Archivio per l'etichetta ‘stop violenza sulle donne

Un brano duro ma molto originale di Lella Costa sul permanere di vecchie idee sulla donna ed un mio pensiero   Leave a comment




Nella Giornata mondiale contro la Violenza sulle Donne
che si celebra il 25 novembre di ogni anno
e che fu istituita dall’Onu nel 1999
per tener vivo un argomento sempre attuale,
ma spesso trascurato,
come quello della violenza di genere, degli stupri e del femminicidio
mi fa piacere riproporre questo brano davvero originale, benché duro.






In realtà l’ignoranza “sentimentale”
che vedo spesso nei social network che seguo
è davvero estesissima e diffusissima.







Molti si beano nel dire
se mia moglie mi lascia la uccido
come se fosse una cosa normale
e non un’aberrazione del concetto d’amore!

Ed altri mettono pure il “like” (“mi piace”).







Ma se questa è la cultura dell’amore dei nostri connazionali,
a mio parere ancora vicina a quella delle caverne,
(senza parlar poi di quella addirittura allucinante di altri popoli),
come meravigliarsi di quel che accade nelle nostre case
ed intorno a noi?

Per questo auspico che si introduca finalmente nelle scuole
la materia dell’educazione sentimentale…
sennò saremo sempre prigionieri di stereotipi superati e senza senso.
.
.
.




,

,

Ma è giunto il momento di leggere il bell’articolo di Lella Costa che sfata,
con splendida amara ironia, 
i ridicoli luoghi comuni assolutori 
degli amici e dei parenti dei responsabili di crimini contro le donne.






STOP VIOLENZA SULLE DONNE!


E BASTA CON LE SCUSE!

SMETTETELA! E PER SEMPRE!

La prima volta che per la strada, tornando da scuola, un tale ti si è avvicinato e ha cominciato a dirti cose, e tu non le capivi nemmeno, ma hai intuito lo schifo prima ancora del pericolo, e sei scappata via, e la notte non riuscivi a dormire, ma neanche a dirlo.

Come se un po’, almeno un po’, te la fossi andata a cercare.

.

.

.

.


La manomorta sull’autobus, e se provi a reagire intorno c’è solo scherno, e donne più grandi che stringono le labbra contrariate – da che mondo e mondo – son cose che succedono, non sei né la prima né l’ultima, fai finta di niente che è meglio, e poi a vestirti in quella maniera un po’, almeno un po’, te la sei andata a cercare.


(Quale maniera, di che cosa state parlando, avevo i jeans, faceva freddo, non si vedeva niente.)



.

.

.

.

Le facce delle madri degli imputati nei processi per stupro.

Ti aspetteresti che maledicessero i figli, che li disconoscessero, bibliche, inesorabili, che stringessero tra le braccia la vittima, e la consolassero, e le chiedessero scusa e avessero cura di lei.
E invece la guardano con odio e disprezzo lei, la rovina dei loro bravissimi ragazzi, lei che ci stava, altroché se ci stava, lei che li ha provocati, lei che se l’è andata a cercare.

.

.

.

.


Le donne, le bambine violentate dai padri, dai mariti, dai fratelli, dagli amici di famiglia, che preferiscono tacere, subire, sperare che la smettano da soli, perché mai, mai potrebbero sopportare che si sapesse, che se ne parlasse.



Troppa vergogna. 
Le vittime che si vergognano al posto dei loro carnefici..

.



.

.


Niente da dire, è il crimine perfetto. 
Complimenti.

E poi, si fa presto a dire violenza, a dire stupro, ma insomma si sa che a volte si trascende, ma il desiderio acceca, travolge e poi che diamine, alle donne piace…
è sempre stato così.
Vis grata puellae, no?

.

.
No.
Che siate stramaledetti, no.
.

.

.

.


Non provate a spacciare per complicità il sopruso, per gioco la brutalità.


E soprattutto smettetela di tirare in ballo l’istinto, la provocazione, il desiderio irrefrenabile. 
Balle. Non c’è desiderio in uno stupro, mai.

