Archivio per l'etichetta ‘VIVALDI

La Primavera.. nei dipinti (Botticelli) e nella musica (Vivaldi) – Arte e Classica   Leave a comment


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Come inneggiare a questa
che è considerata la più bella stagione dell’anno
ed amatissima da sempre da artisti, musicisti etc.?
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Beh penso che sia molto bello ed affascinante
farlo con l’arte e la musica classica.

 


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BOTTICELLI E VIVALDI

– ARTE E CLASSICA –


 

 
 
 
 
  
 
 

 

 
E quali sono le più famose Primavere
nei rispettivi campi artistici… pittorici e musicali…
se non quelle di Botticelli e Vivaldi?





RINASCIMENTO 2
Botticelli – La Primavera (partic.)



Il legame, dunque, stavolta va davvero proprio da sé.
 
 
 
Eccoli… i 2 mitici autori

 

 
 
 
 Botticelli – autoritratto



e

 
 
 
 
Vivaldi
 

 
 
 
Ma… ora… godiamoci le loro mitiche “Primavere”
unite nel dipinto che troviamo qui giù…
Dipinto che ci porta ad un video… (di lingua spagnola)
in cui sono associate le opere dei 2 grandi autori.
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 Beh… inutile dir altro no?



RINASCIMENTO 2
Partic. Primavera



Clicchiamo quindi sul mitico dipinto qui giù
per veder il bellissimo video ed ascoltar la magica musica!
 
 
 
 

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Botticelli – La Primavera
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan


aranc grande 8FF
Frecce2039





RINASCIMENTO 2



 



 

Venezia ed il suo splendore – Omaggio alla città del sogno con immagini.. dipinti.. musiche e non solo   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
Venezia la bella… dal fascino insuperabile
 
 
La città della storia… del mito… del carnevale
ma anche dell’arte e della musica.
 
 
La città davvero unica al mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
OMAGGIO A VENEZIA
CON IMMAGINI… MUSICHE… E NON SOLO
a cura di Tony Kospan 
 
 
 
 

 
 
 
 
E’ a Venezia che questo post è dedicato.

 L’omaggio sarà con tante belle immagini d’arte e non solo,
con bellissime musiche d’autori veneziani 
ed una mitica canzone a lei dedicata.


 
 
 

Canaletto
 
 
 
 
Le musiche sono di Albinoni, Vivaldi e di Alessandro Marcello.

Ma ci sarà pure quella di Stelvio Cipriani legata ad una scena di
ANONIMO VENEZIANO, famosissimo film del 1970,
ed infine la mitica canzone di Aznavour.. COM’E’ TRISTE VENEZIA.

 
 
 
 
 
 
 

Iniziamo dunque il nostro viaggio virtuale nel cuore
di questa super affascinante città
ammirando quest’altro dipinto del Canaletto
 unito ad una musica di
Vivaldi
 

 
 
fre bia pouce    music+121

Canaletto


 

proseguiamo poi il con il PALAZZO DUCALE,
sempre del Canaletto
che, unito alle note dell’ADAGIO di Albinoni,
ci dona pensieri ed altre immagini dedicate
alla Serenissima.



fre bia pouce    music+121

Canaletto


Non può poi Venezia non meritare
anche una bella poesia a lei dedicata.



OH MIA VENICE
Eufemia Griffo

Oh mia Venice
mai s’estingue l’anima
d’antichi fasti
di maschere e merletti
malinconici istanti
Occhi coperti
di misere esistenze:
lacrime argento
gocciolano sul volto
ombre d’oscura Luna

 

Venezia – Dipinto di Robert Finale

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Passiamo ora ad un video con musica di

Alessandro Marcello

– Adagio dal concerto per oboe e archi –

che ci mostra anche bellissimi scorci di Venezia.

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fre bia pouce    music+121




Ed infine possiamo invece ammirare il video
con alcune immagini e musiche, tra le più belle,
tratto dal film ANONIMO VENEZIANO




fre bia pouce    music+121



ed in questo tour paesaggistico, artistico e musicale
non può mancare la mitica canzone
di Aznavour… COM’E’ TRISTE VENEZIA
in un video che associa
alla voce del grande cantante d’origine armena,
diversi dipinti
dedicati a questa che in molti di noi riteniamo
la città più bella del mondo.



fre bia pouce    music+121



Infine vi saluto con questo bel collage
di classiche maschere del carnevale veneziano.







