Archivio per l'etichetta ‘tradizioni solstizio’

Ci sono ricorrenze che non nascono da tradizioni umane
ma sono particolari momenti veri e reali della Natura.
.
I solstizi e gli equinozi
sono infatti appuntamenti astronomici quasi eterni
che influenzano realmente la nostra vita
e che sono stati considerati molto importanti
in tutte le culture fin dai tempi più antichi.
.
21 DICEMBRE 2022 ORE 22,47
SOLSTIZIO D’INVERNO
.
.
.
Che la luce del nuovo sole possa illuminare
il cammino di tutti voi
Felice Alban Arthuan
Ruth Sanderson – Yule sparge i semi che sbocceranno in primavera
Il solstizio, che può essere d’estate o d’inverno, si verifica quando il Sole è alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre nei due punti opposti dell’orbita terrestre.
La parola “solstizio” significa “Sole stazionario”, ed indica il suo non alzarsi né abbassarsi rispetto all’equatore celeste.
E’ in questo momento che la nostra stella si trova alla massima altezza sull’orizzonte dell’emisfero boreale (cioè quello nord, dove si trova l’Italia), mentre a sud la situazione è capovolta.

A partire dal 22 giugno scorso le ore di luce sono diminuite gradualmente, fino a raggiungere il minimo che si verifica proprio durante il solstizio d’inverno che quest’anno avviene, come già detto, il 21 dicembre.
Da questo momento inizia l’inverno.

Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto del cammino ciclico che il Sole descrive nel cielo, traendone così spunto per regolare la propria vita agricola e di caccia e creare bellissime leggende per spiegare e spiegarsi il fenomeno.
Per i greci, ad esempio, il solstizio d’estate coincideva con la “Porta degli uomini “, cioè il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica.
(Invisible power – New age)
SOLSTIZIO D’INVERNO
(Filastrocca)
Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio
il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano
insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino
rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno
non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare
accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore
in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.

In Perù la divinità, associata al Sole ed all’imperatore Inti, riceveva sacrifici di animali ed offerte, affinché i raccolti estivi fossero abbondanti.
Il Cristianesimo sovrappose alle celebrazioni pagane la festività dedicata a San Giovanni Battista.

San Giovanni Battista – Caravaggio
Secondo le tradizioni italiane nella notte di San Giovanni le streghe si levavano in volo e raggiungevano il “Grande Noce di Benevento“, l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.
Fino al 1872 a Roma, dopo l’Ave Maria, veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti.
Il popolo si ritrovava nelle osterie per banchettare con le lumache, considerate in grado di scacciare i litigi ed il pericolo di essere traditi dai propri amati.
Ma a partire dal quell’anno la festa venne soppressa dal governo italiano.
(Ice dance – New age)
Il Solstizio d’Inverno cade in un giorno variabile dal 20 al 24 dicembre.
E’ definito anche come il giorno più breve o la notte più lunga dell’anno.
In questo giorno il sole compie il suo giro più breve attraverso il cielo, riducendo così le ore di luce del giorno.
Dopo questa data le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi.
Nei tempi antichi era un’importante festività per i popoli pagani perché il Solstizio d’Inverno celebrava sempre la morte del Dio Sole, la sua trasformazione e la sua rinascita.

Altri termini usati per indicare il Solstizio sono Yule, che sembra derivare dalla parola anglosassone “Yula” o quella scandinava “Jul” o “Iul” che significa “ruota”, la Ruota dell’Anno.
Infatti per le popolazioni anglosassoni proprio il solstizio d’inverno segnava l’inizio del nuovo anno e per la tradizione druidica esso indicava la rinascita del dio Sole in questo giorno.

Nell’antica Roma, nel giorno del Solstizio Invernale si celebrava la rinascita del Sole, il “Dies Natalis Soli Invicti” (il giorno della rinascita del Sole Invincibile) dopo l’introduzione, sotto l’imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mitra nelle tradizioni religiose romane.

Le feste in onore di Mitra erano comprese nell’ampio arco delle festività che i Romani chiamavano Saturnalia, e cioè festeggiamenti dedicati al dio Saturno.
In seguito fu Giulio I, nel 325 d.C. circa, a trasformare questa festività come ricorrenza per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione alternativa, e divenuta poi vincente, alla più popolare festa pagana di quei tempi.
(Reminiscenze – New age)

Anche appendere l’agrifoglio in casa è un’usanza che persiste da tempi antichissimi.
Fin dai tempi più remoti esso rappresenta un segno di protezione e difesa contro le negatività.
Inoltre rappresenta il Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio che negli antichi miti nordici simboleggia l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia contro il giovane Re Quercia.

SOLSTIZIO D’INVERNO
Parxifal
Come è limpida questa notte
cosi vicina al sole,
eppure cosi immensamente bella,
raccolgo il sorriso delle stelle,
questo meraviglioso dono
del solstizio d’inverno.
Chissà se lontano oltre gli spazi
dell’incommensurabile,
Musetta guarda la luna
che gira intorno al cuore,
che si fa stella,
fiore,
sogno.
La figura di Babbo Natale, strettamente legata a questa festività, è una raffigurazione fantasiosa di santi che durante questo periodo sono dispensatori di doni (come San Nicola o Santa Lucia), funzione che era simpaticamente ricoperta nell’antichità da Saturno.

