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Serata di mercoledì in poesia “Il ramo rubato” di Neruda – arte Dalì – canzone “Hey Jude” Beatles   Leave a comment

 
 
 
 
Salvador Dalí
 
 
 
 
 

 

 

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Io considero il mondo per quello che è.

Un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.

– William Shakespeare –

4359519943595199

 
 
 
 

Salvador Dalí – Mae West – (part.)

 

 

IL RAMO RUBATO

Pablo Neruda

 

Nella notte entreremo

a rubare

un ramo fiorito.

Passeremo il muro,

nelle tenebre del giardino altrui,

due ombre nell’ombra.

Ancora non se n’è andato l’inverno,

e il melo appare

trasformato d’improvviso

in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo

fino al suo tremulo firmamento,

e le tue piccole mani e le mie

ruberanno le stelle.

E cautamente

nella nostra casa,

nella notte e nell’ombra,

entrerà con i tuoi passi

il silenzioso passo del profumo

e con i piedi stellati

il corpo chiaro della Primavera.

 

 

Dalì – Destino, telefono bianco e rovine

 

 

 

ro roro roro ro

 

 

 

 
 
 
 



titita     titita      titita
IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI
Frecce2039



 
 

fre bia pouce  musicAnimata      The Beatles – Hey Jude

Dalì – Rosa meditativa




 
 

Salvador Dalì – Biografia e dipinti del più istrionico dei grandi surrealisti   Leave a comment




Enigma senza fine




L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

.


Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo 
amato ed odiato per i suoi eccessi
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo ‘900



 


Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza 
per la sua vita e per la sua arte 
quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard 
che diventò prima sua amante 
e poi sua moglie
e con cui restò tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
 in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità 
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.




Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.


 
Il sogno americano


Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori così come continuarono i suoi eccessi.

.


.


Mae WEst




Dopo la morte di Gala, negli anni ’60,  
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 


Negli ultimi anni di vita però

si affievolì molto la sua vena creativa.




Ragazza alla finestra 


LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è: 
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico,
e spesso più di un pizzico, di follia
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile.

Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica
Dalì fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie al suo grande estro
ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.



  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
 e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
 nell’ambito del surrealismo, ma non solo.



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce2039

.

.

.



Le 3 Sfingi di Bikini




Dalì – Breve biografia e vari dipinti del più istrionico dei grandi surrealisti   Leave a comment




Enigma senza fine




L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

.


Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo 
amato ed odiato per i suoi eccessi
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo ‘900



 


Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza 
per la sua vita e per la sua arte 
quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard 
che diventò prima sua amante 
e poi sua moglie
e con cui restò tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
 in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità 
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.




Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.


 
Il sogno americano


Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori così come continuarono i suoi eccessi.

.


.


Mae WEst




Dopo la morte di Gala, negli anni ’60,  
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 


Negli ultimi anni di vita però

si affievolì molto la sua vena creativa.




Ragazza alla finestra 


LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è: 
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico,
e spesso più di un pizzico, di follia
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile.

Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica
Dalì fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie al suo grande estro
ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.



  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
 e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
 nell’ambito del surrealismo, ma non solo.



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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.

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Le 3 Sfingi di Bikini




Mercoledì sera in poesia “Il ramo rubato” di Neruda – arte Dalì – canzone “Hey Jude” Beatles   1 comment

 
 
 
 
Salvador Dalí
 
 
 
 
 

 

 


Io considero il mondo per quello che è.

Un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.

– William Shakespeare –


 
 
 
 

Salvador Dalí – Mae West – (part.)

 

 

IL RAMO RUBATO

Pablo Neruda

 

Nella notte entreremo

a rubare

un ramo fiorito.

Passeremo il muro,

nelle tenebre del giardino altrui,

due ombre nell’ombra.

Ancora non se n’è andato l’inverno,

e il melo appare

trasformato d’improvviso

in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo

fino al suo tremulo firmamento,

e le tue piccole mani e le mie

ruberanno le stelle.

E cautamente

nella nostra casa,

nella notte e nell’ombra,

entrerà con i tuoi passi

il silenzioso passo del profumo

e con i piedi stellati

il corpo chiaro della Primavera.

 

 

Dalì – Destino, telefono bianco e rovine

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 



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     The Beatles – Hey Jude

Dalì – Rosa meditativa




 
 

Salvador Dalì – Breve biografia e vari dipinti del più istrionico dei grandi surrealisti   Leave a comment




Enigma senza fine




L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

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Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo 
amato ed odiato per i suoi eccessi
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo ‘900



 


Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza 
per la sua vita e per la sua arte 
quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard 
che diventò prima sua amante 
e poi sua moglie
e con cui restò tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
 in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità 
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.




Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.


 
Il sogno americano


Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori così come continuarono i suoi eccessi.

.


.


Mae WEst




Dopo la morte di Gala, negli anni ’60,  
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 


Negli ultimi anni di vita però

si affievolì molto la sua vena creativa.




Ragazza alla finestra 


LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è: 
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico,
e spesso più di un pizzico, di follia
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile.

Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica
Dalì fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie al suo grande estro
ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.