Ciao da Tony Kospan





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PER LE NOVITA’ DEL BLOG

Frecce (174)

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Vivaldi – Breve ricordo del grande musicista e la sua mitica “Primavera” con dipinti in tema   Leave a comment

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Vivaldi



Il Prete Rosso, così era chiamato il mitico musicista per il colore dei capelli, 
è stato uno dei più grandi violinisti ed un grande autore di musica barocca
negli anni a cavallo tra il ‘600 ed il ‘700.




Csók István – Risveglio di primavera





La produzione musicale del genio musicale veneziano
è stata ampia e varia
ed è ancor oggi amatissima ed ascoltatissima.

Notevole poi fu anche il suo contributo
nell’evoluzione della concertistica.



Venezia  4 marzo 1678 – Vienna 28 luglio 1741



Gli rendo omaggio accostando la sua mitica musica
dedicata alla Primavera,
 il primo dei suoi quattro Concerti delle stagioni“,
a diversi dipinti in tema.



Giuseppe Arcimboldo – La primavera



Leggeremo poi anche il sonetto che ispirò la musica di Vivaldi
ed ascolteremo in un bellissimo video… la sua Primavera.



Richard E Miller – Primavera – 1914



IL SONETTO


Iniziamo con leggere il sonetto, d’autore non noto,
 che ispirò Vivaldi.



Van Gogh



LA PRIMAVERA

– SONETTO –

Giunt’è la Primavera e festosetti
 La salutan gl’augei con lieto canto,
 E i fonti allo spirar de’ zeffiretti
 Con dolce mormorìo scorrono intanto;
 Vengon coprendo l’aer di nero manto
 E lampi, e tuoni ad annuntiarla eletti
 Indi tacendo questi, gl’augelletti
 Tornan di nuovo al lor canoro incanto:
 E quindi sul fiorito ameno prato
 Al caro mormorìo di fronde e piante
 Dorme ‘l caprar col fido can’ a lato.
 Di pastoral zampogna al suon festante
 Danzan ninfe e pastor nel tetto amato
 Di Primavera all’apparir brillante.




Daniel F. Gerhartz




BREVE ANALISI MUSICALE DEL CONCERTO
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LA PRIMAVERA
è un concerto in Mi maggiore
per violino, archi e cembalo.

La musica descrive passo dopo passo
gli aspetti più importanti della Primavera:
come il canto degli uccelli ed il temporale
mentre nella danzante musica finale
il violino solista… rappresenta il pastore dormiente,
le viole… il latrato del fedele cane
e gli altri violini… evocano il fruscio delle foglie.




Botticelli



Ma è giunto il momento d’ascoltar la mitica musica…



LA MUSICA



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Tony Kospan




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STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
Frecce2039


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L’inverno nei dipinti di Rembrandt e nella Musica Classica di Vivaldi – Arte e Classica   Leave a comment

 
 
Rembrandt – Paesaggio Invernale

OPERE D’ARTE E MUSICHE
DI 2 GRANDISSIMI ARTISTI… DEL ‘600
DEDICATE… ALL’INVERNO

 
 

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    Rembrandt


   

e



Vivaldi

 
 
 
 

REMBRANDT E VIVALDI
 
– ARTE E CLASSICA –

 
 
 

fre bia pouce  musical notes Vivaldi  –  La Dorilla in Tempe – Ouverture 

Rembrandt – Il ponte di pietra – 1638 – Rijksmuseum – Amsterdam

 
 
 


Questo quadro è uno dei pochi paesaggi della produzione di Rembrandt. è da notare la grande abilità dell’artista di cogliere soprattutto gli effetti atmosferici, caricando l’immagine di una valenza sentimentale che sembra quasi anticipare la pittura romantica del XIX secolo.

Se confrontiamo questo paesaggio con uno di Poussin, si comprende facilmente come Rembrandt si ponga su un piano molto diverso.

Nel pittore francese l’immagine è organizzata con l’intento di permettere allo sguardo di cogliere più elementi che compongono un insieme di grande spettacolarità.

L’immagine tuttavia colpisce soprattutto l’intelletto di chi guarda. Il paesaggio di Rembrandt è invece diretto alla nostra sensibilità, per farci sentire quella particolare sensazione di trovarsi in un luogo anonimo ma carico di luce, aria, umidità, odori, e così via.


