Archivio per 20 giugno 2011

QUANDO – SHAKESPEARE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 

 

             

 

 

 

 

QUANDO
William Shakespeare
 
Quando non sarai
più parte di me,
ritaglierò dal tuo ricordo
tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo
si innamorerà della notte.
 
 
 
 

 

 

Par Ours Antoine

 

Pubblicato 20 giugno 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

ALE E FRANZ IN UNA MITICA SCENETTA   Leave a comment

 

 

 

 

A proposito di video divertenti,
la coppia di comici
Ale & Franz
 
è tra le più esilaranti del nostro panorama
della comicità…
 
 
 
 
Ecco un video tra quelli più famosi
della loro serie in panchina…
 
 
 
Imperdibile…
 
 
 
 
 
 
 
 
BUON DIVERTIMENTO
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

Pubblicato 20 giugno 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

SOGNI E RICORDI – POESIA DI TONY KOSPAN   8 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
SOGNI E RICORDI
Tony Kospan
 
 
Sogni e ricordi…
fili futuri e passati
di mille colori
chiari e oscuri
s’aggrovigliano in un gomitolo
d’immagini e di voci
che ci tengon vivi
con le loro scolpite emozioni.
 
E’ un sogno o un ricordo
l’intimo incontro
tra colonne d’arte romantica
tra musiche dolci e profonde
tra profumi di vita vissuta?
 
Cerco d’entrare…
ancora una volta
in quel confuso gomitolo
specchio della vita
per riveder quell’immagine
per riascoltar quella voce
per risentir quel profumo
e lì sostando…
…all’infinito rivivere
quel magico momento…
di sogno o ricordo…
 
Sogni e ricordi
abbracci della mente
vivendo il presente…
 
 
 

 

 

ERAVAMO SOLO LIBERI – BELLISSIMA POESIA PELLEROSSA   1 comment

 

 

 

 

ERAVAMO SOLO LIBERI

– BELLISSIMA POESIA PELLEROSSA –

 

 

 

Questa bella poesia pellerossa descrive in modo semplice e chiaro

tutto quello che gli Indiani d'America

hanno perduto dopo l'arrivo dell'esercito dei bianchi…

 

No, non un paradiso…

ma il senso di libertà… a contatto con la natura…

è quello che a loro ora più manca…

 

Ma ora leggiamola…

 

 

 

 

  ERAVAMO SOLO LIBERI

Capo Leon Shenandoah – Onondaga

 

Se voi uomini bianchi non foste mai arrivati,

questo paese sarebbe ancora com'era un tempo.

 

Tutto avrebbe conservato la purezza originaria.

 

Voi l'avete definito 'selvaggio', ma in realtà non lo era.

 

Era libero.

 

Gli animali non sono selvaggi; sono solamente liberi.

 

Anche noi lo eravamo prima del vostro arrivo.

 

Voi ci avete trattati come selvaggi,

ci avete chiamati barbari, incivili.

 

Ma noi, eravamo solo liberi!

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

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IL TUO SALOTTO DI SOGNO…
 
 

TI RICORDO COME ERI – NERUDA – FELICE SETTIMANA IN POESIA E…   1 comment

 

 
 

 
 

Una coppia non è un uomo più una donna:
è una terza persona che formano insieme.
(Francoise Giroud)
 
 
 

 
 
 
 
TI RICORDO COME ERI
Pablo Neruda
 
Ti ricordo come eri nell'ultimo autunno.
Eri il berretto grigio e il cuore in calma.
Nei tuoi occhi lottavano le fiamme del crepuscolo.
E le foglie cadevano nell'acqua della tua anima.
Stretta alle mie braccia come un rampicante,
le foglie raccoglievano la tua voce lenta e in calma.
Fuoco di stupore in cui la mia sete ardeva.
Dolce giaciglio azzurro attorto alla mia anima.
Sento viaggiare i tuoi occhi edè distante l'autunno:
berretto grigio, voce d'uccello e cuore di casa
verso cui emigravano i miei profondi aneliti
e cadevano i miei baci allegri come brage.
Cielo da un naviglio. Campo dalle colline:
il tuo ricordo è di luce, di fumo, di stagno in calma!
Oltre i tuoi occhi ardevano i crepuscoli.
Foglie secche d'autunno giravano nella tua anima.
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
a tutti da
Tony Kospan

