Archivio per l'etichetta ‘poesia controcorrente’
Conoscete, penso, questo autore che è considerato
tra i più grandi scrittori e poeti americani del secolo scorso
e che ancor oggi è letto ed ammirato in tutto il mondo.
E quindi conoscete anche il suo stile assolutamente originale,
anticonformista, dissacrante, controcorrente…
così com’è stata quasi tutta la sua vita.
Ricordiamolo qui con alcune sue poesie ed alcuni aforismi…
che ci consentono di apprezzare la sua verve geniale
anche se a volte davvero esagerata (ho omesso però qui i casi più duri).
POESIE ED AFORISMI
di
Charles Bukowski
(Andernach 16.8.1920 – San Pedro 9.3.1994)
“Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze”
A L C U N E P O E S I E
(solo un gustoso assaggio)
Che differenza c’é
tra poesia e prosa?
La poesia dice troppo
in pochissimo tempo,
la prosa dice poco
e ci mette un bel po’.
Seppellitemi
vicino all’ippodromo
così che
possa sentire
l’ebbrezza
della volata finale
Sì sì
quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò la montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il suo sacro universo.

Bukowski non sa vestire,
Bukowski non sa parlare,
Bukowski ha paura delle donne,
Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese,
Bukowski é pieno di terrori,
odia i vocabolari,
le monache,
le monete,
gli autobus,
le chiese,
le panchine del parco,
i ragni,
le mosche,
le pulci,
i depravati;
Bukowski non ha fatto la guerra.
Bukowski é vecchio,
Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni;
se Bukowski fosse una scimmia
lo caccerebbero dalla tribù…

ANONIMAMENTE NOI
Alla fine
non ci rimane
che questa vita stupida…
appesa a un filo…
sorniona…
che si prende gioco
delle nostre insicurezze…
e dei timori che ci pervadono…
L’unico atto
che possiamo compiere…
è di amarla
di un amore smisurato.
SPRECARE LA VITA
lamentele inifme e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque ( me)
e il peggio è che chi
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
e così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha
siede nell´angolo
e sorride.
A L C U N I A F O R I S M I
Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.
Certi non diventano mai pazzi… Quanto noiose possono essere le loro vite.
L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Non essere giù perchè la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un altra e ti lascerà anche quella.
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l’erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.
.
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.
.
Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.
Genio è l’uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
I grandi uomini sono i più soli.
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo.
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.

CIAO DA TONY KOSPAN
P.S. CHI VUOL LEGGERE UNA SUA BREVE BIOGRAFIA
CON ALTRE SUE POESIE ED AFORISMI…



UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Nell’immenso mondo della poesia
non manca alcun genere…
nemmeno quello della trasgressione
che ha come
illustre antesignano il nostro Cecco Angiolieri
(per quel che riguarda l’ultimo millennio).
(Andernach 16 agosto 1920 – San Pedro 9 marzo 1994)
Non possiamo quindi non ricordar oggi
Charles Bukowski poeta e scrittore
mito della letteratura statunitense del 900…
(soprattutto riguardo al mondo underground e alla beat generation)
ma i cui dissacranti versi
sono ancor oggi letti in ogni parte del mondo.
POETA E SCRITTORE.. RE DELLA TRASGRESSIONE
BREVE BIOGRAFIA… AFORISMI E POESIE
a cura di Tony Kospan
Il successo delle sue opere
nasce da un mix di simpatia, sarcasmo, sberleffi e…
opposte visioni della consueta e spesso banale realtà.
Nella sua vita inseguì sempre un cosciente amore
per la sregolatezza in campo sessuale,
alcoolico, nel gioco (scommesse ippiche)
e nei rapporti interpersonali…
BREVE BIOGRAFIA
Bisogna dire, ad onor del vero, che ha avuto un’infanzia tremenda piena di umiliazioni da parte del padre, vittima della “grande crisi” del ’29, e degli amici d’infanzia… per il suo accento tedesco…
E’ nato infatti in Germania da una tedesca e da un soldato americano che dopo un po’ si trasferirono negli USA con il piccolo… Charles… ma il vero nome era Heinrich Karl Bukowski.
Da giovane ha lavorato presso l’Ufficio postale di Los Angeles ma nel contempo si dedica ad eccessi di ogni genere…
Nel 1959 ha iniziato a scrivere poesie con buon successo.
Nel 1969 conosceva un manager, John Martin, che accortosi delle sue qualità letterarie gli faceva pubbblicare diversi libri che hanno una notevole diffusione…
La sua vita però rimaneva sempre irregolare nonostante il successo e questo lo portava anche ad eccessi pericolosissimi… (alcool, gioco, donne etc.) e perfino a rischiare la pelle…
Lo salverà però negli ultimi anni Linda Lee l’unica tra le sue tante “compagne” che riesce a fargli cambiare, sia il modo di mangiare che di bere…, e quindi anche il modo di vivere…
Di lei lo stesso Charles scrive “Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita“
Grazie alle vendite dei suoi libri ed ad alcune trasposizioni cinematografiche ha comunque vissuto gli ultimi anni in serena agiatezza.
Qui di seguito una piccola raccolta di pensieri e poesie
da cui possiamo evincere
la sua personalità sorprendente e controcorrente
ma in cui però possiamo spesso scoprire
l’esistenza di un fondo di verità
QUALCHE SUO AFORISMA
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita.
Io ho preso parecchie lauree.
Chiamatemi dottore.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e,
5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente pulita e,
8 volte su 9, vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.
Ovviamente è possibile amare un essere umano,
se non lo si conosce abbastanza bene.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
L’anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci:
soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.