 

 

fre bia pouce  musical notes  Vivaldi – Inverno

Rembrandt – Hendrickje che si bagna in un fiume – 1654 – National Gallery – Londra

 
 
 



In questo straordinario dipinto, Rembrandt raffigura la moglie Hendrickje che si sta bagnando in un fiume.

Il quadro è straordinario per molti aspetti.

Innanzitutto per un realismo che concede poco a quel decoro bozzettistico molto apprezzato dal pubblico del tempo.

Questa fu infatti una delle cause del venir meno del successo di Rembrandt negli anni successivi, incompreso nella sua eccezionale arte troppo moderna per quei tempi.

Ma straordinaria è anche la tecnica: Rembrandt era un eccezionale disegnatore, e questa sua propensione lo portava a capire l’essenziale dell’immagine e riempire il resto solo con contrasti luminosi.

Anche qui procede in questa maniera.

La figura della donna è soprattutto disegnata, scarna com’è di colori ed effetti cromatici. Intorno, invece, per poter meglio evidenziare la figura, lo sfondo è così scuro che si fa quasi fatica ad immaginare che siamo all’aria aperta.

In pratica l’angolo visivo è molto ristretto, così che si intravede un angolo protetto dall’ombra di alberi che giungono fino alla riva del fiume, mentre su una roccia si vede la veste che la donna si è tolta, per restare solo in camicia.

Straordinaria, infine, è anche la resa veristica dell’acqua e dei riflessi che raggiunge una perfezione che solo Rembrandt poteva ottenere.

 

 

Questa seconda opera mi appare

 davvero incredibile ed affascinante per il suo moderno realismo…

all’epoca assolutamente impensabile… (N.T.K.)




 

 


F I N E

 

 

Testo Francesco Morante (dal web) – Impaginaz. note e mini modifiche T.K.

 

 

Ciao da Tony Kospan




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 Frecce2039

 


 








La Primavera – Eccola nei dipinti (Botticelli) e nella musica (Vivaldi) – Arte e Classica   Leave a comment


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Come inneggiare a questa
che è considerata la più bella stagione dell’anno
ed amatissima da sempre da artisti, musicisti etc.?
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Beh penso che sia molto bello ed affascinante
farlo con l’arte e la musica classica.

 


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BOTTICELLI E VIVALDI

– ARTE E CLASSICA –


 

 
 
 
 
  
 
 

 

 
E quali sono le più famose Primavere
nei rispettivi campi artistici… pittorici e musicali…
se non quelle di Botticelli e Vivaldi?





RINASCIMENTO 2
Botticelli – La Primavera (partic.)



Il legame, dunque, stavolta va davvero proprio da sé.
 
 
 
Eccoli… i 2 mitici autori

 

 
 
 
 Botticelli – autoritratto



e

 
 
 
 
Vivaldi
 

 
 
 
Ma… ora… godiamoci le loro mitiche “Primavere”
unite nel dipinto che troviamo qui giù…
Dipinto che ci porta ad un video… (di lingua spagnola)
in cui sono associate le opere dei 2 grandi autori.
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 Beh… inutile dir altro no?



RINASCIMENTO 2
Partic. Primavera



Clicchiamo quindi sul mitico dipinto qui giù
per veder il bellissimo video ed ascoltar la magica musica!
 
 
 
 

fre bia pouce      music+121

Botticelli – La Primavera
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan


aranc grande 8FF
Frecce2039





RINASCIMENTO 2



 



 

Omaggiamo Dicembre con POESIE.. DIPINTI.. PENSIERI e auguriamoci che sia felice per tutti   Leave a comment


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Siamo a dicembre… 

parliamone un po’… ma a modo nostro.






Anche se pure quest’anno non siamo tornati alla normalità  
sia per la guerra che per la pandemia che non smette di angustiarci
comunque DICEMBRE resta sempre il mese:
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DELL’INVERNO, DEL NATALE, DEI RICORDI,
DELLA FAMIGLIA E SOPRATUTTO DEI BAMBINI

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MA ANCHE…
DELLE TREDICESIME, DEI REGALI E DELLO SHOPPING




fre bia pouce   musicAnimata     (Bianco Natale)
Thomas Kinkade


FIOR DI NEVE
U. Saba
Dal cielo tutti gli Angeli
videro i campi brulli
senza fronde né fiori
e lessero nel cuore dei fanciulli
che amano le cose bianche.