 

 
 
 
 

LE INCREDIBILI COINCIDENZE SIGNIFICATIVE E LE VITE PARALLELE – II PARTE   Leave a comment

 
 
 
LE INCREDIBILI COINCIDENZE SIGNIFICATIVE
E VITE PARALLELE
 
 

In questa seconda parte approfondiremo le straordinarie coincidenze numeriche che si sono presentate in diverse dinastie e nella vita di diversi grandi personaggi della storia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Le vite parallele
di Giuseppe Cosco

 
II
 
 
Studiando la dinastia dei Merovingi, Mouèsan de la Villoret scoprì che l’incoronazione di Clodione, primo re, si verificò nell’anno 427, che, sommato a sé stesso, (4+2+7) dà 13 e che anche quella dell’ultimo re, Childerico II, che avvenne nell’anno 670, (6+7) dà ancora 13. I re Merovingi furono 13.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un altro enunciato afferma che, capovolgendo la data iniziale di una monarchia, si ottiene l’anno della sua fine. Ad esempio, l’anno d’inizio dei Carolingi: il 789 invertito ci dà l’anno dell’estinzione della monarchia carolingia. Il dogato di Venezia ha inizio il 697; invertendo l’anno in questione si ottiene quello della sua fine: 1796.
 
 
 
 

 

 

Il numero 3 influenzò, con insistenza, la vita del principe Bismark. Egli, infatti, servì 3 sovrani, combattè 3 guerre, fu l’artefice della stipulazione di 3 trattati di pace, rese possibile l’incontro di 3 inperatori e preparò la Triplice Alleanza. I simboli araldici del suo casato furono le foglie del trifoglio e 3 foglie di quercia col motto “In trinitate rebur”. Ebbe, ancora, 3 figli, 3 possedimenti e controllò 3 partiti: i conservatori, i liberali e gli ultramontani.
 
 
 
 

Giorgio II°

 
 
 

In relazioni a certi cicli, che segnano eventi luttuosi, vi è un esempio molto illuminante ci viene dalla storia dei re d’Inghilterra. Sto parlando del “sabato nero” della monarchia inglese. Un sabato, il 18 marzo del 1702, morì Guglielmo II. Un sabato, l’1 agosto del 1704, trapassò la regina Anna. Anche di sabato, il 10 giugno 1727, morì Giorgio I° e, sempre di sabato, il 25 ottobre 1760, si spense Giorgio II°. Di sabato morì anche Giorgio III°, era il 30 gennaio 1820. Ancora di sabato, il 26 giugno 1830, morì Giorgio IV. Identica sorte toccò ad Eduardo VII, quando morì era sabato 7 maggio 1910.

Numeri e date sconcertanti.

 

 


 

 

J. G. Bourgeat illustra un interessante esempio di queste sottili relazioni, a dir poco singolari, fornendo un eclatante esempio col numero 539. Riassumo lo studio di Bourgeat, che, a sua volta, trae dal libro “Ricerche sulle funzioni provvidenziali delle date e dei nomi negli annuali di tutti i popoli”:

Sommando all’anno di nascita di Luigi IX, (23 aprile) 1215, il numero 539 otteniamo l’anno di nascita di Luigi XVI, (23 agosto) 1754. Addizionando il 539 al 1225, anno di nascita della sorella di Luigi IX, Elisabetta, otteniamo 1764, che è l’anno in cui nacque la sorella di Luigi XVI, pure di nome Elisabetta. Aggiungendo il 539 all’anno della morte, il 1226, del padre di Luigi IX, Luigi VIII, otteniamo 1765, che è l’anno di morte del padre di Luigi XVI, Luigi (Delfino).

Effettuando la stessa operazione per l’anno di matrimonio di Luigi IX, il 1231 (1231+ 539) otterremo come totale 1770, che è l’anno di matrimonio di Luigi XVI. Addizionando 539 al 1225, anno della maggiore età e del governo personale di Luigi IX, otteniamo 1774, che corrisponde all’anno dell’avvento di Luigi XVI. Il 1243, anno in cui Luigi IX stipulò una tregua con Enrico III, sommato a 539 dà come totale 1782; anno in cui Luigi XVI iniziò i preliminari della pace con Giorgio III.

