renoir
NON T’AMO COME SE FOSSI ROSA DI SALE
– Pablo Neruda –
Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
Renoir

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
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Pierre Auguste Renoir – Bal au Moulin de la Galette (part.)
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Questa è forse la più nota poesia
del grande poeta ed intellettuale francese del 900

(Neuilly-sur-Seine 4.2.1900 – Omonville-la-Petite 11.4.1977)
Ma è anche una delle più belle poesie d’amore di sempre,
e, per molti, la più bella.
E’ un vero inno alla forza travolgente
ed alla bellezza sublime dell’amore…

La poesia scorre come un fiume in piena
e le emozioni che dona
fluiscono come l’acqua quando rompe gli argini,
ma avendo in sé un’interna.. coinvolgente armonia.
Dinanzi alla forza magnetica del vero amore ardente
ogni altra cosa intorno sembra perder valore…
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QUESTO AMORE (CET AMOUR)
Jacques Prévert
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando e buio
Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d’occhio
Perché noi lo tenevamo d’occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt’intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
E’ il tuo amore
E’ il mio amore
E’ quel che e stato
Questa cosa sempre nuova
Che non e mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l’estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere
Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov’eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t’abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

F I N E
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SETTEMBRE
Tony Kospan
Dolce tramonto dell’anno
dell’estate annunci la fine.
I tuoi color rossarancioni
per bellezza fanno a gara
con i verdazzurri di primavera.
Cadon con le foglie tanti sogni,
nell’umida terra settembrina
mentr’altri però metton radici.
Dalle più corte giornate
un nuovo antico eterno
ciclo di natura prende vita
che poi al sol d’estate splenderà.
Più fresca l’aria
danzando con le fronde
ai consueti giornalieri riti
ci riporta.
Caro malinconico settembre
ch’ancor risenti del fuoco estivo
dacci anche tu, insieme al vino,
un bel ricordo d’un sogno d’amore.
Rubiamo dunque insieme
del sol l’ultimo raggio
e da lui lasciamoci baciare.
E così, tra rimpianti e speranze,
una fiammella di luce e di calor
sotto un tappeto di morbido fogliame,
– e nel segreto dei nostri cuori -,
il lungo inverno affronterà
ed aspettando primavera
accesa resterà.
L’amica Maria Antonietta ha voluto dedicar
a questa mia modesta poesia un suo bel video.