Scossero le ali stanche di volare
e allora discese lieve lieve
la fiorita neve.



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E’ PUR SEMPRE IL MESE DELLE FESTE LUNGHE,
ED INSIEME ANCHE IL MESE DELLA MALINCONIA…
PER I RICORDI STRUGGENTI
DEI NOSTRI CARI CON CUI FESTEGGIAVAMO IL NATALE
E CHE ORA NON CI SONO PIU’.








E’ PUR SEMPRE IL MESE IN CUI INIZIA IL VERO FREDDO
CHE POI E’ ANCOR PIU’ FREDDO
PER COLORO CHE NON HANNO NULLA.


Emilio Longoni – Riflessioni di un affamato



MA ANCHE A LORO AUGURIAMO CHE CON L’AIUTO DI TUTTI

POSSANO VIVER ALMENO UNA SERENA FINE D’ANNO



fre bia pouce   musicAnimata     (Inverno – Battiato)


Jean Beraud



ED ANCORA E’ IL MESE IN CUI, COL SOLSTIZIO D’INVERNO,
SI GIUNGE AL GIORNO PIU’ CORTO DELL’ANNO
MA IN CUI PERO’, PROPRIO DA QUEL MOMENTO,
INIZIANO AD AUMENTARE LE ORE DI LUCE







CADE LA NEVE
Ada Negri
Sui campi e sulle strade;
silenziosa e lieve,
volteggiando la neve cade.
Danza la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa
poi sul terren si posa stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d’intorno è pace;
chiuso in oblio profondo
indifferente il mondo tace.



fre bia pouce   musicAnimata   (Inverno – Vivaldi)

Hendrick Avercamp Paesaggio invernale con pattinatori1608



E’ INFINE ANCHE L’ULTIMO MESE DEL CALENDARIO CHE CI SPINGE:
1 – A VALUTARE COM’E’ ANDATA QUEST’ANNO
MA ANCHE, AUGURANDOCI UN ANNO MIGLIORE,
2 – A CHIEDERCI ” IL PROSSIMO COME SARA’?”



POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,



SI’… DICEMBRE E’ UN MESE DAVVERO…


DENSO DI MOMENTI IMPORTANTI E BELLISSIMI


E PERTANTO MI AUGURO CHE ANCHE QUEST’ANNO
FACCIA LA MAGIA DI DONARCI
SERENITA’ E TUTTO QUEL CHE DESIDERIAMO.





TONY KOSPAN




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PER LE NOVITA’ DEL BLOG
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L’AUTUNNO – Eccolo.. nell’arte di Arcimboldo (e non solo) e nella musica di Vivaldi – Arte e classica   Leave a comment




POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,
Arcimboldo – Allegoria dell’autunno



Questi 2 mitici artisti della pittura e della musica
ARCIMBOLDO E VIVALDI 
hanno reso omaggio a questa stagione
secondo il loro geniale ed originale stile.

Dunque  ascolteremo la mitica musica dell’artista veneziano
e vedremo i dipinti di Arcimboldo (ma anche di altri artisti)
dedicati all’autunno.





Arcimboldo – Autunno  (partic.)





L’AUTUNNO 
con Vivaldi, Arcimboldo ed altri pittori



POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,

 Arcimboldo



Ora che siamo nel cuore di questa stagione
omaggiamola con l’arte e la musica classiche.

Le opere di questi due grandi artisti italiani sul tema autunno 
sono famosissime ed amate
perché capaci di rappresentarlo alla grande.




Arcimboldo – L’autunno




Vivaldi per creare la sua mitica musica,
un concerto in Fa maggiore per violino, archi e cembalo, 
si ispirò al sonetto 
che ora possiamo leggere qui giù ma di autore non noto.