Non c’è nemmeno sguardo. 
Una donna vale l’altra, con buona pace dei moralisti e dei prefetti. 
Non c’entra l’abbigliamento, l’ora, il posto, l’incoscienza, neppure l’età – andate a chiederlo a chi lavora nei centri di soccorso – alle donne stuprate.

.

.


Non esiste picchiare… uccidere… per amore

.

.

Andate a leggere i resoconti di donne più che adulte, più che modeste, a volte precocemente piegate da una vita di torti e miseria. 
Andate a dirlo a loro, che se la sono andata a cercare.



Andate a dirlo alla ragazza omosessuale che è stata violentata
perché “imparasse la lezione”, che si è trattato di attrazione fatale e incontrollabile.

Andate a dirlo alle donne vittime di quelli che chiamiamo stupri etnici, e neanche ci rendiamo conto dell’abominio, dell’orrore assoluto che evochiamo.

.

.

E poi smettetela, per sempre.

.

.

.

.

Lella Costa

(E polis – Milano)


barrafiorita

.

.

Ciao da Tony Kospan



Frecce (174)
.

.




.

.






RICEVETTI DEI FIORI OGGI – Amaro ma geniale brano che ci fa davvero capire la violenza sulle donne   4 comments

.
.


Questo brano davvero bello… ma  direi anche geniale,
pur se amaro, amarissimo, ci ricorda, facendocela quasi vivere,
una incontestabile dura realtà e ci fa comprendere
quanto questo problema sia grave e difficile da superare.







– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –
.
.
.
E’ incredibile, siamo nel 3° millennio ma nel chiuso delle nostre case o altrove,
ed in molte parti del mondo addirittura col consenso della legge,
le donne vengono maltrattate, violentate ed uccise in ogni modo.

Questo testo, davvero forte, di cui ignoro l’autore… o autrice
merita certamente d’esser letto
in quanto emblematico di questa situazione
e, più e meglio di tante parole, ci disvela questa drammatica realtà.





Migliaia anche quest’anno le denunce e già molte le donne uccise
nel nostro “civile” paese…

Pertanto ritengo doveroso far sì che non abbassi ma la guardia
davanti a fenomeni così esecrabili



 



– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –


Non è il mio compleanno o nessun altro giorno speciale;
ieri sera abbiamo avuto il nostro primo litigio,
e mi disse molte cose crudeli che in realtà mi offesero.
Ma Lui ha detto che è pentito e non lo ha dette sul serio,
perché oggi mi mandò dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


Non è il nostro anniversario o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi spinse contro la parete e cominciò a picchiarmi.
Sembrava un incubo, ma dagli incubi ti svegli e sai che non è reale;
questa mattina mi alzai addolorata e con lividi da tutte le parti,
ma io so che è pentito; perciò mi mandò oggi dei fiori.








Ricevetti dei fiori oggi!


E non è il giorno di San Valentino o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi picchiò e minacciò di ammazzarmi;
né il trucco o le maniche lunghe potevano nascondere
i tagli e colpi che mi causò questa volta.
Non potei andare oggi al lavoro, perché non volevo che mi vedessero così.
Ma io so che è pentito; perché lui mi mandò oggi dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


E non era giorno delle mamma
o nessun altro giorno speciale ieri sera ritornò a colpirmi,
ma questa volta molto peggio.
Se riesco a lasciarlo, che cosa faccio?
Come farei io da sola a tirare avanti con i bambini?
Che cosa succederà se ci manca il denaro?.
Ho tanta paura, ma dipendo tanto da lui che temo a lasciarlo.
Ma io so che è pentito perché quello mi mandò oggi dei fiori.






Ricevetti dei fiori oggi!


Oggi è un giorno molto speciale: è il giorno della mia funzione funebre.

Ieri sera finalmente riuscì ad ammazzarmi.

Mi picchiò fino alla morte.

Se per lo meno avessi avuto il coraggio e la forza di lasciarlo;

se avessi accettato l’aiuto di professionisti.

Oggi non avrei ricevuto fiori!

Alla fine, l’amore che ricevi è l’amore che dai!






BASTA VIOLENZA SULLE DONNE


FINE



PER UNA VITA SENZA VIOLENZE!!!