QUALCHE SUA POESIA
(TRA LE MENO TRASGRESSIVE…)
2 NEMICI
Due memici per la vita
si sono incontrati
in un sushi bar
Io gli auguro la morte
come lui si augura la mia.
Impugno i bastoncini
sorrido
e prendo un
California roll
TIRA I FILI, MARIONETTA BALLA
Ogni uomo deve capire
che tutto può sparire molto
in fretta:
il gatto, la donna, il lavoro,
la ruota davanti,
il letto, le pareti, la
stanza; tutte le nostre necessità
amore compreso,
poggiano su fondamenta di sabbia,
e ogni causa determinata,
per sconnessa che sia:
la morte di un ragazzo a Hong Kong
o una tormenta a Omaha…
può essere la tua rovina.
Tutte le tue stoviglie che si spaccano
sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra
e tu sei là, ubriaco,
in mezzo alla stanza e lei domanda:
“Mio dio, cosa succede?”,
e tu rispondi: “Non so,
non so”…
UNA POESIA E’ UNA CITTA’
una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore…
una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9.09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l’oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte…
una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo…
e ora metto questo sotto vetro
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l’altro fino all’estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.
ESAME
ah sì, sono un bravo ragazzo
appena resta poca
carta igienica
tolgo il rotolo
e
ne rimetto uno ben pieno
non vivo
solo
e sono cosciente
che un´improvvisa ricerca nervosa
di quel rotolo
di carta
può mandare in malora
i più teneri umori
o scagliare maledizioni
sulle piastrelle
del bagno
bravi ragazzi come me
servono a qualcosa
in questo mondo difficile
LA MADAMA
3 monelli mi corrono incontro
soffiando nei fischietti
e strillano
sei in arresto!
sei ubriaco!
e cominciano
a picchiarmi sulle gambe
con i loro manganelli di plastica.
uno ha addirittura
il distintivo. un altro ha
le manette ma le braccia sono levate al cielo.
quando entro nel negozio di liquori
piroettano sul marciapiede
come api
chiuse fuori dall’arnia.
compro una bottiglia di whisky
scadente
e
3 stecche di zucchero candito.
Ciao da Tony Kospan
Per chi vuol approfondire la sua conoscenza
con altri aforismi ed altre poesie
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Conoscete, penso, questo autore che è considerato
tra i più grandi scrittori e poeti americani del secolo scorso
e che ancor oggi è letto ed ammirato in tutto il mondo.
E quindi conoscete anche il suo stile assolutamente originale,
anticonformista, dissacrante, controcorrente…
così com’è stata quasi tutta la sua vita.
Ricordiamolo qui con alcune sue poesie ed alcuni aforismi…
che ci consentono di apprezzare la sua verve geniale
anche se a volte davvero esagerata (ho omesso però qui i casi più duri).
POESIE ED AFORISMI
di
Charles Bukowski
(Andernach 16.8.1920 – San Pedro 9.3.1994)
“Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze”
A L C U N E P O E S I E
(solo un gustoso assaggio)
Che differenza c’é
tra poesia e prosa?
La poesia dice troppo
in pochissimo tempo,
la prosa dice poco
e ci mette un bel po’.
Seppellitemi
vicino all’ippodromo
così che
possa sentire
l’ebbrezza
della volata finale
Sì sì
quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò la montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il suo sacro universo.

