Archivio per l'etichetta ‘sculture sorprendenti

Il Passamura di Montmartre – L’originalissima statua.. ma di origine letteraria e la sua storia   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa scultura assolutamente sorprendente, 
si trova nel mitico quartiere parigino 
un tempo il più affascinante ed artistico della città
diventato oggi, 
ahimè, solo una meta obbligata per turisti.
 
 
Quest’opera è quasi nascosta e non la si trova con facilità 
ma è molto bella così come la storia della sua creazione 
che ha a che fare con il suo nome…
Passe-muraille
(Passamura o attraversamura).
 
 
 
IL PASSAMURA DI MONTMARTRE
(per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE)
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA DELLA SCULTURA
 
 
 
L’origine infatti è… letteraria!
 
 
Infatti IL PASSAMURA è una novella 
dello scrittore Marcel Aymé
(abitante a Montmartre
pubblicata nel 1943 che è, tra le sue opere, 
forse quella più amata e meglio rimasta impressa nella memoria dei lettori
al punto che gli vollero dedicare questa statua.
 
 
 
 


 

 LA TRAMA.. IN BREVE.. DELLA NOVELLA

CHE E’ ALL’ORIGINE DELLA SCULTURA

 

 

Il y avait à Montmartre, au troisième étage du 75bis de la rue d’Orchampt, 
un excellent homme nommé Dutilleul 
qui possédait le don singulier de passer
à travers les murs sans en être incommodé.

 
 
Un giorno Monsieur Dutilleul
scopre di poter passare attraverso i muri, 
ed inizialmente la cosa lo infastidisce e consulta il medico.
 
 
Poi però comprende le tante potenzialità di questa sua facoltà  
ed allora prima si vendica del suo capoufficio antipatico 
e si diverte a fargliene di tutti i colori, 
poi però pian piano inizia ad esagerare facendo furti 
che firma con lo pseudonimo di Garou-Garou
e si prende gioco della Polizia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un giorno però rimase incastrato nel muro di Rue Norvins.
 
 
La causa? L’amore per una bella ragazza.
 
 
La scultura, che descrive proprio questo momento,
è stata realizzata da Jean Marais nel 1989
ed è tra le più fotografate di Montmartre.
 
 
 
 
 
 
 
 
Anche la piazza antistante ha un riferimento
con la novella e con questa scultura…
infatti ora è chiamata “Marcel Aymé”
col nome cioè dell’autore della novella
che meriterebbe d’esser letta tutta
mentre siamo seduti di fronte alla scultura.

 
(Per inciso la novella fu scritta sotto l’occupazione tedesca e
vuol anche evidenziare, con uno sfogo criptico e simbolico, l’insofferenza
dei cittadini per gli assurdi ordini e regolamenti nazisti
che i parigini dovevano rispettare in continuazione)

 
 
 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE… 
I N S I E M E
Gif Animate Frecce (39)

 
 
 

L’Amorino di Donatello – La strana storia e breve analisi della piccola ma sorprendente scultura   Leave a comment


Questa piccola scultura (alta solo 104 cm) è conservata presso il Museo Nazionale del Bargello a Firenze ed è davvero un’opera molto particolare.
Per la sua originalità ha fatto, nei secoli, molto discutere gli esperti d’arte.
Vediamo perché.
Ma andiamo con ordine.







LA STORIA  DEL PRESUNTO MISTERO DELLA SUA ORIGINE

Nel marzo del 1641 un noto musicologo di Firenze, Giovan Battista Doni, scriveva agli studiosi della Corte Papale di Urbano VII d’avere in casa da oltre 50 anni una strana piccola scultura raffigurante un “genio alato tutto ignudo fuor che che le cosce e le gambe che sono vestite alla maniera frigia” e con dei serpentelli ai piedi.
Con meraviglia affermava poi che l’opera gli sembrava “qualche deità degli antichi toscani o piu tosto di altra nazione asiatica“,  però non era rozza come gli oggetti antichi ma molto precisa e ben fatta.