Tony Kospan




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Frecce2039
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State attenti a far piangere una donna! Il brano del Talmud ci dona anche una moderna riflessione   Leave a comment

 

 

 
 
 
 

STATE ATTENTI A FAR PIANGERE UNA DONNA!
 
 
 
 5044

 
 
 
 
 
UN PENSIERO CHE VIENE DA MOLTO LONTANO


MA CHE ANCOR OGGI APPARE, AHIME’,


ATTUALISSIMO ED ANCORA DA DIFFONDERE.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il passo che leggeremo
viene erroneamente da molti attribuito a Shakespeare,
al quale ahimè nel web viene attribuito di tutto e di più.


aa 7f8ffc8aa 7f8ffc8




In verità sembra che ci giunga dal Talmud, libro sacro degli ebrei,
 che è una raccolta dei pensieri dei rabbini attraverso i tempi.

Ma leggiamolo.

 
 
 
 
 

“… state molto attenti a far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 La donna è uscita dalla costola dell’uomo,
non dai piedi perché dovesse essere pestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale….
un po’ più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere Amata ….”
.
 
 
 

Rembrandt


SCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scrive





La bellezza di questo pensiero è evidente…

e non serve aggiungere altro…

ed infatti è gettonatissimo nel web

anche per la nota lettura fattane da Benigni in tv

ma… ma c’è tuttavia un punto che stride

e lascia molto perplessi.


.

“è uscita dalla costola dell’uomo”


Infatti molte donne lo contestano proprio

per questa idea di subalternità bisognosa

di aiuto.





Certo questo pensiero mostra un’idea superata di subalternità

della donna, ma se l’inquadriamo nel contesto storico in cui fu scritto,

non possiamo non rilevare che nei tempi antichissimi

tutte le religioni storiche affidavano,

tranne casi particolari, alle donne un ruolo secondario

cosa che oggi dovrebbe (ma non sempre lo é) del tutto superata.






E dunque questo evidenzia ulteriormente l’importanza 

rivoluzionaria” per quei tempi

di un pensiero del genere.


 

 
  fre bia pouceDonna con te – Anna Oxa    musical notes

Michelangelo – La creazione di Eva
 
 
 
 
              farf 2qx3kuqfarf 2qx3kuqfarf 2qx3kuqfarf 2qx3kuqfarf 2qx3kuq    

    

 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN




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RICEVETTI DEI FIORI OGGI – Amaro ma geniale brano che ci fa davvero “vivere” la violenza sulle donne   Leave a comment

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Questo brano davvero bello… ma  direi anche geniale,
pur se amaro, amarissimo, ci ricorda, facendocela quasi vivere,
una incontestabile dura realtà e ci fa comprendere
quanto questo problema sia grave e difficile da superare.







– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –
.
.
.
E’ incredibile, siamo nel 3° millennio ma nel chiuso delle nostre case o altrove,
ed in molte parti del mondo addirittura col consenso della legge,
le donne vengono maltrattate, violentate ed uccise in ogni modo.

Questo testo, davvero forte, di cui ignoro l’autore… o autrice
merita certamente d’esser letto
in quanto emblematico di questa situazione
e, più e meglio di tante parole, ci disvela questa drammatica realtà.





Migliaia anche quest’anno le denunce e già molte le donne uccise
nel nostro “civile” paese…

Pertanto ritengo doveroso far sì che non abbassi ma la guardia
davanti a fenomeni così esecrabili



 



– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –


Non è il mio compleanno o nessun altro giorno speciale;
ieri sera abbiamo avuto il nostro primo litigio,
e mi disse molte cose crudeli che in realtà mi offesero.
Ma Lui ha detto che è pentito e non lo ha dette sul serio,
perché oggi mi mandò dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


Non è il nostro anniversario o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi spinse contro la parete e cominciò a picchiarmi.
Sembrava un incubo, ma dagli incubi ti svegli e sai che non è reale;
questa mattina mi alzai addolorata e con lividi da tutte le parti,
ma io so che è pentito; perciò mi mandò oggi dei fiori.








Ricevetti dei fiori oggi!


