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LA PALIZZATA – Breve ma simpatico raccontino di saggezza   Leave a comment

 

 

Davvero un bel raccontino da far leggere a grandi e piccoli

in un'epoca come la nostra

che sembra aver proprio perso la bussola del viver civile.

 

 

 

 

 

 

LA PALIZZATA

Raccontino di saggezza

 

 

C’era una volta un ragazzo con un pessimo carattere.

Suo padre gli diede un sacchetto pieno di chiodi e gli disse di piantarne uno nella palizzata del giardino ogni volta che bisticciava con qualcuno.

Il primo giorno ne piantò 37 di chiodi nella palizzata del giardino.

Le settimane seguenti, imparò a controllarsi e i numeri dei chiodi piantati nella palizzata diminuirono di giorno in giorno: scoprì che era più facile imparare a controllarsi che piantare i chiodi.

Finalmente, arrivò il giorno in cui il ragazzo non piantò nessun chiodo nella palizzata.

Allora andò dal padre e gli disse che oggi non aveva avuto bisogno di piantare nessun chiodo.

Suo padre allora gli disse di levare un chiodo dalla palizzata per ogni giorno che riusciva a non perdere la pazienza.

I giorni passarono e finalmente il ragazzo disse al padre che aveva levato tutti i chiodi dalla palizzata.

 

 

 

 

 

 

Il padre lo condusse davanti alla palizzata e gli disse:
” Figliolo, bravo, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi hai lasciato nella palizzata. 

Non sarà mai come prima.

Quando litighi con qualcuno e gli dici delle cose cattive, gli lasci delle ferite come queste.

Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà.

Una ferita verbale spesso fa più male di una fisica.

Una ferita fisica può guarire completamente senza lasciare traccia, quella verbale invece ti segna molto profondamente portando la  tristezza nel cuore.

Ricordati che ci vuole un attimo per dire una cosa cattiva ad una persona, ma una volta detta non è  più possibile cancellarla, anche se non si pensava veramente ed era solo la rabbia di un momento, quelle parole segneranno il suo cuore di tristezza per sempre.” 

 

 

 

 

 

Testo dal Web

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

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LA PAGINA DELLA POESIA E DELLA CULTURA VARIA

CON LEGGEREZZA










 
 

IL RAGAZZO E L’ECO – Bel raccontino con la bella e saggia spiegazione del noto effetto sonoro   Leave a comment

 



Un breve ma simpatico brano sull’eco,

fenomeno acustico che ha affascinato l’umanità fin dai tempi antichi,

con una sua interessante morale.

 

 

 

La ninfa Eco in pietra (Parque del Laberinto de Horta – Barcellona)

 

 

 

IL RAGAZZO E L’ECO

Un raccontino di saggezza…

 

 

 

 

 
 
 

 


“Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne…


All’improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”


Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”


Con curiosità, egli chiese: “Chi sei tu?”


E ricevette la risposta: “Chi sei tu?”


 Dopo il ragazzino urlò: “Io ti sento! Chi sei?”


E la voce rispose: “Io ti sento! Chi sei?”
Infuriato da quella risposta egli urlò: “Codardo”


E ricevette la risposta: “Codardo!”
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: “Papà, che succede?”


Il padre gli sorrise e rispose:”Figlio mio, ora stai attento:”
E dopo l’uomo gridò: “Tu sei un campione!”


La voce rispose: “Tu sei un campione!”
Il figlio era sorpreso ma non capiva.


Allora il padre gli spiegò: “La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un’eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore; se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.

La nostra Vita non è un insieme di coincidenze, è lo specchio di noi stessi.


 

 
 

 
 
 
 

 

(TESTO DAL WEB)

 

 

CIAO DA ORSO TONY

 

 





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Tre brevi ma belle storie per riflettere sull’importanza dell’ascolto   Leave a comment

 



Siamo tutti consapevoli (o dovremmo esserlo)
dell’importanza di saper ascoltare…
ma nel contempo però, ahimè, 
sempre meno concediamo la nostra attenzione a chi parla.
 
