Sono 2 le Rosamunda della musica (classica e polka)
e della seconda…
ascolteremo anche la rivisitazione magica e mitica
di Gabriella Ferri.
Frank Cadogan Cowper – Rosamunda ed Eleonora
LE 2 ROSAMUNDA DELLA MUSICA
1°
LA SINFONIA DI SCHUBERT
J. W. Waterhouse – Rosamunda
Schubert la compose nel 1823 per corredare una commedia
di Helmine von Chezy
“Rosamunda, principessa di Cipro“,
che narra di una pastorella ignara delle proprie illustri origini.
La commedia fu un fiasco fin dalla prima rappresentazione,
ma la musica di Schubert no
ed anzi è considerata tuttora, per la sua freschezza melodica,
un capolavoro della musica classica.
Franz Schubert (31.01.1797 – 19.11.1828)
2°
LA POLKA
La seconda è invece una danza
dall’aria spensierata ed allegra…
scritta dal compositore cecoslovacco
Jaromír Vejvoda nel 1927
ma divenuta famosissima in Ungheria nel 1938
poco prima della seconda guerra mondiale…
Grandi musicisti americani come Glenn Miller, Benny Goodman
e Billie Holiday la resero celebre nel mondo.
Giunse in Italia nel 1943/1944
al seguito delle truppe americane
ed un paio di decenni dopo
Gabriella Ferri
ricreò e rivitalizzò questo canto
rendendolo ancora più straordinario
con la sua mitica interpretazione.
18.09.1942 – 03.04.2004
Sono dunque 2 musiche diversissime…
ma, a mio parere, entrambe, nel loro ambito,
super… godibili.
Iniziamo dunque… con il video della
ROSAMUNDA DI SCHUBERT…
IN VERSIONE BALLETTO…
(che preferisco)
e qui, quello della
ROSAMUNDA POLKA…
E dulcis in fundo la mitica
ROSAMUNDA
di Gabriella Ferri
Buoni ascolti e… buone visioni…
se vi va.
Orso Tony
LA POESIA… LA CULTURA… IL LORO FANTASTICO MONDO…
E LE LORO SUBLIMI EMOZIONI… NELLA PAGINA FB
che va dalla fine degli anni ’50 all’inizio degli anni ’70
ma che è tuttora considerata un vero e proprio
monumento musicale contemporaneo.
E’ a tutti noto che ad un certo punto,
pur essendo nel pieno del successo,
preferì allontanarsi dalle luci della ribalta,
per sottrarsi all’esagerata attenzione dei mass media,
ritirandosi a vita privata e trasferendosi in Svizzera.
Mina (Mina Anna Maria Mazzini) – Busto Arsizio, 25 marzo 1940
Pur non comprendendola completamente,
ma rispettando in modo assoluto questa sua scelta,
gli italiani non hanno mai smesso
di provare immensa stima e grande affetto
per questa mitica cantante.
Come farle gli auguri se non parlando
di una sua canzone universalmente riconosciuta
come una delle più belle… di sempre.
.
.
SE TELEFONANDO
– GRANDE CANZONE POESIA –
Si tratta di un mixage stupendo costituito da una stupenda interpretazione di Mina, una bellissima musica, opera del maestro Ennio Morricone, ed un testo “poetico” che dobbiamo a 2 noti personaggi come Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara.
La canzone, incisa in un 45 giri in vinile, è del 1966 ed è per me soprattutto uno stupendo ed indimenticabile classico.
Leggiamone il poetico testo…
SE TELEFONANDO
Lo stupore della notte
spalancata
sul mar
ci sorprese che eravamo sconosciuti
Poi nel buio le tue mani
d’improvviso
sulle mie…
É cresciuto troppo in fretta
questo nostro
amor…
Se telefonando io potessi dirti addio
ti chiamerei…
Se io rivedendoti fossi certa che non soffri
ti rivedrei…
Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta
ti guarderei…
Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito…
Se telefonando io volessi dirti addio
ti chiamerei…
Se io rivedendoti fossi certa che non soffri
ti rivedrei…
Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta
ti guarderei…
Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito.
Ma ora è giunto il momento di ascoltarla in questo video.