La perfetta descrizione ci riporta subito alle parole del Vasari che, nel 1568, citava un Amorino-Attis di Donatello e lo allocava proprio presso l’illustre dimora dei… Doni.
Dobbiamo anche ricordare che questa nota famiglia fiorentina era stata committente di varie opere di grandi artisti del Rinascimento.
Meraviglia molto, quindi, che solo alcuni decenni dopo le parole del Vasari i proprietari avessero perso ogni ricordo dell’autore.
Tuttavia è anche noto che la fama dei grandi artisti rinascimentali, tranne di quella di Michelangelo, era all’epoca molto scemata e soprattutto quella di Donatello.
Ma è anche sorprendente che un noto studioso dell’epoca, rispondendo alla lettera di cui sopra, definisse la scultura “una mistione di simboli e deità diverse che chiamano Panthea“.
Quando anche un altro studioso, Luigi Lanzi, nel 1778 la definì un “Amore Panteo” e dunque senza autore e senza tempo, i Doni decisero di venderla agli Uffizi.
Successivamente il Lanzi però cambiò idea e la definì opera solo di fantasia e non antica.







ANALISI  E SIGNIFICATO DELL’OPERA

Innanzitutto bisogna rilevare che l’opera, con la precisione e la raffinatezza dei particolari e l’armonia dell’insieme, conferma la maestria di Donatello e la sua fama di grande scultore rinascimentale.
Sul significato di questa originale scultura gioiello però gli studiosi si sono sempre divisi.
Si va dall’Amorino o Cupido (per le ali) ad Attis (per i pantaloni col pube ed il sedere scoperti).






Per altri è invece è un Priapo, per altri poi un Fauno, per altri ancora un genietto mezzo angelo e mezzo diavolo ed infine per altri una rappresentazione dell’amore coniugale.
Tutte queste interpretazioni esaltano un particolare ma poi ne trascurano altri per cui nessuna di loro è convincente.
In effetti Donatello si era sbizzarrito, seguendo solo il suo fantasioso ed illimitato estro, nel creare una scultura che apparisse un qualcosa di classicamente antico.
Come mai?
Beh è notorio che nel mondo dell’arte e della cultura rinascimentale, in particolare a Firenze, la corrente umanistica, volta alla riscoperta del mondo classico latino e greco, era diffusissima ed amatissima.



Donatello



Dunque nell’ambito dello spirito del tempo teso alla ricostruzione del “classico”, Donatello ne inventa uno tutto suo mescolando vari elementi.
Possiamo quindi affermare, in conclusione, che egli crea un “classico” bello, originale e che colpisce chi l’osserva ma, in realtà, non è mai esistito nulla di simile nel mondo antico.
Possiamo quindi anche definirlo un… classico reinventato.

FINE

Tony Kospan per il Mondo di Orsosognante



Copyright Tony Kospan

Vietata la copia integrale senza indicare autore e sito.




Frecce (174)







Il Sancarlone di Arona e la Statua della Libertà cosa hanno in comune? Scopriamolo   1 comment



IL SANCARLONE E… LA STATUA DELLA LIBERTA’







Cosa hanno in comune il Sancarlone di Arona… e la Statua della Libertà?
Molto!
Scopriamolo approfondendo la conoscenza delle due gigantesche sculture e della loro storia!







IL SANCARLONE DI ARONA


Il San Carlone è una delle statue più alte e grandi del mondo  (è seconda per altezza solo alla Statua della Libertà) ed è tra le pochissime visitabili all’interno.
Il piedistallo è alto 11,70 metri e la statua 23,40 metri per un’altezza complessiva di 35,10 metri (il solo indice è lungo 1,95 mt.!).
Per dare un’idea della sua imponenza possiamo immaginare che sia alta come un edificio di 10 piani.






Gli autori questa mastodontica opera in onore di San Carlo furono Bernardo Falconi e Siro Zanelli su un progetto de 1614 di Giovanni Battista Crespi detto il “Cerano”.

La sua realizzazione fu molto lunga, dal 1630 al 1697,  ed avvenne grazie all’impulso ed al sostegno del nipote di San Carlo, il cardinale Federico Borromeo.

Il Santo viene rappresentato a capo scoperto, con la mano destra nell’atto di benedire e con un libro nella sinistra.






