uno dei fondatori della moderna pittura messicana.
Diego Rivera (Guanajuato 8.12.1886 – Città del Messico 24.11.1957)
Si contraddistingue per le tematiche sociali dei suoi murales
dipinti soprattutto nel centro di Città del Messico.
La sua è una pittura intrisa d’amore per il Messico
che racconta con accenti epici e spirito rivoluzionario.
BREVE BIOGRAFIA
Fin da piccolo appare un bimbo prodigio
e mostra interesse per l’arte.
Da adolescente inizia gli studi artistici
e si appassiona ai temi ed agli stili dell’arte precolombiana.
Diego Rivera – Modesta – 1937
Grazie ad una borsa di studio, a 21 anni, fa un viaggio in Europa
e si sofferma soprattutto in Francia dove all’epoca trionfano le avanguardie
dell’arte mondiale ed ha esperienze cubiste, fauviste e futuriste.
Paulette Goddard
Tornato in Messico nel 1921 si dedica, con uno stile tutto suo
ma influenzato dall’arte popolare messicana, all’attività
di creatore di murales dipingendo chilometri di muri.
Nel 1929 sposa la grande pittrice Frida Kahlo con cui avrà
sempre rapporti di grande amore ma anche molto conflittuali
per la sua incapacità a rinunciare ad essere un “dongiovannni”.
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Grande lavoratore continuò per tutta la vita a dipingere,
con le sue grandi doti di disegnatore e creatore di colori,
sempre seguendo l’idea guida che l’arte doveva testimoniare
la cultura e le tradizioni della società messicana e
la necessità di una società più giusta e senza differenze.
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La rivoluzione messicana del 1910
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Clicando qui giù, nel video,
altri dipinti e murales di Diego Rivera
associati alla nota canzone “Solamente una Vez”
del poeta Agustin Lara anch’egli messicano.
,
Linda Christian
Morì poco prima di compiere 71 anni e le sue ceneri,
nonostante lui non volesse,
furono collocate
nella “Rotonda degli uomini illustri”
Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
EDWARD HOPPER
OVVERO
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.
Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.
Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.
Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.
Prima fila
Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.
Chop Suey (1929)
ANALISI DELLA SUA PITTURA
Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.
La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.
Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.
Hopper – Autoritratto
Il tema principale delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
Hopper – Sole di mattina
IL SUO MONDO PITTORICO
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata, in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pitturametafisica.
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
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New York Movie 1939
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.
Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.
Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
EDWARD HOPPER
OVVERO
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.
Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.
Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.
Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.
Prima fila
Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.
Chop Suey (1929)
ANALISI DELLA SUA PITTURA
Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.
La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.
Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.
Hopper – Autoritratto
Il tema principale delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
Hopper – Sole di mattina
IL SUO MONDO PITTORICO
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata, in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pitturametafisica.
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
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New York Movie 1939
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.
Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.
Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
EDWARD HOPPER
OVVERO
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.
Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.
Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.
Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.
Prima fila
Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.
Chop Suey (1929)
ANALISI DELLA SUA PITTURA
Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.
La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.
Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.
Hopper – Autoritratto
Il tema principale delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
Hopper – Sole di mattina
IL SUO MONDO PITTORICO
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata, in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pitturametafisica.
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
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New York Movie 1939
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.
Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.