Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo, stavolta è obbligato…
il Carnevale.
Quindi le poesie sorridenti prescelte spero che ci possano dare,
con alcuni aforismi divertenti, qualche vignetta,
dei dipinti originali e qualche musichetta,
un po’ di buonumore, un po’ di colore ed un po’ di calore.
IL CARNEVALE
IN POESIA ARTE MUSICA E… VIGNETTE
by Tony Kospan
Sapete tutti quanto sia antica questa festa
e come sia sempre stata amatissima da tutti
proprio perché consentiva, e consente,
di dar una scossa, un calcio ed uno sberleffo
ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla routine ed alla noia.
Partiamo dunque con alcune vignette
nello spirito carnevalesco
Ora passiamo ad una mini selezione di pensieri e proverbi
sul carnevale e sul sorriso.
Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin
Perché non provi a risvegliare
il bambino che è dentro di te?
Giovanni Guareschi
Se la vita non ti sorride, falle il solletico! Giulia Carcasi
A carnevale, ogni scherzo vale.
Quando il padre fa carnevale,
ai figlioli tocca far quaresima.
L’amore nato a carnevale
muore in quaresima.
.
.
Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
La prima poesia è una simpaticissima filastrocca
del bravissimo Rodari…
a cui seguiranno poesie
un po’… particolari.
Io voglio ridere
Zuber Buhler Fritz
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE
Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO Gabriele D’Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
POESIA ILLEGITTIMA Vivian Lamarque
Quella sera che ho fatto l’amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po’ mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera
ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.
Hanno ucciso l’uomo ragno
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
.
.
NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe
E il poeta spera che il vento sia suo complice.
sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
– di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
scenda in tempo,
e la sua pelle continui ad essere possibile.
Tanto pe cantà
Domenico Ferretti – Carnevale notturno
SI’ SI’
Charles Bukowski
.
Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra.
Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo.
Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.
Aldo Palazzeschi, ma il suo vero nome era Aldo Pietro Vincenzo Giurlani,
considerato uno dei maggiori poeti italiani del primo novecento,
ha scritto poesie famose soprattutto per la loro simpatica originalità
come potremo ora leggere… ma è stato anche un apprezzato scrittore.
(Firenze 2.2.1885 – Roma 17.8.1974)
ALDO PALAZZESCHI
L’UOMO… LA POETICA… ED ALCUNE POESIE
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Nato a Firenze in una famiglia di commercianti Aldo Gìurlani
frequentò gli studi di ragioneria per volontà del padre
ma anche una scuola di recitazione e forse proprio fu proprio per questo,
per non dar problemi alla famiglia che non amava l’ambiente teatrale,
che scelse come nome d’arte Palazzeschi (cognome della nonna materna).
Ben presto però la sua strada divenne quella della poesia
a ciò aiutato dai familiari al punto di pubblicare a loro spese
il primo volume di poesie “I cavalli bianchi“.
Molto si è discusso sulla sua partecipazione al Futurismo…
Certo è che i contatti ci furono… ed anche stretti e numerosi…
ma furono dovuti soprattutto all’entusiasmo da parte di Marinetti
per le sue poesie ed in particolare per quelle che avevano
la caratteristica d’esser controcorrente e sorprendenti
(v. qui giù ad es. Lasciatemi divertire).
Egli si adeguò al mondo Marinettiano… e per un po’ partecipò alla corrente
ma ben presto, appena si rese conto che i Futuristi erano favorevoli alla guerra,
se ne allontanò.
Ma poi alla guerra partecipò ugualmente.. sebbene nelle retrovie.
Nel 1941 si trasferì a Roma
dove visse fino alla morte, avvenuta nel ’74,
quando mancava ormai poco al suo 90° compleanno.
Qui è con Montale
POETICA
La sua poetica, avvicinata ora a quella dei crepuscolaristi
ed ora a quella dei futuristi, per la profonda intima ironia
in realtà rimane sempre originale ed indipendente.
Per più di un cinquantennio,
con le sue sempre originali poesie ed altre opere,
la più famosa delle quali è il romanzo “Le sorelle Materassi“,
è stato un notevole ed autorevole esponente
del mondo letterario italiano.
ALCUNE POESIE
CHI SONO?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
“follia”.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
“malinconia”.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
Nella tastiera dell’anima mia:
“nostalgia”.
