Archivio per l'etichetta ‘scrittori francesi’
Victor-Marie Hugo
E’ universalmente considerata
una delle più grandi ed importanti figure
della cultura europea e mondiale dell’ottocento.
.
.
.
Incredibile, e costante per tutta la vita,
fu il suo attivismo nei vari campi, soprattutto letterari,
ed infatti è stato poeta, pensatore, romanziere,
ma anche politico e disegnatore.
Non seguì mai i temi e gli stili dolorosi e solitari
dei poeti della sua epoca riuscendo sempre a cogliere
aspetti e valori positivi nonostante la vita
non gli abbia risparmiato dure ed amare esperienze
alternate però con grandi soddisfazioni e successi.
La sua opera più importante è certamente
il romanzo “I miserabili” ancor oggi letto in tutto il mondo.
E’ anche ritenuto
il padre del romanticismo francese.
Victor-Marie Hugo
(Besançon 26.2.1802 – Parigi 22.5.1885)
Mi fa piacere ora rendergli omaggio con
alcuni suoi aforismi ed una grande poesia
Umanità significa identità:
tutti gli uomini sono fatti della stessa argilla;
nessuna differenza, almeno quaggiù, nella predestinazione;
la medesima ombra prima,
la medesima carne durante,
la medesima cenere dopo.
**************************************
C’è chi si fissa a vedere il buio.
Io preferisco contemplare le stelle.
**************************************
Chi pensa che i cani non abbiano un’anima,
non ha mai guardato un cane negli occhi.
**************************************
Il destino mescola le carte,
ma è l’uomo a giocare la partita.
In questa sua grande poesia
(un vero e sublime inno all’amore)
l’uomo e la donna appaiono sì diversi
ma anche reciprocamente necessari ed utili.
Cosa questa che era per nulla ovvia… in quell’epoca,
(ma in molti casi anche oggi…. ahimè…).
A mio parere la fantastica poesia che leggeremo
ci immerge in un’atmosfera dolce, fantastica e sognante…
Josephine Wall
L’UOMO E LA DONNA
Victor Hugo
L’uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l’altare santifica.
L’uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l’amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola.
La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
l’uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.
Renoir – Innamorati
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E’ universalmente considerata
una delle più grandi ed importanti figure
della cultura europea e mondiale dell’ottocento.
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Incredibile, e costante per tutta la vita,
fu il suo attivismo nei vari campi, soprattutto letterari,
ed infatti è stato poeta, pensatore, romanziere,
ma anche politico e disegnatore.
Non seguì mai i temi e gli stili dolorosi e solitari
dei poeti della sua epoca
riuscendo sempre a cogliere
aspetti e valori positivi
nonostante la vita
non gli abbia risparmiato dure ed amare esperienze
alternate però con grandi soddisfazioni e successi.
La sua opera più importante è certamente
il romanzo “I miserabili” ancor oggi letto in tutto il mondo.
E’ anche ritenuto
il padre del romanticismo francese.
Victor-Marie Hugo
(Besançon 26.2.1802 – Parigi 22.5.1885)
Mi fa piacere ora rendergli omaggio con
alcuni suoi aforismi ed una grande poesia
Umanità significa identità:
tutti gli uomini sono fatti della stessa argilla;
nessuna differenza, almeno quaggiù, nella predestinazione;
la medesima ombra prima,
la medesima carne durante,
la medesima cenere dopo.
**************************************
C’è chi si fissa a vedere il buio.
Io preferisco contemplare le stelle.
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Chi pensa che i cani non abbiano un’anima,
non ha mai guardato un cane negli occhi.
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Il destino mescola le carte,
ma è l’uomo a giocare la partita.
In questa sua grande poesia
(un vero e sublime inno all’amore)
l’uomo e la donna appaiono sì diversi
ma anche reciprocamente necessari ed utili.
Cosa questa che era per nulla ovvia… in quell’epoca,
(ma in molti casi anche oggi… ahimè).
A mio parere la fantastica poesia che leggeremo
ci immerge in un’atmosfera dolce, fantastica e sognante.
