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Poesie di alcuni millenni fa – Liriche d’amore dell’Antico Egitto – VII STANZA (UOMO)   Leave a comment

 
 
 

DAL PAPIRO CHESTER BEATTY I




 
 
 



Siamo giunti ormai alla fine
di questo breve viaggio
nella poesia d’amore dell’Antico Egitto







 
  

 


scriba       Liriche d’amore    scriba

dal papiro Chester Beatty I







STANZA SETTIMA (uomo)



 

 



Sono sette giorni


che non ho visto l’amata.


E’ entrata in me la malattia,


sono diventato con le membra pesanti,


ho dimenticato lo stesso mio corpo.


Se i medici vengono da me,


non mi soddisferanno i loro rimedi.


I maghi non trovano espedienti,


non si scopre la mia malattia.


Il dire: “Eccola!” mi rende la vita.


Il suo nome mi risolleva,


l’andirivieni dei suoi messaggeri


fa vivere il mio cuore.


L’amata è per me meglio delle medicine,


è per me meglio di un formulario magico.


La sua venuta è il mio amuleto:


quando la vedo, ritorno in salute.


Quando apre gli occhi,


diventa giovane il mio cuore,


quando parla,


divento forte.


Quando l’abbraccio,


allontana da me la malattia.


Ed è lontana da me da sette giorni.








PER LEGGER LA POESIA DELLA VI STANZA

E DA LI’ TUTTE LE PRECEDENTI…

Frecce2039




Scritti raccolti da Danny Fan-impagin. t.k.




F I N E




Ciao da Tony Kospan






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DAL PAPIRO CHESTER BEATTY I




 
 
 



Siamo giunti ormai alla fine
di questo breve viaggio
nella poesia d’amore dell’Antico Egitto







 
  

 


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dal papiro Chester Beatty I







STANZA SETTIMA (uomo)



 

 



Sono sette giorni


che non ho visto l’amata.


E’ entrata in me la malattia,


sono diventato con le membra pesanti,


ho dimenticato lo stesso mio corpo.


Se i medici vengono da me,


non mi soddisferanno i loro rimedi.


I maghi non trovano espedienti,


non si scopre la mia malattia.


Il dire: “Eccola!” mi rende la vita.


Il suo nome mi risolleva,


l’andirivieni dei suoi messaggeri


fa vivere il mio cuore.


L’amata è per me meglio delle medicine,


è per me meglio di un formulario magico.


La sua venuta è il mio amuleto:


quando la vedo, ritorno in salute.


Quando apre gli occhi,


diventa giovane il mio cuore,


quando parla,


divento forte.


Quando l’abbraccio,


allontana da me la malattia.


Ed è lontana da me da sette giorni.








PER LEGGER LA POESIA DELLA VI STANZA

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Poesie che ci giungono da lontano – Liriche d’amore dell’Antico Egitto – VII Stanza (Uomo)   Leave a comment

 
 
 

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Siamo giunti ormai alla fine
di questo breve viaggio
nella poesia d’amore dell’Antico Egitto







 
  

 

       Liriche d’amore    

dal papiro Chester Beatty I







STANZA SETTIMA (uomo)



 

 



Sono sette giorni


che non ho visto l’amata.


E’ entrata in me la malattia,


sono diventato con le membra pesanti,


ho dimenticato lo stesso mio corpo.


Se i medici vengono da me,


non mi soddisferanno i loro rimedi.


I maghi non trovano espedienti,


non si scopre la mia malattia.


Il dire: “Eccola!” mi rende la vita.


Il suo nome mi risolleva,


l’andirivieni dei suoi messaggeri


fa vivere il mio cuore.


L’amata è per me meglio delle medicine,


è per me meglio di un formulario magico.


La sua venuta è il mio amuleto:


quando la vedo, ritorno in salute.


Quando apre gli occhi,


diventa giovane il mio cuore,


quando parla,


divento forte.


Quando l’abbraccio,


allontana da me la malattia.


Ed è lontana da me da sette giorni.








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Il fascino delle poesie senza tempo – Liriche d’amore dell’Antico Egitto – VII Stanza (Uomo)   2 comments

 
 
 

DAL PAPIRO CHESTER BEATTY I




 
 
 



Siamo giunti ormai alla fine
di questo breve viaggio
nella poesia d'amore dell'Antico Egitto







 
  

 

       Liriche d’amore    

dal papiro Chester Beatty I







STANZA SETTIMA (uomo)



 

 



Sono sette giorni


che non ho visto l’amata.