  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
 e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
 nell’ambito del surrealismo, ma non solo.



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce2039

.

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Le 3 Sfingi di Bikini




Salvador Dalì – Breve biografia e vari dipinti del più istrionico dei grandi surrealisti   Leave a comment






Enigma senza fine




L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

.


Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo 
amato ed odiato per i suoi eccessi
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo ‘900



 


Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza 
per la sua vita e per la sua arte 
quello con Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard 
che diventò prima sua amante 
e poi sua moglie
e con cui restò tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
 in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità 
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.




Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.


 
Il sogno americano


Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori così come continuarono i suoi eccessi.

.


.


Mae WEst




Dopo la morte di Gala, negli anni ’60,  
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 


Negli ultimi anni di vita però

si affievolì molto la sua vena creativa.




Ragazza alla finestra 


LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è: 
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto un pizzico,
e spesso più di un pizzico, di follia
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile.

Certo alla fine della sua lunga e controversa vita umana ed artistica
Dalì fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie al suo grande estro
ed alla sua genialità di cui aveva dato grande prova in precedenza.



  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
 e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
 nell’ambito del surrealismo, ma non solo.



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce2039

.

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Le 3 Sfingi di Bikini




Buona serata in poesia “Il ramo rubato” di Neruda – arte Dalì – canzone “Hey Jude” Beatles   Leave a comment

 
 
 
 
Salvador Dalí
 
 
 
 
 

 

 


Io considero il mondo per quello che è.

Un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.

– William Shakespeare –


 
 
 
 

Salvador Dalí – Mae West – (part.)

 

 

IL RAMO RUBATO

Pablo Neruda

 

Nella notte entreremo

a rubare

un ramo fiorito.

Passeremo il muro,

nelle tenebre del giardino altrui,

due ombre nell’ombra.

Ancora non se n’è andato l’inverno,

e il melo appare

trasformato d’improvviso

in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo

fino al suo tremulo firmamento,

e le tue piccole mani e le mie

ruberanno le stelle.

E cautamente

nella nostra casa,

nella notte e nell’ombra,

entrerà con i tuoi passi

il silenzioso passo del profumo

e con i piedi stellati

il corpo chiaro della Primavera.

 

 

Dalì – Destino, telefono bianco e rovine

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 



IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI



 
 
     The Beatles – Hey Jude

Dalì – Rosa meditativa




 
 

Salvador Dalì.. grande surrealista del ‘900 – Biografia e dipinti   1 comment







L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

.


Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)

 



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo
amato ed odiato per i suoi eccessi…
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo ‘900
 
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte
quello con
Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard
che diventò prima sua amante e poi sua moglie
e con cui restò poi per tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.





Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.



Il sogno americano




.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.

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Mae WEst


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Dopo la morte di Gala negli anni ’60 
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 
 




Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.




Ragazza alla finestra


 

LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è:
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi…
e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto
un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…

Certo alla fine della sua lunga e controversa
vita umana ed artistica Dalì
fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie
al suo grande estro ed alla sua genialità
di cui aveva dato grande prova in precedenza.


  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
nell’ambito del surrealismo ma non solo



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)

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Le 3 Sfingi di Bikini




Salvador Dalì – Biografia e opere d’arte del più istrionico dei grandi surrealisti   Leave a comment







L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

.


Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)

 



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo
amato ed odiato per i suoi eccessi…
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo ‘900
 
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte
quello con
Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard
che diventò prima sua amante e poi sua moglie
e con cui restò poi per tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.





Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.



Il sogno americano




.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.

.


.


Mae WEst


.



Dopo la morte di Gala negli anni ’60 
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 
 




Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.




Ragazza alla finestra


 

LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è:
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi…
e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto
un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…

Certo alla fine della sua lunga e controversa
vita umana ed artistica Dalì
fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie
al suo grande estro ed alla sua genialità
di cui aveva dato grande prova in precedenza.


  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
nell’ambito del surrealismo ma non solo



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)

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Le 3 Sfingi di Bikini




Buon mercoledì sera in poesia “Il ramo rubato” di Neruda – arte Dalì – canzone “Hey Jude” Beatles   Leave a comment

 
 
 
 
Salvador Dalí
 
 
 
 
 

 

 


Io considero il mondo per quello che è.

Un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.

– William Shakespeare –


 
 
 
 

Salvador Dalí – Mae West – (part.)

 

 

IL RAMO RUBATO

Pablo Neruda

 

Nella notte entreremo

a rubare

un ramo fiorito.

Passeremo il muro,

nelle tenebre del giardino altrui,

due ombre nell'ombra.

Ancora non se n'è andato l'inverno,

e il melo appare

trasformato d'improvviso

in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo

fino al suo tremulo firmamento,

e le tue piccole mani e le mie

ruberanno le stelle.

E cautamente

nella nostra casa,

nella notte e nell'ombra,

entrerà con i tuoi passi

il silenzioso passo del profumo

e con i piedi stellati

il corpo chiaro della Primavera.

 

 

Dalì – Destino, telefono bianco e rovine

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 



IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI



 
 
     The Beatles – Hey Jude

Dalì – Rosa meditativa




 
 

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