Bukowski non sa vestire,
Bukowski non sa parlare,
Bukowski ha paura delle donne,
Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese,
Bukowski é pieno di terrori,
odia i vocabolari,
le monache,
le monete,
gli autobus,
le chiese,
le panchine del parco,
i ragni,
le mosche,
le pulci,
i depravati;
Bukowski non ha fatto la guerra.
Bukowski é vecchio,
Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni;
se Bukowski fosse una scimmia
lo caccerebbero dalla tribù…

ANONIMAMENTE NOI
Alla fine
non ci rimane
che questa vita stupida…
appesa a un filo…
sorniona…
che si prende gioco
delle nostre insicurezze…
e dei timori che ci pervadono…
L’unico atto
che possiamo compiere…
è di amarla
di un amore smisurato.
SPRECARE LA VITA
lamentele inifme e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque ( me)
e il peggio è che chi
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
e così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha
siede nell´angolo
e sorride.
A L C U N I A F O R I S M I
Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.
Certi non diventano mai pazzi… Quanto noiose possono essere le loro vite.
L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Non essere giù perchè la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un altra e ti lascerà anche quella.
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l’erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.
.
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.
.
Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.
Genio è l’uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
I grandi uomini sono i più soli.
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo.
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.

CIAO DA TONY KOSPAN
P.S. CHI VUOL LEGGERE UNA SUA BREVE BIOGRAFIA
CON ALTRE SUE POESIE ED AFORISMI…



UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Nell’immenso mondo della poesia
non manca alcun genere…
nemmeno quello della trasgressione
che ha come
illustre antesignano il nostro Cecco Angiolieri
(per quel che riguarda l’ultimo millennio).
(Andernach 16 agosto 1920 – San Pedro 9 marzo 1994)
Non possiamo quindi non ricordar oggi
Charles Bukowski poeta e scrittore
mito della letteratura statunitense del 900…
(soprattutto riguardo al mondo underground e alla beat generation)
ma i cui dissacranti versi
sono ancor oggi letti in ogni parte del mondo.
POETA E SCRITTORE.. RE DELLA TRASGRESSIONE
BREVE BIOGRAFIA… AFORISMI E POESIE
a cura di Tony Kospan
Il successo delle sue opere
nasce da un mix di simpatia, sarcasmo, sberleffi e…
opposte visioni della consueta e spesso banale realtà.
Nella sua vita inseguì sempre un cosciente amore
per la sregolatezza in campo sessuale,
alcoolico, nel gioco (scommesse ippiche)
e nei rapporti interpersonali…
BREVE BIOGRAFIA
Bisogna dire, ad onor del vero, che ha avuto un’infanzia tremenda piena di umiliazioni da parte del padre, vittima della “grande crisi” del ’29, e degli amici d’infanzia… per il suo accento tedesco…
E’ nato infatti in Germania da una tedesca e da un soldato americano che dopo un po’ si trasferirono negli USA con il piccolo… Charles… ma il vero nome era Heinrich Karl Bukowski.
Da giovane ha lavorato presso l’Ufficio postale di Los Angeles ma nel contempo si dedica ad eccessi di ogni genere…
Nel 1959 ha iniziato a scrivere poesie con buon successo.
Nel 1969 conosceva un manager, John Martin, che accortosi delle sue qualità letterarie gli faceva pubbblicare diversi libri che hanno una notevole diffusione…
La sua vita però rimaneva sempre irregolare nonostante il successo e questo lo portava anche ad eccessi pericolosissimi… (alcool, gioco, donne etc.) e perfino a rischiare la pelle…
Lo salverà però negli ultimi anni Linda Lee l’unica tra le sue tante “compagne” che riesce a fargli cambiare, sia il modo di mangiare che di bere…, e quindi anche il modo di vivere…
Di lei lo stesso Charles scrive “Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita“
Grazie alle vendite dei suoi libri ed ad alcune trasposizioni cinematografiche ha comunque vissuto gli ultimi anni in serena agiatezza.
Qui di seguito una piccola raccolta di pensieri e poesie
da cui possiamo evincere
la sua personalità sorprendente e controcorrente
ma in cui però possiamo spesso scoprire
l’esistenza di un fondo di verità
QUALCHE SUO AFORISMA
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita.
Io ho preso parecchie lauree.
Chiamatemi dottore.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e,
5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente pulita e,
8 volte su 9, vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.
Ovviamente è possibile amare un essere umano,
se non lo si conosce abbastanza bene.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
L’anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci:
soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.