Son dunque…che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.
MOVIMENTO
Io vo… tu vai… si va…
Ma non chiedere dove
ti direbbero una bugia:
dove non si sa.
E è tanto bello quando uno va.
Io vo… tu vai… si va…
perchè soltanto andare
in un mondo di ciechi
è la felicità.
RIO BO
Tre casettine
dai tetti aguzzi,
un verde praticello,
un esiguo ruscello: Rio Bo,
un vigile cipresso.
Microscopico paese, non è vero?
Paese da nulla; ma però,
c’è sempre di sopra una stella,
una grande magnifica stella,
che a un di presso
occhieggia con la punta del cipresso
di Rio Bo.
Una stella innamorata! Chi sa
se nemmeno ce l’ha
una grande città.
Boccioni – La risata
LASCIATEMI DIVERTIRE
Tri tri tri,
fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche!
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la spazzatura
delle altre poesie.
Bubububu,
fufufufu.
Friù!
Friù!
Se d’un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?
bilobilobilobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù.
U.
Non è vero che non voglion dire,
voglion dire qualcosa.
Voglion dire…
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.
Aaaaa!
Eeeee Iiiii!
Ooooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con così poco
tenere alimentato
Un sì gran foco?
Huisc…Huiusc…
Huisciu… sciu sciu,
Sciukoku Koku Koku,
Sciu
ko
ku.
Ma come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate in giapponese.
Abì, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi è bene che non la finisca.
Il divertimento gli costerà caro,
gli daranno del somaro.
Labala
falala
eppoi lala.
elalala, lalalalala lalala.
Certo è un azzardo un po’ forte,
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandono più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo, stavolta è obbligato…
il Carnevale.
Quindi le poesie sorridenti prescelte spero che ci possano dare,
con alcuni aforismi divertenti, qualche vignetta,
dei dipinti originali e qualche musichetta,
un po’ di buonumore, un po’ di colore ed un po’ di calore.
IL CARNEVALE
IN POESIA ARTE MUSICA E… VIGNETTE
by Tony Kospan
Sapete tutti quanto sia antica questa festa
e come sia sempre stata amatissima da tutti
proprio perché consentiva, e consente,
di dar una scossa, un calcio ed uno sberleffo
ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla routine ed alla noia.
Partiamo dunque con alcune vignette
nello spirito carnevalesco
Ora passiamo ad una mini selezione di pensieri e proverbi
sul carnevale e sul sorriso.
Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin
Perché non provi a risvegliare
il bambino che è dentro di te?
Giovanni Guareschi
Se la vita non ti sorride, falle il solletico! Giulia Carcasi
A carnevale, ogni scherzo vale.
Quando il padre fa carnevale,
ai figlioli tocca far quaresima.
L’amore nato a carnevale
muore in quaresima.
.
.
Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
La prima poesia è una simpaticissima filastrocca
del bravissimo Rodari…
a cui seguiranno poesie
un po’… particolari.
Io voglio ridere
Zuber Buhler Fritz
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE
Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO Gabriele D’Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
POESIA ILLEGITTIMA Vivian Lamarque
Quella sera che ho fatto l’amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po’ mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera
ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.
Hanno ucciso l’uomo ragno
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
.
.
NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe
E il poeta spera che il vento sia suo complice.
sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
– di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
scenda in tempo,
e la sua pelle continui ad essere possibile.
Tanto pe cantà
Domenico Ferretti – Carnevale notturno
SI’ SI’
Charles Bukowski
.
Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra.
Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo.
Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.
considerato uno dei maggiori poeti italiani del primo novecento,
ha scritto poesie famose soprattutto per la loro simpatica originalità
come potremo ora leggere… ma è stato anche un apprezzato scrittore.
(Firenze 2.2.1885 – Roma 17.8.1974)
ALDO PALAZZESCHI
L’UOMO… LA POETICA… ED ALCUNE POESIE
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Nato a Firenze in una famiglia di commercianti Aldo Gìurlani
frequentò gli studi di ragioneria per volontà del padre
ma anche una scuola di recitazione e forse proprio fu proprio per questo,
per non dar problemi alla famiglia che non amava l’ambiente teatrale,
che scelse come nome d’arte Palazzeschi (cognome della nonna materna).
