Archivio per l'etichetta ‘Roberto Murolo’
Breve ricordo di Roberto Murolo
uno dei principali esponenti,
come autore, come cantante e come chitarrista,
della grande musica napoletana.
(Napoli 19.1.1912 – Napoli 13.3.2003)
BIOGRAFIA
La sua carriera musicale iniziò nel 1933 a Ischia
cantando con… Vittorio de Sica.
Poi, per inseguire la sua grande passione per la musica
e per la chitarra, creò un quartetto, il “MIDA”,
con cui girò per l’Europa dal 1939 al 1946.
Tornato in Italia,
grazie al suo modo di cantare e di fare musica,
pian piano raggiunse un grande successo
a partire dalla fine degli anni quaranta
fino alla fine degli anni sessanta.
Qui è con Totò
Recitò anche in alcuni film.
Negli anni ’70 e ’80
interruppe la sua attività discografica ma non quella di cantante
anche se divenne sempre più sporadica.
‘A Casciaforte
Negli anni ’90 però tornò di nuovo alla ribalta
con diversi album di successo.
Foto di Augusto De Luca
Nel ’92 compose con Mia Martini la mitica…
CU’ MME
Con Mia Martini
Nel 2002 al Festival di Sanremo
ricevette il Premio alla Carriera.
LO STILE DI MUROLO
La sua voce era un sussurro gentile
che si univa con grande eleganza
agli accordi della sua chitarra classica
creando un insieme unico,
un vero e proprio dipinto musicale…
Murolo con De André
Non c’è chi non veda una sua vicinanza allo stile
all’epoca in auge in America…
cioè quello di Sinatra e Bing Crosby
che però nel contempo portava anche ad un’evoluzione
del modo di cantare le canzoni classiche napoletane.
I SUOI PRINCIPALI SUCCESSI
Queste sono alcune delle sue canzoni più famose:
CU MME, CANZONE DI LAURA, L’ ITALIA E’ BELLA,
A’ CASCIAFORTE, O’ MARINARIELLO.
.
.
.
Queste, ed altre sue canzoni, sono ancor oggi amatissime
dal popolo del web
ma non solo.
Ricordiamolo infine ascoltando
quella che considero la sua canzone-cult
la fantastica e dolcissima… CU MME
CU’ MME
CIAO DA TONY KOSPAN
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Forse non tutti sanno che questa canzone,
scritta a fine ottocento, è nientepopodimeno
opera di un mito della Letteratura Italiana
Gabriele D’Annunzio.
Non solo, anche la musica, come vedremo,
è di un suo corregionale.
‘A VUCCHELLA
UNA CLASSICISSIMA CANZONE NAPOLETANA
MA TUTTA ABRUZZESE E D’AUTORE.
Il Caffè Gambrinus ed i suoi tavolini
LA STORIA
Gabriele D’Annunzio nel suo soggiorno napoletano nel 1892, era insieme all’amico poeta e paroliere Ferdinando Russo ai tavolini del mitico Caffè Gambrinus.
Il Vate, sfidato dall’amico a comporre in breve tempo una canzone napoletana, gli dettò in pochi minuti questi versi.
Rimasti per dieci anni in un cassetto, essi vennero poi mostrati dal Russo al musicista Francesco Paolo Tosti,

Francesco Paolo Tosti (Ortona 9.4.1846 – Roma 2.12.1916)
.
.
altro abruzzese.
Il Tosti, dunque, musicò questi versi.
Per questo, pur con l’intervento del Russo del tutto “laterale”, la canzone napoletana è di paternità tutta abruzzese.

Franz Dvorak
La canzone divenne presto un successo internazionale e fu molto amata anche da Enrico Caruso, che la incise nel 1919.
E’ tuttora, a pieno titolo, tra le classicissime ed amatissime canzoni della tradizione musicale partenopea.
Vediamo ora alcune immagini d’epoca che ci riportano all’atmosfera di quegli anni.