QUALCHE SUA POESIA
(TRA LE MENO TRASGRESSIVE…)
2 NEMICI
Due memici per la vita
si sono incontrati
in un sushi bar
Io gli auguro la morte
come lui si augura la mia.
Impugno i bastoncini
sorrido
e prendo un
California roll
TIRA I FILI, MARIONETTA BALLA
Ogni uomo deve capire
che tutto può sparire molto
in fretta:
il gatto, la donna, il lavoro,
la ruota davanti,
il letto, le pareti, la
stanza; tutte le nostre necessità
amore compreso,
poggiano su fondamenta di sabbia,
e ogni causa determinata,
per sconnessa che sia:
la morte di un ragazzo a Hong Kong
o una tormenta a Omaha…
può essere la tua rovina.
Tutte le tue stoviglie che si spaccano
sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra
e tu sei là, ubriaco,
in mezzo alla stanza e lei domanda:
“Mio dio, cosa succede?”,
e tu rispondi: “Non so,
non so”…
UNA POESIA E’ UNA CITTA’
una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore…
una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9.09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l’oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte…
una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo…
e ora metto questo sotto vetro
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l’altro fino all’estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.
ESAME
ah sì, sono un bravo ragazzo
appena resta poca
carta igienica
tolgo il rotolo
e
ne rimetto uno ben pieno
non vivo
solo
e sono cosciente
che un´improvvisa ricerca nervosa
di quel rotolo
di carta
può mandare in malora
i più teneri umori
o scagliare maledizioni
sulle piastrelle
del bagno
bravi ragazzi come me
servono a qualcosa
in questo mondo difficile
LA MADAMA
3 monelli mi corrono incontro
soffiando nei fischietti
e strillano
sei in arresto!
sei ubriaco!
e cominciano
a picchiarmi sulle gambe
con i loro manganelli di plastica.
uno ha addirittura
il distintivo. un altro ha
le manette ma le braccia sono levate al cielo.
quando entro nel negozio di liquori
piroettano sul marciapiede
come api
chiuse fuori dall’arnia.
compro una bottiglia di whisky
scadente
e
3 stecche di zucchero candito.
Ciao da Tony Kospan
Per chi vuol approfondire la sua conoscenza
con altri aforismi ed altre poesie
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Conoscete, penso, questo autore che è considerato
tra i più grandi scrittori e poeti americani del secolo scorso
e che ancor oggi è letto ed ammirato in tutto il mondo.
E quindi conoscete anche il suo stile assolutamente originale,
anticonformista, dissacrante, controcorrente…
così com’è stata quasi tutta la sua vita.
Ricordiamolo qui con alcune sue poesie ed alcuni aforismi…
che ci consentono di apprezzare la sua verve geniale
anche se a volte davvero esagerata (ho omesso però qui i casi più duri).
POESIE ED AFORISMI
di
Charles Bukowski
(Andernach 16.8.1920 – San Pedro 9.3.1994)
“Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze”
A L C U N E P O E S I E
(solo un gustoso assaggio)
Che differenza c’é
tra poesia e prosa?
La poesia dice troppo
in pochissimo tempo,
la prosa dice poco
e ci mette un bel po’.
Seppellitemi
vicino all’ippodromo
così che
possa sentire
l’ebbrezza
della volata finale
Sì sì
quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò la montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il suo sacro universo.

Bukowski non sa vestire,
Bukowski non sa parlare,
Bukowski ha paura delle donne,
Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese,
Bukowski é pieno di terrori,
odia i vocabolari,
le monache,
le monete,
gli autobus,
le chiese,
le panchine del parco,
i ragni,
le mosche,
le pulci,
i depravati;
Bukowski non ha fatto la guerra.
Bukowski é vecchio,
Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni;
se Bukowski fosse una scimmia
lo caccerebbero dalla tribù…

ANONIMAMENTE NOI
Alla fine
non ci rimane
che questa vita stupida…
appesa a un filo…
sorniona…
che si prende gioco
delle nostre insicurezze…
e dei timori che ci pervadono…
L’unico atto
che possiamo compiere…
è di amarla
di un amore smisurato.
SPRECARE LA VITA
lamentele inifme e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque ( me)
e il peggio è che chi
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
e così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha
siede nell´angolo
e sorride.
A L C U N I A F O R I S M I
Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.
Certi non diventano mai pazzi… Quanto noiose possono essere le loro vite.
L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Non essere giù perchè la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un altra e ti lascerà anche quella.
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l’erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.
.
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.
.
Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.
Genio è l’uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
I grandi uomini sono i più soli.
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo.
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.