Dunque è dalle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno, e dal desiderio umano di luce e di festa, che sono nate la figura di Lucia di bianco vestita e con candele sulla testa (per il suo significato di portatrice di luce) e quella di Babbo Natale.
Santa Lucia – Carl Larsson
Il Solstizio d’Inverno rappresentava e rappresenta una grande occasione per guardare dentro sé stessi per cercare e riconoscere le proprie paure ed i propri dubbi.
E’ tempo di affrontare, sconfiggere e lasciar andare via tutto ciò che limita e frena la nostra nuova crescita.
E’ tempo di liberarsi dal peso delle insicurezze e dei timori che, gravando sulla nostra anima, ci allontanano da un nuovo inizio, da una nuova rinascita.

FINE
Tony Kospan
TESTO DAL WEB –COORDIN., AMPIE RIELABORAZ. ED IMPAGIN. DI T.K.
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.
Cos’è il solstizio?
E’ il momento in cui il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto del cielo.
In parole povere è il giorno (inteso come ore di luce) più lungo dell’anno.
Il solstizio d’estate, che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno
è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale
(o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo,
tropico del Capricorno o del Cancro.
Quest’anno il solstizio cade precisamente alle ore 11,13 del 21 giugno.

Daniel Merriam
IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – POESIA – STORIA

IL SOLSTIZIO FESTA DELLA NATURA
Il solstizio (così come l’equinozio) è una ricorrenza vera e precisa della Natura festeggiata fin dai tempi antichi.
Infatti le giornate solstiziali, nelle tradizioni precristiane, erano sacre.

.
.
Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer“,
la Mezza estate cara a Shakespeare.
Molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra),
richiamando nel sito, ancora carico di misteri, migliaia di persone ogni anno.
In verità i giorni solstiziali sono da sempre festeggiati da molti popoli dell’Occidente perché,
basandosi sul fatto che il sole raggiunge il suo massimo trionfo nel cielo, le antiche tradizioni
collegavano questo momento dell’anno come un punto di contatto
fra il mondo visibile e quello invisibile.

.
.
.
IL SOLSTIZIO IN SENSO ASTRONOMICO.
.
Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario»
e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa
rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare
nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.

Neodruidi aspettano il sorgere del sole nel giorno del solstizio a Stonehenge
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
MITI RITI FESTE LEGGENDE
Ma il giorno del solstizio d’estate è ancor oggi presente anche nei miti, nelle tradizioni, nelle leggende
e nelle feste che alcuni popoli gli dedicano.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente,
e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale,
resta uno dei momenti più amati e più sentiti nella cultura popolare
(anche se temo che in questi anni in cui i popoli non riescono a staccarsi dalla prigionia
dei mezzi di comunicazione di massa nemmeno per un minuto dimenticandosi così
del cielo e della natura, il senso di questa ricorrenza astronomica rischia di scomparire).

Joseph Noel Paton
IL SOLSTIZIO PER GLI ANTICHI
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte,
il dio guardiano delle soglie e dei passaggi.
Oggi invece troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate
e l’Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento
per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.

San Giovanni Battista – Caravaggio (partic.)
Ancor oggi il momento del sorgere dell’estate conserva tutte le sue antiche valenze magiche.
La porta degli Dei – Scultura antica
Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:
– Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,
– Porta degli Uomini quello estivo.

Daniel Merriam
Tra le varie tradizioni ancora in uso c’è quella di Poznan (Polonia).
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.
Le lanterne di Poznan
.
ORA ANCHE UNA BELLA POESIA
SOLSTIZIO D’ESTATE
Roberto Maggiani
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.

INFINE L’AUGURIO A TUTTI DI UNA FELICE ESTATE
(sperando che la Guerra ed il Covid la smettano di rompere)
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
creata dall’Uomo
bensì una realtà oggettiva (astronomica) della Natura
non mi resta che augurarvi ed augurarci,
un’estate felice e generosa di belle giornate
per tutti voi, per tutti noi e dunque
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Ci sono ricorrenze che non nascono da tradizioni umane
ma sono particolari momenti veri e reali della Natura.
.
I solstizi e gli equinozi
sono infatti appuntamenti astronomici quasi eterni
che influenzano realmente la nostra vita
e che sono stati considerati molto importanti
in tutte le culture fin dai tempi più antichi.
.
21 DICEMBRE 2022 ORE 22,47
SOLSTIZIO D’INVERNO
.
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Che la luce del nuovo sole possa illuminare
il cammino di tutti voi
Felice Alban Arthuan
Ruth Sanderson – Yule sparge i semi che sbocceranno in primavera
Il solstizio, che può essere d’estate o d’inverno, si verifica quando il Sole è alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre nei due punti opposti dell’orbita terrestre.
La parola “solstizio” significa “Sole stazionario”, ed indica il suo non alzarsi né abbassarsi rispetto all’equatore celeste.
E’ in questo momento che la nostra stella si trova alla massima altezza sull’orizzonte dell’emisfero boreale (cioè quello nord, dove si trova l’Italia), mentre a sud la situazione è capovolta.

A partire dal 22 giugno scorso le ore di luce sono diminuite gradualmente, fino a raggiungere il minimo che si verifica proprio durante il solstizio d’inverno che quest’anno avviene, come già detto, il 21 dicembre.
Da questo momento inizia l’inverno.

Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto del cammino ciclico che il Sole descrive nel cielo, traendone così spunto per regolare la propria vita agricola e di caccia e creare bellissime leggende per spiegare e spiegarsi il fenomeno.
Per i greci, ad esempio, il solstizio d’estate coincideva con la “Porta degli uomini “, cioè il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica.
(Invisible power – New age)
SOLSTIZIO D’INVERNO
(Filastrocca)
Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio
il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano
insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino
rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno
non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare
accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore
in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.