Il giovane… D’Annunzio

Napoli – Villa Comunale


Napoli – Piazza Dante
.
.
IL TESTO
.
‘A VUCCHELLA (La boccuccia)
D’Annunzio
Si comm’a nu sciurillo…
tu tiene na vucchella,
nu poco pucurillo,
appassuliatella.
Méh, dammillo, dammillo,
è comm’a na rusella…
dammillo nu vasillo,
dammillo, Cannetella!
Dammillo e pigliatillo
nu vaso… piccerillo
comm’a chesta vucchella
che pare na rusella…
nu poco pucurillo
appassuliatella…
.









ASCOLTIAMOLA
Il video ci consente di ascoltarla
nell’interpretazione del mitico “cesellatore”
Roberto Murolo.


Eugene Blaas
CIAO DA TONY KOSPAN



Godward
.
.
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Breve ricordo di Roberto Murolo
uno dei principali esponenti,
come autore, come cantante e come chitarrista,
della grande musica napoletana.
(Napoli 19.1.1912 – Napoli 13.3.2003)
BIOGRAFIA
La sua carriera musicale iniziò nel 1933 a Ischia
cantando con… Vittorio de Sica.
Poi, per inseguire la sua grande passione per la musica
e per la chitarra, creò un quartetto, il “MIDA”,
con cui girò per l’Europa dal 1939 al 1946.
Tornato in Italia,
grazie al suo modo di cantare e di fare musica,
pian piano raggiunse un grande successo
a partire dalla fine degli anni quaranta
fino alla fine degli anni sessanta.
Qui è con Totò
Recitò anche in alcuni film.
Negli anni ’70 e ’80
interruppe la sua attività discografica ma non quella di cantante
anche se divenne sempre più sporadica.
‘A Casciaforte
Negli anni ’90 però tornò di nuovo alla ribalta
con diversi album di successo.
Foto di Augusto De Luca
Nel ’92 compose con Mia Martini la mitica…
CU’ MME
Con Mia Martini
Nel 2002 al Festival di Sanremo
ricevette il Premio alla Carriera.
LO STILE DI MUROLO
La sua voce era un sussurro gentile
che si univa con grande eleganza
agli accordi della sua chitarra classica
creando un insieme unico,
un vero e proprio dipinto musicale…
Murolo con De André
Non c’è chi non veda una sua vicinanza allo stile
all’epoca in auge in America…
cioè quello di Sinatra e Bing Crosby
che però nel contempo portava anche ad un’evoluzione
del modo di cantare le canzoni classiche napoletane.
I SUOI PRINCIPALI SUCCESSI
Queste sono alcune delle sue canzoni più famose:
CU MME, CANZONE DI LAURA, L’ ITALIA E’ BELLA,
A’ CASCIAFORTE, O’ MARINARIELLO.
.
.
.
Queste, ed altre sue canzoni, sono ancor oggi amatissime
dal popolo del web
ma non solo.
Ricordiamolo infine ascoltando
quella che considero la sua canzone-cult
la fantastica e dolcissima… CU MME
CU’ MME
CIAO DA TONY KOSPAN
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.
.
.
Una canzone simpatica ed allegra
con alcuni doppi sensi e dal ritmo incalzante.
Una canzone dal sapore vivace e forte
come un buon caffè
e che, pur avendo oltre cento anni,
appare ancora moderna ed attuale.
Conosciamone la storia,
l’atmosfera, il significato
e poi soprattutto ascoltiamola!
A’ TAZZA E’ CAFE’
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
Siamo nel 1918 la tremenda “grande” guerra
è finalmente agli sgoccioli, l’Italia non ne può più,
ma la vita nelle città ferve comunque.
.
.
.
E’ in quest’anno che nasce questa canzone
che, pur nella sua allegra leggerezza,
fa parte del grande repertorio
della canzone classica napoletana.
STORIA DELLA CANZONE
(L’autore e… Brigida)
L’autore è Giuseppe Capaldo
cameriere del Caffè Portoricco di Napoli.
La cassiera di questo locale,
una certa Brigida,
era un po’ scontrosa
ma donna molto affascinante.
Tra i suoi tanti ammiratori
c’era anche il giovane Giuseppe.