E’ entrata in me la malattia,


sono diventato con le membra pesanti,


ho dimenticato lo stesso mio corpo.


Se i medici vengono da me,


non mi soddisferanno i loro rimedi.


I maghi non trovano espedienti,


non si scopre la mia malattia.


Il dire: “Eccola!” mi rende la vita.


Il suo nome mi risolleva,


l’andirivieni dei suoi messaggeri


fa vivere il mio cuore.


L’amata è per me meglio delle medicine,


è per me meglio di un formulario magico.


La sua venuta è il mio amuleto:


quando la vedo, ritorno in salute.


Quando apre gli occhi,


diventa giovane il mio cuore,


quando parla,


divento forte.


Quando l’abbraccio,


allontana da me la malattia.


Ed è lontana da me da sette giorni.








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Le sorprendentemente moderne liriche d’amore giunteci dall’Antico Egitto – VII Stanza – (Uomo)   2 comments

 
 
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nella poesia  d'amore dell'Antico Egitto
 
 
 
 

 

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STANZA SETTIMA (uomo)

 

 

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che non ho visto l’amata.
E’ entrata in me la malattia,
sono diventato con le membra pesanti,
ho dimenticato lo stesso mio corpo.
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Il suo nome mi risolleva,
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fa vivere il mio cuore.
L’amata è per me meglio delle medicine,
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La sua venuta è il mio amuleto:
quando la vedo, ritorno in salute.
Quando apre gli occhi,
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Ed è lontana da me da sette giorni.
  

 

 

 

 

 

 

 
 
 

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IL GRUPPO PER CHI AMA L'ARTE
E NON SOLO
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Le sorprendentemente moderne liriche d’amore giunteci dall’Antico Egitto – VI Stanza – (Donna)   Leave a comment

 
 
 
DAL PAPIRO CHESTER BEATTY I
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LIRICHE D’AMORE
CHE VENGONO DALL’ANTICO EGITTO
 
 
 

 

 

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STANZA SESTA (DONNA) 

 

 
 
 

Quando passai vicino a casa sua,
trovai il portone spalancato:
il mio amato stava accanto a sua madre,
tutti i suoi fratelli e sorelle erano con lui.
Il cuore di tutti quelli che si fermavano sulla strada
s’infiammava d’amore per lui,
il giovane perfetto e senza eguali,
l’amato, dalle scelte qualità.
Mentre passavo, mi guardò:
fui felice,
col cuore contento, con grande gioia.
Ero sola per rallegrarmi,
o mio amato,
perché ti avevo visto.
Ah, se sua madre conoscesse il mio cuore!
(i miei sentimenti, ndt)
se questo le venisse subito in mente!
O Dorata,(
La Dea Hathor n.t.k.)
metti ciò nel suo cuore;
allora mi affretterò verso il mio amato,
lo bacerò davanti ai suoi,
non avrò vergogna della gente,
ma mi rallegrerò della loro considerazione,
perché tu mi riconoscerai.
Farò una festa alla mia dea
– batte il mio cuore fino ad uscire –
(dal petto, ndt)
perché faccia ch’io veda il mio amato,
questa notte:
è così bella, quando arriva!

 

 

 

 

 

 

Scritti raccolti da Danny Fan – impagin. t.k.

 

 

 – continua – 

 

 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

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E DA LI' TUTTE LE PRECEDENTI…
 
 
 
 
 
 

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LIRICHE D’AMORE DALL’ANTICO EGITTO – STANZA SECONDA   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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STANZA SECONDA (donna)

 

 

 

 

Con la sua voce

il mio amato turba il mio cuore,

e fa che di me s’impadronisca la malattia.

Abita vicino alla casa di mia madre,

e tuttavia non so come andare verso di lui.

Potrebbe, per mia fortuna,

essere buona mia madre?

Oh, andrò a trovarla.

Ecco, il mio cuore si rifiuta

di pensare a lui,

anche quando mi prende l’amore di lui.

Ecco, è un insensato (il cuore, ndt)

ma io sono come lui.

Non conosce il mio desiderio d’abbracciarlo,

non sa che mi ha fatto andare da mia madre.

O amato,

forse ti sono destinata dalla Dorata dea delle donne! (sempre Hathor, ndt)

Vieni a me,

che veda la tua bellezza,

che siano felici padre e madre,

che tutti gli uomini insieme ti facciano festa e ti festeggino,

o amato!