 Ecco allora 3 brevi ma bei racconti che parlano
della necessità d'ascoltare e di essere ascoltati…


In questo campo infatti noi tutti possiamo esser
di volta in volta vittime o colpevoli

 
 
 
 

 

 

 


L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO
 
3 MINI STORIE PER RIFLETTERE



.
 

 

I



Camille Pissarro – Due contadine


 

 
Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici.
Uno era molto bravo a suonare l’arpa.
L’altro era dotatissimo nella rara arte di saper ascoltare.
Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva:
“Vedo la montagna come se l’avessimo davanti”.
Quando il primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva:
“Sento scorrere l’acqua fra le pietre”.
Ma un brutto giorno, quello che ascoltava si ammalò e morì.
Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e non suonò mai più.
Esistiamo veramente se qualcuno ci ascolta.
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona é di ascoltarla “veramente”.







II





 

 
Una ragazza molto sensibile parlò con un insegnante di un suo problema molto sentito.
L’insegnante le suggerì di parlarne con i genitori.
La ragazza ci provò, ma, anche di fronte alla sua angoscia e confusione, i suoi avevano minimizzato e avevano cambiato discorso, assicurandole che “stava esagerando”, che “avrebbe superato il problema”, ecc.
Rifiutarono la discussione come se, ignorandolo, il problema potesse risolversi da sé.
Quando la ragazza tentò il suicidio i genitori reagirono:
“Perché non ci hai detto che avevi dei problemi?” le chiesero.
“E voi, perché non avete ascoltato quando ve lo dicevo?”.

 

 




III




.

. 

Una bambina ha scritto:
“Alla sera, quando sono a letto, mi volto verso il muro e mi parlo,
perché io… mi ascolto“…
 

 









 

 
 


Cosa ne pensate?
 
Ciao da Tony Kospan



UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA








LA PALIZZATA – Simpatico raccontino di saggezza   2 comments

 

 

Davvero un bel raccontino da far leggere a grandi e piccoli

in un'epoca come la nostra

che sembra aver proprio perso la bussola del viver civile.

 

 

 

 

 

 

LA PALIZZATA

Raccontino di saggezza

 

 

C’era una volta un ragazzo con un pessimo carattere.

Suo padre gli diede un sacchetto pieno di chiodi e gli disse di piantarne uno nella palizzata del giardino ogni volta che bisticciava con qualcuno.

Il primo giorno ne piantò 37 di chiodi nella palizzata del giardino.

Le settimane seguenti, imparò a controllarsi e i numeri dei chiodi piantati nella palizzata diminuirono di giorno in giorno: scoprì che era più facile imparare a controllarsi che piantare i chiodi.

Finalmente, arrivò il giorno in cui il ragazzo non piantò nessun chiodo nella palizzata.

Allora andò dal padre e gli disse che oggi non aveva avuto bisogno di piantare nessun chiodo.

Suo padre allora gli disse di levare un chiodo dalla palizzata per ogni giorno che riusciva a non perdere la pazienza.

I giorni passarono e finalmente il ragazzo disse al padre che aveva levato tutti i chiodi dalla palizzata.

 

 

 

 

 

 

Il padre lo condusse davanti alla palizzata e gli disse:
” Figliolo, bravo, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi hai lasciato nella palizzata. 

Non sarà mai come prima.

Quando litighi con qualcuno e gli dici delle cose cattive, gli lasci delle ferite come queste.

Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà.

Una ferita verbale spesso fa più male di una fisica.

Una ferita fisica può guarire completamente senza lasciare traccia, quella verbale invece ti segna molto profondamente portando la  tristezza nel cuore.