Svetlana Valueva





L’AUTUNNO – SONETTO

Celebra il Villanel con balli e canti
Del felice raccolto il bel piacere
E del liquor di Bacco accesi tanti
Finiscono col sonno il lor godere.
Fa’ ch’ogn’uno tralasci e balli e canti
L’aria che temperata dà piacere,
E la Stagion ch’inventa tanti e tanti
D’un dolcissimo sonno al bel godere.
I cacciator alla nov’alba a caccia
Con corni, schioppi, e cani escono fuore.
Fugge la belva, e seguono la traccia
Già sbigottita, e lassa al gran rumore
De’ schioppi e cani, ferita minaccia
Languida di fuggir, ma oppressa muore.






Vivaldi riproduce in modo ineguagliabile
i sintomi dell’ebbrezza provocata dal vino
mentre nel movimento centrale,
dal titolo i “Dormienti ubriachi”,
si gode il clima trasognato e tranquillo del dopo festa.

Infine il 3° movimento
descrive i ritmi concitati della caccia.



A. E. Paoletti



Nel bel video che segue,
suggestive immagini autunnali 
sono unite
ad una delle più belle musiche classiche
di sempre.


Ascoltiamo e… vediamo.



fre bia pouce     music+121

L’autunno – Arcimboldo (partic.)



Ciao dall’Orso… autunnale






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IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce2039
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Arcimboldo – Rodolfo II in veste di Vertunno… dio delle stagioni (part.)


Itzhak Perlman – L’incredibile esecuzione con il violino rotto del grande violinista ed un video   Leave a comment




Ecco un  fantastico e commovente episodio che ha visto come protagonista il grande violinista  Itzhak Perlman che non posso non portar anche alla conoscenza degli amici del Mondo di Orsosognante 

Ho poi trovato un brano musicale, che più giù potrete ascoltare, dimostrazione dell’immensa bravura dell’artista. 

Ma andiamo con ordine.



Itzhak Perlman



L’INCREDIBILE ESIBIZIONE DI ITZHAK PERLMAN  
AL LINCOLN CENTER DI NEW YORK COL VIOLINO ROTTO



Il 18 Novembre 1995, il violinista Itzhak Perlman si esibiva al Lincoln Center di New York City.

Camminava con le stampelle, a causa della poliomielite avuta da bambino.

Il pubblico attendeva pazientemente che attraversasse il palcoscenico fino ad arrivare alla sedia. 

Si sedette, appoggiò le stampelle al suolo, rimosse i rinforzi dalle gambe, si sistemò nella sua posa caratteristica, un piede piegato all’indietro, l’altro spinto in avanti, si piegò verso il basso per prendere il violino, lo trattenne fermamente con il mento, e fece un cenno col capo al direttore d’orchestra per indicare di essere pronto.

Era un rituale familiare per i fan di Perlman: il genio storpio che non dava importanza alla sua invalidità prima che la sua musica sublime trascendesse ogni cosa.







Ma questa volta fu diverso.

“Appena ebbe finito le prime battute”, rammenta il critico musicale Houston Chronicle, “una delle corde del suo violino si ruppe. 

La si poté sentire spezzarsi con uno schiocco secco – esplose come un colpo di pistola attraverso la stanza. 

Non c’erano dubbi su ciò che significava quel suono. Non c’erano dubbi su cosa avrebbe dovuto fare.”

Era ovvio – avrebbe dovuto posare il suo violino, rimettere i rinforzi per le gambe, prendere le stampelle, alzarsi in piedi, dirigersi faticosamente dietro le quinte e prendere un altro violino o cambiare la corda del suo violino mutilato.

Ma non lo fece.







Chiuse gli occhi per un momento, e poi segnalò al direttore d’orchestra di iniziare da capo.

Il pubblico era ammaliato.

Tutti sanno che è impossibile suonare un brano sinfonico con solo tre corde.

Io lo so, e voi lo sapete, ma quella notte Itzhak Perlman finse di non saperlo.

Suonò con una tale passione ed un tale potere ed una tale purezza…






Si poteva vederlo modulare, cambiare e ricomporre il pezzo nella sua testa.

Ad un certo punto sembrò come se stesse disaccordando le corde per ottenere da esse suoni che non avevano mai prodotto prima.

Quando finì ci fu un silenzio di timore reverenziale, e poi il pubblico si levò, come una cosa sola.

Eravamo tutti in piedi, urlavamo e applaudivamo – facendo tutto ciò che potevamo per mostrare quanto apprezzavamo ciò che aveva fatto.