LA MUSICA
La musica è invece del Cav. Vittorio Fassone
che aveva l’hobby di comporre musiche,
soprattutto per la gran passione per le canzoni napoletane.

IL SIGNIFICATO
La canzone (un po’ ottimistica)
ci vuol dire che una corte fatta bene e con costanza
prima o poi farà crollare le resistenze dell’amata
per quanto scontrosa e scostante possa essere.
Ed allora… dolcezze infinite saranno certo… garantite.

Dunque paragona la donna al caffè ancora amaro,
ma con lo zucchero depositato nel fondo.
Caffè che però, girando il cucchiaino nella tazzina,
dolce diverrà e tanto piacere donerà
alle labbra e non solo.
La canzone è quindi intrisa di sensuali doppi sensi
e proprio il suo successo mondiale
ha contribuito a dare ai napoletani
la fama di massimi esperti ed estimatori
della nera bevanda.
Ma ora ascoltiamola cantata,
anzi “cesellata”, da Roberto Murolo.
LA CANZONE
CIAO DA ORSO TONY
COPYRIGHT TONY KOSPAN
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Questa è una delle prime canzoni di cui ho memoria
Ero ancora bambino, ma quel canto dolce e suggestivo,
mi incuriosiva e mi costringeva a pensare… ad immaginare…
una lunga… stretta scalinata come sospesa
nell’aria e nella mia fantasia.
Poi crescendo capii il più ampio significato della canzone
e… “l’innamoratella”.
SCALINATELLA (LONGA LONGA)
MUSICHE ED ATMOSFERE DI UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
La canzone, il cui titolo è sì Scalinatella…
(ma è notissima con l’aggiunta di “Longa Longa”)
è del 1951… di Bonagura – Cioffi.
Come di consueto prima di leggerne la storia e di ascoltarla
vediamo alcune immagini che ci riportano
all’atmosfera di quell’anno.
L’ATMOSFERA DEL 1951

Alfa Romeo

Totò e Aldo Fabrizi
Festival di Sanremo
Quartetto Cetra
.
.
.
Capri 1951
2 PAROLE SUL PERCHE’ DEL SUO SUCCESSO
A mio parere questa è una canzone più suggestiva e dolce
che poetica…
(ovviamente se la confrontiamo con le grandissime liriche della
CANZONE CLASSICA NAPOLETANA).
La semplicità e la suggestione della ripetuta rima in “ella“,
insieme ad una musica dal ritmo morbidissimo,
crea un effetto che ti penetra nel profondo
e da questo mix, penso, nacque il suo successo.
LA SCALINATELLA SI TROVA A… ?
Secondo alcuni essa è a Capri perché l’autore, Bonagura,
in quei giorni era a Capri e quindi…
Secondo altri,
che si basano sulla dichiarazione di Roberto Murolo,
è invece a Positano…
dove in effetti la spiaggia è raggiungibile a piedi
percorrendo la stradina principale ma lunghetta
oppure una “Scalinatella longa, longa, longa…”,
così come citata nella celebre canzone,
che però conduce al mare in pochi minuti.
Conoscendo entrambe le località
mi sembra più verosimile l’ipotesi Positano
che è una cittadina letteralmente abbarbicata
al costone della Costiera Amalfitana.
Va sa da sé che sono tutte e due
delle località davvero stupende.
LA VERA STORIA NARRATA DALL’AUTORE
Ma ecco, per gli appassionati,
come nasce la canzone
con le parole dello stesso Bonagura:
“Andavo a casa di Cioffi una sera, a piedi, ero giovane e mi piaceva camminare.
Percorrevo via Toledo e tracciavo senza fermarmi delle parole sulla carta, che avevo già, così come mi venivano a mente, un certo suono e una certa cadenza che rendevano più veloce e più cadenzato il mio passo.
Giunto a casa dell’amico e sedutomi al suo fianco, ho a più riprese posto quel foglietto accanto al piatto dove egli mangiava.
Niente. Finse sempre di non percepire il mio invito a leggere.
Finito il pranzo, con calma egli si alzò, sedette al pianoforte e suonò Scalinatella con le stesse note che tutto il mondo oggi conosce.
Io non rifeci e non aggiunsi, non sostituii mai alcun verso”.
Roberto Murolo
LA CANZONE
Ascoltiamola dunque cantata da Murolo
Buon ascolto, se vi fa piacere,
da Tony Kospan

