Archivio per l'etichetta ‘Rabindranath Tagore’
Delphin Enjolras
L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci,
soprattutto perché provi un senso di benessere…
quando le sei vicino.
– Charles Bukowski –
Delphin Enjolras – Donna che sistema i fiori
SE L’AMORE DEVE ESSERMI NEGATO
– Rabindranath Tagore –
Se l’amore deve essermi negato,
perché il mattino spezza il suo cuore
in canzoni, e perché questi sospiri
che il vento del sud disperde
tra le foglie appena spuntate?
Se l’amore deve essermi negato,
perché porta la notte, in dolente
silenzio, la pena delle stelle?
E perché questo folle cuore getta
getta sconsideratamente la speranza
su un mare la cui fine non conosce?

Delphin Enjolras – Donna che legge
 

LA TUA PAGINA DI SOGNO



Delphin Enjolras – Lettura serale
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Vittorio Matteo Corcos
Se cerco l’amore vero…
prima devo stancarmi degli amori mediocri
– Paulo Coelho –
Vittorio Matteo Corcos – Lettura sul mare
IL GIORNO IN CUI FIORI’ IL LOTTO
– Rabindranath Tagore –
Il giorno in cui fiorì il loto,
ahimè, la mia mente era persa
e io non me ne accorsi.
Il mio cestino rimase vuoto
e il fiore inosservato.
Ogni tanto però
una tristezza mi prendeva
mi svegliavo dal mio sogno
e sentivo nel vento del sud
la presenza dolce
di una strana fragranza.
Quella vaga dolcezza
come desiderio tormentava il mio cuore
sembrava l’alito ardente dell’estate
in cerca di soddisfazione.
Non sapevo allora
che era così vicina
che era già mia
che questa dolcezza perfetta
era fiorita
nel profondo del mio cuore.
Vittorio Matteo Corcos
      
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a tutti… da Orso Tony
IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI
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Magritte – Amore a distanza
Come in un sogno,
l’amore viene con passi silenziosi.
Rabindranath Tagore
Magritte – Gli amanti
HO FAME DELLA TUA BOCCA
Pablo Neruda
Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli
e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane, l’alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del tuo riso che scorre,
delle tue mani color di furioso granaio,
ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.
Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
il naso sovrano dell’aitante volto,
voglio mangiare l’ombra fugace delle tue ciglia
e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
come un puma nella solitudine di Quitratùe.
Magritte – Ritratto di Stephy Langui
 


UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA (E NON SOLO)

Magritte – Riconoscenza infinita
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Tagore è stato un grande poeta indiano (India),
ma anche drammaturgo, scrittore e filosofo.
Le sue poesie sono tuttora amatissime nel web
(e da me pubblicate spessissimo).
Calcutta 6.5.1861 – Santiniketan 7.8.1941
Nato in una ricca famiglia indiana studiò in Inghilterra
ed al suo ritorno in India si dedicò alla cura
delle sue proprietà ed alle sue passioni artistiche.
Tagore… è stato baciato dal genio poetico,
universalmente riconosciuto,
nonostante una vita travagliata da tragici lutti.
Definito poeta dell’Armonia e del Sogno…
vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1913
ed è stato amatissimo dalla cultura occidentale.
A differenza di Gandhi egli si impegnò molto
nel tentativo di conciliare la cultura del suo paese
con quella del mondo anglosassone.
Visse purtroppo il dolore della perdita
di diversi familiari a lui carissimi.
Nelle sue poesie Tagore esprime i suoi sentimenti
sempre tesi verso il sogno, l’armonia e la bellezza
nonostante le tante difficoltà
e gli enormi dolori che la vita gli riservò.
E’ stata davvero ammirabile la sua capacità di metabolizzare,
senza perdere mai il suo amore per la vita,
le grandi tragedie che lo colpirono.
Questo è avvenuto grazie ad una grandissima forza d’animo
illuminata dalla magica luce del suo stupendo mondo poetico.
Egli ha una incredibile e rara capacità di…
volare alto… e di farci volare con lui…
con parole semplici e naturali.
Ritengo che non ci possa esser miglior omaggio
ad un poeta che ricordarlo attraverso alcune sue poesie.
belle, dolci e delicate come farfalle.
BARCHE DI CARTA
Ogni giorno faccio galleggiare
le mie barche di carta a una a una
giù per la corrente del fiume.
Su di esse scrivo il mio nome
e il nome del villaggio dove vivo
in grandi lettere nere.
Io spero che un giorno qualcuno
in qualche paese straniero
le trovi, e sappia chi sono.
Carico le mie barchette con fiori
di shiuli,
colti dal nostro giardino,
e spero che quei fiori del mattino
sian portati nel paese della notte.
Io varo le mie barchette di carta
e osservo nel cielo le nuvolette
che spiegano le loro bianche vele.
Non so quale mio compagno di giochi
su in cielo le mandi giù per l’aria
a gareggiare con le mie barchette!
Quando scende la notte affondo la faccia
nelle braccia, e comincio a sognare
che le mie barchette di carta
galleggiano sotto le stelle.
In esse viaggian le fate del sonno,
e il carico è cesti pieni di sogni.
TU SEI LA NUVOLA DELLA SERA
Tu sei la nuvola della sera
che vaga nel cielo dei miei sogni.
Io ti dipingo e ti modello
con i miei desideri d’amore.
Tu sei mia, solo mia,
l’abitatrice dei miei infiniti sogni!
I tuoi piedi sono rosso-rosati
per la vampa del mio desiderio,
spigolatrice dei miei canti
al tramonto!
Le tue labbra sono dolci-amare
del sapore del mio vino di dolore.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei solitari sogni!
Ho oscurato i tuoi occhi
con l’ombra della mia passione,
frequentatrice della profondità
del mio sguardo!
T’ho presa e ti stringo, amore mio,
nella rete della mia musica.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei immortali sogni!