Josephine Wall
L’UOMO E LA DONNA
Victor Hugo
L’uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l’altare santifica.
L’uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l’amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola.
La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
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.
.
BIOGRAFIA
Nato nel castello di Miromesnil (Normandia) il 5 agosto 1850
in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l’amore per l’arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell’esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell’esercito
che l’entusiasmo
per l’eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell’amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all’attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d’allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego”
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell’amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall’internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori, allucinazioni e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio.
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì a soli 43 anni
avendo accanto la moglie
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E’ considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell’affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,
ed un gran numero di racconti e novelle.
.
.
Tony Kospan

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BIOGRAFIA
Nato nel castello di Miromesnil (Normandia) il 5 agosto 1850
in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l’amore per l’arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell’esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell’esercito
che l’entusiasmo
per l’eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell’amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all’attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d’allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego”
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell’amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall’internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori, allucinazioni e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio.
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì a soli 43 anni
avendo accanto la moglie
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E’ considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell’affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,
ed un gran numero di racconti e novelle.
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E’ universalmente considerata
una delle più grandi ed importanti figure
della cultura europea e mondiale dell’ottocento.
.
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Incredibile, e costante per tutta la vita,
fu il suo attivismo nei vari campi, soprattutto letterari,
ed infatti è stato poeta, pensatore, romanziere,
ma anche politico e disegnatore.
Non seguì mai i temi e gli stili dolorosi e solitari
dei poeti della sua epoca
riuscendo sempre a cogliere
aspetti e valori positivi
nonostante la vita
non gli abbia risparmiato dure ed amare esperienze
alternate però con grandi soddisfazioni e successi.
La sua opera più importante è certamente
il romanzo “I miserabili” ancor oggi letto in tutto il mondo.
E’ anche ritenuto
il padre del romanticismo francese.
Victor-Marie Hugo
(Besançon 26.2.1802 – Parigi 22.5.1885)
Mi fa piacere ora rendergli omaggio con
alcuni suoi aforismi ed una grande poesia
Umanità significa identità:
tutti gli uomini sono fatti della stessa argilla;
nessuna differenza, almeno quaggiù, nella predestinazione;
la medesima ombra prima,
la medesima carne durante,
la medesima cenere dopo.
**************************************
C’è chi si fissa a vedere il buio.
Io preferisco contemplare le stelle.
**************************************
Chi pensa che i cani non abbiano un’anima,
non ha mai guardato un cane negli occhi.
**************************************
Il destino mescola le carte,
ma è l’uomo a giocare la partita.
In questa sua grande poesia
(un vero e sublime inno all’amore)
l’uomo e la donna appaiono sì diversi
ma anche reciprocamente necessari ed utili.
Cosa questa che era per nulla ovvia… in quell’epoca,
(ma in molti casi anche oggi… ahimè).
A mio parere la fantastica poesia che leggeremo
ci immerge in un’atmosfera dolce, fantastica e sognante.
Josephine Wall
L’UOMO E LA DONNA
Victor Hugo
L’uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l’altare santifica.
L’uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l’amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola.
La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
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in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l’amore per l’arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell’esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell’esercito
che l’entusiasmo
per l’eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell’amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all’attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d’allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego”
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell’amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall’internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori, allucinazioni e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio.
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì a soli 43 anni
avendo accanto la moglie
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E’ considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell’affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,
ed un gran numero di racconti e novelle.
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ed infatti è stato poeta, pensatore, romanziere,
ma anche politico e disegnatore.
Non seguì mai i temi e gli stili dolorosi e solitari
dei poeti della sua epoca
riuscendo sempre a cogliere
aspetti e valori positivi
nonostante la vita
non gli abbia risparmiato dure ed amare esperienze
alternate però con grandi soddisfazioni e successi.
La sua opera più importante è certamente
il romanzo “I miserabili” ancor oggi letto in tutto il mondo.
E’ anche ritenuto
il padre del romanticismo francese.