CIAO DA TONY KOSPAN
P.S. CHI VUOL LEGGERE UNA SUA BREVE BIOGRAFIA
CON ALTRE SUE POESIE ED AFORISMI…



UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Nell’immenso mondo della poesia
non manca alcun genere…
nemmeno quello della trasgressione
che ha come
illustre antesignano il nostro Cecco Angiolieri
(per quel che riguarda l’ultimo millennio).
(Andernach 16 agosto 1920 – San Pedro 9 marzo 1994)
Non possiamo quindi non ricordar oggi
Charles Bukowski poeta e scrittore
mito della letteratura statunitense del 900…
(soprattutto riguardo al mondo underground e alla beat generation)
ma i cui dissacranti versi
sono ancor oggi letti in ogni parte del mondo.
POETA E SCRITTORE.. RE DELLA TRASGRESSIONE
BREVE BIOGRAFIA… AFORISMI E POESIE
a cura di Tony Kospan
Il successo delle sue opere
nasce da un mix di simpatia, sarcasmo, sberleffi e…
opposte visioni della consueta e spesso banale realtà.
Nella sua vita inseguì sempre un cosciente amore
per la sregolatezza in campo sessuale,
alcoolico, nel gioco (scommesse ippiche)
e nei rapporti interpersonali…
BREVE BIOGRAFIA
Bisogna dire, ad onor del vero, che ha avuto un’infanzia tremenda piena di umiliazioni da parte del padre, vittima della “grande crisi” del ’29, e degli amici d’infanzia… per il suo accento tedesco…
E’ nato infatti in Germania da una tedesca e da un soldato americano che dopo un po’ si trasferirono negli USA con il piccolo… Charles… ma il vero nome era Heinrich Karl Bukowski.
Da giovane ha lavorato presso l’Ufficio postale di Los Angeles ma nel contempo si dedica ad eccessi di ogni genere…
Nel 1959 ha iniziato a scrivere poesie con buon successo.
Nel 1969 conosceva un manager, John Martin, che accortosi delle sue qualità letterarie gli faceva pubbblicare diversi libri che hanno una notevole diffusione…
La sua vita però rimaneva sempre irregolare nonostante il successo e questo lo portava anche ad eccessi pericolosissimi… (alcool, gioco, donne etc.) e perfino a rischiare la pelle…
Lo salverà però negli ultimi anni Linda Lee l’unica tra le sue tante “compagne” che riesce a fargli cambiare, sia il modo di mangiare che di bere…, e quindi anche il modo di vivere…
Di lei lo stesso Charles scrive “Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita“
Grazie alle vendite dei suoi libri ed ad alcune trasposizioni cinematografiche ha comunque vissuto gli ultimi anni in serena agiatezza.
Qui di seguito una piccola raccolta di pensieri e poesie
da cui possiamo evincere
la sua personalità sorprendente e controcorrente
ma in cui però possiamo spesso scoprire
l’esistenza di un fondo di verità
QUALCHE SUO AFORISMA
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita.
Io ho preso parecchie lauree.
Chiamatemi dottore.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e,
5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente pulita e,
8 volte su 9, vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.
Ovviamente è possibile amare un essere umano,
se non lo si conosce abbastanza bene.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
L’anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci:
soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.

QUALCHE SUA POESIA
(TRA LE MENO TRASGRESSIVE…)
2 NEMICI
Due memici per la vita
si sono incontrati
in un sushi bar
Io gli auguro la morte
come lui si augura la mia.
Impugno i bastoncini
sorrido
e prendo un
California roll
TIRA I FILI, MARIONETTA BALLA
Ogni uomo deve capire
che tutto può sparire molto
in fretta:
il gatto, la donna, il lavoro,
la ruota davanti,
il letto, le pareti, la
stanza; tutte le nostre necessità
amore compreso,
poggiano su fondamenta di sabbia,
e ogni causa determinata,
per sconnessa che sia:
la morte di un ragazzo a Hong Kong
o una tormenta a Omaha…
può essere la tua rovina.
Tutte le tue stoviglie che si spaccano
sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra
e tu sei là, ubriaco,
in mezzo alla stanza e lei domanda:
“Mio dio, cosa succede?”,
e tu rispondi: “Non so,
non so”…
UNA POESIA E’ UNA CITTA’
una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore…
una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9.09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l’oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte…
una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo…
e ora metto questo sotto vetro
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l’altro fino all’estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.
ESAME
ah sì, sono un bravo ragazzo
appena resta poca
carta igienica
tolgo il rotolo
e
ne rimetto uno ben pieno
non vivo
solo
e sono cosciente
che un´improvvisa ricerca nervosa
di quel rotolo
di carta
può mandare in malora
i più teneri umori
o scagliare maledizioni
sulle piastrelle
del bagno
bravi ragazzi come me
servono a qualcosa
in questo mondo difficile
LA MADAMA
3 monelli mi corrono incontro
soffiando nei fischietti
e strillano
sei in arresto!
sei ubriaco!
e cominciano
a picchiarmi sulle gambe
con i loro manganelli di plastica.
uno ha addirittura
il distintivo. un altro ha
le manette ma le braccia sono levate al cielo.
quando entro nel negozio di liquori
piroettano sul marciapiede
come api
chiuse fuori dall’arnia.
compro una bottiglia di whisky
scadente
e
3 stecche di zucchero candito.
Ciao da Tony Kospan
Per chi vuol approfondire la sua conoscenza
con altri aforismi ed altre poesie
Mi piace:
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Conoscete, penso, questo autore che è considerato
tra i più grandi scrittori e poeti americani del secolo scorso
e che ancor oggi è letto ed ammirato in tutto il mondo.
E quindi conoscete anche il suo stile assolutamente originale,
anticonformista, dissacrante, controcorrente…
così com’è stata quasi tutta la sua vita.
Ricordiamolo qui con alcune sue poesie ed alcuni aforismi…
che ci consentono di apprezzare la sua verve geniale
anche se a volte davvero esagerata (ho omesso però qui i casi più duri).
POESIE ED AFORISMI
di
Charles Bukowski
(Andernach 16.8.1920 – San Pedro 9.3.1994)
“Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze”
A L C U N E P O E S I E
(solo un gustoso assaggio)
Che differenza c’é
tra poesia e prosa?
La poesia dice troppo
in pochissimo tempo,
la prosa dice poco
e ci mette un bel po’.
Seppellitemi
vicino all’ippodromo
così che
possa sentire
l’ebbrezza
della volata finale
Sì sì
quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò la montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il suo sacro universo.

