Dolce tramonto dell’anno
dell’estate annunci la fine.
I tuoi color rossarancioni
per bellezza fanno a gara
con i verdazzurri di primavera.
Cadon con le foglie tanti sogni,
nell’umida terra settembrina
mentr’altri però metton radici.
Dalle più corte giornate
un nuovo antico eterno
ciclo di natura prende vita
che poi al sol d’estate splenderà.
Più fresca l’aria
danzando con le fronde
ai consueti giornalieri riti
ci riporta.
Caro malinconico settembre
ch’ancor risenti del fuoco estivo
dacci anche tu, insieme al vino,
un bel ricordo d’un sogno d’amore.
Rubiamo dunque insieme
del sol l’ultimo raggio
e da lui lasciamoci baciare.
E così, tra rimpianti e speranze,
una fiammella di luce e di calor
sotto un tappeto di morbido fogliame,
– e nel segreto dei nostri cuori -,
il lungo inverno affronterà
ed aspettando primavera
accesa resterà.
un balcone, una tavola calda, occhi azzurri capelli biondi viso d’angelo amore infinito cuore impazzito sogni ed illusioni.
Poi dolore dolore dolore addio speranza d’amore eterno.
Pochi altri metri di strada altro balcone, altro negozio e donne donne donne senza amore senza dolore solo piacere piacere piacere ma un’infinita tristezza un immenso rimpianto dei tuoi occhi azzurri dei tuoi capelli biondi del tuo viso d’angelo del sogno d’amore eterno.
Quando i figli lasciano gli ormeggi
e prendono il largo
più vuota è la banchina
più fioca è la luce del faro
più silenzioso è il nostro cuore.
Ma aperto resta il nostro porto,
a rattoppar vele sempre pronto,
in attesa d’attracchi seppur brevi,
in attesa di sbarchi che rechin gioia,
in attesa d’approdi che dian conforto
alle barche ormai d’alto mare
alla marina madre ed al cantiere padre.
A mò di quercia te ne stai..
tra le rocce… saldo
ai flutti accanto
con l’occhio tuo fanale
senza sosta il mar scrutando…
Faro…
seconda polar stella
ai naviganti… caro sempre…
faro…
pulsante…lucerna
pur ai poeti… caro sempre
tu
metafora poi sei dell’esistenza nostra.
Nei momenti di gran babele
al tuo silenzio ci affidiamo…
Nei momenti d’oscuri assilli
il tuo chiarore ricerchiamo…
Metafora sei pur della mia vita
tu ideale di salvezza fermo e forte,
a te m’ispiro a volte,
per esser raggio pur’io di luce
per chi accanto a me l’anela…
A te però mi rivolgo anch’io
quando sperduto naufrago
tra i perigliosi gorghi della vita…
in cerca vado della giusta via…
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Ora ecco il bel video creato da una cara amica virtuale,
che ringrazio di tutto cuore, dedicato a questa mia modesta poesia.