Archivio per l'etichetta ‘WEEK END’
Albert Lynch – La cameriera
La malinconia e la felicità
sono come due persone che fingono di non conoscersi
e si incontrano di continuo ad appuntamenti segreti.
(Fabrizio Caramagna)
(Easter – Patti Smith)
Albert Lynch
TUTTO E’ AMORE
Blaga Dimitrova
Non aver fretta!
– mi sussurrava una segreta voce. –
Non è matura l’ora dell’amore! –
Ed io, incorreggibile disubbidiente,
Soltanto a lei, Dio, ho dato ascolto –
né io stessa so il perché.
Non aver fretta! – E i grappoli tintinnano –
le campane di pioggia e di bronzo solare,
e nelle botti il vino sogna la tempesta,
si inaridiscono e si screpolano le labbra,
salate da una goccia di sangue.
Mistero d’amore, io non ti ho riconosciuto
nello sbocciare istantaneo della primavera.
Come è tangibile ciò che non sfioriamo,
come il calice non bevuto inebria,
come tutto è amore!
Albert Lynch – Fiori freschi dal giardino
a tutti da Orso Tony
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Albert Lynch – Fiori freschi
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Alfred Stevens
Quando la felicità ci viene incontro
non è mai vestita come pensavamo.
Spesso ci passa accanto silenziosa
e non sappiamo riconoscerla.
~ Romano Battaglia ~
 ( Across the universe )
Alfred Stevens – Pomeriggio al parco
IL FUTURO
J. Cortazar
E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che lenisce
l’intrico delle sotterranee,
nei libri prestati
e nell’arrivederci a domani.
Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
nè ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti,
di una blusa.
Mi infurierò, amor mio,
e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all’angolo della strada mi fermerò,
a quell’angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
né qui dentro,
il carcere dove ancora ti detengo,
né la fuori,
in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente,
non sarai neppure un ricordo,
e quando ti penserò,
penserò un pensiero
che oscuramente
cerca di ricordarsi di te.
Alfred Stevens
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Leonid Afremov
Dentro ogni essere umano c'è un paradiso
piccolo o grande
dove ci si può rifugiare a sognare
per vivere.
~ Romano Battaglia (da “Cielo chiaro”) ~
Leonid Afremov
NON HO BISOGNO DI TEMPO
Pedro Salinas
Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all’indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell’equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.
Leonid Afremov
a tutti da Orso Tony
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE…
INSIEME
.
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Leonid Afremov
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La malinconia e la felicità
sono come due persone che fingono di non conoscersi
e si incontrano di continuo ad appuntamenti segreti.
(Fabrizio Caramagna)
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Albert Lynch
TUTTO E’ AMORE
Blaga Dimitrova
Non aver fretta!
– mi sussurrava una segreta voce. –
Non è matura l’ora dell’amore! –
Ed io, incorreggibile disubbidiente,
Soltanto a lei, Dio, ho dato ascolto –
né io stessa so il perché.
Non aver fretta! – E i grappoli tintinnano –
le campane di pioggia e di bronzo solare,
e nelle botti il vino sogna la tempesta,
si inaridiscono e si screpolano le labbra,
salate da una goccia di sangue.
Mistero d’amore, io non ti ho riconosciuto
nello sbocciare istantaneo della primavera.
Come è tangibile ciò che non sfioriamo,
come il calice non bevuto inebria,
come tutto è amore!
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L’attesa attenua le passioni mediocri
e aumenta le grandi.
– François de La Rochefoucauld –
Lucia Sarto
APRO LA FINESTRA…
Sohrab Sepehri
Apro la finestra,
larga come il mondo intero:
la strada è vuota
gli alberi sono smarriti nella notte
i rami non si muovono
l’acqua è stanca di scorrere.
Tu non sei qui
e nulla si muove.
Tu non sei qui
e il cuore batte invano.
Tu non sei qui
e la voce del fiume non porta alcun messaggio
e le valli non dicono nulla di comprensibile.
Quando tu non sei qui
le notti scoloriscono i nostri volti
e il segreto della vita resta nascosto.
In tua assenza
il buio copre il verde dell’erba
e le sorgenti tacciono.
Quando chiudi gli occhi
l’erba verde si copre di dubbi.
Tu soffi
e l’acqua si risveglia.
Tu cammini
e gli specchi risplendono.
Ma la strada è vuota
e tu non tornerai
e i miei occhi si chiuderanno nell’attesa.
Orso Tony
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Quando la felicità ci viene incontro
non è mai vestita come pensavamo.
Spesso ci passa accanto silenziosa
e non sappiamo riconoscerla.
~ Romano Battaglia ~
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IL FUTURO
J. Cortazar
E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che lenisce
l’intrico delle sotterranee,
nei libri prestati
e nell’arrivederci a domani.
Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
nè ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti,
di una blusa.
Mi infurierò, amor mio,
e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all’angolo della strada mi fermerò,
a quell’angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
nè qui dentro,
il carcere dove ancora ti detengo,
nè la fuori,
in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente,
non sarai neppure un ricordo,
e quando ti penserò,
penserò un pensiero
che oscuramente
cerca di ricordarsi di te.
Alfred Stevens
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Dentro ogni essere umano c'è un paradiso
piccolo o grande
dove ci si può rifugiare a sognare
per vivere.
~ Romano Battaglia (da “Cielo chiaro”) ~
Leonid Afremov
NON HO BISOGNO DI TEMPO
Pedro Salinas
Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all’indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell’equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.
Leonid Afremov
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Dentro ogni essere umano c'è un paradiso
piccolo o grande
dove ci si puo' rifugiare a sognare
per vivere.
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NON HO BISOGNO DI TEMPO
Pedro Salinas
Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all’indietro
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sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell’equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.
Leonid Afremov

POESIE e CULTURA VARIA
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Dentro ogni essere umano c'è un paradiso piccolo o grande
dove ci si puo' rifugiare a sognare per vivere.
~ Romano Battaglia da Cielo chiaro ~
Leonid Afremov
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Pedro Salinas
Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all’indietro
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anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
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dove si rivela il fondo
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Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell’equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
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Leonid Afremov

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In questo mondo oppresso dalla violenza, Dio sembra sempre più lontano. Romano Battaglia, Silenzio, 2005
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NON HO BISOGNO DI TEMPO Pedro Salinas
Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa. Chi ti potrà conoscere là dove taci, o nelle parole con cui taci? Chi ti cerchi nella vita che stai vivendo, non sa di te che allusioni, pretesti in cui ti nascondi. E seguirti all’indietro in ciò che hai fatto, prima, sommare azione a sorriso, anni a nomi, sarà come perderti. Io no. Ti ho conosciuto nella tempesta. Ti ho conosciuto, improvvisa, in quello squarcio brutale di tenebra e luce, dove si rivela il fondo che sfugge al giorno e alla notte. Ti ho visto, mi hai visto, ed ora, nuda ormai dell’equivoco, della storia, del passato, tu, amazzone sulla folgore, palpitante di recente ed inatteso arrivo, sei così anticamente mia, da tanto tempo ti conosco, che nel tuo amore chiudo gli occhi, e procedo senza errare, alla cieca, senza chiedere nulla a quella luce lenta e sicura con cui si riconoscono lettere e forme e si fanno conti e si crede di vedere chi tu sia, o mia invisibile.
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