Archivio per 6 settembre 2022

Martedì sera in poesia “Se solamente” Neruda – arte Hughes – canzone “Voglio vederti danzare” Battiato   Leave a comment

 
 
 

Hughes Arthur


 
 

CUORI rosannw6

 

 

 
 
 
 
 
CUORI oi648

Il più delle volte un abbraccio è… 
staccare un pezzettino di sé per donarlo all’altro 
affinché possa continuare il proprio cammino meno solo. 
– Pablo Neruda –
 
CUORI oi648
 
 
 
 

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Hughes Arthur – Giovane poeta


 
 
 
SE SOLAMENTE 
Pablo Neruda
 
Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
e mettessi la tua lingua come una freccia rossa
lì dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
piangendo,
suonerebbe con rumore scuro,
con suono di ruote di treno assonnate,
come acque vacilllanti,
come l’autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge
e sirene di un porto triste,
se tu soffiassi nel mio cuore vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato,
in riva al mare,
piangendo…

 

 

 
 

 

 

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da Orso Tony
 
 
 
 

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Hughes Arthur 
 
 

SEDICI ANNI – La bella canzone del 1961 oggi ingiustamente dimenticata e l’atmosfera di quell’anno   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

  

 La canzone di cui parlerò, in questa libera antologia

delle canzoni della nostra memoria, 

è di Nunzio Gallo 

 
 
 
 
 
Nunzio Gallo 
 
 
 
 
 
SEDICI ANNI
ATMOSFERE E NOTE… DI UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Una canzone che all’epoca (1961/1962)
 
vendette oltre un milione di copie, ma che ora,
 
per una strano negativo influsso,
 
sembra scomparsa quasi del tutto, perfino dal web.
 
 
 
 
 
Dico questo perché non m’aspettavo proprio
 
di dover “faticare” tanto per trovar notizie e musica.


 
(c’è anche un’altra del tutto diversa canzone del 1951 
con lo stesso titolo… cantata da Achille Togliani ). 
 
 
 
 
 
Karol Bak 
 
 
 
 
 
 
 
Qualcosa però son riuscito a recuperare e dunque spero,
 
nel mio piccolo, di poter, anche se solo in minima parte,
 
colmare la grave lacuna. 
 
 
 
Sì perché la canzone, a mio parere, è delicata e dolce
 
sia come testo che come musica e l’interpretazione di Nunzio Gallo,
 
decisamente elegante e raffinata.
 
 
 
 
 

 

Nunzio Gallo.

.

 

 

Dicevo che la canzone è del 1961, scritta da Aurelio Fierro,

e, per confermare la grandezza del suo successo,

vinse pure la Canzonissima di quell’anno 

e fu anche la più gettonata nei mitici juke box (li ricordate?). 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  Prima di passare all’ascolto della canzone
 
immergiamoci per un attimo nell’atmosfera di quell’anno.
 
  
 
Siamo nel 1961
 
l’anno del primo uomo nello spazio… Jurij Gagarin.
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
  dei successi di Classius Clay nella boxe
 
 
 
 
 
 
 
 

Cassius Clay

 

  

 

ed anche del centenario dell’unità d’Italia che viene ricordato
 
con varie manifestazioni,
 
soprattutto a Torino, ed a cui partecipai.
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

jukebox

 

 

 

 

 

 
Foto di gruppo dei partecipanti al Festival di Sanremo del 1961. 
 
 
 
 
 
Ma torniamo alla canzone.

 
E’ giunto il momento di ascoltarla o riascoltarla in questo video. 
 

 

 
 
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CIAO DA TONY KOSPAN

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Non respingere i sogni perché sono sogni – Salinas con questi versi ci rivela l’importanza del sogno   Leave a comment

 
 

 

 

Torniamo a parlare con questa poesia di uno dei leitmotiv

più ricorrenti ed amati dai poeti e dagli amanti della poesia

IL SOGNO

 

 

 

J. Wall


 

  

NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI

POESIA DI SOGNO E SUL… SOGNO

DI

PEDRO SALINAS
 

 

 

 

 

 

 

 

In una fantastica antologia di poesie dedicate al sogno
non può mancare questa famosa poesia di Salinas,
poeta spagnolo, che definirei
un vero e proprio inno al sogno…
(attenzione… non quello che facciamo dormendo)
 
Il sogno dunque diventa qui per il poeta,
senza esitazione alcuna,
la vera realtà.

 
 

 

 

 

 
 
 
.
.
.
.
 
Pedro Salinas è un grande poeta ed intellettuale spagnolo
della prima metà del secolo scorso.
 
La sua tematica si muove tra amore e sogno
con accenti davvero nuovi ed originali. 
 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI 
Pedro Salinas
 

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno.
Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l’acqua, cristallina.
La realtà traveste il sogno, e dice:
“Io sono il sole, i cieli, l’amore”.
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.
Sognare
è il mezzo che l’anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

 
 
 
Cebarre 

 

 

 

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Cosa ne pensate?


Ciao da Tony Kospan 

 

 

 

 
 

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 Cebarre 

 
 
 

La Cappella Sansevero e le sue mitiche e misteriose opere d’arte – II PARTE – La sua storia   Leave a comment

 
 
 
 
 

 
 
 
 


Abbiamo conosciuto nella I PARTE la sorprendente ed enigmatica biografia del Principe Raimondo de Sangro ed ora passiamo a conoscere la storia della sua più importante opera e cioè di questa Cappella da lui abbellita ed arricchita da eccezionali opere d’arte.