E non è il giorno di San Valentino o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi picchiò e minacciò di ammazzarmi;
né il trucco o le maniche lunghe potevano nascondere
i tagli e colpi che mi causò questa volta.
Non potei andare oggi al lavoro, perché non volevo che mi vedessero così.
Ma io so che è pentito; perché lui mi mandò oggi dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


E non era giorno delle mamma
o nessun altro giorno speciale ieri sera ritornò a colpirmi,
ma questa volta molto peggio.
Se riesco a lasciarlo, che cosa faccio?
Come farei io da sola a tirare avanti con i bambini?
Che cosa succederà se ci manca il denaro?.
Ho tanta paura, ma dipendo tanto da lui che temo a lasciarlo.
Ma io so che è pentito perché quello mi mandò oggi dei fiori.






Ricevetti dei fiori oggi!


Oggi è un giorno molto speciale: è il giorno della mia funzione funebre.

Ieri sera finalmente riuscì ad ammazzarmi.

Mi picchiò fino alla morte.

Se per lo meno avessi avuto il coraggio e la forza di lasciarlo;

se avessi accettato l’aiuto di professionisti.

Oggi non avrei ricevuto fiori!

Alla fine, l’amore che ricevi è l’amore che dai!






BASTA VIOLENZA SULLE DONNE


FINE



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Tony Kospan




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Davvero sorprendente questo articolo di Lella Costa sulla violenza contro le donne ed un mio pensiero   Leave a comment




Nella Giornata mondiale contro la Violenza sulle Donne
che si celebra il 25 novembre di ogni anno
e che fu istituita dall’Onu nel 1999
per tener vivo un argomento sempre attuale,
ma spesso trascurato,
come quello della violenza di genere, degli stupri e del femminicidio
mi fa piacere riproporre questo brano davvero originale, benché duro.






In realtà l’ignoranza “sentimentale”
che vedo spesso nei social network che seguo
è davvero estesissima e diffusissima.







Molti si beano nel dire
se mia moglie mi lascia la uccido
come se fosse una cosa normale
e non un’aberrazione del concetto d’amore!

Ed altri mettono pure il “like” (“mi piace”).







Ma se questa è la cultura dell’amore dei nostri connazionali,
a mio parere ancora vicina a quella delle caverne,
(senza parlar poi di quella addirittura allucinante di altri popoli),
come meravigliarsi di quel che accade nelle nostre case
ed intorno a noi?

Per questo auspico che si introduca finalmente nelle scuole
la materia dell’educazione sentimentale…
sennò saremo sempre prigionieri di stereotipi superati e senza senso.
.
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,

,

Ma è giunto il momento di leggere il bell’articolo di Lella Costa che sfata,
con splendida amara ironia, 
i ridicoli luoghi comuni assolutori 
degli amici e dei parenti dei responsabili di crimini contro le donne.






STOP VIOLENZA SULLE DONNE!


E BASTA CON LE SCUSE!

SMETTETELA! E PER SEMPRE!

La prima volta che per la strada, tornando da scuola, un tale ti si è avvicinato e ha cominciato a dirti cose, e tu non le capivi nemmeno, ma hai intuito lo schifo prima ancora del pericolo, e sei scappata via, e la notte non riuscivi a dormire, ma neanche a dirlo.

Come se un po’, almeno un po’, te la fossi andata a cercare.

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.


La manomorta sull’autobus, e se provi a reagire intorno c’è solo scherno, e donne più grandi che stringono le labbra contrariate – da che mondo e mondo – son cose che succedono, non sei né la prima né l’ultima, fai finta di niente che è meglio, e poi a vestirti in quella maniera un po’, almeno un po’, te la sei andata a cercare.


(Quale maniera, di che cosa state parlando, avevo i jeans, faceva freddo, non si vedeva niente.)



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Le facce delle madri degli imputati nei processi per stupro.

Ti aspetteresti che maledicessero i figli, che li disconoscessero, bibliche, inesorabili, che stringessero tra le braccia la vittima, e la consolassero, e le chiedessero scusa e avessero cura di lei.
E invece la guardano con odio e disprezzo lei, la rovina dei loro bravissimi ragazzi, lei che ci stava, altroché se ci stava, lei che li ha provocati, lei che se l’è andata a cercare.

