Archivio per l'etichetta ‘poesia morale

Chiedo silenzio – Con questa poesia Neruda stavolta ci dona una sublime visione della vita   4 comments







Tra le poesie che definisco ”sublimi”,
intendendo con questo termine poesie
che uniscono alla bellezza dei versi
anche profondità di pensiero, riflessioni sulla vita, etc…,
non può mancare questa del mitico Neruda…






In molti pensano che Neruda abbia scritto solo
poesie bellissime d’amore… mentre ha in realtà
scritto anche opere di carattere morale e sociale…
di cui, tra l’altro, andava più fiero che delle prime.

Questa, che è di genere morale ed introspettivo,
ci sorprende favorevolmente.






CHIEDO SILENZIO
– NERUDA –
– SUBLIME POESIA MORALE –


Può sembrare all’inizio una poesia triste
di una persona che dà l’addio al mondo,
ma poi si apre in un affresco in cui è dipinta,
in modo chiaro e lucido,
la sua idea delle stagioni della vita… dell’amore…
ed in definitiva la sua visione del senso del nostro vivere.






Visione che appare quasi filosofica o religiosa
con la suggestiva affermazione di un eterno ciclo
nel quale la nascita ci porta sempre alla morte
e nel quale la morte ci porta sempre ad una nuova nascita.

Il Poeta dunque, pur facendo un resoconto della sua vita,
non si lascia trascinare nella malinconia dei ricordi
né dal pessimismo del pensiero sul destino dell’uomo.





Anzi, grazie anche alla proclamazione
del suo amore per Matilde (Urrutia),
che considera la donna del suo destino,
la poesia raggiunge anche un grande vigore lirico.

In ultima analisi a me sembra
che la poesia contenga, pur nel parlare di commiato,
un sereno ed innamorato abbraccio alla vita
in ogni suo aspetto.






CHIEDO SILENZIO
Pablo Neruda

Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me.
Io chiuderò gli occhi
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Una è l’amore senza fine.
La seconda è vedere l’autunno.
Non posso vivere senza che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l’estate
rotonda come un’anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, beneamata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
perché tu continui a guardarmi.
Amici, questo è ciò che voglio.
E’ quasi nulla e quasi tutto.
Ora se volete andatevene.
Ho vissuto tanto che un giorno
dovrete per forza dimenticarmi,
cancellandomi dalla lavagna:
il mio cuore è stato interminabile.
Ma perché chiedo silenzio
non crediate che io muoia:
mi accade tutto il contrario:
accade che sto per vivere.
Accade che sono e che continuo.
Non sarà dunque che dentro
di me cresceran cereali,
prima i grani che rompono
la terra per vedere la luce,
ma la madre terra è oscura:
e dentro di me sono oscuro:
sono come un pozzo nelle cui acque
la notte lascia le sue stelle
e sola prosegue per i campi.
E’ che son vissuto tanto
e che altrettanto voglio vivere.
Mai mi son sentito sé sonoro,
mai ho avuto tanti baci.
Ora, come sempre, è presto.
La luce vola con le sue api.
Lasciatemi solo con il giorno.
Chiedo il permesso di nascere.





Come sempre mi piacerebbe conoscere anche il vostro parere…



CIAO DA TONY KOSPAN



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La mia vita non è stata una scala di cristallo – Bella e sublime questa poesia di Langston Hughes   Leave a comment







Bella… profonda… suggestiva e piena di saggezza

mi appare questa poesia che non esito a definire sublime

benché l’autore non sia proprio notissimo.




 
 
 
 
 


LA MIA VITA NON E’ STATA UNA SCALA DI CRISTALLO 
– Langston Hughes –

 
Figlio, ti dirò
che la mia vita
non è stata una scala di cristallo
ma una scala di legno tarlato
con dentro i chiodi e piena di schegge
e gradini smossi sconnessi
e luoghi squallidi
senza tappeti in terra.
Ma ho sempre continuato a salire,
ed ho raggiunto le porte
ed ho voltato gli angoli di strade,
e qualche volta mi sono trovato nel buio,
buio nero, dove mai è stata luce.
Così ti dico, ragazzo mio,
di non tornare indietro,
di non soffermarti sulla scala
perché penoso è il cammino,
di non cedere, ora.
Vedi io,
continuo a salire…
E la mia vita,
non è stata una scala di cristallo.