Prima di passare alla canzone vediamo altre immagini
che ci possono dare un’idea dell’atmosfera del 1935,
anno in cui uscì il film “Non ti scordar di me“.
Marlene Dietrich in “Il diavolo è donna” – 1935
Guerra di Etiopia
Elsa Schiaparelli – stilista dell’epoca
Roma nel 1935
La canzone, un valzer lento con echi di melodramma,
scritta da due autori napoletani Domenico Furnò ed Eugenio De Curtis
fu lanciata da Beniamino Gigli nel film omonimo.
Gigli, all’epoca 45enne, e già molto noto…
interpretava (ovviamente)
la parte di un tenore che riconquistava l’amata
grazie alla sua voce e proprio con questa canzone.
Beniamino Gigli
Il film piacque moltissimo e ci fu perfino qualche punta di fanatismo
(un’ammiratrice scrisse al “suo” Beniamino di aver visto il film 76 volte in un mese!!!)
anche perché molta gente non aveva mai visto il cantante,
che all’epoca aveva ereditato il “trono” di Caruso.
Crociere – 1935
Tuttora la pellicola è una dalle più apprezzate,
dagli ammiratori del cantante.
La canzone ebbe un grande successo che non è mai tramontato
ed è stata interpretata da molti altri tenori e diversi grandi cantanti.
NON TI SCORDAR DI ME
E. De Curtis – Furnò
Partirono le rondini
dal mio paese freddo e senza sole,
cercando primavere di viole,
nidi d’amore e di felicità
La mia piccola rondine partì
senza lasciarmi un bacio
senza un addio partì
Non ti scordar di me;
la vita mia legata e a te
io t’ amo sempre più
nel sogno mio rimani tu
Non ti scordar di me
la vita mia legata e a te
c’è sempre un nido
nel mio cuor per te
Non ti scordar di me!
Non ti scordar di me!
Ascoltiamola ora nella versione cantata dal grande Beniamino
in un’affascinante versione d’epoca… proprio quella del film…
che ci consente anche di rivivere le atmosfere dell’epoca.
Prima di passare alla canzone vediamo altre immagini
che ci possono dare un’idea dell’atmosfera del 1935,
anno in cui uscì il film “Non ti scordar di me“.
Marlene Dietrich in “Il diavolo è donna” – 1935
Guerra di Etiopia
Elsa Schiaparelli – stilista dell’epoca
Roma nel 1935
La canzone, un valzer lento con echi di melodramma,
scritta da due autori napoletani Domenico Furnò ed Eugenio De Curtis
fu lanciata da Beniamino Gigli nel film omonimo.
Gigli, all’epoca 45enne, e già molto noto…
interpretava (ovviamente)
la parte di un tenore che riconquistava l’amata
grazie alla sua voce e proprio con questa canzone.
Beniamino Gigli
Il film piacque moltissimo e ci fu perfino qualche punta di fanatismo
(un’ammiratrice scrisse al “suo” Beniamino di aver visto il film 76 volte in un mese!!!)
anche perché molta gente non aveva mai visto il cantante,
che all’epoca aveva ereditato il “trono” di Caruso.
Crociere – 1935
Tuttora la pellicola è una dalle più apprezzate,
dagli ammiratori del cantante.
La canzone ebbe un grande successo che non è mai tramontato
ed è stata interpretata da molti altri tenori e diversi grandi cantanti.
NON TI SCORDAR DI ME
E. De Curtis – Furnò
Partirono le rondini
dal mio paese freddo e senza sole,
cercando primavere di viole,
nidi d’amore e di felicità
La mia piccola rondine partì
senza lasciarmi un bacio
senza un addio partì
Non ti scordar di me;
la vita mia legata e a te
io t’ amo sempre più
nel sogno mio rimani tu
Non ti scordar di me
la vita mia legata e a te
c’è sempre un nido
nel mio cuor per te
Non ti scordar di me!
Non ti scordar di me!
Ascoltiamola ora nella versione cantata dal grande Beniamino
in un’affascinante versione d’epoca… proprio quella del film…
che ci consente anche di rivivere le atmosfere dell’epoca.