Ricordati che ci vuole un attimo per dire una cosa cattiva ad una persona, ma una volta detta non è  più possibile cancellarla, anche se non si pensava veramente ed era solo la rabbia di un momento, quelle parole segneranno il suo cuore di tristezza per sempre.” 

 

 

 

 

 

Testo dal Web

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

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LA PAGINA DELLA POESIA E DELLA CULTURA VARIA

CON LEGGEREZZA










 
 

IL RAGAZZO E L’ECO – In questo raccontino.. la bella e saggia spiegazione del noto.. effetto sonoro   Leave a comment

 



Un breve ma simpatico brano sull'eco,

fenomeno acustico che ha affascinato l'umanità fin dai tempi antichi,

con una sua interessante morale.

 

 

 

La ninfa Eco in pietra (Parque del Laberinto de Horta – Barcellona)

 

 

 

IL RAGAZZO E L’ECO

Un raccontino di saggezza…

 

 

 

 

 
 
 

 


“Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne…


All’improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”


Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”


Con curiosità, egli chiese: “Chi sei tu?”


E ricevette la risposta: “Chi sei tu?”


 Dopo il ragazzino urlò: “Io ti sento! Chi sei?”


E la voce rispose: “Io ti sento! Chi sei?”
Infuriato da quella risposta egli urlò: “Codardo”


E ricevette la risposta: “Codardo!”
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: “Papà, che succede?”


Il padre gli sorrise e rispose:”Figlio mio, ora stai attento:”
E dopo l’uomo gridò: “Tu sei un campione!”


La voce rispose: “Tu sei un campione!”
Il figlio era sorpreso ma non capiva.


Allora il padre gli spiegò: “La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un’eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore; se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.

La nostra Vita non è un insieme di coincidenze, è lo specchio di noi stessi.


 

 
 

 
 
 
 

 

(TESTO DAL WEB)

 

 

CIAO DA ORSO TONY

 

 





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Saper ascoltare – Ecco 3 brevi racconti che ci fanno riflettere sull’importanza dell’ascolto   1 comment

 



Siamo tutti consapevoli (o dovremmo esserlo)
dell’importanza di saper ascoltare…
ma nel contempo però, ahimè, 
sempre meno concediamo la nostra attenzione a chi parla.
 
 Ecco allora 3 brevi ma bei racconti che parlano
della necessità d’ascoltare e di essere ascoltati…


In questo campo infatti noi tutti possiamo esser
di volta in volta vittime o colpevoli

 
 
 
 

 

 

 


L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO
 
3 MINI STORIE PER RIFLETTERE



.
 

 

I



Camille Pissarro – Due contadine


 

 
Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici.
Uno era molto bravo a suonare l’arpa.
L’altro era dotatissimo nella rara arte di saper ascoltare.
Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva:
“Vedo la montagna come se l’avessimo davanti”.
Quando il primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva:
“Sento scorrere l’acqua fra le pietre”.
Ma un brutto giorno, quello che ascoltava si ammalò e morì.
Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e non suonò mai più.
Esistiamo veramente se qualcuno ci ascolta.
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona é di ascoltarla “veramente”.







II





 

 
Una ragazza molto sensibile parlò con un insegnante di un suo problema molto sentito.
L’insegnante le suggerì di parlarne con i genitori.
La ragazza ci provò, ma, anche di fronte alla sua angoscia e confusione, i suoi avevano minimizzato e avevano cambiato discorso, assicurandole che “stava esagerando”, che “avrebbe superato il problema”, ecc.
Rifiutarono la discussione come se, ignorandolo, il problema potesse risolversi da sé.
Quando la ragazza tentò il suicidio i genitori reagirono:
“Perché non ci hai detto che avevi dei problemi?” le chiesero.
“E voi, perché non avete ascoltato quando ve lo dicevo?”.

 

 




III




.

. 

Una bambina ha scritto:
“Alla sera, quando sono a letto, mi volto verso il muro e mi parlo,
perché io… mi ascolto“…
 

 









 

 
 


Cosa ne pensate?
 