Bukowski non sa vestire,
Bukowski non sa parlare,
Bukowski ha paura delle donne,
Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese,
Bukowski é pieno di terrori,
odia i vocabolari,
le monache,
le monete,
gli autobus,
le chiese,
le panchine del parco,
i ragni,
le mosche,
le pulci,
i depravati;
Bukowski non ha fatto la guerra.
Bukowski é vecchio,
Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni;
se Bukowski fosse una scimmia
lo caccerebbero dalla tribù…

ANONIMAMENTE NOI
Alla fine
non ci rimane
che questa vita stupida…
appesa a un filo…
sorniona…
che si prende gioco
delle nostre insicurezze…
e dei timori che ci pervadono…
L’unico atto
che possiamo compiere…
è di amarla
di un amore smisurato.
SPRECARE LA VITA
lamentele inifme e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque ( me)
e il peggio è che chi
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
e così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha
siede nell´angolo
e sorride.
A L C U N I A F O R I S M I
Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.
Certi non diventano mai pazzi… Quanto noiose possono essere le loro vite.
L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Non essere giù perchè la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un altra e ti lascerà anche quella.
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l’erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.
.
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.
.
Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.
Genio è l’uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
I grandi uomini sono i più soli.
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo.
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.

CIAO DA TONY KOSPAN
P.S. CHI VUOL LEGGERE UNA SUA BREVE BIOGRAFIA
CON ALTRE SUE POESIE ED AFORISMI…



UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
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Nell’immenso mondo della poesia
non manca alcun genere…
nemmeno quello della trasgressione
che ha come
illustre antesignano il nostro Cecco Angiolieri
(per quel che riguarda l’ultimo millennio).
(Andernach 16 agosto 1920 – San Pedro 9 marzo 1994)
Non possiamo quindi non ricordar oggi
Charles Bukowski poeta e scrittore
mito della letteratura statunitense del 900…
(soprattutto riguardo al mondo underground e alla beat generation)
ma i cui dissacranti versi
sono ancor oggi letti in ogni parte del mondo.
POETA E SCRITTORE.. RE DELLA TRASGRESSIONE
BREVE BIOGRAFIA… AFORISMI E POESIE
a cura di Tony Kospan
Il successo delle sue opere
nasce da un mix di simpatia, sarcasmo, sberleffi e…
opposte visioni della consueta e spesso banale realtà.
Nella sua vita inseguì sempre un cosciente amore
per la sregolatezza in campo sessuale,
alcoolico, nel gioco (scommesse ippiche)
e nei rapporti interpersonali…
BREVE BIOGRAFIA
Bisogna dire, ad onor del vero, che ha avuto un’infanzia tremenda piena di umiliazioni da parte del padre, vittima della “grande crisi” del ’29, e degli amici d’infanzia… per il suo accento tedesco…
E’ nato infatti in Germania da una tedesca e da un soldato americano che dopo un po’ si trasferirono negli USA con il piccolo… Charles… ma il vero nome era Heinrich Karl Bukowski.
Da giovane ha lavorato presso l’Ufficio postale di Los Angeles ma nel contempo si dedica ad eccessi di ogni genere…
Nel 1959 ha iniziato a scrivere poesie con buon successo.
Nel 1969 conosceva un manager, John Martin, che accortosi delle sue qualità letterarie gli faceva pubbblicare diversi libri che hanno una notevole diffusione…
La sua vita però rimaneva sempre irregolare nonostante il successo e questo lo portava anche ad eccessi pericolosissimi… (alcool, gioco, donne etc.) e perfino a rischiare la pelle…
Lo salverà però negli ultimi anni Linda Lee l’unica tra le sue tante “compagne” che riesce a fargli cambiare, sia il modo di mangiare che di bere…, e quindi anche il modo di vivere…
Di lei lo stesso Charles scrive “Linda era stata mandata dagli dei per salvarmi la vita“
Grazie alle vendite dei suoi libri ed ad alcune trasposizioni cinematografiche ha comunque vissuto gli ultimi anni in serena agiatezza.
Qui di seguito una piccola raccolta di pensieri e poesie
da cui possiamo evincere
la sua personalità sorprendente e controcorrente
ma in cui però possiamo spesso scoprire
l’esistenza di un fondo di verità
QUALCHE SUO AFORISMA
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita.
Io ho preso parecchie lauree.
Chiamatemi dottore.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e,
5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente pulita e,
8 volte su 9, vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.
Ovviamente è possibile amare un essere umano,
se non lo si conosce abbastanza bene.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
L’anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci:
soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.