LA STATUA DELLA LIBERTA’


Sembra certo che la Statua della Libertà, realizzata da  Gustave Eiffel su progetto di Frédéric Auguste Bartholdi a New York e completata nel 1886 sia nata seguendo 2 linee di ispirazione per le misure: 
1 – il Colosso di Rodi (di cui si hanno solo ricordi in antiche scritture) e proprio la Statua del San Carlone di Arona;
l’altra linea guida invece, quella per l’aspetto: 
2 – il famoso dipinto di Eugène Delacroix “La Libertà che guida il popolo” (una donna forte e coraggiosa).






Dunque è evidente che uno dei simboli mondiali di New York, della Libertà e degli USA ha tra i vari progenitori anche il Sancarlone di Arona.


Tony Kospan





cav 123gifs003cav 123gifs003cav 123gifs003cav 123gifs003cav 123gifs003
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
Frecce (174)
SE… TI PIACE… ISCRIVITI












RON MUECK – L’iperrealismo (impressionante) delle opere di uno scultore contemporaneo   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SCULTURE DAVVERO SORPRENDENTI
E QUASI INCREDIBILI
QUELLE DI 
RON MUECK
 ARTISTA AUSTRALIANO
CHE PERO’ OPERA IN INGHILTERRA
 
 
 
 
 
Ron Mueck all’opera
 
 
 
 
 
SONO SCULTURE COME NON L’AVETE MAI VISTE
PER L’INCREDIBILE ADERENZA ALLA REALTA’
PIU’ DURA E PIU’ INTIMA
DELL’UMANITA’ NORMALE O FOLLE.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LA SUA ARTE E’ DEFINITA
 
IPERREALISMO


 
 
 
 





Le sue opere sono create con materiali polivinilici
ed appaiono di un incredibile realismo
tranne che per un aspetto.

Esse sono infatti o molto grandi o molto piccole 
rispetto ai soggetti reali
e però generano ugualmente e sempre… stupore
e talvolta un certo disagio.






Per raggiungere questo risultato l’artista australiano
cura a lungo 
e con estrema precisione ogni minimo particolare 
come il colore della pelle e la perfezione dei capelli.

Le sue opere sono state esposte in diversi musei internazionali.

 
 
 
 
QUESTE CHE MOSTRO QUI SONO SOLO ALCUNE
TRA LE MENO “FORTI”


NONOSTANTE CIO’ ALCUNE IMMAGINI CHE SEGUONO
POSSONO APPARIRE TROPPO CRUDE
E POSSONO TURBARE O DISTURBARE 
 PERSONE MOLTO SENSIBILI
PER CUI CONSIGLIO A LORO DI ASTENERSI
DAL PROSEGUIRE 


SE PERO’ VE LA SENTITE…



 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
POSSIAMO INFINE VEDERE IN QUESTO VIDEO
UN’AMPIA RASSEGNA DI ALTRE SUE OPERE
 
 
 
Frecce2039
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 
farf color farf f377f93a
IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME
Frecce (174)
 
 
.
.
.
.
.
 
 
 
 

Tre ragazze e un ragazzo – La giovanile ed amata scultura berlinese è anche originale e simpatica   Leave a comment

 

 

 
 
 
Come sapete amo le sculture originali o inconsuete…
 
Questa è forse l’opera più nota di uno scultore tedesco dello scorso secolo.
 
 
 
 

 
 
 
 

Il web non ci dice molto su Wilfried Fitzenreiter  autore di questo gruppo “Drei Mädchen und ein Knabe (Tre ragazze e un ragazzo).
 
Sappiamo solo che oltre ad essere uno scultore è stato anche un creatore e cesellatore di medaglie e monete commemorative.
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
La scultura appare frutto di ottima tecnica e precisa lavorazione artistica.
 
Tuttavia essa è molto amata per la grande simpatia che emana.
 
La scultura realizzata nel 1888 all’inizio era situata davanti alla fontana di fronte all’ex Palace Hotel’ di Berlino Est ma si trova dal 1977 nel quartiere dei Musei di Berlino.
 