Egli sorrise, si asciugò il sudore dalla fronte, alzò il suo archetto per quietarci, e poi disse, non con vanto, ma in un tono modesto, pensoso, riverente:

“Sapete, talvolta è compito dell’artista scoprire quanta musica può ancora creare con ciò che gli è rimasto”. 






Questo racconto-ricordo, rinvenuto nel web, di un episodio così bello ed incredibile mi ha fatto venire i brividi, sinceramente, e nel contempo penso ci faccia anche capire come accanto a noi ci sono, su questo pianeta, persone davvero straordinarie.

Il racconto m’ha fatto anche fatto venir voglia di conoscere un po’ meglio la sua eccelsa bravura ed ho trovato questo video che penso ne sia una magnifica dimostrazione.

E’ davvero un brano musicale tutto da godere.


IL GRANDE VIOLINISTA SUONA UNA MUSICA DI VIVALDI


fre bia pouce   music+121




Ciao da Tony Kospan




Rembrandt – Breve ricordo.. alcuni capolavori e l’analisi di 2 opere del grande pittore olandese   Leave a comment

 
 
 
..
Breve ricordo di Rembrandt,
grandissimo pittore ed incisore olandese,
con una mini biografia, una breve analisi di 2 dipinti
e le immagini di diversi suoi capolavori.

Infine un bel video con altre sue opere associate 
alle musiche di Vivaldi e di altri grandi compositori classici.
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Autoritratto (Leida 15.7.1606 – Amsterdam 4.10.1669)

L’UOMO E L’ARTISTA

Rembrandt è considerato uno dei più grandi pittori di sempre
e, dalla maggior parte dei critici, il più grande del ‘600 olandese
definito “L’età d’oro della pittura” dei Paesi Bassi.



Re Sole


La sua arte fu ben presto riconosciuta dai suoi contemporanei
ed ebbe grandi successi soprattutto grazie ai suoi mitici ritratti
ma non tralasciò temi biblici e paesaggistici.



La ronda di notte


Dopo una vita vissuta negli agi 
i suoi ultimi anni furono invece difficili e in miseria
per aver scialacquato le ricchezze accumulate
grazie alla vendita delle sue opere.
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Ritratto di Saskia Riant
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Uomo col cappello



Il dipinto qui sotto ha sorprendenti implicazioni 
bibliche ed artistiche.
Chi volesse approfondirne la conoscenza ed il significato 
può cliccare sull’immagine.


fre bia pouce
Betsabea

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.SINTETICA ANALISI DI 2 DIPINTI

a cura di Francesco Morante

 
 
 
 

Rembrandt – Il ponte di pietra – 1638 – Rijksmuseum – Amsterdam
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Questo quadro è uno dei pochi paesaggi della produzione di Rembrandt.

E’ da notare la grande abilità dell’artista nel cogliere soprattutto gli effetti atmosferici, caricando l’immagine anche di una valenza sentimentale che sembra quasi anticipare la pittura romantica del XIX secolo.

Se confrontiamo questo paesaggio con uno di Poussin, si comprende facilmente come Rembrandt si ponga su un piano molto diverso.

Nel pittore francese l’immagine è organizzata con l’intento di permettere allo sguardo di cogliere più elementi che compongono un insieme di grande spettacolarità.

L’immagine tuttavia colpisce soprattutto l’intelletto di chi guarda.

Il paesaggio di Rembrandt è invece diretto alla nostra sensibilità, per farci sentire quella particolare sensazione di trovarsi in un luogo anonimo ma carico di luce, aria, umidità, odori, e così via.

 

 


Rembrandt – Hendrickje che si bagna in un fiume -1654 – National Gallery – Londra




L’opera qui su, mi appare davvero incredibile ed affascinante 

per il suo profondo e direi moderno realismo 

all’epoca assolutamente impensabile 

(N.T.K.)

 

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In quest’altro straordinario dipinto, Rembrandt raffigura la moglie Hendrickje che si sta bagnando in un fiume.

Il quadro è straordinario per molti aspetti, innanzitutto per un realismo che concede poco a quel decoro bozzettistico molto apprezzato dal pubblico del tempo.

Questa fu infatti una delle cause del venir meno del successo di Rembrandt negli anni successivi, incompreso nella sua eccezionale arte troppo moderna per quei tempi.