QUALCHE SUA POESIA
(TRA LE MENO TRASGRESSIVE…)
2 NEMICI
Due memici per la vita
si sono incontrati
in un sushi bar
Io gli auguro la morte
come lui si augura la mia.
Impugno i bastoncini
sorrido
e prendo un
California roll
TIRA I FILI, MARIONETTA BALLA
Ogni uomo deve capire
che tutto può sparire molto
in fretta:
il gatto, la donna, il lavoro,
la ruota davanti,
il letto, le pareti, la
stanza; tutte le nostre necessità
amore compreso,
poggiano su fondamenta di sabbia,
e ogni causa determinata,
per sconnessa che sia:
la morte di un ragazzo a Hong Kong
o una tormenta a Omaha…
può essere la tua rovina.
Tutte le tue stoviglie che si spaccano
sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra
e tu sei là, ubriaco,
in mezzo alla stanza e lei domanda:
“Mio dio, cosa succede?”,
e tu rispondi: “Non so,
non so”…
UNA POESIA E’ UNA CITTA’
una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore…
una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9.09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l’oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte…
una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo…
e ora metto questo sotto vetro
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l’altro fino all’estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.
ESAME
ah sì, sono un bravo ragazzo
appena resta poca
carta igienica
tolgo il rotolo
e
ne rimetto uno ben pieno
non vivo
solo
e sono cosciente
che un´improvvisa ricerca nervosa
di quel rotolo
di carta
può mandare in malora
i più teneri umori
o scagliare maledizioni
sulle piastrelle
del bagno
bravi ragazzi come me
servono a qualcosa
in questo mondo difficile
LA MADAMA
3 monelli mi corrono incontro
soffiando nei fischietti
e strillano
sei in arresto!
sei ubriaco!
e cominciano
a picchiarmi sulle gambe
con i loro manganelli di plastica.
uno ha addirittura
il distintivo. un altro ha
le manette ma le braccia sono levate al cielo.
quando entro nel negozio di liquori
piroettano sul marciapiede
come api
chiuse fuori dall’arnia.
compro una bottiglia di whisky
scadente
e
3 stecche di zucchero candito.
Ciao da Tony Kospan
Per chi vuol approfondire la sua conoscenza
con altri aforismi ed altre poesie
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Nel vasto mondo della poesia un posto non secondario
ce l’ha la poesia dissacrante, controcorrente, originale, sorprendente
ed uno degli antesignani è l’autore di cui vado a parlarvi
soprattutto in relazione alla sua poesia più nota
per il suo sorridente anticonformismo.
UN POETA – UNA POESIA
CECCO ANGIOLIERI
a cura di Tony Kospan