In Perù la divinità, associata al Sole ed all’imperatore Inti, riceveva sacrifici di animali ed offerte, affinché i raccolti estivi fossero abbondanti.
Il Cristianesimo sovrappose alle celebrazioni pagane la festività dedicata a San Giovanni Battista.

San Giovanni Battista – Caravaggio
Secondo le tradizioni italiane nella notte di San Giovanni le streghe si levavano in volo e raggiungevano il “Grande Noce di Benevento“, l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.
Fino al 1872 a Roma, dopo l’Ave Maria, veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti.
Il popolo si ritrovava nelle osterie per banchettare con le lumache, considerate in grado di scacciare i litigi ed il pericolo di essere traditi dai propri amati.
Ma a partire dal quell’anno la festa venne soppressa dal governo italiano.
(Ice dance – New age)
Il Solstizio d’Inverno cade in un giorno variabile dal 20 al 24 dicembre.
E’ definito anche come il giorno più breve o la notte più lunga dell’anno.
In questo giorno il sole compie il suo giro più breve attraverso il cielo, riducendo così le ore di luce del giorno.
Dopo questa data le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi.
Nei tempi antichi era un’importante festività per i popoli pagani perché il Solstizio d’Inverno celebrava sempre la morte del Dio Sole, la sua trasformazione e la sua rinascita.

Altri termini usati per indicare il Solstizio sono Yule, che sembra derivare dalla parola anglosassone “Yula” o quella scandinava “Jul” o “Iul” che significa “ruota”, la Ruota dell’Anno.
Infatti per le popolazioni anglosassoni proprio il solstizio d’inverno segnava l’inizio del nuovo anno e per la tradizione druidica esso indicava la rinascita del dio Sole in questo giorno.

Nell’antica Roma, nel giorno del Solstizio Invernale si celebrava la rinascita del Sole, il “Dies Natalis Soli Invicti” (il giorno della rinascita del Sole Invincibile) dopo l’introduzione, sotto l’imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mitra nelle tradizioni religiose romane.

Le feste in onore di Mitra erano comprese nell’ampio arco delle festività che i Romani chiamavano Saturnalia, e cioè festeggiamenti dedicati al dio Saturno.
In seguito fu Giulio I, nel 325 d.C. circa, a trasformare questa festività come ricorrenza per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione alternativa, e divenuta poi vincente, alla più popolare festa pagana di quei tempi.
(Reminiscenze – New age)

Anche appendere l’agrifoglio in casa è un’usanza che persiste da tempi antichissimi.
Fin dai tempi più remoti esso rappresenta un segno di protezione e difesa contro le negatività.
Inoltre rappresenta il Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio che negli antichi miti nordici simboleggia l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia contro il giovane Re Quercia.

SOLSTIZIO D’INVERNO
Parxifal
Come è limpida questa notte
cosi vicina al sole,
eppure cosi immensamente bella,
raccolgo il sorriso delle stelle,
questo meraviglioso dono
del solstizio d’inverno.
Chissà se lontano oltre gli spazi
dell’incommensurabile,
Musetta guarda la luna
che gira intorno al cuore,
che si fa stella,
fiore,
sogno.
La figura di Babbo Natale, strettamente legata a questa festività, è una raffigurazione fantasiosa di santi che durante questo periodo sono dispensatori di doni (come San Nicola o Santa Lucia), funzione che era simpaticamente ricoperta nell’antichità da Saturno.

Dunque è dalle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno, e dal desiderio umano di luce e di festa, che sono nate la figura di Lucia di bianco vestita e con candele sulla testa (per il suo significato di portatrice di luce) e quella di Babbo Natale.
Santa Lucia – Carl Larsson
Il Solstizio d’Inverno rappresentava e rappresenta una grande occasione per guardare dentro sé stessi per cercare e riconoscere le proprie paure ed i propri dubbi.
E’ tempo di affrontare, sconfiggere e lasciar andare via tutto ciò che limita e frena la nostra nuova crescita.
E’ tempo di liberarsi dal peso delle insicurezze e dei timori che, gravando sulla nostra anima, ci allontanano da un nuovo inizio, da una nuova rinascita.

FINE
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E’ il momento in cui il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto del cielo.
In parole povere è il giorno (inteso come ore di luce) più lungo dell’anno.
Il solstizio d’estate, che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno
è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale
(o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo,
tropico del Capricorno o del Cancro.
Quest’anno il solstizio cade precisamente alle ore 11,13 del 21 giugno.

Daniel Merriam
IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – POESIA – STORIA

IL SOLSTIZIO FESTA DELLA NATURA
Il solstizio (così come l’equinozio) è una ricorrenza vera e precisa della Natura festeggiata fin dai tempi antichi.
Infatti le giornate solstiziali, nelle tradizioni precristiane, erano sacre.

.
.
Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer“,
la Mezza estate cara a Shakespeare.
Molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra),
richiamando nel sito, ancora carico di misteri, migliaia di persone ogni anno.
In verità i giorni solstiziali sono da sempre festeggiati da molti popoli dell’Occidente perché,
basandosi sul fatto che il sole raggiunge il suo massimo trionfo nel cielo, le antiche tradizioni
collegavano questo momento dell’anno come un punto di contatto
fra il mondo visibile e quello invisibile.

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IL SOLSTIZIO IN SENSO ASTRONOMICO.
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Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario»
e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa
rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare
nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.

