Archivio per l'etichetta ‘TU SEI L’UNICA DONNA PER ME’
David Ligare
.
.
Nel dolore si può rimanere soli,
ma per godere di una gioia
si deve avere qualcuno con cui condividerla.
– Mark Twain –
David Ligare
QUANDO TU MI HAI SCELTO
– Pedro Salinas –
Quando tu mi hai scelto
– fu l’amore che scelse –
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Sino allora
mai ero stato più alto
delle vette del mondo.
Non ero mai sceso più sotto
delle profondità
massime segnalate
sulle carte di mare.
E la mia allegria era
triste, come lo sono
quei piccoli orologi,
senza braccio cui cingersi,
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto : “Tu”
– a me, sì, a me, fra tutti –
più in alto ormai di stelle
o coralli sono stato.
E la mia gioia
ha preso a girare, avvinta
al tuo essere, nel tuo pulsare.
Possesso di me tu mi davi,
dandoti a me.
Ho vissuto, vivo. Fino a quando?
So che tu tornerai
indietro. E quando te ne andrai
ritornerò a quel sordo
mondo, indistinto,
del grammo, della goccia,
nell’acqua, nel peso.
Sarò uno dei tanti
quando non ti avrò più.
E perderò il mio nome,
i miei anni, i miei tratti,
tutto perduto in me, di me.
Ritornato all’ossario immenso
di quelli che non sono morti
e non hanno più nulla
da morire nella vita.
David Ligare
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE TI PIACE…
I S C R I V I T I
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
.
Susan Rios
e nel contempo a tutte le donne…
ancora buon
Quando la mano di un uomo
tocca la mano di una donna,
entrambi toccano il cuore dell’eternità.
(Kahlil Gibran)
Susan Rios
QUELLE COME ME…
Alda Merini
Quelle come me regalano sogni,
anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola,
è come una goccia d’acqua nel deserto ciondolante.
Quelle come me
sono capaci di grandi amori e grandi collere,
grandi litigi grandi pianti e grandi perdoni
Susan Rios

e
con la speranza che il rispetto che ricevono oggi
sia uguale in tutti i giorni dell’anno.
Mi auguro anche che questa festa sia davvero compresa
nel suo vero significato di ricordo dei sacrifici fatti
dalle donne del passato
ed occasione per la diffusione dei loro diritti
in tutto il mondo.
Orso Tony
Susan Rios
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
David Ligare
.
.
Nel dolore si può rimanere soli,
ma per godere di una gioia
si deve avere qualcuno con cui condividerla.
– Mark Twain –
David Ligare
QUANDO TU MI HAI SCELTO
– Pedro Salinas –
Quando tu mi hai scelto
– fu l’amore che scelse –
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Sino allora
mai ero stato più alto
delle vette del mondo.
Non ero mai sceso più sotto
delle profondità
massime segnalate
sulle carte di mare.
E la mia allegria era
triste, come lo sono
quei piccoli orologi,
senza braccio cui cingersi,
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto : “Tu”
– a me, sì, a me, fra tutti –
più in alto ormai di stelle
o coralli sono stato.
E la mia gioia
ha preso a girare, avvinta
al tuo essere, nel tuo pulsare.
Possesso di me tu mi davi,
dandoti a me.
Ho vissuto, vivo. Fino a quando?
So che tu tornerai
indietro. E quando te ne andrai
ritornerò a quel sordo
mondo, indistinto,
del grammo, della goccia,
nell’acqua, nel peso.
Sarò uno dei tanti
quando non ti avrò più.
E perderò il mio nome,
i miei anni, i miei tratti,
tutto perduto in me, di me.
Ritornato all’ossario immenso
di quelli che non sono morti
e non hanno più nulla
da morire nella vita.
David Ligare
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SE TI PIACE…
I S C R I V I T I
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.
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Susan Rios
e nel contempo a tutte le donne…
ancora buon
Quando la mano di un uomo
tocca la mano di una donna,
entrambi toccano il cuore dell’eternità.
(Kahlil Gibran)
Susan Rios
QUELLE COME ME…
Alda Merini
Quelle come me regalano sogni,
anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola,
è come una goccia d’acqua nel deserto ciondolante.
Quelle come me
sono capaci di grandi amori e grandi collere,
grandi litigi grandi pianti e grandi perdoni
Susan Rios

e
con la speranza che il rispetto che ricevono oggi
sia uguale in tutti i giorni dell’anno.
Mi auguro anche che questa festa sia davvero compresa
nel suo vero significato di ricordo dei sacrifici fatti
dalle donne del passato
ed occasione per la diffusione dei loro diritti
in tutto il mondo.
Orso Tony
Susan Rios
Mi piace:
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David Ligare
.
.
Nel dolore si può rimanere soli,
ma per godere di una gioia
si deve avere qualcuno con cui condividerla.
– Mark Twain –
David Ligare
QUANDO TU MI HAI SCELTO
– Pedro Salinas –
Quando tu mi hai scelto
– fu l’amore che scelse –
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Sino allora
mai ero stato più alto
delle vette del mondo.
Non ero mai sceso più sotto
delle profondità
massime segnalate
sulle carte di mare.
E la mia allegria era
triste, come lo sono
quei piccoli orologi,
senza braccio cui cingersi,
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto : “Tu”
– a me, sì, a me, fra tutti –
più in alto ormai di stelle
o coralli sono stato.
E la mia gioia
ha preso a girare, avvinta
al tuo essere, nel tuo pulsare.
Possesso di me tu mi davi,
dandoti a me.
Ho vissuto, vivo. Fino a quando?
So che tu tornerai
indietro. E quando te ne andrai
ritornerò a quel sordo
mondo, indistinto,
del grammo, della goccia,
nell’acqua, nel peso.
Sarò uno dei tanti
quando non ti avrò più.
E perderò il mio nome,
i miei anni, i miei tratti,
tutto perduto in me, di me.
Ritornato all’ossario immenso
di quelli che non sono morti
e non hanno più nulla
da morire nella vita.
David Ligare
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Nel dolore si può rimanere soli,
ma per godere di una gioia
si deve avere qualcuno con cui condividerla.
– Mark Twain –
David Ligare
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– Pedro Salinas –
Quando tu mi hai scelto
– fu l’amore che scelse –
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Sino allora
mai ero stato più alto
delle vette del mondo.
Non ero mai sceso più sotto
delle profondità
massime segnalate
sulle carte di mare.
E la mia allegria era
triste, come lo sono
quei piccoli orologi,
senza braccio cui cingersi,
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto : “Tu”
– a me, sì, a me, fra tutti –
più in alto ormai di stelle
o coralli sono stato.
E la mia gioia
ha preso a girare, avvinta
al tuo essere, nel tuo pulsare.
Possesso di me tu mi davi,
dandoti a me.
Ho vissuto, vivo. Fino a quando?
So che tu tornerai
indietro. E quando te ne andrai
ritornerò a quel sordo
mondo, indistinto,
del grammo, della goccia,
nell’acqua, nel peso.
Sarò uno dei tanti
quando non ti avrò più.
E perderò il mio nome,
i miei anni, i miei tratti,
tutto perduto in me, di me.
Ritornato all’ossario immenso
di quelli che non sono morti
e non hanno più nulla
da morire nella vita.
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