Ben presto però la sua strada divenne quella della poesia
a ciò aiutato dai familiari al punto di pubblicare a loro spese
il primo volume di poesie “I cavalli bianchi“.
Molto si è discusso sulla sua partecipazione al Futurismo…
Certo è che i contatti ci furono… ed anche stretti e numerosi…
ma furono dovuti soprattutto all’entusiasmo da parte di Marinetti
per le sue poesie ed in particolare per quelle che avevano
la caratteristica d’esser controcorrente e sorprendenti
(v. qui giù ad es. Lasciatemi divertire).
Egli si adeguò al mondo Marinettiano… e per un po’ partecipò alla corrente
ma ben presto, appena si rese conto che i Futuristi erano favorevoli alla guerra,
se ne allontanò.
Ma poi alla guerra partecipò ugualmente.. sebbene nelle retrovie.
Nel 1941 si trasferì a Roma
dove visse fino alla morte, avvenuta nel ’74,
quando mancava ormai poco al suo 90° compleanno.
Qui è con Montale
POETICA
La sua poetica, avvicinata ora a quella dei crepuscolaristi
ed ora a quella dei futuristi, per la profonda intima ironia
in realtà rimane sempre originale ed indipendente.
Per più di un cinquantennio,
con le sue sempre originali poesie ed altre opere,
la più famosa delle quali è il romanzo “Le sorelle Materassi“,
è stato un notevole ed autorevole esponente
del mondo letterario italiano.
ALCUNE POESIE
CHI SONO?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
“follia”.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
“malinconia”.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
Nella tastiera dell’anima mia:
“nostalgia”.
Son dunque…che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.
MOVIMENTO
Io vo… tu vai… si va…
Ma non chiedere dove
ti direbbero una bugia:
dove non si sa.
E è tanto bello quando uno va.
Io vo… tu vai… si va…
perchè soltanto andare
in un mondo di ciechi
è la felicità.
RIO BO
Tre casettine
dai tetti aguzzi,
un verde praticello,
un esiguo ruscello: Rio Bo,
un vigile cipresso.
Microscopico paese, non è vero?
Paese da nulla; ma però,
c’è sempre di sopra una stella,
una grande magnifica stella,
che a un di presso
occhieggia con la punta del cipresso
di Rio Bo.
Una stella innamorata! Chi sa
se nemmeno ce l’ha
una grande città.
Boccioni – La risata
LASCIATEMI DIVERTIRE
Tri tri tri,
fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche!
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la spazzatura
delle altre poesie.
Bubububu,
fufufufu.
Friù!
Friù!
Se d’un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?
bilobilobilobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù.
U.
Non è vero che non voglion dire,
voglion dire qualcosa.
Voglion dire…
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.
Aaaaa!
Eeeee Iiiii!
Ooooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con così poco
tenere alimentato
Un sì gran foco?
Huisc…Huiusc…
Huisciu… sciu sciu,
Sciukoku Koku Koku,
Sciu
ko
ku.
Ma come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate in giapponese.
Abì, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi è bene che non la finisca.
Il divertimento gli costerà caro,
gli daranno del somaro.
Labala
falala
eppoi lala.
elalala, lalalalala lalala.
Certo è un azzardo un po’ forte,
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandono più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo, anche se sento pochissima allegria in giro, stavolta è obbligato… il Carnevale.
Quindi le poesie sorridenti prescelte spero che ci possano dare, con alcuni aforismi divertenti, qualche vignetta, dei dipinti originali e qualche musichetta, un po' di buonumore, un po' di colore ed un po' di calore.
IL CARNEVALE
IN POESIA ARTE MUSICA E… VIGNETTE by Tony Kospan
Sapete tutti quanto sia antica questa festa e come sia sempre stata amatissima da tutti proprio perché consentiva, e consente, di dar una scossa, un calcio ed uno sberleffo ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla noia.
Partiamo dunque con alcune vignette…
nello spirito carnevalesco
Ora passiamo ad una mini selezione di pensieri e proverbi
sul carnevale e sul… sorriso…
Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin
Perché non provi a risvegliare
il bambino che è dentro di te?
Giovanni Guareschi
Se la vita non ti sorride, falle il solletico! Giulia Carcasi
A carnevale, ogni scherzo vale.
Quando il padre fa carnevale,
ai figlioli tocca far quaresima.