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Questa poesia,
che ci riporta al tema dell’amore che va oltre il tempo,
(benché non corrisposto)
è stata amata da molti, tra cui Montale e Branduardi*,
ed è tuttora amata da moltissimi.
*Branduardi l’ha cantata e dopo potremo ascoltarla in video
E’ considerata un capolavoro ed il titolo originale è
WEN YOU ARE OLD
QUANDO TU SARAI VECCHIA
– YEATS –
POESIA D’AMORE SUBLIME
a cura di Tony Kospan
Stavolta preferisco che la leggiate prima,
che ne gustiate in pieno le emozioni che dà,
e poi ne approfondiremo diversi aspetti.
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QUANDO TU SARAI VECCHIA
William Butler Yeats
Quando tu sarai vecchia e grigia,
col capo tentennante
ed accanto al fuoco starai assonnata,
prenderai questo libro.
E lentamente lo leggerai, ricorderai sognando
dello sguardo che i tuoi occhi ebbero allora,
delle loro profonde ombre.
Di quanti amarono la grazia felice
di quei tuoi momenti
e, d’amore falso o a volte sincero,
amarono la tua bellezza.
Ma uno solo di te amò l’anima irrequieta,
uno solo allora amò le pene del volto tuo che muta.
E tu, chinandoti verso le braci, sarai un poco triste,
in un mormorio d’Amore dirai,
di come se ne volò via…
passò volando oltre il confine di questi alti monti
e per sempre poi il suo volto nascose
in una folla di stelle.
E’ chiaro che Yeats con questa poesia
ha il coraggio di guardare all’amore…
in modo originale, ma nel contempo sublime,
immaginando la donna amata ormai anziana.
LA STORIA DI QUESTA POESIA
Wiiliam Butler Yeats – Dublino 13.6.1865 – Roquebrune-Cap-Martin 28.1.1939
Il poeta anglo-irlandese l’ha scritta
per l’attrice Maud Gonne, da lui amata per la tutta la vita,
che però non corrispose mai al suo amore.
Il poeta ne è consapevole ma con questi versi,
pur nel dolore,
mostra una grande capacità di amare…
una capacità che supera ogni limite…
perfino il non amore dell’amata.
Maud Gonne
L’ANALISI DELLA POESIA
Egli si rivolge alla donna amata prefigurandola
nel momento in cui, col tempo, sfiorita la sua bellezza,
ormai prevarranno le difficoltà fisiche…
e cioè nella vecchiaia.
La “vede” seduta accanto al fuoco
in una sorta di leggera sonnolenza
e spera che prenda un libro, proprio quel libro,
in cui ci sono le poesie che lui le ha dedicato.
Maud Gonne
Che lo legga lentamente
riandando con il pensiero ai suoi passati amori,
alcuni sinceri ed altri meno,
riscoprendo in lui
l’unico che l’amò davvero nella sua vera essenza,
adorandone lo spirito irrequieto e non solo la sua bellezza.
Yeats and Maud Gonne by Anne Marie ODriscoll
L’ultima parte ci riporta alla dolce atmosfera iniziale
e qui il poeta sogna che Lei nel riveder, triste,
le immagini degli amori passati,
che nulla le hanno lasciato,
tra le stelle ritrovi nascosto il volto del poeta che l’ha amata
al di sopra ed al di là di ogni cosa.
Ovviamente questa è solo la mia interpretazione
e sono curioso di leggere la vostra.
INFINE LA POESIA IN… VIDEO
Ma non è un video in cui si ascolta un fine dicitore che la legge,
ma, cliccando qui giù, possiamo ascoltarla cantata da Branduardi
Ciao da Tony Kospan
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE

J.W. Waterhouse – Lady of Shalott
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E’ stato, grazie al “caminetto televisivo” degli italiani,
dagli anni 50 in poi,
un nostro grande amico per molti decenni.
MIKE BONGIORNO… UN BREVE RICORDO
Sì era un compagno del nostro relax
e con lui abbiamo passato insieme
tante serate della nostra vita
assistendo alle sue trasmissioni di quiz.
New York 26.5.1924 – Monaco 8.9.2009
Era un personaggio allegro e schietto
nello spettacolo, ma anche nella realtà,
ed in fondo era anche semplice ed umano
e per questo lo sentivamo vicino a noi.
Mitiche poi erano le sue gaffes
in parte reali ed in parte costruite
ma sempre esilaranti.
MIKE BONGIORNO… PARTIGIANO
Mike però non è stato solo un personaggio televisivo
sempre sulla cresta dell’onda
ma anche un eroe partigiano che ha rischiato la vita.
Infatti durante la guerra partecipò alla Resistenza
soprattutto come staffetta tra i partigiani e gli Alleati
per la sua perfetta conoscenza dell’inglese
essendo vissuto da ragazzo a New York.
In una delle sue missioni fu catturato dai tedeschi
che stavano per fucilarlo ma, avendogli trovato addosso
documenti americani, lo rinchiusero a San Vittore
dove condivise la cella con Indro Montanelli.
Fu poi internato nel Campo di concentramento di Mauthausen
ed infine nel lager di Spittal an der Drau
dal quale fu liberato poco prima della fine della guerra
per uno scambio di prigionieri tra tedeschi ed americani.
MIKE E LA STORIA DELLA TV IN ITALIA
Ha certo rappresentato e quasi impersonificato
la TV e la sua evoluzione nel corso del ‘900
dalla RAI a SKY passando per MEDIASET.
Ricordiamolo infine in questo video in cui è con Totò
ed interpreta se stesso
alle prese con un concorrente della sua mitica
trasmissione “LASCIA O RADDOPPIA?“
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Sicuramente starà gridando anche nell’aldilà
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