Victor-Marie Hugo
(Besançon 26.2.1802 – Parigi 22.5.1885)
Mi fa piacere ora rendergli omaggio con
alcuni suoi aforismi ed una grande poesia
Umanità significa identità:
tutti gli uomini sono fatti della stessa argilla;
nessuna differenza, almeno quaggiù, nella predestinazione;
la medesima ombra prima,
la medesima carne durante,
la medesima cenere dopo.
**************************************
C’è chi si fissa a vedere il buio.
Io preferisco contemplare le stelle.
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Chi pensa che i cani non abbiano un’anima,
non ha mai guardato un cane negli occhi.
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Il destino mescola le carte,
ma è l’uomo a giocare la partita.
In questa sua grande poesia
(un vero e sublime inno all’amore)
l’uomo e la donna appaiono sì diversi
ma anche reciprocamente necessari ed utili.
Cosa questa che era per nulla ovvia… in quell’epoca,
(ma in molti casi anche oggi… ahimè).
A mio parere la fantastica poesia che leggeremo
ci immerge in un’atmosfera dolce, fantastica e sognante.
Josephine Wall
L’UOMO E LA DONNA
Victor Hugo
L’uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l’altare santifica.
L’uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l’amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola.
La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un tempio. La donna il sacrario.
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in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l’amore per l’arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell’esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell’esercito
che l’entusiasmo
per l’eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell’amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all’attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d’allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego”
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell’amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall’internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori, allucinazioni e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio.
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì a soli 43 anni
avendo accanto la moglie
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E’ considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell’affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,
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Incredibile, e costante per tutta la vita,
fu il suo attivismo nei vari campi, soprattutto letterari,
ed infatti è stato poeta, pensatore, romanziere,
ma anche politico e disegnatore…
Non seguì mai i temi e gli stili dolorosi e solitari
dei poeti della sua epoca riuscendo sempre a cogliere
aspetti e valori positivi nonostante la vita
non gli abbia risparmiato dure ed amare esperienze
alternate però con grandi soddisfazioni e successi.
La sua opera più importante è certamente
il romanzo “I miserabili” ancor oggi letto in tutto il mondo.
E' anche ritenuto
il padre del romanticismo francese.
Victor-Marie Hugo
(Besançon 26.2.1802 – Parigi 22.5.1885)
Mi fa piacere ora rendergli omaggio con
alcuni suoi aforismi ed una grande poesia
Umanità significa identità:
tutti gli uomini sono fatti della stessa argilla;
nessuna differenza, almeno quaggiù, nella predestinazione;
la medesima ombra prima,
la medesima carne durante,
la medesima cenere dopo.
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C'è chi si fissa a vedere il buio.
Io preferisco contemplare le stelle.
**************************************
Chi pensa che i cani non abbiano un'anima,
non ha mai guardato un cane negli occhi.
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Il destino mescola le carte,
ma è l'uomo a giocare la partita.
In questa sua grande poesia
(un vero e sublime inno all'amore)
l’uomo e la donna appaiono sì diversi
ma anche reciprocamente necessari ed utili.
Cosa questa che era per nulla ovvia… in quell'epoca,
(ma in molti casi anche oggi…. ahimè…).
A mio parere la fantastica poesia che leggeremo
ci immerge in un’atmosfera dolce, fantastica e sognante…
Josephine Wall
L’UOMO E LA DONNA
Victor Hugo
L’uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l’altare santifica.
L’uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l’amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola.
La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
l’uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.
Renoir – Innamorati
CIAO DA TONY KOSPAN
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BIOGRAFIA
Nato nel castello di Miromesnil (Normandia) il 5 agosto 1850
in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l'amore per l'arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell'esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell'esercito
che l'entusiasmo
per l'eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell'amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all'attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d'allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego“
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell'amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall'internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori… allucinazioni… e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio…
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì… a soli 43 anni…
avendo accanto la moglie…
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E' considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell'affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,
ed un gran numero di racconti e novelle.
Tony Kospan

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