Neodruidi aspettano il sorgere del sole nel giorno del solstizio a Stonehenge
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
MITI RITI FESTE LEGGENDE
Ma il giorno del solstizio d’estate è ancor oggi presente anche nei miti, nelle tradizioni, nelle leggende
e nelle feste che alcuni popoli gli dedicano.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente,
e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale,
resta uno dei momenti più amati e più sentiti nella cultura popolare
(anche se temo che in questi anni in cui i popoli non riescono a staccarsi dalla prigionia
dei mezzi di comunicazione di massa nemmeno per un minuto dimenticandosi così
del cielo e della natura, il senso di questa ricorrenza astronomica rischia di scomparire).

Joseph Noel Paton
IL SOLSTIZIO PER GLI ANTICHI
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte,
il dio guardiano delle soglie e dei passaggi.
Oggi invece troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate
e l’Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento
per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.

San Giovanni Battista – Caravaggio (partic.)
Ancor oggi il momento del sorgere dell’estate conserva tutte le sue antiche valenze magiche.
La porta degli Dei – Scultura antica
Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:
– Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,
– Porta degli Uomini quello estivo.

Daniel Merriam
Tra le varie tradizioni ancora in uso c’è quella di Poznan (Polonia).
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.
Le lanterne di Poznan
.
ORA ANCHE UNA BELLA POESIA
SOLSTIZIO D’ESTATE
Roberto Maggiani
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.

INFINE L’AUGURIO A TUTTI DI UNA FELICE ESTATE
(sperando che la Guerra ed il Covid la smettano di rompere)
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
creata dall’Uomo
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sono infatti appuntamenti astronomici quasi eterni
che influenzano realmente la nostra vita
e che sono stati considerati molto importanti
in tutte le culture fin dai tempi più antichi.
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21 DICEMBRE 2021 ORE 16,59
SOLSTIZIO D’INVERNO
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Che la luce del nuovo sole possa illuminare
il cammino di tutti voi
Felice Alban Arthuan
Ruth Sanderson – Yule sparge i semi che sbocceranno in primavera
Il solstizio, che può essere d’estate o d’inverno, è quando il Sole è alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre nei due punti opposti dell’orbita terrestre.
La parola “solstizio” significa “Sole stazionario”, ed indica il suo non alzarsi né abbassarsi rispetto all’equatore celeste.
E’ in questo momento che la nostra stella si trova alla massima altezza sull’orizzonte dell’emisfero boreale (cioè quello nord, dove si trova l’Italia), mentre a sud la situazione è capovolta.

A partire dal 22 giugno le ore di luce sono diminuite gradualmente, fino a raggiungere il minimo che si verifica proprio durante il solstizio d’inverno che quest’anno avviene il 21 dicembre.

Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto del cammino ciclico che il Sole descrive nel cielo, traendone così spunto per regolare la propria vita agricola e di caccia e creare bellissime leggende per spiegare e spiegarsi il fenomeno.
Per i greci, ad esempio, il solstizio d’estate coincideva con la “Porta degli uomini “, cioè il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica.

(Invisible power – New age)
SOLSTIZIO D’INVERNO
(Filastrocca)
Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio
il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano
insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino
rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno
non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare
accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore
in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.

In Perù la divinità, associata al Sole ed all’imperatore Inti, riceveva sacrifici di animali ed offerte, affinché i raccolti estivi fossero abbondanti.
Il Cristianesimo sovrappose alle celebrazioni pagane la festività dedicata a San Giovanni Battista.
Secondo le tradizioni italiane nella notte di San Giovanni le streghe si levavano in volo e raggiungevano il “Grande Noce di Benevento“, l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.
Fino al 1872 a Roma, dopo l’Ave Maria, veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti. Il popolo si ritrovava nelle osterie per banchettare con le lumache, considerate in grado di scacciare i litigi ed il pericolo di essere traditi dai propri amati. Ma a partire dal quell’anno la festa venne soppressa dal governo italiano.

(Ice dance – New age)
Il Solstizio d’Inverno cade in un giorno variabile dal 20 al 24 dicembre.
E’ definito anche come il giorno più breve o la notte più lunga dell’anno.
In questo giorno il sole compie il suo giro più breve attraverso il cielo, riducendo così le ore di luce del giorno.
Dopo questa data le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi.
Nei tempi antichi era un’importante festività per i popoli pagani perché il Solstizio d’Inverno celebrava sempre la morte del Dio Sole, la sua trasformazione e la sua rinascita.

Altri termini usati per indicare il Solstizio sono Yule, che sembra derivare dalla parola anglosassone “Yula” o quella scandinava “Jul” o “Iul” che significa “ruota”, la Ruota dell’Anno.
Infatti per le popolazioni anglosassoni proprio il solstizio d’inverno segnava l’inizio del nuovo anno e per la tradizione druidica esso indicava la rinascita del dio Sole in questo giorno.

Nell’antica Roma, nel giorno del Solstizio Invernale si celebrava la rinascita del Sole, il “Dies Natalis Soli Invicti” (il giorno della rinascita del Sole Invincibile) dopo l’introduzione, sotto l’imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mitra nelle tradizioni religiose romane.

Le feste in onore di Mitra erano comprese nell’ampio arco delle festività che i Romani chiamavano Saturnalia, e cioè festeggiamenti dedicati al dio Saturno.
In seguito fu Giulio I, nel 325 d.C. circa, a trasformare questa festività come ricorrenza per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione alternativa, e divenuta poi vincente, alla più popolare festa pagana di quei tempi.

(Reminiscenze – New age)

Anche appendere l’agrifoglio in casa è un’usanza che persiste da tempi antichissimi.
Fin dai tempi più remoti esso rappresenta un segno di protezione e difesa contro le negatività.
Inoltre rappresenta il Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio che negli antichi miti nordici simboleggia l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia contro il giovane Re Quercia.