 
 
 
 
 
 



Langston Hughes
è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense
i cui temi principali dell’attività letteraria sono stati
la vicinanza agli emarginati e la lotta al razzismo.





(Joplin, 1.2.1902 – New York 22.5.1967)



Tony Kospan



viola rangeeballon
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
Frecce (51)







 
 

“Non ho bisogno di denaro” – Poesia sublime di Alda Merini che qui ci dona versi di elevato valore morale   Leave a comment

 

 

 

Una poesia che per la sua magia e la sua spiritualità

colpisce diritto al cuore.

.
.
 
 
Richard S. Johnson 
 

 
 
NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

 
 
 
(Milano 21 3 1931 – Milano, 1º 11 2009)
 
 
 
 
Non penso siano necessarie parole
per descriverne la bellezza
in quanto basta leggerla
per gustarla con la mente e l’animo.
 
 
Essa ci consente di immergerci in un mondo
di sentimenti sublimi
capaci di arricchire il nostro spirito
e di elevarci sopra esagerati materialismi e consumismi.
 
 
  
 

Heinrich Vogeler (1872-1942) – Dreams II



Personalmente ritengo che questa breve poesia 
sia tra le sue più belle


per l’intrinseco ed elevatissimo valore morale.

L’autrice è unanimemente considerata
una delle più grandi poetesse italiane del 20° secolo.



  

  


NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

  Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti….
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.




   

  

Ciao da Tony Kospan

 

 



3
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
Frecce (174)






Un pensiero di Oriana Fallaci e la mitica poesia di Kipling “SE”.. ci parlano della DIGNITA’ – E noi cosa ne pensiamo?   Leave a comment







Parlando della dignità di un uomo, 
la nota scrittrice fiorentina
 alla fine di un suo articolo, fa un riferimento importante
ad una mitica e profondamente morale poesia di Kipling.

Qui potremo ora legger sia la sua riflessione

che la poesia del grande scrittore e poeta britannico

.

.

.

 

  
 


LA DIGNITA’
PER LA FALLACI E  PER KIPLING


Iniziamo dal pensiero della Fallaci
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
 Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
Se.
Oriana Fallaci

 
 
 
 


 
 
 
Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…


SE…
Rudyard Kipling
 
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
 
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
 
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
 
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!

 
 
 
 
 
 
 


Vedendo la realtà che ci circonda
pensate che la dignità sia ancora diffusa tra le persone
o è divenuta solo una parola antica (o una chimera)?


Ciao da Tony Kospan




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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO) NELLA PAGINA FB
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“Nessun uomo è un’isola” – Questa è la 1° di 2 mitiche poesie del poeta inglese John Donne con questo titolo   Leave a comment








Ci sono 2 poesie di John Donne
che hanno lo stesso titolo…
e che sono apparentemente simili…

Esse però hanno significati e respiri diversi
benché entrambe siano veri inni all’amore universale
ed intrise da profonda spiritualità.








LA PRIMA


NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA








Questa prima è un fantastico breve inno all’Amicizia…
ed alla Fratellanza universale…

John Donne, poeta, studioso e religioso inglese,
è noto per le vette di altissima spiritualità raggiunte dalle sue opere
ma anche per i suoi cedimenti ad umanissime e carnalissime tentazioni.








A mio parere i versi manifestano una modernità di pensiero
davvero piacevolmente sorprendente.

Ma ora leggiamola ed immergiamoci in essa. 








NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
John Donne


Nessun uomo è un’isola;
Nessun uomo sta solo.

Ogni uomo è una gioia per me;
Il dolore di ogni uomo è il mio dolore.

Abbiamo bisogno l’uno dell’altro,
perciò io difenderò
ogni uomo come mio fratello;
ogni uomo come mio amico.