 
 
 
 

“Lovers” – Altra scultura in bronzo di Wilfried Fitzenreiter

 
 
 
 
 
Il gruppo scultoreo, che è sul muretto accanto al fiume Spree, sembra quasi partecipare alla vita degli studenti e dei giovani del quartiere ed è amatissimo anche dai turisti.
 
 
 
 
 

 
 
 
 
Vien quasi voglia di chiedersi, guardando la scultura, che cosa stiano pensando questi ragazzi…
 
 
 
 
 

 

 

 

FINE

 

 

FONTI: VARI SITI WEB ITALIANI ED INTERNAZIONALI

 

 

 

 

3

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Frecce (174)









 
 
 
 

“L’uomo di affari” – La storia e la.. poesia dell’originalissima scultura di Los Angeles   Leave a comment

 

 

 

DELLA SERIE SCULTURE ORIGINALISSIME

 

 

Strana vero?

 

Cos’è, com’è nata e dove si trova?

 

 

 


 
 
E’ la statua in bronzo di un uomo d’affari con valigetta e con testa incastrata nel muro che si trova a Los AngelesCalifornia.

 
 
 
 

 

 
 
L’uomo d’affari si trova sul marciapiede e si piega in avanti sconsolato con la testa andata da qualche parte nel muro di granito di Ernst and Young, network mondiale di servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, fiscalità etc. in un punto molto popolare per gli abitanti e molto fotografato.
 
 
 
 
 

 

 

 
 
Dopo una non facile ricerca finalmente sono riuscito a ricostruire la storia di questa particolarissima scultura che ha la sua genesi nel clima politico ed economico degli anni 80.

L’artista è Terry Allen ma la scultura nasce dalla collaborazione con il poeta Phillip Levine.

Essi volevano rappresentare l’eccesso di pressioni (e le conseguenti ricadute sulla vita dei cittadini) a cui erano sottoposti i dirigenti ed i dipendenti delle grandi istituzioni finanziarie e bancarie (Col senno di poi possiamo dire che avevano visto molto bene).






Ecco la poesia che ha ispirato questa creazione.



Hanno detto che avevo una testa per gli affari.
Hanno detto di andare sempre avanti
ma ci ho rimesso la testa.
Hanno detto sii concreto
e sono diventato calcestruzzo.
Hanno detto, vai, figlio mio,
moltiplicare, dividere, conquistare.
Ho fatto del mio meglio.
Philip Levine







 Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 

beige gif animationbeige gif animationbeige gif animation

IL MONDO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L’ARTE
NEL GRUPPO DI FB
Gif Animate Frecce (39)





 
 
 

Il Passamura di Montmartre – L’originalissima statua di origine letteraria e la sua storia   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa scultura assolutamente sorprendente, 
si trova nel mitico quartiere parigino 
un tempo il più affascinante ed artistico della città
diventato oggi, 
ahimè, solo una meta obbligata per turisti.
 
 
Quest’opera è quasi nascosta e non la si trova con facilità 
ma è molto bella così come la storia della sua creazione 
che ha a che fare con il suo nome…
Passe-muraille
(Passamura o attraversamura).
 
 
 
IL PASSAMURA DI MONTMARTRE
(per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE)
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA DELLA SCULTURA
 
 
 
L’origine infatti è… letteraria!
 
 
Infatti IL PASSAMURA è una novella 
dello scrittore Marcel Aymé
(abitante a Montmartre
pubblicata nel 1943 che è, tra le sue opere, 
forse quella più amata e meglio rimasta impressa nella memoria dei lettori
al punto che gli vollero dedicare questa statua.
 
 
 
 


 

 LA TRAMA.. IN BREVE.. DELLA NOVELLA

CHE E’ ALL’ORIGINE DELLA SCULTURA

 

 

Il y avait à Montmartre, au troisième étage du 75bis de la rue d’Orchampt, 
un excellent homme nommé Dutilleul 
qui possédait le don singulier de passer
à travers les murs sans en être incommodé.

 
 
Un giorno Monsieur Dutilleul
scopre di poter passare attraverso i muri, 
ed inizialmente la cosa lo infastidisce e consulta il medico.
 