Nel 1249 un nobile orientale, con un ambasciatore, fece sapere a Luigi IX di volersi convertire al cristianesimo. Addizionando all’anno in questione 539 otteniamo 1788, che corrisponde all’anno in cui un ambasciatore d’Oriente annunciò a Luigi XVI che il suo principe desiderava abbracciare la religione cristiana. Il 1250, anno della prigionia di Luigi IX e dell’abbandono dei suoi, sommato al 539 dà come totale 1789, che corrisponde all’anno della prigionia di Luigi XVI (5 e 6 di ottobre) e dell’abbandono dei suoi.

Aggiungendo 539 al 1253, anno della morte della madre di Luigi IX, la regina Bianca, otteniamo 1792 che è pure l’anno della morte del regno di Lys, detta anche morte della monarchia bianca. Nel 1254 Luigi IX abbandonò il mondo per farsi Giacobino e, sempre nello stesso anno, visita la Maddalena in Provence. Sommiamo l’anno in questione al 539 e otteniamo 1793, anno in cui Luigi XVI è preso dai Giacobini e condotto al patibolo. Viene inumato nel cimitero della Maddalena dove fu portato dai Provenzali chiamati Marsigliesi.

 

 

 
 
 
 
 
Certi numeri sembrano davvero avere strane relazioni con la vita delle persone. E’ il caso della vita di padre Pio, tutta costellata misteriosamente dal numero 5. Egli nacque il 25/5/1887 alle 5 pomeridiane. L’anno della sua nascita cadeva nel quinto centenario di quella di san Francesco, perciò fu chiamato Francesco. Il paese del santo, Pietrelcina, allora contava 5 mila anime. I genitori Orazio Forgione e Maria Giuseppa De Nunzio ebbero in tutto 5 figli. Entrato nell’Ordine dei Cappuccini prese il nome di San Pio V, la cui festa cade il 5/5. Ordinato sacerdote a maggio (ancora 5) del 1910 rimase a Pietrelcina per 5 anni, poi partì per la prima guerra mondiale. Nell’anno 1918 fu mandato al convento di San Giovanni Rotondo, in cui vi erano 5 sacerdoti e gli fu assegnata la cella n. 5. Gli fu data la pensione di guerra di quinta categoria. Dal 5 al 7 agosto 1918, Padre Pio ha il primo e folgorante incontro con Dio. Quarantaquattro giorni dopo riceverà le Stigmate. La mattina del 5 ottobre 1925 viene operato d’urgenza, di ernia inguinale dal prof. Giorgio Festa.

Padre Pio profetizzò, nel 1936, la morte di Giorgio V, re d’Inghilterra, il giorno prima.

Dopo l’ apparizione delle stigmate fu visitato più volte dal professor Luigi Romanelli, per volere del Padre Provinciale di Foggia, che nella relazione finale, tra l’altro, scriveva: “Ho visitato Padre Pio cinque volte in 15 mesi…”. Il 5/5 del 1956 padre Pio inaugura il grande complesso ospedaliero, da lui voluto e appena ultimato, celebrando la Santa Messa sulla scalinata dell’ospedale.

Le stigmate (5 piaghe, nelle mani, nei piedi e al costato) hanno segnato le membra del santo frate per 5 decenni.

 

         

Sisto V e Clemente XIV

 

E che dire inoltre dei destini replicati dei pontefici Sisto V e Clemente XIV? I due entrarono dell’ordine dei frati francescani. Furono entrambi innalzati alla soglia pontificia, eletti all’unanimità, allo scoccare del 64esimo anno. Furono papi per l’identico periodo di tempo: 5 anni, 4 mesi e 3 giorni. Morirono entrambi a 69 anni.

 


 

 

Coincidenze impressionanti, vero? Troppo impressionanti e misteriose per non pensare che nella vita degli uomini non vi siano segrete connessioni, sinapsi in un fitto reticolo di destini di cui tutti noi facciamo parte.

 

 

FINE DELLA II PARTE – CONTINUA
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 

 

PER LEGGERE LA I PARTE

CON ALTRE INCREDIBILI COINCIDENZE…

 

 

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Pubblicato 20 giugno 2011 da tonykospan21 in MISTERI ED ENIGMI, Senza categoria