Come sempre
mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.

Ciao da Orso Tony









Chiedo silenzio – Con questa poesia il grande Neruda ci dona una sublime visione della vita   1 comment







Tra le poesie che definisco ”sublimi”,
intendendo con questo termine poesie
che uniscono alla bellezza dei versi
anche profondità di pensiero, riflessioni sulla vita, etc…,
non può mancare questa del mitico Neruda…






In molti pensano che Neruda abbia scritto solo
poesie bellissime d’amore… mentre ha in realtà
scritto anche opere di carattere morale e sociale…
di cui, tra l’altro, andava più fiero che delle prime.

Questa, che è di genere morale ed introspettivo,
ci sorprende favorevolmente.






CHIEDO SILENZIO
– NERUDA –
– SUBLIME POESIA MORALE –


Può sembrare all’inizio una poesia triste
di una persona che dà l’addio al mondo,
ma poi si apre in un affresco in cui è dipinta,
in modo chiaro e lucido,
la sua idea delle stagioni della vita… dell’amore…
ed in definitiva la sua visione del senso del nostro vivere.






Visione che appare quasi filosofica o religiosa
con la suggestiva affermazione di un eterno ciclo
nel quale la nascita ci porta sempre alla morte
e nel quale la morte ci porta sempre ad una nuova nascita.

Il Poeta dunque, pur facendo un resoconto della sua vita,
non si lascia trascinare nella malinconia dei ricordi
né dal pessimismo del pensiero sul destino dell’uomo.





Anzi, grazie anche alla proclamazione
del suo amore per Matilde (Urrutia),
che considera la donna del suo destino,
la poesia raggiunge anche un grande vigore lirico.

In ultima analisi a me sembra
che la poesia contenga, pur nel parlare di commiato,
un sereno ed innamorato abbraccio alla vita
in ogni suo aspetto.






CHIEDO SILENZIO
Pablo Neruda

Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me.
Io chiuderò gli occhi
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Una è l’amore senza fine.
La seconda è vedere l’autunno.
Non posso vivere senza che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l’estate
rotonda come un’anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, beneamata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
perché tu continui a guardarmi.
Amici, questo è ciò che voglio.
E’ quasi nulla e quasi tutto.
Ora se volete andatevene.
Ho vissuto tanto che un giorno
dovrete per forza dimenticarmi,
cancellandomi dalla lavagna:
il mio cuore è stato interminabile.
Ma perché chiedo silenzio
non crediate che io muoia:
mi accade tutto il contrario:
accade che sto per vivere.
Accade che sono e che continuo.
Non sarà dunque che dentro
di me cresceran cereali,
prima i grani che rompono
la terra per vedere la luce,
ma la madre terra è oscura:
e dentro di me sono oscuro:
sono come un pozzo nelle cui acque
la notte lascia le sue stelle
e sola prosegue per i campi.
E’ che son vissuto tanto
e che altrettanto voglio vivere.
Mai mi son sentito sé sonoro,
mai ho avuto tanti baci.
Ora, come sempre, è presto.
La luce vola con le sue api.
Lasciatemi solo con il giorno.
Chiedo il permesso di nascere.





Come sempre mi piacerebbe conoscere anche il vostro parere…



CIAO DA TONY KOSPAN





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La mia vita non è stata una scala di cristallo – Bella e profonda poesia morale di Langston Hughes   Leave a comment







Bella… profonda…suggestiva e piena di saggezza

mi appare questa poesia che non esito a definire sublime

benché l’autore non sia proprio notissimo.




 
 
 
 
 


LA MIA VITA NON E’ STATA UNA SCALA DI CRISTALLO
Langston Hughes

 
Figlio, ti dirò
che la mia vita
non è stata una scala di cristallo
ma una scala di legno tarlato
con dentro i chiodi e piena di schegge
e gradini smossi sconnessi
e luoghi squallidi
senza tappeti in terra.
Ma ho sempre continuato a salire,
ed ho raggiunto le porte
ed ho voltato gli angoli di strade,
e qualche volta mi sono trovato nel buio,
buio nero, dove mai è stata luce.
Così ti dico, ragazzo mio,
di non tornare indietro,
di non soffermarti sulla scala
perché penoso è il cammino,
di non cedere, ora.
Vedi io,
continuo a salire…
E la mia vita,
non è stata una scala di cristallo.