SOLSTIZIO D’INVERNO
Parxifal
Come è limpida questa notte
cosi vicina al sole,
eppure cosi immensamente bella,
raccolgo il sorriso delle stelle,
questo meraviglioso dono
del solstizio d’inverno.
Chissà se lontano oltre gli spazi
dell’incommensurabile,
Musetta guarda la luna
che gira intorno al cuore,
che si fa stella,
fiore,
sogno.
La figura di Babbo Natale, strettamente legata a questa festività, è una raffigurazione fantasiosa di santi che durante questo periodo sono dispensatori di doni (come San Nicola o Santa Lucia), funzione simpaticamente ricoperta nell’antichità da Saturno.

Dunque è dalle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno, e dal desiderio umano di luce e di festa, che sono nate la figura di Lucia di bianco vestita e con candele sulla testa (per il suo significato di portatrice di luce) e quella di Babbo Natale.
Santa Lucia – Carl Larsson
Il Solstizio d’Inverno rappresentava e rappresenta una grande occasione per guardare dentro sé stessi per cercare e riconoscere le proprie paure ed i propri dubbi.
E’ tempo di affrontare, sconfiggere e lasciar andare via tutto ciò che limita e frena la nostra nuova crescita.
E’ tempo di liberarsi dal peso delle insicurezze e dei timori che, gravando sulla nostra anima, ci allontanano da un nuovo inizio, da una nuova rinascita.

FINE
Tony Kospan
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Cos’è il solstizio?
E’ il momento in cui il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto del cielo.
In parole povere è il giorno (inteso come ore di luce) più lungo dell’anno.
Il solstizio d’estate, che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno
è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale
(o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo,
tropico del Capricorno o del Cancro.
Quest’anno il solstizio cade precisamente alle ore 05, 31 del 21 giugno.

Daniel Merriam
IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – POESIA – STORIA

IL SOLSTIZIO FESTA DELLA NATURA
Il solstizio (così come l’equinozio) è una ricorrenza vera e precisa della Natura festeggiata fin dai tempi antichi.
Infatti le giornate solstiziali, nelle tradizioni precristiane, erano sacre.

.
.
Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer“,
la Mezza estate cara a Shakespeare.
Molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra),
richiamando nel sito, ancora carico di misteri, migliaia di persone ogni anno.
In verità i giorni solstiziali sono da sempre festeggiati da molti popoli dell’Occidente perché,
basandosi sul fatto che il sole raggiunge il suo massimo trionfo nel cielo, le antiche tradizioni
collegavano questo momento dell’anno come un punto di contatto
fra il mondo visibile e quello invisibile.

.
.
.
IL SOLSTIZIO IN SENSO ASTRONOMICO.
.
Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario»
e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa
rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare
nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.

Neodruidi aspettano il sorgere del sole nel giorno del solstizio a Stonehenge
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
MITI RITI FESTE LEGGENDE
Ma il giorno del solstizio d’estate è ancor oggi presente anche nei miti, nelle tradizioni, nelle leggende
e nelle feste che alcuni popoli gli dedicano.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente,
e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale,
resta uno dei momenti più amati e più sentiti nella cultura popolare
(anche se temo che in questi anni in cui i popoli non riescono a staccarsi dalla prigionia
dei mezzi di comunicazione di massa nemmeno per un minuto dimenticandosi così
del cielo e della natura, il senso di questa ricorrenza astronomica rischia di scomparire).

Joseph Noel Paton
IL SOLSTIZIO PER GLI ANTICHI
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte,
il dio guardiano delle soglie e dei passaggi.
Oggi invece troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate
e l’Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento
per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.

San Giovanni Battista – Caravaggio (partic.)
Ancor oggi il momento del sorgere dell’estate conserva tutte le sue antiche valenze magiche.
La porta degli Dei – Scultura antica
Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:
– Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,
– Porta degli Uomini quello estivo.

Daniel Merriam
Tra le varie tradizioni ancora in uso c’è quella di Poznan (Polonia).
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.
Le lanterne di Poznan
.
ORA ANCHE UNA BELLA POESIA
SOLSTIZIO D’ESTATE
Roberto Maggiani
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.

INFINE L’AUGURIO A TUTTI DI UNA FELICE ESTATE
(sperando che il Covid non ci rompa le scatole)
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
creata dall’Uomo…
bensì una realtà oggettiva (astronomica) della Natura
non mi resta che augurarvi ed augurarci,
con il superamento della tremenda pandemia,
un’estate felice e generosa di belle giornate
per tutti voi, per tutti noi e dunque
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Ci sono ricorrenze che non nascono da tradizioni umane
ma sono momenti veri della Natura…
.
I solstizi e gli equinozi
sono infatti appuntamenti astronomici eterni
che influenzano realmente la nostra vita
e che sono stati considerati molto importanti
in tutte le culture fin dall’antichità.
.
22 DICEMBRE 2019
ORE 05,19
SOLSTIZIO D’INVERNO
.
.
.
Che la luce del nuovo sole possa illuminare
il cammino di tutti voi
Felice Alban Arthuan
Ruth Sanderson – Yule sparge i semi che sbocceranno in primavera
Il solstizio, che può essere d’estate o d’inverno, è ciascuno dei due punti dell’orbita terrestre in cui il Sole è alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre.
La parola “solstizio” significa “Sole stazionario”, ed indica il suo non alzarsi né abbassarsi rispetto all’equatore celeste.
E’ in questo momento che la nostra stella si trova alla massima altezza sull’orizzonte dell’emisfero boreale (cioè quello nord, dove si trova l’Italia), mentre a sud la situazione è capovolta.