Emile Vernon
FIORE D’AMORE
Qualcuno mi ha segretamente
lasciato in mano un fiore d’amore.
Qualcuno mi ha rubato il cuore
e l’ha sfogliato in cielo.
Io non so se l’ho trovato
o se vado a cercarlo ovunque
e se c’è tremore di gioia o pena
TALVOLTA LA MIA GIOIA
Talvolta
la mia gioia
ti spaventa
amore mio
nasce dal nulla
e si nutre di poco
di larve invisibili
che il vento trasporta
di frammenti di paura
che si fondono in tepore
di briciole di serenità
cadute
dalla mensa dei poveri
di un raggio di sole
che risveglia lucciole
addormentate
in gocce di rugiada
se mi ami
amore mio
perdona la mia gioia
IL MIO CUORE
Il mio cuore, uccello del deserto,
ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi.
Essi sono la culla del mattino,
essi sono il regno delle stelle.
I miei canti si perdono nella loro profondità.
Lascia che io squarci le sue nuvole
e stenda le ali al suo sole.
Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
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Continuerò ad azzardare, a cambiare, ad aprire la mente e gli occhi,
rifiutando di lasciarmi incasellare, stereotipare.
Ciò che conta é liberare il proprio io:
lasciare che trovi le sue dimensioni, che non abbia vincoli.
– Virginia Woolf dal “Diario di una scrittrice” –
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Alphonse Mucha – Le 4 stagioni
Alphonse Mucha
VIENI COME SEI
Tagore
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Se la treccia s’è sciolta dei capelli,
se la scriminatura non è dritta,
se i nastri del corsetto non sono allacciati,
non badarci.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Vieni sull’erba con passi veloci.
Se il rossetto si disfà per la rugiada,
se gli anelli che tintinnano ai tuoi piedi
si allentano, se le perle della tua collana
cadono, non badarci.
Vieni sull’erba con passi veloci.
Non vedi le nubi che coprono il cielo?
Stormi di gru si levano in volo
dall’altra riva del fiume
e improvvise raffiche di vento
passano veloci sulla brughiera.
Le greggi spaurite corrono agli ovili.
Non vedi le nubi che coprono il cielo?
Invano accendi la lampada della tua toilet –
la fiamma vacilla e si spegne nel vento.
Chi può accorgersi che le tue palpebre
non sono state tinte d’ombretto?
I tuoi occhi sono più neri delle nubi.
Invano accendi la lampada della tua toilet.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Se la ghirlanda non è stata intrecciata, che importa;
se il braccialetto non è chiuso. lascia fare.
Il cielo è coperto di nuvole – è tardi.
Vieni come sei; non indugiare a farti bella.
Alphonse Mucha – Le fasi del giorno
Lei – Aznavour
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A Tagore… autore di questa “sognante” poesia
viene universalmente riconosciuto,
l’esser stato baciato dal genio poetico,
e soprattutto viene ammirata
la sua capacità di cantare in modo sublime
l’amore, l’armonia ed il sogno
nonostante una vita travagliata da tragici lutti.
Definito infatti Poeta dell’Armonia e del Sogno…
vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1913.

Calcutta 6.5.1861 – Santiniketan 7.8.1941
Nelle sue poesie Tagore esprime sentimenti
sempre tesi verso la dolcezza e la bellezza…
E’ davvero ammirabile la sua capacità di metabolizzare,
senza perdere mai il suo amore per la vita,
le grandi tragedie che lo colpirono
grazie ad una grandissima forza d’animo
ed alla sublime luce del suo stupendo mondo poetico.