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Le donne, le bambine violentate dai padri, dai mariti, dai fratelli, dagli amici di famiglia, che preferiscono tacere, subire, sperare che la smettano da soli, perché mai, mai potrebbero sopportare che si sapesse, che se ne parlasse.



Troppa vergogna. 
Le vittime che si vergognano al posto dei loro carnefici..

.



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Niente da dire, è il crimine perfetto. 
Complimenti.

E poi, si fa presto a dire violenza, a dire stupro, ma insomma si sa che a volte si trascende, ma il desiderio acceca, travolge e poi che diamine, alle donne piace…
è sempre stato così.
Vis grata puellae, no?

.

.
No.
Che siate stramaledetti, no.
.

.

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.


Non provate a spacciare per complicità il sopruso, per gioco la brutalità.


E soprattutto smettetela di tirare in ballo l’istinto, la provocazione, il desiderio irrefrenabile. 
Balle. Non c’è desiderio in uno stupro, mai.

Non c’è nemmeno sguardo. 
Una donna vale l’altra, con buona pace dei moralisti e dei prefetti. 
Non c’entra l’abbigliamento, l’ora, il posto, l’incoscienza, neppure l’età – andate a chiederlo a chi lavora nei centri di soccorso – alle donne stuprate.

.

.


Non esiste picchiare… uccidere… per amore

.

.

Andate a leggere i resoconti di donne più che adulte, più che modeste, a volte precocemente piegate da una vita di torti e miseria. 
Andate a dirlo a loro, che se la sono andata a cercare.



Andate a dirlo alla ragazza omosessuale che è stata violentata
perché “imparasse la lezione”, che si è trattato di attrazione fatale e incontrollabile.

Andate a dirlo alle donne vittime di quelli che chiamiamo stupri etnici, e neanche ci rendiamo conto dell’abominio, dell’orrore assoluto che evochiamo.

.

.

E poi smettetela, per sempre.

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Lella Costa

(E polis – Milano)


barrafiorita

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Ciao da Tony Kospan



Frecce (174)
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RICEVETTI DEI FIORI OGGI – Amaro ma sublime brano che ci fa davvero “vivere” la violenza sulle donne   Leave a comment

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Questo brano davvero bello… ma  direi anche geniale,
pur se amaro, amarissimo, ci ricorda, facendocela quasi vivere,
una incontestabile dura realtà e ci fa comprendere
quanto questo problema sia grave e difficile da superare.







– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –
.
.
.
E’ incredibile, siamo nel 3° millennio ma nel chiuso delle nostre case o altrove,
ed in molte parti del mondo addirittura col consenso della legge,
le donne vengono maltrattate, violentate ed uccise in ogni modo.

Questo testo, davvero forte, di cui ignoro l’autore… o autrice
merita certamente d’esser letto
in quanto emblematico di questa situazione
e, più e meglio di tante parole, ci disvela questa drammatica realtà.





Migliaia anche quest’anno le denunce e già molte le donne uccise
nel nostro “civile” paese…

Pertanto ritengo doveroso far sì che non abbassi ma la guardia
davanti a fenomeni così esecrabili



 



– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –


Non è il mio compleanno o nessun altro giorno speciale;
ieri sera abbiamo avuto il nostro primo litigio,
e mi disse molte cose crudeli che in realtà mi offesero.
Ma Lui ha detto che è pentito e non lo ha dette sul serio,
perché oggi mi mandò dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


Non è il nostro anniversario o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi spinse contro la parete e cominciò a picchiarmi.
Sembrava un incubo, ma dagli incubi ti svegli e sai che non è reale;
questa mattina mi alzai addolorata e con lividi da tutte le parti,
ma io so che è pentito; perciò mi mandò oggi dei fiori.








Ricevetti dei fiori oggi!


E non è il giorno di San Valentino o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi picchiò e minacciò di ammazzarmi;
né il trucco o le maniche lunghe potevano nascondere
i tagli e colpi che mi causò questa volta.
Non potei andare oggi al lavoro, perché non volevo che mi vedessero così.
Ma io so che è pentito; perché lui mi mandò oggi dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


E non era giorno delle mamma
o nessun altro giorno speciale ieri sera ritornò a colpirmi,
ma questa volta molto peggio.
Se riesco a lasciarlo, che cosa faccio?
Come farei io da sola a tirare avanti con i bambini?
Che cosa succederà se ci manca il denaro?.
Ho tanta paura, ma dipendo tanto da lui che temo a lasciarlo.
Ma io so che è pentito perché quello mi mandò oggi dei fiori.