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Stavolta andremo molto a ritroso nel tempo,
addirittura nella prima metà dell’800,
con questa storica mitica canzone.
IO TE VOGLIO BENE ASSAJE
Questa canzone fu presentata infatti
la prima volta il 7 settembre 1835

Festa di Piedigrotta – Antica stampa
Con essa comincia ufficialmente, per gli studiosi della canzone,
la storia della grande canzone napoletana
che univa testi poetici a musiche sublimi.
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO
a cura di Tony Kospan

LA STORIA DELLA CANZONE
La nascita di questa canzone è molto controversa ma la tradizione,
condivisa dal grande poeta Salvatore Di Giacomo,
attribuisce la musica a Gaetano Donizetti, bergamasco,
grande estimatore delle canzoni napoletane che all’epoca,
prima metà dell’ottocento, erano cantate ed apprezzate dappertutto.
Il motivo di ciò era la sublime bellezza della musica
ma in realtà sembra ormai accertato
che invece fu Filippo Campanella,
musicista ed amico da sempre dell’autore del testo.
La leggenda vuole che la canzone fosse cantata una sera
ad una festa tra amici che ne furono così entusiasti
che se la misero subito a cantare tutti insieme.
Il successo della canzone fu immediato e travolgente
al punto che veniva cantata e fischiettata dappertutto
diventando quasi un tormentone
a tal punto che il Cardinale dell’epoca rimproverò,
più o meno bonariamente, il paroliere Raffaele Sacco
per aver dedicato la canzone all’amore umano.
LA MUSICA ED IL SIGNIFICATO DEL TESTO
Questa canzone ha in sé davvero qualcosa di magico.
La semplicità del testo… la freschezza del suono
la rendono una vera e propria opera d’arte poetica e musicale.
Essa ricorda per molti aspetti
anche grandi musiche classiche.
Il testo parla di un amore non corrisposto ma
lo fa in modo dolcemente e quasi allegramente coinvolgente
perché, com’è noto, a Napoli non è rara l’ironia
e l’autoironia sulle proprie disgrazie.
LA CANZONE
Ma eccola… ascoltiamola… cantata
dal grande Murolo insieme a Mia Martini