 
Poi però comprende le tante potenzialità di questa sua facoltà  
ed allora prima si vendica del suo capoufficio antipatico 
e si diverte a fargliene di tutti i colori, 
poi però pian piano inizia ad esagerare facendo furti 
che firma con lo pseudonimo di Garou-Garou
e si prende gioco della Polizia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un giorno però rimase incastrato nel muro di Rue Norvins.
 
 
La causa? L’amore per una bella ragazza.
 
 
La scultura, che descrive proprio questo momento,
è stata realizzata da Jean Marais nel 1989
ed è tra le più fotografate di Montmartre.
 
 
 
 
 
 
 
 
Anche la piazza antistante ha un riferimento
con la novella e con questa scultura…
infatti ora è chiamata “Marcel Aymé”
col nome cioè dell’autore della novella
che meriterebbe d’esser letta tutta
mentre siamo seduti di fronte alla scultura.

 
(Per inciso la novella fu scritta sotto l’occupazione tedesca e
vuol anche evidenziare, con uno sfogo criptico e simbolico, l’insofferenza
dei cittadini per gli assurdi ordini e regolamenti nazisti
che i parigini dovevano rispettare in continuazione)

 
 
 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE… 
I N S I E M E
Gif Animate Frecce (39)

 
 
 

L’AMORINO DI DONATELLO – LA STRANA STORIA E UNA BREVE ANALISI DELL’ORIGINALISSIMA SCULTURA   Leave a comment


Questa piccola scultura (alta solo 104 cm) è conservata presso il Museo Nazionale del Bargello a Firenze ed è davvero un’opera molto particolare.
Per la sua originalità ha fatto, nei secoli, molto discutere gli esperti d’arte.
Vediamo perché.
Ma andiamo con ordine.







LA STORIA  DEL PRESUNTO MISTERO DELLA SUA ORIGINE

Nel marzo del 1641 un noto musicologo di Firenze, Giovan Battista Doni, scriveva agli studiosi della Corte Papale di Urbano VII d’avere in casa da oltre 50 anni una strana piccola scultura raffigurante un “genio alato tutto ignudo fuor che che le cosce e le gambe che sono vestite alla maniera frigia” e con dei serpentelli ai piedi.
Con meraviglia affermava poi che l’opera gli sembrava “qualche deità degli antichi toscani o piu tosto di altra nazione asiatica“,  però non era rozza come gli oggetti antichi ma molto precisa e ben fatta.






La perfetta descrizione ci riporta subito alle parole del Vasari che, nel 1568, citava un Amorino-Attis di Donatello e lo allocava proprio presso l’illustre dimora dei… Doni.
Dobbiamo anche ricordare che questa nota famiglia fiorentina era stata committente di varie opere di grandi artisti del Rinascimento.
Meraviglia molto, quindi, che solo alcuni decenni dopo le parole del Vasari i proprietari avessero perso ogni ricordo dell’autore.
Tuttavia è anche noto che la fama dei grandi artisti rinascimentali, tranne di quella di Michelangelo, era all’epoca molto scemata e soprattutto quella di Donatello.
Ma è anche sorprendente che un noto studioso dell’epoca, rispondendo alla lettera di cui sopra, definisse la scultura “una mistione di simboli e deità diverse che chiamano Panthea“.
Quando anche un altro studioso, Luigi Lanzi, nel 1778 la definì un “Amore Panteo” e dunque senza autore e senza tempo, i Doni decisero di venderla agli Uffizi.
Successivamente il Lanzi però cambiò idea e la definì opera solo di fantasia e non antica.







ANALISI  E SIGNIFICATO DELL’OPERA

Innanzitutto bisogna rilevare che l’opera, con la precisione e la raffinatezza dei particolari e l’armonia dell’insieme, conferma la maestria di Donatello e la sua fama di grande scultore rinascimentale.
Sul significato di questa originale scultura gioiello però gli studiosi si sono sempre divisi.
Si va dall’Amorino o Cupido (per le ali) ad Attis (per i pantaloni col pube ed il sedere scoperti).