Ricevetti dei fiori oggi!


Oggi è un giorno molto speciale: è il giorno della mia funzione funebre.

Ieri sera finalmente riuscì ad ammazzarmi.

Mi picchiò fino alla morte.

Se per lo meno avessi avuto il coraggio e la forza di lasciarlo;

se avessi accettato l’aiuto di professionisti.

Oggi non avrei ricevuto fiori!

Alla fine, l’amore che ricevi è l’amore che dai!






BASTA VIOLENZA SULLE DONNE


FINE



PER UNA VITA SENZA VIOLENZE!!!







Tony Kospan




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State attenti a far piangere una donna! Il bel brano del Talmud ci dona una moderna riflessione   Leave a comment

 

 

 
 
 
 

STATE ATTENTI A FAR PIANGERE UNA DONNA!
 
 
 
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UN PENSIERO CHE VIENE DA MOLTO LONTANO


MA CHE ANCOR OGGI APPARE, AHIME’,


ATTUALISSIMO ED ANCORA DA DIFFONDERE.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il passo che leggeremo
viene erroneamente da molti attribuito a Shakespeare,
al quale ahimè nel web viene attribuito di tutto e di più.


aa 7f8ffc8aa 7f8ffc8




In verità sembra che ci giunga dal Talmud, libro sacro degli ebrei,
 che è una raccolta dei pensieri dei rabbini attraverso i tempi.

Ma leggiamolo.

 
 
 
 
 

“… state molto attenti a far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 La donna è uscita dalla costola dell’uomo,
non dai piedi perché dovesse essere pestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale….
un po’ più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere Amata ….”
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Rembrandt


SCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scriveSCRIVER Penna che scrive





La bellezza di questo pensiero è evidente…

e non serve aggiungere altro…

ed infatti è gettonatissimo nel web

anche per la nota lettura fattane da Benigni in tv

ma… ma c’è tuttavia un punto che stride

e lascia molto perplessi.


.

“è uscita dalla costola dell’uomo”


Infatti molte donne lo contestano proprio

per questa idea di subalternità bisognosa

di aiuto.





Certo questo pensiero mostra un’idea superata di subalternità

della donna, ma se l’inquadriamo nel contesto storico in cui fu scritto,

non possiamo non rilevare che nei tempi antichissimi

tutte le religioni storiche affidavano,

tranne casi particolari, alle donne un ruolo secondario

cosa che oggi dovrebbe (ma non sempre lo é) del tutto superata.






E dunque questo evidenzia ulteriormente l’importanza 

rivoluzionaria” per quei tempi

di un pensiero del genere.


 

 
  fre bia pouceDonna con te – Anna Oxa    musical notes

Michelangelo – La creazione di Eva
 
 
 
 
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Un sorprendente articolo di Lella Costa sulla violenza contro le donne ed un mio pensiero   Leave a comment




Nella Giornata mondiale contro la Violenza sulle Donne
che si celebra il 25 novembre di ogni anno
e che fu istituita dall’Onu nel 1999
per tener vivo un argomento sempre attuale,
ma spesso trascurato,
come quello della violenza di genere, degli stupri e del femminicidio
mi fa piacere riproporre questo brano davvero originale, benché duro.






In realtà l’ignoranza “sentimentale”
che vedo spesso nei social network che seguo
è davvero estesissima e diffusissima.







Molti si beano nel dire
se mia moglie mi lascia la uccido
come se fosse una cosa normale
e non un’aberrazione del concetto d’amore!

Ed altri mettono pure il “like” (“mi piace”).







Ma se questa è la cultura dell’amore dei nostri connazionali,
a mio parere ancora vicina a quella delle caverne,
(senza parlar poi di quella addirittura allucinante di altri popoli),
come meravigliarsi di quel che accade nelle nostre case
ed intorno a noi?