Ciao da Tony Kospan



UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA








Saper ascoltare – 3 piccole storie per farci riflettere sull’importanza dell’ascolto   1 comment

 



Siamo tutti consapevoli (o dovremmo esserlo)
dell’importanza di saper ascoltare…
ma nel contempo però, ahimè, 
sempre meno concediamo la nostra attenzione a chi parla.
 
 Ecco allora 3 brevi ma bei racconti che parlano
della necessità d’ascoltare e di essere ascoltati…


In questo campo infatti noi tutti possiamo esser
di volta in volta vittime o colpevoli

 
 
 
 

 

 

 


L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO
 
3 MINI STORIE PER RIFLETTERE



.
 

 

I



Camille Pissarro – Due contadine


 

 
Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici.
Uno era molto bravo a suonare l’arpa.
L’altro era dotatissimo nella rara arte di saper ascoltare.
Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva:
“Vedo la montagna come se l’avessimo davanti”.
Quando il primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva:
“Sento scorrere l’acqua fra le pietre”.
Ma un brutto giorno, quello che ascoltava si ammalò e morì.
Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e non suonò mai più.
Esistiamo veramente se qualcuno ci ascolta.
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona é di ascoltarla “veramente”.







II





 

 
Una ragazza molto sensibile parlò con un insegnante di un suo problema molto sentito.
L’insegnante le suggerì di parlarne con i genitori.
La ragazza ci provò, ma, anche di fronte alla sua angoscia e confusione, i suoi avevano minimizzato e avevano cambiato discorso, assicurandole che “stava esagerando”, che “avrebbe superato il problema”, ecc.
Rifiutarono la discussione come se, ignorandolo, il problema potesse risolversi da sé.
Quando la ragazza tentò il suicidio i genitori reagirono:
“Perché non ci hai detto che avevi dei problemi?” le chiesero.
“E voi, perché non avete ascoltato quando ve lo dicevo?”.

 

 




III




.

. 

Una bambina ha scritto:
“Alla sera, quando sono a letto, mi volto verso il muro e mi parlo,
perché io… mi ascolto“…
 

 









 

 
 


Cosa ne pensate?
 
Ciao da Tony Kospan



UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA








3 belle mini storie… per riflettere sull’importanza dell’ascolto   2 comments

 



Siamo tutti consapevoli (o dovremmo esserlo)
dell’importanza di saper ascoltare…
ma nel contempo però, ahimè, 
sempre meno concediamo la nostra attenzione a chi parla.
 
 Ecco allora 3 brevi ma bei racconti che parlano
della necessità d’ascoltare e di essere ascoltati…


In questo campo infatti noi tutti possiamo esser
di volta in volta vittime o colpevoli

 
 
 
 

 

 

 


L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO
 
3 MINI STORIE PER RIFLETTERE



.
 

 

I



Camille Pissarro – Due contadine


 

 
Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici.
Uno era molto bravo a suonare l’arpa.
L’altro era dotatissimo nella rara arte di saper ascoltare.
Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva:
“Vedo la montagna come se l’avessimo davanti”.
Quando il primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva:
“Sento scorrere l’acqua fra le pietre”.
Ma un brutto giorno, quello che ascoltava si ammalò e morì.
Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e non suonò mai più.
Esistiamo veramente se qualcuno ci ascolta.
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona é di ascoltarla “veramente”.







II





 

 
Una ragazza molto sensibile parlò con un insegnante di un suo problema molto sentito.
L’insegnante le suggerì di parlarne con i genitori.
La ragazza ci provò, ma, anche di fronte alla sua angoscia e confusione, i suoi avevano minimizzato e avevano cambiato discorso, assicurandole che “stava esagerando”, che “avrebbe superato il problema”, ecc.
Rifiutarono la discussione come se, ignorandolo, il problema potesse risolversi da sé.
Quando la ragazza tentò il suicidio i genitori reagirono:
“Perché non ci hai detto che avevi dei problemi?” le chiesero.
“E voi, perché non avete ascoltato quando ve lo dicevo?”.