Ma straordinaria è anche la tecnica: Rembrandt era un eccezionale disegnatore, e questa sua propensione lo portava a capire l’essenziale dell’immagine e riempire il resto solo con contrasti luminosi. Anche qui procede in questa maniera.

La figura della donna è soprattutto disegnata, scarna com’è di colori ed effetti cromatici.

Intorno, invece, per poter meglio evidenziare la figura, lo sfondo è così scuro che si fa quasi fatica ad immaginare che siamo all’aria aperta.

In pratica l’angolo visivo è molto ristretto, così che si intravede un angolo protetto dall’ombra di alberi che giungono fino alla riva del fiume, mentre su una roccia si vede la veste che la donna si è tolta, per restare solo in camicia.

Straordinaria, infine, è anche la resa veristica dell’acqua e dei riflessi che crea, con una perfezione che solo Rembrandt poteva ottenere. 





La lezione di anatomia

 

 


Ecco infine un video che associa molte opere 

di Rembrandt con belle musiche classiche.

 

 

frecce052 (video)

Gli sposi ebrei

 

 

 

F I N E

 

 

Testo Francesco Morante (dal web) – Impaginaz. e note T.K.

 

 

Ciao da Tony Kospan




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VIVALDI – Breve ricordo del grande musicista veneziano e la sua mitica “Estate” unita a dipinti dedicati alla calda stagione   Leave a comment




Il Prete Rosso,
così era chiamato il mitico musicista per il colore dei capelli,
è stato uno dei più grandi violinisti ed un grande autore di musica barocca
negli anni a cavallo tra il ‘600 ed il ‘700.








La produzione musicale del genio veneziano
è stata ampia nei vari campi musicali
ed è ancor oggi amatissima ed ascoltatissima.

Notevole fu però anche il suo contributo
nell’evoluzione della concertistica.
 
 
 
 


Venezia 4 marzo 1678 – Vienna 28 luglio 1741 
 
 
 
 
Gli rendo omaggio 
proponendo la sua mitica musica dedicata all’Estate
unita a diversi dipinti che hanno per tema la calda stagione
a partire da quello di Arcimboldo
(a cui alcuni mesi fa ho dedicato un ampio post)
e che appare a molti il vero emblema di questa stagione.

Leggeremo poi anche il sonetto che ispirò la musica di Vivaldi
e vedremo infine diversi dipinti, nel bellissimo video… più giù
insieme alla mitica musica del grande musicista. 
 
 
 
 
 
 
 

Lawrence Alma Tadema

 
 
 
 

Frank Weston Benson – Estate

 
 
 
 
 
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IL CONCERTO DEDICATO ALL’ESTATE

 
Il concerto che segue e che Vivaldi dedicò a questa stagione
(così come fece con tutte le stagioni)
è sicuramente quello con più efficacia descrittiva.




Charles Hoffbauer


 
 
La tempesta estiva ne è la protagonista
e la si sente avvicinarsi nella calura estiva
per poi scoppiare nel finale in tutta la sua violenza.
 
 
Il pastore spaventato dal temporale improvviso
è descritto dall’assolo.
 
 
 
La musica è ispirata da questo sonetto di autore ignoto.

 
 
 
 
La siesta – Van Gogh
 
 
 
 
 

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L’ESTATE – SONETTO
 
Sotto dura stagion dal sole accesa
Langue l’huom, langue ‘l gregge, ed arde ‘l pino,
Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa
Canta la tortorella e ‘l gardellino.
Zeffiro dolce spira, ma contesa
Muove Borea improvviso al suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e ‘l suo destino;
Toglie alle membra lasse il suo riposo
Il timore de’ lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mosconi il stuol furioso:
Ah che pur troppo i suoi timor sono veri
Tuona e fulmina il cielo grandinoso
Tronca il capo alle spiche e a’ grani alteri.
 
 
 
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Monet – Passeggiata sulla scogliera

 
 
 
 
Grazie a questo stupendo video
possiamo ora ascoltare la sublime musica di Vivaldi
ammirando grandi opere d’arte dai caldi colori di Van Gogh
che ci immergono nella bollente atmosfera dell’estate.
 
 
 
 

fre bia pouce     musical notes

Georges Seurat – Bagnanti ad Asnières
 
 
 
 
 
Buona visione e buon ascolto
da Tony Kospan e… felice estate a tutti.
 
 





 

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