 

 

 

 

 

 

Scritti raccolti da Danny Fan – web – impagin. t.k.

 

– continua –

 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
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DELLA I STANZA
 
 
 
 
 
 
 

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DI POESIA E CULTURA
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LIRICHE D’AMORE DALL’ANTICO EGITTO – STANZA SESTA   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
LIRICHE D’AMORE
CHE CI GIUNGONO DALL’ANTICO EGITTO
 
 
 

 

 

 

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STANZA SESTA (DONNA) 

 

 

 
 
 

Quando passai vicino a casa sua,
trovai il portone spalancato:
il mio amato stava accanto a sua madre,
tutti i suoi fratelli e sorelle erano con lui.
Il cuore di tutti quelli che si fermavano sulla strada
s’infiammava d’amore per lui,
il giovane perfetto e senza eguali,
l’amato, dalle scelte qualità.
Mentre passavo, mi guardò:
fui felice,
col cuore contento, con grande gioia.
Ero sola per rallegrarmi,
o mio amato,
perché ti avevo visto.
Ah, se sua madre conoscesse il mio cuore!
(i miei sentimenti, ndt)
se questo le venisse subito in mente!
O Dorata,
metti ciò nel suo cuore;
allora mi affretterò verso il mio amato,
lo bacerò davanti ai suoi,
non avrò vergogna della gente,
ma mi rallegrerò della loro considerazione,
perché tu mi riconoscerai.
Farò una festa alla mia dea
-batte il mio cuore fino ad uscire- (dal petto, ndt)
perché faccia ch’io veda il mio amato,
questa notte:
è così bella, quando arriva!

 

 

 

 

 

 

 

 

Scritti raccolti da Danny Fan-impagin. t.k.

 

 – continua – 

 

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LIRICHE D’AMORE DALL’ANTICO EGITTO – STANZA V – (UOMO)   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
LIRICHE D’AMORE
CHE VENGONO DALL’ANTICO EGITTO
 
 
 
 
 

 

 

 

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STANZA QUINTA (UOMO)

 

 

 

 

Adoro la Dorata,
lodo la sua maestà,
esalto la Signora del Cielo,
canto le lodi di Hathor,
inneggio alla dea sovrana.
Mi rivolgo a lei,
lei ascolta le mie preghiere
e mi invia la mia signora.
E’ venuta per vedermi:
mi è avvenuto qualcosa d grande.
Fui allegro,
fui in gioia,
mi sentii grande,
quando mi si disse: “Viene, eccola”.
Ecco, mentre lei avanzava,
s’inchinavano i giovani,
per la grandezza d’amore per lei.
Ho fatto un voto alla mia dea (Hathor, ndt).
Ella mi ha dato la mia amata,
dopo tre giorni che ho pregato in suo nome.
Era (l’amata, ndt) lontana da me da quasi cinque giorni.

 
 

 
 
 

 

 

 

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PER LEGGER LA POESIA DELLA IV STANZA…
E DA LI' TUTTE LE PRECEDENTI…
 
 
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SE AMI VIVER L'ARTE…
I N S I E M E

 
 

LIRICHE D’AMORE DALL’ANTICO EGITTO – STANZA IV – (DONNA)   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
LIRICHE D’AMORE
CHE VENGONO DALL’ANTICO EGITTO
 
 
 
 

 

 

 

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STANZA QUARTA (donna) 

 

 

 

Galoppa il mio cuore,
quando penso al mio amore.
Non mi premette di camminare come una persona umana,
e trasalisce.
Ecco, non mi lascia prendere i vestiti,
trascuro i miei ventagli.
Non metto più cosmetico sui miei occhi
non mi profumo più d’odori soavi.
“Non fermarti,
raggiungi lo scopo!”, mi dice il mio cuore
ogni volta che penso a lui.
O cuor mio, non mi dar pena!
Perché ti comporti come un folle?
Attendi con calma:
l’amato viene verso di te,
ma anche gli occhi della folla.
Non far che la gente dica di me:
“Questa donna è caduta innamorata”.
Resta calmo ogni volta che pensi a lui,
o cuor mio, e non galoppare.

 

 

 

 

 

 

 

Scritti raccolti da Danny Fan-impagin. t.k.

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PER LEGGER LA POESIA DELLA
I STANZA

 
 
 
PER LEGGER LA POESIA DELLA
II STANZA

 
 
 
PER LEGGER LA POESIA DELLA
III STANZA…
 

 
 
 
 
 
 
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