A partire dal 22 giugno le ore di luce sono diminuite gradualmente, fino a raggiungere il minimo che si verifica proprio durante il solstizio d’inverno che quest’anno avviene il 22 dicembre.

Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto del cammino ciclico che il Sole descrive nel cielo, traendone così spunto per regolare la propria vita agricola e di caccia e creare bellissime leggende per spiegare e spiegarsi il fenomeno.
Per i greci, ad esempio, il solstizio d’estate coincideva con la “Porta degli uomini “, cioè il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica.

(Invisible power – New age)
SOLSTIZIO D’INVERNO
(Filastrocca)
Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio
il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano
insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino
rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno
non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare
accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore
in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.
In Perù la divinità associata al Sole ed all’imperatore, Inti, riceveva sacrifici di animali ed offerte, affinché i raccolti estivi fossero abbondanti.
Il Cristianesimo sovrappose alle celebrazioni pagane la festività dedicata a San Giovanni Battista.
Secondo le tradizioni italiane nella notte di San Giovanni le streghe si levavano in volo e raggiungevano il “Grande Noce di Benevento“, l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.
Fino al 1872 a Roma, dopo l’Ave Maria, veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti. Il popolo si ritrovava nelle osterie per banchettare con le lumache, considerate in grado di scacciare i litigi ed il pericolo di essere traditi dai propri amati. Ma a partire dal quell’anno la festa venne soppressa dal governo italiano.

(Ice dance – New age)
Il Solstizio d’Inverno cade in un giorno variabile dal 20 al 24 dicembre.
E’ definito anche come il giorno più breve o la notte più lunga dell’anno.
In questo giorno il sole compie il suo giro più breve attraverso il cielo, riducendo così le ore di luce del giorno.
Dopo questa data le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi.
Nell’antichità era un’importante festività dei popoli pagani per tutte le tradizioni il Solstizio d’Inverno celebra sempre la morte del Dio Sole, la sua trasformazione e la sua rinascita nel ventre della Dea.

Altri termini usati per indicare il Solstizio sono Yule, che sembra derivare dalla parola anglosassone “Yula” o quella scandinava “Jul” o “Iul” che significa “ruota”, la Ruota dell’Anno.
Infatti per le popolazioni anglosassoni proprio il solstizio segnava l’inizio del nuovo anno e per la tradizione druidica indicava la rinascita del dio Sole in questo giorno.

Nell’antica Roma, nel giorno del Solstizio Invernale si celebrava la rinascita del Sole, il “Dies Natalis Soli Invicti” (il giorno di rinascita del Sole Invincibile) dopo l’introduzione, sotto l’imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mitra nelle tradizioni religiose romane.

Le feste in onore di Mitra erano comprese nell’ampio arco delle festività che i Romani chiamavano Saturnalia, e cioè festeggiamenti dedicati al dio Saturno.
In seguito fu Giulio I nel 325 d.C. circa a trasformare questa festività come ricorrenza per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione alternativa, e divenuta poi vincente, alla più popolare festa pagana di quei tempi.

(Reminiscenze – New age)

Anche appendere l’agrifoglio in casa è un’usanza che persiste da tempi antichissimi.
Fin dai tempi più remoti esso rappresenta un segno di protezione e difesa contro le negatività.
Inoltre rappresenta il Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio che negli antichi miti nordici simboleggia l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia contro il giovane Re Quercia.

SOLSTIZIO D’INVERNO
Parxifal
Come è limpida questa notte
cosi vicina al sole,
eppure cosi immensamente bella,
raccolgo il sorriso delle stelle,
questo meraviglioso dono
del solstizio d’inverno.
Chissà se lontano oltre gli spazi
dell’incommensurabile,
Musetta guarda la luna
che gira intorno al cuore,
che si fa stella,
fiore,
sogno.
La figura di Babbo Natale, strettamente legata a questa festività, è una raffigurazione fantasiosa di santi che durante questo periodo sono dispensatori di doni (come San Nicola o Santa Lucia), funzione simpaticamente ricoperta nell’antichità da Saturno.

Dalle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno e dal desiderio di luce e di festa che per contrasto ne derivano sono infatti nate la figura di Lucia (nel suo significato di portatrice di luce) di bianco vestita e con candele sulla testa e quella di Babbo Natale.
Santa Lucia – Carl Larsson
Il Solstizio d’Inverno è occasione per guardare dentro sé stessi per cercare e riconoscere le proprie paure i propri dubbi.
E’ tempo di affrontare, sconfiggere e lasciar andare via tutto ciò che limita e frena la nostra nuova crescita.
E’ tempo di liberarsi dal peso delle insicurezze e dei timori che, gravando sulla nostra anima, ci allontanano da un nuovo inizio, da una nuova rinascita.

FINE
Tony Kospan
TESTO DAL WEB – CON COORDIN., AMPIE RIELABORAZ. ED IMPAGIN. DI T.K.
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Cos'è il solstizio?
E' il momento in cui il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto del cielo.
In parole povere è il giorno… (inteso come ore di luce)… più lungo dell'anno.
Il solstizio d’estate, che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno
è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale
(o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo,
tropico del Capricorno o del Cancro.
Quest'anno il solstizio cade precisamente alle ore 23, 43 del 20 giugno.

Daniel Merriam
IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – POESIA – STORIA

IL SOLSTIZIO FESTA DELLA NATURA
Il solstizio (così come l'equinozio) è una ricorrenza vera e precisa della Natura…
festeggiata fin dai tempi antichi.
Infatti le giornate solstiziali nelle tradizioni precristiane… erano sacre.