Ecco la sua… autopresentazione…
“Tre cose solamente m’énno in grado
[…] cioè, la donna, la taverna e ‘l dado”…
Certo come presentazione non è delle più tranquille,
eppure così Cecco Angiolieri (1260-1311)
si descrive in uno dei suoi sonetti:
“tre cose soltanto mi piacciono: le donne, la taverna
(cioè, il vino) e il dado (cioè, il gioco)”.
John William Waterhouse – Decamerone
Nasce a Siena intorno al 1260.
Si conosce poco della sua vita, ma, da testimonianze dell’epoca, si sa di una vita sregolata e dissipata.
Nel 1281, ad esempio, fu multato tre volte per disturbo della quiete pubblica e nel 1291 fu implicato nel ferimento di un uomo.
Nel 1296 venne allontanato da Siena, per cause politiche. Nel 1302, per bisogno di soldi, fu costretto a vendere un suo podere.
Alla sua morte, avvenuta forse nel 1312, i cinque figli rinunciarono all’eredità perché gravata da troppi debiti.
I sonetti dell’Angiolieri sono circa 150 e sono eseguiti nella tipica tradizione goliardica della poesia giocosa.
E’ da considerare uno dei primi poeti in volgare ed è, sicuramente, uno tra i più amati dai giovani (ancora oggi) proprio per il suo il suo modo di vedere la vita in maniera così gaia e priva di alcun freno
Certo la sua vita fu del tutto fuori degli schemi dell’epoca… e la sua poesia nella sua massima originalità e vivacità è appunto espressione di ciò… anche se forse si divertiva anche ad esagerare un pochettino… e per questo è amata ancor oggi da coloro che desiderano visioni inconsuete della realtà.
Ma ora eccola… questa poesia che l’ha reso immortale… e che in molti abbiamo amato fin dai tempi scolastici per l’interno spirito ribelle e controcorrente ma anche simpaticamente guascone che aleggia in essa.
S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo
S’i’ fosse foco, arderei’ il mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil en profondo;
s’i’ fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti ‘ cristiani embrigarei;
s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.
S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi’ madre.
S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.
Per chi avesse difficoltà a comprendere il testo
ecco una traduzione in italiano moderno
Se fossi fuoco, brucerei il mondo;
se fossi vento, lo sconvolgerei con tempeste;
se fossi acqua, lo annegherei;
se fossi Dio, lo farei sprofondare.
Se fossi papa, allora sarei allegro,
perché potrei mettere nei guai tutti i cristiani;
se fossi imperatore, lo saprei fare proprio bene;
taglierei la testa di netto a tutti quanti.
Se fossi morte, andrei da mio padre;
se fossi vita, non rimarrei con lui;
lo stesso farei con mia madre.
Se fossi Cecco, come sono e sono sempre stato,
terrei le donne giovani e belle,
e lascerei quelle sporche e vecchie agli altri.
Ma ora, se vogliamo, possiamo anche ascoltarla,
in una splendida e musicale interpretazione del grande De André
grazie a questo video.
Tony Kospan
STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
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Conoscete, penso, questo autore che è considerato
tra i più grandi scrittori e poeti americani del secolo scorso
e che ancor oggi è letto ed ammirato in tutto il mondo.
E quindi conoscete anche il suo stile assolutamente originale,
anticonformista, dissacrante, controcorrente…
così com’è stata quasi tutta la sua vita.
Ricordiamolo qui con alcune sue poesie ed alcuni aforismi…
che ci consentono di apprezzare la sua verve geniale
anche se a volte davvero esagerata (ho omesso però qui i casi più duri).
POESIE ED AFORISMI
di
Charles Bukowski
(Andernach 16.8.1920 – San Pedro 9.3.1994)
“Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze”
A L C U N E P O E S I E
(solo un gustoso assaggio)
Che differenza c’é
tra poesia e prosa?
La poesia dice troppo
in pochissimo tempo,
la prosa dice poco
e ci mette un bel po’.
Seppellitemi
vicino all’ippodromo
così che
possa sentire
l’ebbrezza
della volata finale
Sì sì
quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò la montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il suo sacro universo.

Bukowski non sa vestire,
Bukowski non sa parlare,
Bukowski ha paura delle donne,
Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese,
Bukowski é pieno di terrori,
odia i vocabolari,
le monache,
le monete,
gli autobus,
le chiese,
le panchine del parco,
i ragni,
le mosche,
le pulci,
i depravati;
Bukowski non ha fatto la guerra.
Bukowski é vecchio,
Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni;
se Bukowski fosse una scimmia
lo caccerebbero dalla tribù…

ANONIMAMENTE NOI
Alla fine
non ci rimane
che questa vita stupida…
appesa a un filo…
sorniona…
che si prende gioco
delle nostre insicurezze…
e dei timori che ci pervadono…
L’unico atto
che possiamo compiere…
è di amarla
di un amore smisurato.
SPRECARE LA VITA
lamentele inifme e triviali,
costantemente ripetute,
possono far ammattire un santo,
per tacere di un bravo ragazzo
qualunque ( me)
e il peggio è che chi
si lamenta
nemmeno si accorge di farlo
a meno che non glielo dici
e perfino se glielo dici
non ci crede.
e così non si conclude
niente
ed è solo un altro giorno
sprecato,
preso a calci,
mutilato
mentre il Buddha
siede nell´angolo
e sorride.
A L C U N I A F O R I S M I
Godo nel minacciare il sole con una pistola ad acqua.
Certi non diventano mai pazzi… Quanto noiose possono essere le loro vite.
L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri.
Credo che non viaggerò mai più. Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Non essere giù perchè la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un altra e ti lascerà anche quella.
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto
Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.
Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l’erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.
.
Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.
.
Le due più grandi invenzioni dell’uomo sono il letto e la bomba atomica: il primo ti tiene lontano dalle noie, la seconda le elimina.
Genio è l’uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
I grandi uomini sono i più soli.
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.
La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ne impiega troppo.
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.

CIAO DA TONY KOSPAN
P.S. CHI VUOL LEGGERE UNA SUA BREVE BIOGRAFIA
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