Archivio per l'etichetta ‘renato rascel’
Il mitico piccoletto dello spettacolo italiano
per i giovani d’oggi è forse un illustre sconosciuto
eppure è stato un vero e proprio mito degli anni 50 e 60.

Torino 27.4.1912 – Roma 2.1.1991
Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
per dargli il certificato di… romanità…
.

.
.
Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

.
.
Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.


Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
.

Qui con il Quartetto Cetra
.
.
Mi fa piacere infine ricordarlo
con alcuni suoi aforismi…
ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
Sono così distratto, ma tanto distratto,
che mi sono dimenticato di crescere.
.
.

.
.
Infine il bel video d’epoca… del…
PICCOLO CORAZZIERE

CIAO DA ORSO TONY…
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per i giovani d’oggi è forse un illustre sconosciuto
eppure è stato un vero e proprio mito degli anni 50 e 60.

Torino 27.4.1912 – Roma 2.1.1991
Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
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Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

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Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.


Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
.

Qui con il Quartetto Cetra
.
.
Mi fa piacere infine ricordarlo
con alcuni suoi aforismi…
ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
Sono così distratto, ma tanto distratto,
che mi sono dimenticato di crescere.
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Infine il bel video d’epoca… del…
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Nell’ambito delle musiche e delle atmosfere di un tempo
stavolta è il turno di una canzone che fece epoca
ma che ora è quasi dimenticata.
Parlo di
ROMANTICA
vincitrice del festival di Sanremo del 1960.
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
by Tony Kospan
Il successo fu dovuto principalmente a Tony Dallara,
ma non da meno fu l’interpretazione di Renato Rascel,
l’altro cantante, così come si usava allora, a Sanremo.
GLI URLATORI – UN FENOMENO DELL’EPOCA
Era l’epoca in cui nella canzone italiana
dominavano i cd. Urlatori.
Dallara ne fu uno dei massimi esponenti
e certamente il più… puro.
Il loro modo di interpretare le canzoni era caratterizzato
dal fatto di cantare con voce ad alto volume,
e priva degli abbellimenti vocali tipici
del canto prettamente melodico
e dunque si staccavano dalla classica tradizione musicale italiana.
Questa canzone ha attraversato il tempo
e seppur ormai quel genere non incontra più grandi consensi
resta una pietra miliare della storia della canzone italiana
e dei nostri ricordi.
Prima di passare alla canzone diamo uno sguardo
all’atmosfera di quell’anno.
Siamo nel 1960 in pieno “miracolo economico”
dopo gli anni bui postbellici
Ma siamo anche negli anni della massiccia emigrazione
dal sud verso il triangolo industriale
Torino Milano Genova,
in quello in cui Berruti trionfa alle Olimpiadi di Roma
La dolce vita – Fellini
e del mitico film…
Questa invece è la moda del 1960
Ma veniamo alla canzone…
Ecco ora prima il testo
Romantica
Tony Dallara
Bambina mia
sono l’ultimo poeta che s’ispira ad una stella.
Bambina mia,
sono l’ultimo inguaribile malato di poesia.
E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.
Tu sei romantica,
amarti e’ un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.
Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol come fai tu.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.
Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso
per me.
Tu sei romantica, amica delle nuvole,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Ed infine ascoltiamola
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Torino 27.4.1912 – Roma 2.1.1991
Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
per dargli il certificato di… romanità…
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Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

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Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.


Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
.

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ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
Sono così distratto, ma tanto distratto,
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Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
per dargli il certificato di… romanità…
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Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

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Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.


Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
.

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Mi fa piacere infine ricordarlo
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ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
Sono così distratto, ma tanto distratto,
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ma che ora è quasi dimenticata.
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ROMANTICA
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ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
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Il successo fu dovuto principalmente a Tony Dallara,
ma non da meno fu l’interpretazione di Renato Rascel,
l’altro cantante, così come si usava allora, a Sanremo.
GLI URLATORI – UN FENOMENO DELL’EPOCA
Era l’epoca in cui nella canzone italiana
dominavano i cd. Urlatori.
Dallara ne fu uno dei massimi esponenti
e certamente il più… puro.
Il loro modo di interpretare le canzoni era caratterizzato
dal fatto di cantare con voce ad alto volume,
e priva degli abbellimenti vocali tipici
del canto prettamente melodico
e dunque si staccavano dalla classica tradizione musicale italiana.
Questa canzone ha attraversato il tempo
e seppur ormai quel genere non incontra più grandi consensi
resta una pietra miliare della storia della canzone italiana
e dei nostri ricordi.
Prima di passare alla canzone diamo uno sguardo
all’atmosfera di quell’anno.
Siamo nel 1960 in pieno “miracolo economico”
dopo gli anni bui postbellici
Ma siamo anche negli anni della massiccia emigrazione
dal sud verso il triangolo industriale
Torino Milano Genova,
in quello in cui Berruti trionfa alle Olimpiadi di Roma
La dolce vita – Fellini
e del mitico film…
Questa invece è la moda del 1960
Ma veniamo alla canzone…
Ecco ora prima il testo
Romantica
Tony Dallara
Bambina mia
sono l’ultimo poeta che s’ispira ad una stella.
Bambina mia,
sono l’ultimo inguaribile malato di poesia.
E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.
Tu sei romantica,
amarti e’ un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.
Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol come fai tu.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.
Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso
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Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
per dargli il certificato di… romanità…
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Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

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Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.



Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
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con alcuni suoi aforismi…
ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
Sono così distratto, ma tanto distratto,
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Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
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Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

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Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.



Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
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Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
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Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
per dargli il certificato di… romanità…
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Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

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Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
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che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.



Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
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In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
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ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
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ma non da meno fu l’interpretazione di Renato Rascel,
l’altro cantante… così come si usava allora… a Sanremo.
GLI URLATORI – UN FENOMENO DELL’EPOCA
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dominavano i cd. Urlatori…
Dallara ne fu uno dei massimi esponenti…
e certamente il più… puro.
Il loro modo di interpretare le canzoni era caratterizzato
dal fatto di cantare con voce ad alto volume,
e priva degli abbellimenti vocali tipici
del canto prettamente melodico
e dunque si staccavano dalla classica tradizione musicale italiana.
Questa canzone ha attraversato il tempo
e seppur ormai quel genere non incontra più grandi consensi…
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Prima di passare alla canzone diamo uno sguardo
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Bambina mia,
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E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.
Tu sei romantica,
amarti e’ un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.
Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol come fai tu.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.
Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.
Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
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