 
 
 
 
STORIA DELLA CAPPELLA DI SANSEVERO 


 
 
 
 
Costruita già nel 1590 per ospitare le tombe della famiglia fu del tutto restaurata nel corso del ‘700 dal Principe.


 
 
 
 

La Cappella in una antica stampa


 


E’ situata in pieno centro storico a pochi metri dalla piazza San Domenico Maggiore, ed è accanto al palazzo di famiglia dei Principi di Sansevero, ma divisa da un vicoletto che all’epoca era però sormontato da un ponticello sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere direttamente alla Cappella.


 
 
 
 

La piantina della Cappella


 
 
 
 
La prima cosa che stupisce è che nella Cappella sono presenti soprattutto sculture ed infatti gli unici dipinti sono:  
il soffitto affrescato da F. M. Russo nel 1749 con le immagini allegoriche dei Santi della famiglia ed i medaglioni monocromatici con i Santi protettori del Casato.
 
Tutti presentano ancor oggi colori vivissimi grazie all’uso di una cd. pittura “oloidrica” che consisterebbe nell’uso, al posto della colla, di sostanze create dal Principe ed il cui segreto avrebbe portato con sé nella tomba.
 
Questa massiccia preponderanza di sculture e di parti architettoniche rappresenta un vero e proprio “unicum” nell’ambito delle Chiese e delle grandi Cappelle (benché questa sia ora sconsacrata).


 
 
 
 

 
 
 


LE 4 CHIAVI DI LETTURA DELLE OPERE
 
 
 
Prima dare un’occhiata alle opere più rappresentative presenti nella Cappella bisogna precisare che esse presentano, a mio parere ma non solo, ben 4 chiavi di lettura:
– La prima è quella religiosa, certo è una Cappella con statue e qualche dipinto di carattere religioso… eppure forse è la chiave meno importante. 
– La seconda è quella della rappresentazione della storia della famiglia del Principe e dei personaggi che più le diedero lustro. 
– La terza è quella artistica, per la presenza di fantastiche opere di grandi maestri dell’epoca inserite in un contesto tutto barocco ed in un trionfo (quasi musicale) di marmi e stucchi. 
– La quarta, la più misteriosa e per molti la più affascinante, è quella esoterica in quanto il Principe avrebbe “fatto nascondere ma non troppo” nelle diverse opere i suoi principi e le sue conoscenze ermetiche ed alchemiche (qualcosa di vero certamente ci deve essere se si pensa alla persecuzione che il Principe subì da parte delle gerarchie ecclesiastiche.


 
 
 
 

 
 
 


Dunque nell’esaminare ciascuna opera, cercherò di evidenziare le diverse chiavi interpretative apparenti o nascoste, per quanto è a mia conoscenza.

Le opere di cui parlerò in modo ampio saranno:
Parte III – Il Cristo velato; 
Parte IV – La pudicizia;
Parte V – Il disinganno;
Parte VI – Le incredibili macchine anatomiche. 
 
 
 
 
 
 
 
FINE II PARTE
 
 
 
Chi volesse conoscer la biografia
del misterioso ma geniale Principe e della sua famiglia
(I Parte del post) può cliccare qui giù.
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CONTINUA
CON LE  MIRABILI OPERE DELLA CAPPELLA… E NON SOLO.
 
 
LE IMMAGINI SONO PRESE DAL WEB E SARANNO SUBITO RIMOSSE SE CHI NE DETIENE IL COPYRIGHT LO CHIEDERA’
 
 

 

 

 
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PAVAROTTI – Mini ricordo del mitico tenore anche ascoltando “Chitarra romana” e “Nessun dorma” (e non solo)   Leave a comment

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 .



.
 
Oggi è l’anniversario della scomparsa del mitico Pavarotti
grandissimo e famosissimo interprete di tantissime liriche
ed orgoglio dell’Italia musicale, e non solo,
scomparso alcuni anni fa.
 
 
Non possiamo quindi non dedicargli qualche minuto
per ricordarlo ed omaggiarlo.

 .
.




(Modena 12.10.1935 – Modena 6.9.2007)
 
 
 
 
 
Ma lo farò in un modo inconsueto che forse deluderà i melomani
ma che a me piace per la sua leggerezza e simpatia
anche se alla fine non mancherà il video
di una delle sue più grandi interpretazioni classiche.
.
 
 

 
 
.





 
 
Infatti propongo di ascoltare il mitico Luciano Pavarotti
che canta 
Chitarra Romana
mentre dinanzi ai nostri occhi
scorrono tante bellissime immagini del nostro
BEL PAESE
da nord al sud
ed alla fine nella sua mitica interpretazione del
NESSUN DORMA.
 
 

 
 







  
 
 

Il tutto ci farà dimenticare per un po’ le bruttezze quotidiane
consentendoci di abbandonarci ad un’atmosfera di sogno.
 
 
Il video è opera di stranieri e questo ci fa comprendere come siano 
apprezzate all’estero le nostre bellezze (forse più che da noi).

 
 
 
 
 
 
 
 


Il video (una pps divenuta un video)
è davvero simpatico ed imperdibile
per chi ama Luciano e l’Italia.
 
 
 
 
 
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Ora invece torniamo al Pavarotti simbolo mondiale dell’Italia musicale
con il video di NESSUN DORMA che ha superato l’eccezionale numero
di oltre 46.000.000 visualizzazioni.





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Buon ascolto-visione 
 
Tony Kospan

 
 
 
 

ARCOBALEN99

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