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Breve ricordo di Roberto Murolo
uno dei principali esponenti,
come autore, come cantante e come chitarrista,
della grande musica napoletana.
(Napoli 19.1.1912 – Napoli 13.3.2003)
BIOGRAFIA
La sua carriera musicale iniziò nel 1933 a Ischia
cantando con… Vittorio de Sica.
Poi, per inseguire la sua grande passione per la musica
e per la chitarra, creò un quartetto, il “MIDA”,
con cui girò per l’Europa dal 1939 al 1946.
Tornato in Italia,
grazie al suo modo di cantare e di fare musica,
pian piano raggiunse un grande successo
a partire dalla fine degli anni quaranta
fino alla fine degli anni sessanta.
Qui è con Totò
Recitò anche in alcuni film.
Negli anni ’70 e ’80
interruppe la sua attività discografica ma non quella di cantante
anche se divenne sempre più sporadica.
‘A Casciaforte
Negli anni ’90 però tornò di nuovo alla ribalta
con diversi album di successo.
Foto di Augusto De Luca
Nel ’92 compose con Mia Martini la mitica…
CU’ MME
Con Mia Martini
Nel 2002 al Festival di Sanremo
ricevette il Premio alla Carriera.
LO STILE DI MUROLO
La sua voce era un sussurro gentile
che si univa con grande eleganza
agli accordi della sua chitarra classica
creando un insieme unico,
un vero e proprio dipinto musicale…
Murolo con De André
Non c’è chi non veda una sua vicinanza allo stile
all’epoca in auge in America…
cioè quello di Sinatra e Bing Crosby
che però nel contempo portava anche ad un’evoluzione
del modo di cantare le canzoni classiche napoletane.
I SUOI PRINCIPALI SUCCESSI
Queste sono alcune delle sue canzoni più famose:
CU MME, CANZONE DI LAURA, L’ ITALIA E’ BELLA,
A’ CASCIAFORTE, O’ MARINARIELLO.
.
.
.
Queste, ed altre sue canzoni, sono ancor oggi amatissime
dal popolo del web
ma non solo.
Ricordiamolo infine ascoltando
quella che considero la sua canzone-cult
la fantastica e dolcissima… CU MME
CU’ MME
CIAO DA TONY KOSPAN
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Forse non tutti sanno che questa canzone,
scritta a fine ottocento, è nientepopodimeno
opera di un mito della Letteratura Italiana
Gabriele D’Annunzio.
Non solo, anche la musica, come vedremo,
è di un suo corregionale.
‘A VUCCHELLA
UNA CLASSICISSIMA CANZONE NAPOLETANA
MA TUTTA ABRUZZESE E D’AUTORE.
Il Caffè Gambrinus ed i suoi tavolini
LA STORIA
Gabriele D’Annunzio nel suo soggiorno napoletano nel 1892, era insieme all’amico poeta e paroliere Ferdinando Russo ai tavolini del mitico Caffè Gambrinus.
Il Vate, sfidato dall’amico a comporre in breve tempo una canzone napoletana, gli dettò in pochi minuti questi versi.
Rimasti per dieci anni in un cassetto, essi vennero poi mostrati dal Russo al musicista Francesco Paolo Tosti,

Francesco Paolo Tosti (Ortona 9.4.1846 – Roma 2.12.1916)
.
.
altro abruzzese.
Il Tosti, dunque, musicò questi versi.
Per questo, pur con l’intervento del Russo del tutto “laterale”, la canzone napoletana è di paternità tutta abruzzese.

Franz Dvorak
La canzone divenne presto un successo internazionale e fu molto amata anche da Enrico Caruso, che la incise nel 1919.
E’ tuttora, a pieno titolo, tra le classicissime ed amatissime canzoni della tradizione musicale partenopea.
Vediamo ora alcune immagini d’epoca che ci riportano all’atmosfera di quegli anni.



Il giovane… D’Annunzio

Napoli – Villa Comunale


Napoli – Piazza Dante
.
.
IL TESTO
.
‘A VUCCHELLA (La boccuccia)
D’Annunzio
Si comm’a nu sciurillo…
tu tiene na vucchella,
nu poco pucurillo,
appassuliatella.
Méh, dammillo, dammillo,
è comm’a na rusella…
dammillo nu vasillo,
dammillo, Cannetella!
Dammillo e pigliatillo
nu vaso… piccerillo
comm’a chesta vucchella
che pare na rusella…
nu poco pucurillo
appassuliatella…
.









ASCOLTIAMOLA
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Roberto Murolo.