 
 
 
 
 
 



Langston Hughes
è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense
i cui temi principali dell’attività letteraria sono stati
la vicinanza agli emarginati e la lotta al razzismo.





(Joplin, 1.2.1902 – New York 22.5.1967)



Tony Kospan



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“Non ho bisogno di denaro” – Alda Merini con questa sua poesia ci dona versi di elevato valore morale   2 comments

 

 

 

Una poesia che per la sua magia e la sua spiritualità

colpisce diritto al cuore.

.
.
 
 
Richard S. Johnson 
 

 
 
NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

 
 
 
(Milano 21 3 1931 – Milano, 1º 11 2009)
 
 
 
 
Non penso siano necessarie parole
per descriverne la bellezza
in quanto basta leggerla
per gustarla con la mente e l’animo.
 
 
Essa ci consente di immergerci in un mondo
di sentimenti sublimi
capaci di arricchire il nostro spirito
e di elevarci sopra esagerati materialismi e consumismi.
 
 
  
 

Heinrich Vogeler (1872-1942) – Dreams II



Personalmente ritengo che questa breve poesia 
sia tra le sue più belle


per l’intrinseco ed elevatissimo valore morale.

L’autrice è unanimemente considerata
una delle più grandi poetesse italiane del 20° secolo.



  

  


NON HO BISOGNO DI DENARO…
Alda Merini

  Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti….
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.




   

  

Ciao da Tony Kospan

 

 



3
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
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Frecce (174)






Un bel pensiero della Fallaci e la mitica poesia di Kipling “SE” ci parlano della DIGNITA’ – Cosa ne pensiamo?   Leave a comment







Parlando della dignità di un uomo, 
la nota scrittrice fiorentina
 alla fine di un suo articolo, fa un riferimento importante
ad una mitica e profondamente morale poesia di Kipling.

Qui potremo ora legger sia la sua riflessione

che la poesia del grande scrittore e poeta britannico

.

.

.

 

  
 


LA DIGNITA’
PER LA FALLACI E  PER KIPLING


Iniziamo dal pensiero della Fallaci
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
 Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
Se.
Oriana Fallaci

 
 
 
 


 
 
 
Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…


SE…
Rudyard Kipling
 
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
 
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
 
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
 
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!

 
 
 
 
 
 
 


Vedendo la realtà che ci circonda
pensate che la dignità sia ancora diffusa tra le persone
o è divenuta solo una parola antica (o una chimera)?


Ciao da Tony Kospan




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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO) NELLA PAGINA FB
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Nessun uomo è un’isola – La prima delle 2 mitiche poesie di John Donne con questo titolo   Leave a comment








Ci sono 2 poesie di John Donne
che hanno lo stesso titolo…
e che sono apparentemente simili…

Esse però hanno significati e respiri diversi
benché entrambe siano veri inni all’amore universale
ed intrise da profonda spiritualità.








LA PRIMA


NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA








Questa prima è un fantastico breve inno all’Amicizia…
ed alla Fratellanza universale…

John Donne, poeta, studioso e religioso inglese,
è noto per le vette di altissima spiritualità raggiunte dalle sue opere
ma anche per i suoi cedimenti ad umanissime e carnalissime tentazioni.








A mio parere i versi manifestano una modernità di pensiero
davvero piacevolmente sorprendente.

Ma ora leggiamola ed immergiamoci in essa. 








NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
John Donne


Nessun uomo è un’isola;
Nessun uomo sta solo.

Ogni uomo è una gioia per me;
Il dolore di ogni uomo è il mio dolore.

Abbiamo bisogno l’uno dell’altro,
perciò io difenderò
ogni uomo come mio fratello;
ogni uomo come mio amico.








Come sempre
mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.

Ciao da Orso Tony









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