.
.
Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer“,
la Mezza estate cara a Shakespeare.
Molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra),
richiamando nel sito, ancora carico di misteri, migliaia di persone ogni anno.
In verità i giorni solstiziali sono da sempre festeggiati da molti popoli dell’Occidente perché,
basandosi sul fatto che il sole raggiunge il suo massimo trionfo nel cielo, le antiche tradizioni
collegavano questo momento dell’anno come un punto di contatto
fra il mondo visibile e quello invisibile.

.
.
.
IL SOLSTIZIO IN SENSO ASTRONOMICO.
.
Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario»
e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa
rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
E non solo.
Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare
nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.

Neodruidi aspettano il sorgere del sole nel giorno del solstizio a Stonehenge
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
MITI RITI FESTE LEGGENDE
Ma il giorno del solstizio d’estate è presente anche nei miti, nelle tradizioni, nelle leggende
e nelle feste che alcuni popoli gli dedicano.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente,
e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale,
resta uno dei momenti più amati e più sentiti nella cultura popolare
(anche se temo che in questi anni in cui i popoli non riescono a staccarsi dalla prigionia
dei mezzi di comunicazione di massa nemmeno per un minuto dimenticandosi così
del cielo e della natura, il senso di questa ricorrenza astronomica rischia di scomparire).

IL SOLSTIZIO PER GLI ANTICHI
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte,
il dio guardiano delle soglie e dei passaggi.
Oggi invece troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate
e l'Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento
per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.

San Giovanni Battista – Caravaggio (partic.)
Ancor oggi il momento del sorgere dell'estate conserva tutte le sue antiche valenze magiche.
La porta degli Dei – Scultura antica
Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:
– Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,
– Porta degli Uomini quello estivo.

Daniel Merriam
Tra le varie tradizioni ancora in uso c'è quella di Poznan (Polonia).
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.

Le lanterne di Poznan
.
ORA ANCHE UNA BELLA POESIA
SOLSTIZIO D'ESTATE
Roberto Maggiani
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.

INFINE L'AUGURIO A TUTTI DI UNA FELICE ESTATE
(nonostante il Covid-9)
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
creata dall'Uomo… bensì
una realtà oggettiva (astronomica) della Natura
non mi resta che augurarvi ed augurarci
con il superamento della tremenda pandemia
un’estate felice e generosa di belle giornate
per tutti voi… per tutti noi… e dunque
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Cos'è il solstizio?
E' il momento in cui il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto del cielo.
In parole povere è il giorno… (inteso come ore di luce)… più lungo dell'anno.
Il solstizio d’estate, che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale (o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo, rispettivamente al tropico del Capricorno o del Cancro.
Quest'anno il solstizio cade precisamente alle ore 17, 54 del 21 giugno.

IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – POESIA – STORIA

IL SOLSTIZIO FESTA DELLA NATURA
Il solstizio (così come l'equinozio) è una ricorrenza vera e precisa della Natura… festeggiata fin dai tempi antichi.
Infatti le giornate solstiziali nelle tradizioni precristiane… erano sacre.

Neodruidi aspettano il sorgere del sole nel giorno del solstizio a Stonehenge
.
.
Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer“, la Mezza estate cara a Shakespeare.
Molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra), richiamando nel sito, ancora carico di misteri, migliaia di persone ogni anno.
In verità i giorni solstiziali sono da sempre festeggiati da molti popoli dell’Occidente perché, basandosi sul fatto che il sole raggiunge il suo massimo trionfo nel cielo, le antiche tradizioni collegavano questo momento dell’anno come un punto di contatto fra il mondo visibile e quello invisibile.

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IL SOLSTIZIO IN SENSO ASTRONOMICO.
.
Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario» e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
E non solo.
Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.

Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
MITI RITI FESTE LEGGENDE
Ma il giorno del solstizio d’estate è presente anche nei miti, nelle tradizioni, nelle leggende e nelle feste che alcuni popoli gli dedicano.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente, e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale, resta uno dei momenti più amati e più sentiti nella cultura popolare (anche se temo che in questi anni in cui le popolazioni non riescono a staccarsi dalla banalità degli strumenti di comunicazione di massa nemmeno per un minuto… dimenticandosi del cielo e della natura… il vero senso di questa ricorrenza astronomica rischia di scomparire).

IL SOLSTIZIO PER GLI ANTICHI
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte, il dio guardiano delle soglie e dei passaggi.
Oggi invece troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate e l’Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.

San Giovanni Battista – Caravaggio (partic.)
Ancor oggi il momento del sorgere dell'estate conserva tutte le sue antiche valenze magiche.
La porta degli Dei
Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:
– Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,
– Porta degli Uomini quello estivo.

Tra le varie tradizioni ancora in uso c'è quella di Poznan (Polonia).
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.

Le lanterne di Poznan
.
.ORA ANCHE UNA BELLA POESIA
SOLSTIZIO D'ESTATE
Roberto Maggiani
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.