Eugene Blaas
CIAO DA TONY KOSPAN



Godward
.
.
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Breve ricordo di Roberto Murolo
uno dei principali esponenti,
come autore, come cantante e come chitarrista,
della grande musica napoletana.
(Napoli 19.1.1912 – Napoli 13.3.2003)
BIOGRAFIA
La sua carriera musicale iniziò nel 1933 a Ischia
cantando con… Vittorio de Sica.
Poi, per inseguire la sua grande passione per la musica
e per la chitarra, creò un quartetto, il “MIDA”,
con cui girò per l’Europa dal 1939 al 1946.
Tornato in Italia,
grazie al suo modo di cantare e di fare musica,
pian piano raggiunse un grande successo
a partire dalla fine degli anni quaranta
fino alla fine degli anni sessanta.
Qui è con Totò
Recitò anche in alcuni film.
Negli anni ’70 e ’80
interruppe la sua attività discografica ma non quella di cantante
anche se divenne sempre più sporadica.
‘A Casciaforte
Negli anni ’90 però tornò di nuovo alla ribalta
con diversi album di successo.
Foto di Augusto De Luca
Nel ’92 compose con Mia Martini la mitica…
CU’ MME
Con Mia Martini
Nel 2002 al Festival di Sanremo
ricevette il Premio alla Carriera.
LO STILE DI MUROLO
La sua voce era un sussurro gentile
che si univa con grande eleganza
agli accordi della sua chitarra classica
creando un insieme unico,
un vero e proprio dipinto musicale…
Murolo con De André
Non c’è chi non veda una sua vicinanza allo stile
all’epoca in auge in America…
cioè quello di Sinatra e Bing Crosby
che però nel contempo portava anche ad un’evoluzione
del modo di cantare le canzoni classiche napoletane.
I SUOI PRINCIPALI SUCCESSI
Queste sono alcune delle sue canzoni più famose:
CU MME, CANZONE DI LAURA, L’ ITALIA E’ BELLA,
A’ CASCIAFORTE, O’ MARINARIELLO.
.
.
.
Queste, ed altre sue canzoni, sono ancor oggi amatissime
dal popolo del web
ma non solo.
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quella che considero la sua canzone-cult
la fantastica e dolcissima… CU MME
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.
.
.
Una canzone simpatica ed allegra
con alcuni doppi sensi e dal ritmo incalzante.
Una canzone dal sapore vivace e forte
come un buon caffè
e che, pur avendo oltre cento anni,
appare ancora moderna ed attuale.
Conosciamone la storia,
l’atmosfera, il significato
e poi soprattutto ascoltiamola!
A’ TAZZA E’ CAFE’
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
Siamo nel 1918 la tremenda “grande” guerra
è finalmente agli sgoccioli, l’Italia non ne può più,
ma la vita nelle città ferve comunque.
.
.
.
E’ in quest’anno che nasce questa canzone
che, pur nella sua allegra leggerezza,
fa parte del grande repertorio
della canzone classica napoletana.
STORIA DELLA CANZONE
(L’autore e… Brigida)
L’autore è Giuseppe Capaldo
cameriere del Caffè Portoricco di Napoli.
La cassiera di questo locale,
una certa Brigida,
era un po’ scontrosa
ma donna molto affascinante.
Tra i suoi tanti ammiratori
c’era anche il giovane Giuseppe.

LA MUSICA
La musica è invece del Cav. Vittorio Fassone
che aveva l’hobby di comporre musiche,
soprattutto per la gran passione per le canzoni napoletane.

IL SIGNIFICATO
La canzone (un po’ ottimistica)
ci vuol dire che una corte fatta bene e con costanza
prima o poi farà crollare le resistenze dell’amata
per quanto scontrosa e scostante possa essere.
Ed allora… dolcezze infinite saranno certo… garantite.

Dunque paragona la donna al caffè ancora amaro,
ma con lo zucchero depositato nel fondo.
Caffè che però, girando il cucchiaino nella tazzina,
dolce diverrà e tanto piacere donerà
alle labbra e non solo.
La canzone è quindi intrisa di sensuali doppi sensi
e proprio il suo successo mondiale
ha contribuito a dare ai napoletani
la fama di massimi esperti ed estimatori
della nera bevanda.
Ma ora ascoltiamola cantata,
anzi “cesellata”, da Roberto Murolo.
LA CANZONE
CIAO DA ORSO TONY
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