Archivio per 23 giugno 2011

IL RITMO DELLA BREZZA ESTIVA – M. DE STEINKUEHL – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL RITMO DELLA BREZZA ESTIVA
Monica De Steinkuehl
 
Il ritmo della brezza estiva
mi inebria
di dolci
brividi forti.
Ascolto il canto della natura
che mi riempie le ossa
mi sento viva,
ardente.
 
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 
 

Pubblicato 23 giugno 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

IO NON SONO IO – JIMENEZ – PICCOLA GRANDE POESIA SIMBOLICA   6 comments

 
 
 
IO NON SONO IO
JIMENEZ
PICCOLA GRANDE POESIA SIMBOLICA
 
 
 
 

 
Questa è davvero una poesia… perla…
una lirica che coinvolge e sconvolge…
 
In pochi versi l'autore scava nel profondo di noi stessi…
e ci dà, a mio parere,
 una stupenda suggestiva e poetica descrizione
dell'inconscio… o dell'anima…
 
 
 
 
 
 
Jimenez, poeta spagnolo
– Moguer 24 dicembre 1881 – San Juan 29 maggio 1958 –
premio Nobel per la letteratura nel 1956,  noto per i suoi versi
che cantano l'amore, il sentimento e le emozioni
stavolta ci fa conoscere un altro dei temi da lui amati…

il simbolismo…
 
 
 
 
 
 
La sua romantica poetica, considerata vicina alla purezza di Tagore
ed influenzata da Goethe, assume valenze universali
ed aprirà la strada alla grande poesia moderna, spagnola e non solo.
 
Tornando alla poesia sono però curioso di conoscere
anche le vostre impressioni…
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 
IO NON SONO IO
Juan Ramon Jimenez
 
Io non sono io
Sono colui
che cammina accanto a te senza che io lo veda;
che, a volte, sto per vedere,
e che, a volte, dimentico.
Colui che tace, sereno, quando parlo,
colui che perdona, dolce, quando odio,
colui che passeggia là dove non sono,
colui che resterà qui quando morirò.
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

POESIE?
IN FACEBOOK…
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UN MODO DIVERSO DI VIVERLE

 

Pubblicato 23 giugno 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

C’ERA UNA VOLTA – FIABE E FAVOLE… STORIA E DIFFERENZA   1 comment

 

 

 

 

FIABE E FAVOLE… STORIA E DIFFERENZA…

 

Esiste una differenza tra fiabe e favole.
In entrambi i casi si tratta di brevi narrazioni in prosa o in versi.
La favola ha come protagonisti immaginari animali, piante o esseri inanimati cui si attribuiscono virtù e vizi umani, e i suoi contenuti hanno spesso intenti didascalici o morali.
La fiaba, invece, dove i protagonisti sono solitamente esseri umani alle prese con entità sovrannaturali (streghe, fate, gnomi, orchi ecc.) e oggetti dotati di virtù magiche, svolge più semplicemente una funzione di intrattenimento infantile.
 
 
 

 

 

Entrambi i tipi di narrazione hanno comunque strutture molto simili, come rivela del resto la comune etimologia latina, fabula, un termine che deriva dal verbo fari (parlare) e che richiama dunque l’importanza della comunicazione orale in questo genere espressivo. La differenziazione tra favola e fiaba può essere considerata come un’evoluzione diversa del medesimo genere in contesti culturali differenti: la favola è più vicina a tradizioni classiche e mediterranee; la fiaba risente maggiormente delle influenze folcloristiche delle civiltà nordiche.

 

 

 

 

La favola Tra le più antiche favole di animali troviamo quelle del greco Esopo (VI secolo a.C.), ampiamente diffuse nel mondo greco e latino, dove furono riprese da Fedro (I secolo d.C.). In età bizantina, la raccolta curata dal monaco Massimo Planude costituì per molto tempo una delle principali fonti di conoscenza della favolistica antica. La più famosa raccolta indiana, il Pañcatantra (IV secolo ca. d.C.), venne tradotta in oltre cinquanta lingue esercitando notevoli influssi sulle letterature occidentali.

 

 

 

 

In età medievale, quando gli intenti della favola divennero più esplicitamente moraleggianti, gli esempi più interessanti comparvero nella letteratura francese, dove, oltre alle favole di Maria di Francia (XII secolo), troviamo il Roman de Renart, satira su vizi e debolezze della società dell’epoca.La favola ebbe la massima affermazione nel Seicento, ancora in Francia, nell’opera di La Fontaine (1668-1694), i cui contenuti non sono più subordinati all’esposizione della morale conclusiva, ma diventano narrazioni autonome.

 

 

 

 

Nel Settecento i principi teorici del genere favolistico vennero esposti dal tedesco Gotthold Ephraim Lessing, mentre il poeta inglese John Gay scrisse favole particolarmente briose e originali. Dello spagnolo Tomás de Iriarte y Oropesa si ricordano le Fábulas literarias (1782).

 

 

 

 

La fiaba Nell’Ottocento furono pubblicate le fiabe del famoso scrittore danese Hans Christian Andersen, molte delle quali sono in realtã favole. Negli Stati Uniti, a partire dalle Fables in Slang (1890), di George Ade, si sviluppò una particolare forma di favola contemporanea, i cui autori principali furono Ambrose Bierce, James Thurber e William Saroyan.

 

 

 

 

Tra le più importanti raccolte di fiabe ricordiamo: Lo cunto de li cunti (1634-1636) del napoletano Basile,

 

 

 

 

I racconti di Mamma Oca (1697) del francese Perrault, le famosissime Fiabe per bambini e famiglie (1812-1824) dei fratelli Grimm, le Fiabe popolari russe (1863) di Alexandr Afanas’ev e le Fiabe irlandesi di William Butler Yeats.

 

 

 

 

Di notevole interesse sono inoltre le Fiabe italiane regionali (1956) raccolte e rielaborate da Italo Calvino, e molto istruttivi sono tutti i libri di favole e filastrocche dello scrittore per l’infanzia Gianni Rodari.

 

 

 

 

Un indispensabile punto di riferimento nell’analisi delle strutture e dei motivi ricorrenti nel racconto di magia è la Morfologia della fiaba (1928) di Vladimir Propp.

 

 

DAL WEB – IMPAGINAZIONE T.K.
 
 

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IL… SALOTTO… DI FACEBOOK…

Pubblicato 23 giugno 2011 da tonykospan21 in Senza categoria, STORIA... IN SENSO AMPIO

BISOGNA METTERE IN ORDINE LE COSE – C. YANEZ – FELICE GIOVEDI’ IN POESIA E…   4 comments

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Chi parla?
– Io –
Chi sei tu?
– Il tuo cuore-
François Villon
 
 

 
 

 
BISOGNA METTERE IN ORDINE LE COSE
~ Carmen Yanez ~
 
L'albero del susino,
laggiù le gardenie a sinistra,
più in là il blù.
Il mare.
Dove, amore,
metteremo il mare?
Gli anni in quaderni gialli
e la risata dorata quando badiamo ai gatti.
In quale cofanetto dell'inverno
metteremo il temporale?
In solaio le ore della tua assenza.
Gli allori, i gerani,
la menta ai piedi
di questa promessa.
Vedrai
com'è imprevedibile la terra, amore,
se solo esisti.
 
Pino  - Summer Parasol
 
 
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a tutti da Orso Tony