Per altri è invece è un Priapo, per altri poi un Fauno, per altri ancora un genietto mezzo angelo e mezzo diavolo ed infine per altri una rappresentazione dell’amore coniugale.
Tutte queste interpretazioni esaltano un particolare ma poi ne trascurano altri per cui nessuna di loro è convincente.
In effetti Donatello si era sbizzarrito, seguendo solo il suo fantasioso ed illimitato estro, nel creare una scultura che apparisse un qualcosa di classicamente antico.
Come mai?
Beh è notorio che nel mondo dell’arte e della cultura rinascimentale, in particolare a Firenze, la corrente umanistica, volta alla riscoperta del mondo classico latino e greco, era diffusissima ed amatissima.



Donatello



Dunque nell’ambito dello spirito del tempo teso alla ricostruzione del “classico”, Donatello ne inventa uno tutto suo mescolando vari elementi.
Possiamo quindi affermare, in conclusione, che egli crea un “classico” bello, originale e che colpisce chi l’osserva ma, in realtà, non è mai esistito nulla di simile nel mondo antico.
Possiamo quindi anche definirlo un… classico reinventato.

FINE

Tony Kospan per il Mondo di Orsosognante



Copyright Tony Kospan

Vietata la copia integrale senza indicare autore e sito.




Frecce (174)







Esiste una statua a testa in giù? Impossibile! E invece sì è in Australia. Conosciamo lei e la sua storia.   Leave a comment




Come forse saprete, oltre alle mitiche sculture classiche,
 amo anche le statue originali… sorprendenti…
e questo indipendentemente dalle loro qualità artistiche.






Stavolta vi parlerò di una statua che da piccolo immaginavo
(solo per gioco) che potesse esistere
ma che invece c’è davvero!.

E’ una statua, come potete vedere, a testa in giù.







Le immagini che vediamo qui sopra e qui sotto
ci mostrano la statua quando, appena creata, nel 2006
era di fronte al nuovo Museo della Città a Melbourne (Australia).

Era stata ordinata in occasione di una mostra.






Nel 2007 è stata poi trasferita nei giardini
della “Trobe University” di Bundoora
(Università che prende il nome da Charles Joseph La Trobe).







Rappresenta Carlo La Trobe
(Londra 20.3.1801 – Alfriston 4.12.1875)
politico britannico e primo Governatore di Victoria in Australia.






L’autore è lo scultore Charles Robb che ha spiegato
l’insolita opera con queste parole
Incarna l’idea che le università dovrebbero trasformare le idee in testa“.


Ovviamente l’opera ha suscitato, e suscita, notevolissime polemiche
apparendo a molti una presa in giro (eufemismo).





Copyright Tony Kospan


Tony Kospan



LIBERAZIONE – L’originalissima ma apprezzatissima scultura di Zenos Frudakis ed il suo significato   1 comment




POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,




Ecco una scultura davvero originale e sorprendente
che ha innumerevoli estimatori ed ammiratori
in tutto il mondo (anche grazie alla sua diffusione nel web).
.
E’ stata creata nel 2001 da Zenos Frudakis
e si trova presso GlaxoSmithKline
World Headquarters, Philadelphia, PA, USA
.
.
.
POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,
Liberazione – Zenos Frudakis

.
.
.

“Volevo creare una scultura che chiunque,
indipendentemente dal proprio contesto,
potesse guardare e percepire immediatamente
l’idea di qualcuno che lotta per liberarsi.”
Zenos Frudakis

.
.
.

Liberazione – Zenos Frudakis

.
.
.

“Tutti hanno bisogno di uscire da qualche situazione,
che si tratti di una lotta interiore
o di una circostanza contraddittoria,
e di essere… liberi.”
Zenos Frudakis

.
.
.

L’autore con una parte della sua scultura

.
.
.

La scultura è apprezzatissima e notissima… soprattutto nel web…
.
Cosa ne pensate?
.
Tony Kospan

.
.

stella blu etoile015stella blu etoile015stella blu etoile015stella blu etoile015stella blu etoile015stella blu etoile015stella blu etoile015stella blu etoile015stella blu etoile015

Gif Animate Frecce (117)

.
.

.

.
.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: