Archivio per 27 Maggio 2009

SCALINATELLA (LONGA LONGA) – CANZONI ED ATMOSFERE D’UN TEMPO…   2 comments

  

Barre-papillons

 
Questa è una delle prime canzoni della mia memoria…
Ero ancora bambino.. ma quel canto dolce e suggestivo… mi incuriosiva… e mi costringeva a pensare… ad immaginare… questa lunga ma stretta scalinata…. come sospesa nell’aria… nella fantasia…
Poi crescendo capii il resto della canzone… e l’innamoratella…A bocca aperta
 

 
La canzone è del 1951… e come di consueto ecco delle immagini che si riportano a quell’anno…
 

037f_1.jpg image by ventodelsud

 
A mio parere questa è una canzone più suggestiva e dolce che poetica… (a confronto con le grandissime liriche della CANZONE CLASSICA NAPOLETANA) ma la semplicità e la suggestione della ripetuta rima in "ella" insieme ad una musica dal ritmo morbidissimo…crea un effetto che penetra nel profondo… e da qui penso il motivo del suo successo…
 

 
Ma dov’era la scalinatella della canzone?
 

 
Secondo alcuni essa è a Capri perché l’autore, Bonagura, in quei giorni era a Capri…
 
 

 
Secondo altri… che si basano sulla dichiarazione di Roberto Murolo… è invece a Positano… dove in effetti la spiaggia è raggiungibile a piedi percorrendo la stradina principale o una “Scalinatella longa, longa, longa…” così come citata nella celebre canzone, che conduce al mare in pochi minuti.
 

Conoscendo enrtrambe le località… mi sembra più verosimile l’ipotesi Positano… che è una cittadina letteralmente abbracciata al costone della Costiera Amalfitana… 
Va sa da sé che sono tutte e due delle località… mitiche…
 
 
Ma ecco, per gli appassionati,  la storia della sua genesi raccontataci da Bonagura:
 "Andavo a casa di Cioffi una sera, a piedi, ero giovane e mi piaceva camminare. Percorrevo via Toledo e tracciavo senza fermarmi delle parole sulla carta, che avevo già, così come mi venivano a mente, un certo suono e una certa cadenza che rendevano più veloce e più cadenzato il mio passo. Giunto a casa dell’amico e sedutomi al suo fianco, ho a più riprese posto quel foglietto accanto al piatto dove egli mangiava. Niente. Finse sempre di non percepire il mio invito a leggere. Finito il pranzo, con calma egli si alzò, sedette al pianoforte e suonò Scalinatella con le stesse note che tutto il mondo oggi conosce. Io non rifeci e non aggiunsi, non sostituii mai alcun verso”
 

Murolo nel 1951

 
Ascoltiamola dunque cantata da Murolo potendo leggere il testo originale affiancato dalla traduzione in italiano…
 

 
Buon ascolto, se vi fa piacere,  da Tony Kospan
 

Barre-papillons

 

Pubblicato 27 Maggio 2009 da tonykospan21 in CANZONI DI UN TEMPO...

CARICATURE… UNA SIMPATICISSIMA PPS…   Leave a comment

 

 

CARICATURE… UNA SIMPATICISSIMA PPS…

 

      

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CIAO DA TONY KOSPAN

Pubblicato 27 Maggio 2009 da tonykospan21 in PAESAGGI EDIFICI VIAGGI

L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA…   Leave a comment

 
 
 L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA…
 
 
Ho letto questo passo e m’è piaciuto in quanto fotografa a mio parere il nostro modo convulso di vivere e ci  dà qualche dritta per riassaporare… la bellezza del fare e gustare le cose con calma…
 
Infatti corriamo corriamo per poi domandarci… a fine giornata…
 
Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?
 
Ma ora veniamo all’articolo…
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…” 

ci dice… Edoardo Bennato nella sua canzone…

Il Gatto e la Volpe 
(ascoltiamo il midi mentre leggiamo… se ci va…)

 

Il tempo sembra davvero non bastare mai. Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere! Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un pò.  

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva…

E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. E la cosa più importante èche non ne siamo ancora del tutto consapevoli. Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.

Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

Iniziamo a riflettere un pò su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un  dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito.  Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!

Giovanni Annunziata

E voi  che ne dite?
 Siete d’accordo o la pensate in modo diverso?
 
Ciaooooooooooooooooo 
Orso Tony

 

Pubblicato 27 Maggio 2009 da tonykospan21 in SALUTE BENESSERE PSICOLOGIA GINNASTICA