L'amore nato a carnevale
muore in quaresima.
.
.
Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
La prima poesia è una simpaticissima filastrocca del bravissimo Rodari… a cui seguiranno poesie un po' particolari…
Zuber Buhler Fritz
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell'allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perchè i feriti guariscono con una caramella. Guida l'assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale.
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO Gabriele D'Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo s'è venduto il materasso per comprare pane, vino, tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia ad un pallone. Beve, beve all'improvviso gli diventa rosso il viso poi gli scoppia anche la pancia mentre ancora mangia, mangia. Così muore il Carnevale e gli fanno il funerale: dalla polvere era nato e di polvere è tornato.
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
POESIA ILLEGITTIMA Vivian Lamarque
Quella sera che ho fatto l'amore mentale con te non sono stata prudente dopo un po' mi si è gonfiata la mente sappi che due notti fa con dolorose doglie mi è nata una poesia illegittimamente porterà solo il mio nome ma ha la tua aria straniera ti somiglia mentre non sospetti niente di niente sappi che ti è nata una figlia.
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
.
.
NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe E il poeta spera che il vento sia suo complice. sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride, estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà – di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile.
Domenico Ferretti – Carnevale notturno
SI' SI'
Charles Bukowski
.
Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra. Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo. Ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.
Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo, anche se sento pochissima allegria in giro, sia per la crisi che per i rumori di guerra, stavolta è obbligato… il Carnevale…
Le poesie prescelte spero che possano dare, insieme ad alcuni aforismi, qualche vignetta, dei dipinti ed a qualche musichetta, un po' di colore ed un po' di calore a questi nostri difficili giorni.
IL CARNEVALE
IN POESIA ARTE MUSICA E… VIGNETTE by Tony Kospan
Sapete tutti quanto sia antica questa festa e come sia sempre stata amatissima da tutti proprio perché consentiva, e consente, di dar una scossa, un calcio ed uno sberleffo ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla noia…
Partiamo dunque con alcune vignette…
nello spirito carnevalesco
Ora passiamo ad una mini selezione di pensieri e proverbi
sul carnevale e sul… sorriso…
Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin
Perché non provi a risvegliare il bambino che è dentro di te? Giovanni Guareschi
Se la vita non ti sorride, falle il solletico! Giulia Carcasi
A carnevale, ogni scherzo vale.
Quando il padre fa carnevale, ai figlioli tocca far quaresima.
L'amore nato a carnevale
muore in quaresima.
.
.
.
Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
La prima poesia è una simpaticissima filastrocca del bravissimo Rodari… a cui seguiranno poesie un po'… particolari.
Zuber Buhler Fritz
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell'allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perchè i feriti guariscono con una caramella. Guida l'assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale.
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO Gabriele D'Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo s'è venduto il materasso per comprare pane, vino, tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia ad un pallone. Beve, beve all'improvviso gli diventa rosso il viso poi gli scoppia anche la pancia mentre ancora mangia, mangia. Così muore il Carnevale e gli fanno il funerale: dalla polvere era nato e di polvere è tornato.
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
POESIA ILLEGITTIMA Vivian Lamarque
Quella sera che ho fatto l'amore mentale con te non sono stata prudente dopo un po' mi si è gonfiata la mente sappi che due notti fa con dolorose doglie mi è nata una poesia illegittimamente porterà solo il mio nome ma ha la tua aria straniera ti somiglia mentre non sospetti niente di niente sappi che ti è nata una figlia.
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
.
.
NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe E il poeta spera che il vento sia suo complice. sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride, estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà – di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile.
Chagall – Carnevale notturno
SI' SI'
Charles Bukowski
Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra. Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo. Ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.
Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo, anche se sento pochissima allegria in giro, sia per la crisi che per i rumori di guerra, stavolta è obbligato… il Carnevale…
Le poesie prescelte spero che possano dare, insieme ad alcuni aforismi, qualche vignetta, dei dipinti ed a qualche musichetta, un po' di colore ed un po' di calore a questi nostri difficili giorni.