Per questo auspico che si introduca finalmente nelle scuole
la materia dell’educazione sentimentale…
sennò saremo sempre prigionieri di stereotipi superati e senza senso.
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Ma è giunto il momento di leggere il bell’articolo di Lella Costa che sfata,
con splendida amara ironia, 
i ridicoli luoghi comuni assolutori 
degli amici e dei parenti dei responsabili di crimini contro le donne.






STOP VIOLENZA SULLE DONNE!


E BASTA CON LE SCUSE!

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Come se un po’, almeno un po’, te la fossi andata a cercare.

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(Quale maniera, di che cosa state parlando, avevo i jeans, faceva freddo, non si vedeva niente.)



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Le facce delle madri degli imputati nei processi per stupro.

Ti aspetteresti che maledicessero i figli, che li disconoscessero, bibliche, inesorabili, che stringessero tra le braccia la vittima, e la consolassero, e le chiedessero scusa e avessero cura di lei.
E invece la guardano con odio e disprezzo lei, la rovina dei loro bravissimi ragazzi, lei che ci stava, altroché se ci stava, lei che li ha provocati, lei che se l’è andata a cercare.

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Le donne, le bambine violentate dai padri, dai mariti, dai fratelli, dagli amici di famiglia, che preferiscono tacere, subire, sperare che la smettano da soli, perché mai, mai potrebbero sopportare che si sapesse, che se ne parlasse.



Troppa vergogna. 
Le vittime che si vergognano al posto dei loro carnefici..

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Niente da dire, è il crimine perfetto. 
Complimenti.

E poi, si fa presto a dire violenza, a dire stupro, ma insomma si sa che a volte si trascende, ma il desiderio acceca, travolge e poi che diamine, alle donne piace…
è sempre stato così.
Vis grata puellae, no?

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No.
Che siate stramaledetti, no.
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Non provate a spacciare per complicità il sopruso, per gioco la brutalità.


E soprattutto smettetela di tirare in ballo l’istinto, la provocazione, il desiderio irrefrenabile. 
Balle. Non c’è desiderio in uno stupro, mai.

Non c’è nemmeno sguardo. 
Una donna vale l’altra, con buona pace dei moralisti e dei prefetti. 
Non c’entra l’abbigliamento, l’ora, il posto, l’incoscienza, neppure l’età – andate a chiederlo a chi lavora nei centri di soccorso – alle donne stuprate.

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Non esiste picchiare… uccidere… per amore

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Andate a leggere i resoconti di donne più che adulte, più che modeste, a volte precocemente piegate da una vita di torti e miseria. 
Andate a dirlo a loro, che se la sono andata a cercare.



Andate a dirlo alla ragazza omosessuale che è stata violentata
perché “imparasse la lezione”, che si è trattato di attrazione fatale e incontrollabile.

Andate a dirlo alle donne vittime di quelli che chiamiamo stupri etnici, e neanche ci rendiamo conto dell’abominio, dell’orrore assoluto che evochiamo.

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E poi smettetela, per sempre.

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Lella Costa

(E polis – Milano)

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Ciao da Tony Kospan
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State attenti a far piangere una donna! Il bel brano del Talmud anche con una moderna riflessione   Leave a comment

 

 

 
 
 
 

STATE ATTENTI A FAR PIANGERE UNA DONNA!
 
 
 
 5044

 
 
 
 
 
UN PENSIERO CHE VIENE DA MOLTO LONTANO


MA CHE ANCOR OGGI APPARE, AHIME’,


ATTUALISSIMO ED ANCORA DA DIFFONDERE.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il passo che leggeremo
viene erroneamente da molti attribuito a Shakespeare,
al quale ahimè nel web viene attribuito di tutto e di più.


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In verità sembra che ci giunga dal Talmud, libro sacro degli ebrei,
 che è una raccolta dei pensieri dei rabbini attraverso i tempi.

Ma leggiamolo.

 
 
 
 
 

“… state molto attenti a far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 La donna è uscita dalla costola dell’uomo,
non dai piedi perché dovesse essere pestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale….
un po’ più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere Amata ….”
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Rembrandt


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La bellezza di questo pensiero è evidente…

e non serve aggiungere altro…

ed infatti è gettonatissimo nel web

anche per la nota lettura fattane da Benigni in tv

ma… ma c’è tuttavia un punto che stride

e lascia molto perplessi.