Egli ha una incredibile e rara capacità di…
volare alto… e di farci volare con lui…
Questa sua poesia, d’amore… e di sogno…,
vola dolce e delicata come una farfalla,

BARCHE DI CARTA
GRANDE POESIA DI E SUL… SOGNO
Questa, a mio parere, è una poesia che…
letteralmente “naviga“… proprio nel sogno…
con una dolcezza ed un’intensità davvero uniche.
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E’ una poesia affascinante
ed insieme un vero e proprio inno… al Sogno
che, come saprete… anche dal titolo del mio blog,
è per me non solo un amico fedele,
ma anche capace di farci superare i momenti difficili.

BARCHE DI CARTA
Tagore
Ogni giorno faccio galleggiare
le mie barche di carta a una a una
giù per la corrente del fiume.
Su di esse scrivo il mio nome
e il nome del villaggio dove vivo
in grandi lettere nere.
Io spero che un giorno qualcuno
in qualche paese straniero
le trovi, e sappia chi sono.
Carico le mie barchette con fiori
di shiuli, colti dal nostro giardino,
e spero che quei fiori del mattino
sian portati nel paese della notte.
Io varo le mie barchette di carta
e osservo nel cielo le nuvolette
che spiegano le loro bianche vele.
Non so quale mio compagno di giochi
su in cielo le mandi giù per l’aria
a gareggiare con le mie barchette!
Quando scende la notte affondo la faccia
nelle braccia, e comincio a sognare
che le mie barchette di carta
galleggiano sotto le stelle.
In esse viaggian le fate del sonno,
e il carico è cesti pieni di sogni.

Tony Kospan
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Federico Andreotti





Innamoratevi.
Almeno una volta nella vita,
non importa per quanto, come o di chi,
ma innamoratevi,
è tutto un gran casino, ed è bellissimo.
– Charles Bukowski –







Federico Andreotti – Il corteggiamento
NON LASCIARMI
Tagore
Non lasciarmi, non andartene,
perché scende la notte.
La strada è deserta e buia,
si perde tortuosa. La terra stanca
è tranquilla, come un cieco senza bastone.
Sembra che io abbia aspettato nel tempo
questo momento con te
così accendo la lampada
dopo averti donato fiori.
Con il mio amore ho raggiunto stasera
il limite del mare senza spiaggia,
per nuotarci dentro e perdermi in eterno.

Federico Andreotti



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Federico Andreotti
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Anton Raphael Mengs – Personificazione del sole – 1752
Innamorarsi è raro, ma non difficile.
La vera impresa è conservare quel sogno d’amore
anche dopo la sua trasformazione in realtà.
Perché se incontrarsi resta una magia,
è non perdersi la vera favola.
Massimo Gramellini


Anton Raphael Mengs – Casanova


NON LASCIARMI
Tagore
Non lasciarmi, non andartene,
perché scende la notte.
La strada è deserta e buia,
si perde tortuosa.
La terra stanca è tranquilla,
come un cieco senza bastone.
Sembra che io abbia aspettato nel tempo
questo momento con te così accendo la lampada
dopo averti donato fiori.
Con il mio amore ho raggiunto stasera
il limite del mare senza spiaggia,
per nuotarci dentro e perdermi in eterno.
Anton Raphael Mengs – Il Parnaso
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da Orso Tony
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Yves Montand – A Paris
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Albert Lynch
L’amore non dà nulla fuorché sé stesso
e non coglie nulla se non da sé stesso.
L’amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l’amore basta all’amore.
– Kahlil Gibran –
Albert Lynch
HAI COLORATO I MIEI PENSIERI
– Rabindranath Tagore –
Hai colorato
i miei pensieri
e i miei sogni,
con gli ultimi riflessi
della tua gloria,
Amore,
trasfigurando
la mia vita
per la prossima bellezza
della morte.
Come il sole,
al tramonto,
ci lascia intravedere
un angolo di cielo,
hai mutato il mio dolore
in gioia immensa.
Per incanto, Amore,
vita e morte
sono diventate
per me
la stessa grande
meraviglia.
Albert Lynch – Signora elegante
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IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Albert Lynch
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Klimt – Idillio


Le parole d’amore, che son sempre le stesse,
prendono il sapore delle labbra da cui escono.
Guy de Maupassant – “Bel-ami”




Donna con ventaglio – Gustav Klimt
VOGLIO TE
Tagore
Voglio te,solo te!
Lascia che il mio cuore
lo ripeta senza fine.
Tutti i desideri che mi distraggono
di giorno e di notte
in sostanza sono fasulli e vani.
Come la notte tiene nascosta nel buio
l’ansia di luce
così nel profondo del mio cuore
senza ch’io me ne renda conto
un grido risuona:
Voglio te, solo te!
Come la tempesta cerca la quiete
mentre ancora lotta contro la quiete
con tutte le sue forze
così io mi ribello e lotto
contro il tuo amore
ma grido che voglio te, solo te.

L’albero della vita – Gustav Klimt



UN MODO DIVERSO DI VIVER
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Klimt – Dama in rosso
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