IL CARNEVALE
IN POESIA ARTE MUSICA E… VIGNETTE by Tony Kospan
Sapete tutti quanto sia antica questa festa e come sia sempre stata amatissima da tutti proprio perché consentiva, e consente, di dar una scossa, un calcio ed uno sberleffo ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla noia…
Partiamo dunque con alcune vignette…
nello spirito carnevalesco
Ora passiamo ad una mini selezione di pensieri e proverbi
sul carnevale e sul… sorriso…
Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin
Perché non provi a risvegliare
il bambino che è dentro di te? Giovanni Guareschi
Se la vita non ti sorride, falle il solletico! Giulia Carcasi
A carnevale, ogni scherzo vale.
Quando il padre fa carnevale, ai figlioli tocca far quaresima.
L'amore nato a carnevale
muore in quaresima.
.
.
Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
La prima poesia è una simpaticissima filastrocca del bravissimo Rodari… a cui seguiranno poesie un po' particolari…
Zuber Buhler Fritz
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell'allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perchè i feriti guariscono con una caramella. Guida l'assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale.
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO Gabriele D'Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo s'è venduto il materasso per comprare pane, vino, tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia ad un pallone. Beve, beve all'improvviso gli diventa rosso il viso poi gli scoppia anche la pancia mentre ancora mangia, mangia. Così muore il Carnevale e gli fanno il funerale: dalla polvere era nato e di polvere è tornato.
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
POESIA ILLEGITTIMA Vivian Lamarque
Quella sera che ho fatto l'amore mentale con te non sono stata prudente dopo un po' mi si è gonfiata la mente sappi che due notti fa con dolorose doglie mi è nata una poesia illegittimamente porterà solo il mio nome ma ha la tua aria straniera ti somiglia mentre non sospetti niente di niente sappi che ti è nata una figlia.
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
.
.
NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe E il poeta spera che il vento sia suo complice. sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride, estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà – di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile.
Chagall – Carnevale notturno
SI' SI'
Charles Bukowski
Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra. Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo. Ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.
Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo, anche se sento pochissima allegria in giro, sia per la crisi che per i rumori di guerra, stavolta è obbligato… il Carnevale…
Le poesie prescelte spero che possano dare, insieme ad alcuni aforismi, qualche vignetta, dei dipinti ed a qualche musichetta, un po' di colore ed un po' di calore a questi nostri difficili giorni.
IL CARNEVALE IN POESIA ARTE MUSICA E… by Tony Kospan
Ero davvero perplesso nello scegliere questo tema ma poi, anche per esorcizzare la dura realtà, ho ritenuto che il Carnevale, con i suoi miti ed i suoi riti millenari i suoi colori, i suoi giochi, i suoi lazzi e le sue maschere possa dar a grandi e piccoli un po' di gioia ed un briciolo di sollievo…
Sapete tutti quanto sia antica questa festa e come sia sempre stata amatissima da tutti proprio perché consentiva, e consente, di dar una scossa ed uno sberleffo ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla noia…
Partiamo dunque con alcune vignette…
nello spirito carnevalesco
Ora passiamo ad una mini selezione di pensieri e proverbi
sul carnevale e sul… sorriso…
Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin
Perché non provi a risvegliare
il bambino che è dentro di te? Giovanni Guareschi
Se la vita non ti sorride, falle il solletico! Giulia Carcasi
……
A carnevale, ogni scherzo vale.
Quando il padre fa carnevale, ai figlioli tocca far quaresima.
L'amore nato a carnevale
muore in quaresima.
.
.
Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
La prima poesia è una simpaticissima filastrocca del bravissimo Rodari… a cui seguiranno poesie un po' particolari…
Zuber Buhler Fritz
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell'allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perchè i feriti guariscono con una caramella. Guida l'assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale.
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO Gabriele D'Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo s'è venduto il materasso per comprare pane, vino, tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia ad un pallone. Beve, beve all'improvviso gli diventa rosso il viso poi gli scoppia anche la pancia mentre ancora mangia, mangia. Così muore il Carnevale e gli fanno il funerale: dalla polvere era nato e di polvere è tornato.
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
POESIA ILLEGITTIMA Vivian Lamarque
Quella sera che ho fatto l'amore mentale con te non sono stata prudente dopo un po' mi si è gonfiata la mente sappi che due notti fa con dolorose doglie mi è nata una poesia illegittimamente porterà solo il mio nome ma ha la tua aria straniera ti somiglia mentre non sospetti niente di niente sappi che ti è nata una figlia.