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“è uscita dalla costola dell’uomo”


Infatti molte donne lo contestano proprio

per questa idea di subalternità bisognosa

di aiuto.





Certo questo pensiero mostra un’idea superata di subalternità

della donna, ma se l’inquadriamo nel contesto storico in cui fu scritto,

non possiamo non rilevare che nei tempi antichissimi

tutte le religioni storiche affidavano,

tranne casi particolari, alle donne un ruolo secondario

cosa che oggi dovrebbe (ma non sempre lo é) del tutto superata.






E dunque questo evidenzia ulteriormente l’importanza 

rivoluzionaria” per quei tempi

di un pensiero del genere.


 

 
  fre bia pouceDonna con te – Anna Oxa    musical notes

Michelangelo – La creazione di Eva
 
 
 
 
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CIAO DA TONY KOSPAN




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Frecce (51)




 

RICEVETTI DEI FIORI OGGI! – Questo brano ci fa “vivere” davvero la tremenda realtà della violenza contro le donne   Leave a comment

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Questo brano davvero bello… ma  direi anche geniale,
pur se amaro, amarissimo, ci ricorda, facendocela quasi vivere,
una incontestabile dura realtà e ci fa comprendere
quanto questo problema sia grave e difficile da superare.







– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –
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E’ incredibile, siamo nel 3° millennio ma nel chiuso delle nostre case o altrove,
ed in molte parti del mondo addirittura col consenso della legge,
le donne vengono maltrattate, violentate ed uccise in ogni modo.

Questo testo, davvero forte, di cui ignoro l’autore… o autrice
merita certamente d’esser letto
in quanto emblematico di questa situazione
e, più e meglio di tante parole, ci disvela questa drammatica realtà.




Migliaia anche quest’anno le denunce e già molte le donne uccise
nel nostro “civile” paese…

Pertanto ritengo doveroso far sì che non si abbassi mai la guardia
davanti a fenomeni così esecrabili



 





– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –


Non è il mio compleanno o nessun altro giorno speciale;
ieri sera abbiamo avuto il nostro primo litigio,
e mi disse molte cose crudeli che in realtà mi offesero.
Ma Lui ha detto che è pentito e non lo ha dette sul serio,
perché oggi mi mandò dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


Non è il nostro anniversario o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi spinse contro la parete e cominciò a picchiarmi.
Sembrava un incubo, ma dagli incubi ti svegli e sai che non è reale;
questa mattina mi alzai addolorata e con lividi da tutte le parti,
ma io so che è pentito; perciò mi mandò oggi dei fiori.








Ricevetti dei fiori oggi!


E non è il giorno di San Valentino o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi picchiò e minacciò di ammazzarmi;
né il trucco o le maniche lunghe potevano nascondere
i tagli e colpi che mi causò questa volta.
Non potei andare oggi al lavoro, perché non volevo che mi vedessero così.
Ma io so che è pentito; perché lui mi mandò oggi dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


E non era giorno delle mamma
o nessun altro giorno speciale ieri sera ritornò a colpirmi,
ma questa volta molto peggio.
Se riesco a lasciarlo, che cosa faccio?
Come farei io da sola a tirare avanti con i bambini?
Che cosa succederà se ci manca il denaro?.
Ho tanta paura, ma dipendo tanto da lui che temo a lasciarlo.
Ma io so che è pentito perché quello mi mandò oggi dei fiori.






Ricevetti dei fiori oggi!


Oggi è un giorno molto speciale: è il giorno della mia funzione funebre.

Ieri sera finalmente riuscì ad ammazzarmi.

Mi picchiò fino alla morte.

Se per lo meno avessi avuto il coraggio e la forza di lasciarlo;

se avessi accettato l’aiuto di professionisti.

Oggi non avrei ricevuto fiori!

Alla fine, l’amore che ricevi è l’amore che dai!






BASTA VIOLENZA SULLE DONNE


FINE



PER UNA VITA SENZA VIOLENZE!!!







Tony Kospan




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