INFINE L'AUGURIO A TUTTI DI UNA FELICE ESTATE
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
creata dall'Uomo… bensì
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non mi resta che augurarvi ed augurarci….
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Ci sono ricorrenze che non nascono da tradizioni umane
ma sono momenti veri della Natura…
.
I solstizi e gli equinozi
sono infatti appuntamenti astronomici eterni
che influenzano realmente la nostra vita
e che sono stati considerati molto importanti
in tutte le culture fin dall’antichità.
.
22 DICEMBRE 2019
ORE 05,19
SOLSTIZIO D’INVERNO
.
.
.
Che la luce del nuovo sole possa illuminare
il cammino di tutti voi
Felice Alban Arthuan
Ruth Sanderson – Yule sparge i semi che sbocceranno in primavera
Il solstizio, che può essere d’estate o d’inverno, è ciascuno dei due punti dell’orbita terrestre in cui il Sole è alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre.
La parola “solstizio” significa “Sole stazionario”, ed indica il suo non alzarsi né abbassarsi rispetto all’equatore celeste.
E’ in questo momento che la nostra stella si trova alla massima altezza sull’orizzonte dell’emisfero boreale (cioè quello nord, dove si trova l’Italia), mentre a sud la situazione è capovolta.

A partire dal 22 giugno le ore di luce sono diminuite gradualmente, fino a raggiungere il minimo che si verifica proprio durante il solstizio d’inverno che quest’anno avviene il 22 dicembre.

Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto del cammino ciclico che il Sole descrive nel cielo, traendone così spunto per regolare la propria vita agricola e di caccia e creare bellissime leggende per spiegare e spiegarsi il fenomeno.
Per i greci, ad esempio, il solstizio d’estate coincideva con la “Porta degli uomini “, cioè il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica.

(Invisible power – New age)
SOLSTIZIO D’INVERNO
(Filastrocca)
Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio
il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano
insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino
rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno
non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare
accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore
in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.
In Perù la divinità associata al Sole ed all’imperatore, Inti, riceveva sacrifici di animali ed offerte, affinché i raccolti estivi fossero abbondanti.
Il Cristianesimo sovrappose alle celebrazioni pagane la festività dedicata a San Giovanni Battista.
Secondo le tradizioni italiane nella notte di San Giovanni le streghe si levavano in volo e raggiungevano il “Grande Noce di Benevento“, l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.
Fino al 1872 a Roma, dopo l’Ave Maria, veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti. Il popolo si ritrovava nelle osterie per banchettare con le lumache, considerate in grado di scacciare i litigi ed il pericolo di essere traditi dai propri amati. Ma a partire dal quell’anno la festa venne soppressa dal governo italiano.

(Ice dance – New age)
Il Solstizio d’Inverno cade in un giorno variabile dal 20 al 24 dicembre.
E’ definito anche come il giorno più breve o la notte più lunga dell’anno.
In questo giorno il sole compie il suo giro più breve attraverso il cielo, riducendo così le ore di luce del giorno.
Dopo questa data le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi.
Nell’antichità era un’importante festività dei popoli pagani per tutte le tradizioni il Solstizio d’Inverno celebra sempre la morte del Dio Sole, la sua trasformazione e la sua rinascita nel ventre della Dea.

Altri termini usati per indicare il Solstizio sono Yule, che sembra derivare dalla parola anglosassone “Yula” o quella scandinava “Jul” o “Iul” che significa “ruota”, la Ruota dell’Anno.
Infatti per le popolazioni anglosassoni proprio il solstizio segnava l’inizio del nuovo anno e per la tradizione druidica indicava la rinascita del dio Sole in questo giorno.

Nell’antica Roma, nel giorno del Solstizio Invernale si celebrava la rinascita del Sole, il “Dies Natalis Soli Invicti” (il giorno di rinascita del Sole Invincibile) dopo l’introduzione, sotto l’imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mitra nelle tradizioni religiose romane.

Le feste in onore di Mitra erano comprese nell’ampio arco delle festività che i Romani chiamavano Saturnalia, e cioè festeggiamenti dedicati al dio Saturno.
In seguito fu Giulio I nel 325 d.C. circa a trasformare questa festività come ricorrenza per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione alternativa, e divenuta poi vincente, alla più popolare festa pagana di quei tempi.

(Reminiscenze – New age)

Anche appendere l’agrifoglio in casa è un’usanza che persiste da tempi antichissimi.
Fin dai tempi più remoti esso rappresenta un segno di protezione e difesa contro le negatività.
Inoltre rappresenta il Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio che negli antichi miti nordici simboleggia l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia contro il giovane Re Quercia.

SOLSTIZIO D’INVERNO
Parxifal
Come è limpida questa notte
cosi vicina al sole,
eppure cosi immensamente bella,
raccolgo il sorriso delle stelle,
questo meraviglioso dono
del solstizio d’inverno.
Chissà se lontano oltre gli spazi
dell’incommensurabile,
Musetta guarda la luna
che gira intorno al cuore,
che si fa stella,
fiore,
sogno.
La figura di Babbo Natale, strettamente legata a questa festività, è una raffigurazione fantasiosa di santi che durante questo periodo sono dispensatori di doni (come San Nicola o Santa Lucia), funzione simpaticamente ricoperta nell’antichità da Saturno.

Dalle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno e dal desiderio di luce e di festa che per contrasto ne derivano sono infatti nate la figura di Lucia (nel suo significato di portatrice di luce) di bianco vestita e con candele sulla testa e quella di Babbo Natale.
Santa Lucia – Carl Larsson
Il Solstizio d’Inverno è occasione per guardare dentro sé stessi per cercare e riconoscere le proprie paure i propri dubbi.
E’ tempo di affrontare, sconfiggere e lasciar andare via tutto ciò che limita e frena la nostra nuova crescita.
E’ tempo di liberarsi dal peso delle insicurezze e dei timori che, gravando sulla nostra anima, ci allontanano da un nuovo inizio, da una nuova rinascita.

FINE
Tony Kospan
TESTO DAL WEB – CON COORDIN., AMPIE RIELABORAZ. ED IMPAGIN. DI T.K.
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