 

 




III




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. 

Una bambina ha scritto:
“Alla sera, quando sono a letto, mi volto verso il muro e mi parlo,
perché io… mi ascolto“…
 

 









 

 
 


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L’uccellino incantato e la bambina – Dolce e simpatico raccontino con un messaggio di saggezza   1 comment





Un dolce raccontino 
che ci dona anche un messaggio di saggezza.





William-Adolphe Bouguereau





L’UCCELLINO INCANTATO E LA BAMBINA
Rubem Alves







Tra una bambina e un uccellino incantato, che possedeva penne variopinte dai colori dei luoghi che visitava, era nata una splendida amicizia.
Purtroppo l’uccellino ogni tanto doveva partire per nuovi lidi.
La piccola lo pregava di non lasciarla sola, ma lui doveva farlo, poiché la sua bellezza dipendeva dai viaggi che lui intraprendeva e dalla nostalgia che lei provava durante la sua assenza.
La bimba decise che quando sarebbe tornato lo avrebbe chiuso in una gabbia.
Dopo qualche tempo l’amico tornò e mentre dormiva la piccola lo catturò.
All’improvviso fu svegliata da un urlo terribile di disperazione.
Il prigioniero le fece notare di aver commesso un gravissimo errore.
Chiuso in gabbia si sarebbe rattristato, le sue piume avrebbero perso i colori e lei avrebbe smesso di amarlo.
La bimba capì di essersi comportata da stupida, così, aprì la porta della gabbia e lo lasciò libero.
Mentre esso si allontanava, l’avvertì che questa volta la sua assenza si sarebbe protratta più a lungo per riacquistare i colori e la rassicurò che sarebbe tornato, bello e interessante come prima.
La piccina da quel giorno cominciò a vivere il suo mondo incantato nell’attesa.
Indossava vestiti sgargianti, deponeva fiori colorati nei vasi.
Aveva compreso che anche la nostalgia era necessaria per rendere più forte la loro amicizia.







Morale: quando si ama veramente una persona
è indispensabile non tarparle le ali.










TESTO DAL WEB – IMPAGINAZ. ORSO TONY




IL RAGAZZO E L’ECO – Una saggia spiegazione del noto effetto sonoro in questo raccontino   1 comment

 

 

Un breve ma simpatico brano sull'eco,

fenomeno acustico che ha affascinato

l'umanità fin dai tempi antichi,

con una sua interessante morale

 

 

 

La ninfa Eco in pietra (Parque del Laberinto de Horta – Barcellona)

 

 

 

IL RAGAZZO E L’ECO

Un raccontino di saggezza…

 

 

 

 

 
 
 
 

 

 

 
“Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne…


All’improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”


Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”


Con curiosità, egli chiese: “Chi sei tu?”


E ricevette la risposta: “Chi sei tu?”


 Dopo il ragazzino urlò: “Io ti sento! Chi sei?”


E la voce rispose: “Io ti sento! Chi sei?”
Infuriato da quella risposta egli urlò: “Codardo”


E ricevette la risposta: “Codardo!”
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: “Papà, che succede?”


Il padre gli sorrise e rispose:”Figlio mio, ora stai attento:”
E dopo l’uomo gridò: “Tu sei un campione!”


La voce rispose: “Tu sei un campione!”
Il figlio era sorpreso ma non capiva.


Allora il padre gli spiegò: “La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un’eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore; se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.

La nostra Vita non è un insieme di coincidenze, è lo specchio di noi stessi.


 

 
 
 
Waterhouse – Eco e Narciso

 
 
 
 
 
 
 

 

 

(TESTO DAL WEB)

 

 

CIAO DA ORSO TONY

 

 

 

 

 

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