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
.
.
NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe E il poeta spera che il vento sia suo complice. sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride, estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà – di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile.
Chagall – Carnevale notturno
SI' SI'
Charles Bukowski
Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra. Quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo. Ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo.
Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo stavolta, anche se sento pochissima allegria in giro, è obbligato… il Carnevale…
Inoltre c'è la concomitanza… (distanza di solo 2 giorni) con la Festa di S. Valentino.
IL CARNEVALE IN POESIA ARTE MUSICA E… by Tony Kospan (2013)
Ero davvero perplesso nello scegliere questo tema ma poi,
anche per esorcizzare la non facile realtà sociale e climatica, ho ritenuto che il Carnevale, con i suoi miti ed i suoi riti millenari i suoi colori, i suoi giochi e le sue maschere possa dar a grandi e piccoli
un pò di gioia ed un briciolo di sollievo e di… speranza…
Sapete tutti quanto sia antica questa festa e come sia sempre stata amatissima proprio perché consentiva, e consente, di dar una scossa ed uno sberleffo ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla noia…
Prima di passare alle poesie ecco una mini-selezione di pensieri sul carnevale e sul sorriso…
Chi non ride mai non è una persona seria. Charlie Chaplin
Perché non provi a risvegliare il bambino che è dentro di te? Giovanni Guareschi
A carnevale, ogni scherzo vale.
Quando il padre fa carnevale, ai figlioli tocca far quaresima.
L'amore nato a carnevale muore in quaresima.
Le poesie prescelte
insieme a qualche vignetta ed a qualche musichetta spero diano un pò di colore ed un pò di calore a questi nostri difficili giorni.
Come sempre sarà bello leggere quelle che, su questo sorridente tema, piacciono a voi…
Picasso – Pierrot
CARNEVALE Carlo Goldoni
La stagion del Carnovale tutto il Mondo fa cambiar. Chi sta bene e chi sta male Carnevale fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende; chi non ne ha ne vuol trovar; e s'impegna, e poi si vende, per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito, ognuno va dove gli par; ognun corre a qualche invito, chi a giocare e chi a ballar.
Gian Domenico Ferretti – Arlecchino e Colombina
VIVA I CORIANDOLI Gianni Rodari
Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell'allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perch? i feriti guariscono con una caramella. Guida l'assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale.
Adrien Moreau – Mascarade au XVII Siecle
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO Gabriele D'Annunzio
Carnevale vecchio e pazzo s'è venduto il materasso per comprare pane, vino, tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia ad un pallone. Beve, beve all'improvviso gli diventa rosso il viso poi gli scoppia anche la pancia mentre ancora mangia, mangia. Così muore il Carnevale e gli fanno il funerale: dalla polvere era nato e di polvere è tornato.
Jean Claude Campana – Carnevale a Venezia
LA MASCHERA William Butler Yeats
“Tògli quella maschera d’oro ardente Con gli occhi di smeraldo”. “oh no, mio caro, tu vuoi permetterti di scoprire se i cuori sian selvaggi o saggi, Benché non freddi”. “volevo solo scoprire quel che c’è da scoprire, Amore o inganno”. “fu la maschera ad attrarre la tua mente E poi a farti battere il cuore, Non quel che c’è dietro”. “ma io debbo indagare per sapere Se tu mi sia nemica”. oh no, mio caro, lascia andar tutto questo; Che importa, purché ci sia fuoco In te, in me?
Joan Mirò – Carnevale di Arlecchino – 1924
DELIRIO N°90 (da leggere tutte d'un fiato!) Eleonora Albanese
Ti ho visto alla festa con quel coso in testa non eri poi male peccato il maiale che sei sempre stato ma mi hai conquistato sei tanto carino un vero suino con quel pantalone a righe, marrone e quella camicia tutta aderente si vede da subito sei un'uomo importante! pieno di fascino e di belle donne tutte sbavose con le minigonne che si alzano presto come al mattino e mostrano il resto un vero casino riesci tu a fare già, lasciami stare che poi se ci penso mi sento già male non posso io amare un'uomo così stronzo egoista rimani lì in lista tra quelli che guardo e che tengo alla larga e non porto al traguardo del mio vero amore e no, nossignore il mio uomo dev'essere un dolce amante e un vero amatore!