Archivio per l'etichetta ‘Pittore spagnolo’
Questo dipinto, considerato una delle vette dell’arte del grande pittore spagnolo, ci riporta alle vicende della Catalogna e di 2 re spagnoli di nome Filippo (che coincidenza!) del 1600 e dei nostri giorni.
LA STORIA DEL DIPINTO
Conosciamo con esattezza la sua storia grazie ai resoconti delle spese effettuate, in una casa distrutta dalla guerra, per la sistemazione delle pareti, l’apertura di 2 finestre, riparazioni varie e perfino la costruzione del cavalletto per consentire lo studio per il pittore.
Siamo nel 1644, la Catalogna si è dichiarata indipendente ed ha chiesto aiuto alla Francia.
Il Re di Spagna è dal 1621 Felipe IV, anche detto Filippo il Grande o Il Re Pianeta.
La Spagna è in grave difficoltà ed il Re allora interviene mettendosi alla guida dell’esercito spagnolo e sconfigge i Francesi a Lerida liberando così la città.
Il giorno dopo la vittoria chiede a Velazquez, che fa parte del suo seguito, di fargli un dipinto da far recapitare all’amata regina.
Posa per il pittore a Fraga 3 volte, nella casa diroccata e sistemata alla buona come atelier, con lo stesso vestito color cremisi e con lo stesso manganello militare con cui era entrato vittorioso nella città liberata.
ANALISI DEL DIPINTO
A detta di coloro che l’hanno visto non c’è paragone tra le immagini fotografiche e la sensazione che trasmette il dipinto da vicino.
Il dipinto, che ritrae il re a grandezza naturale, appare innanzitutto un’esplosione di colori, soprattutto rossi e grigi argentei, e di luci intense.
La genialità ed il virtuosismo della pennellata di Velazquez appare evidente soprattutto nella resa dei ricami argentati sul vestito rosso e nel bagliore della seta delle maniche che evidenziano per contrasto la sobria linearità del viso.
Da notare in particolare la piuma del cappello rossa sul rosso, la giubba rossa con il gallone d’argento ed il giustacuore nonché le anzidette maniche il cui colore argenteo sembra quasi liquido.
Il re, dipinto più volte negli anni da Velazquez, non ha alcuna aria trionfante anzi appare serio, stanco e forse preoccupato per il futuro, mentre la presenza del cappello in mano ci fa pensare ad un voluto ed affettuoso omaggio alla regina.
Secondo alcuni storici dell’arte l’artista si sarebbe ispirato al ritratto del Cardinale-Infante Ferdinando d’Austria di Anton van Dyck che era a Madrid dal 1636.
Il dipinto di Velazquez è dal 1911 nella Frick Collection di New York visitabile come un normale museo.
Le recenti vicende del separatismo catalano e della reprimenda del re spagnolo Felipe VI, omonimo del re dipinto da Velazquez, hanno riportato in auge questo dipinto già noto, in verità, come capolavoro.
F I N E
Copyright Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Non conoscevo questo pittore ma i suoi dipinti mi hanno colpito molto
e, da quel che vedo nel web, sono in buona compagnia.
In questo post oltre ad ammirarne alcuni potremo leggere
una breve biografia (che non m’è stato facile reperire)
e 2 meravigliosi video d’arte…
dedicati alle sue opere (e non solo) associati a bella musica.
DANIEL GONZALEZ POBLETE
ARTE ED EMOZIONI
Le sue opere mi hanno colpito per la loro bella e profonda intensità
e per l’esaltazione di una reale umanità.
I soggetti sono dipinti con amore e partecipazione
ma anche con una pennellata elegante e raffinata.
Daniel González Poblete (Ciudad Real, 1944)
ha iniziato a dipingere… come copista al Museo del Prado

Ma aveva iniziato a disegnare dappertutto fin da quando aveva 8 anni…
Può essere definito un pittore realista ed i suoi temi principali sono
le persone semplici e le nature morte.

Ha partecipato a numerose mostre,
ed in una intervista ha affermato che ama dipingere la realtà
ma come egli la sente… e la vede…
e di essere vicino come idea di pittura ad alcuni pittori arabi.

Inoltre egli ama approfondire la cura dei dettagli
ed in particolare quelli delle mani.
Consiglio di cuore a tutti… di veder questo primo video…
In quest’altro poi possiamo vedere le opere,
spesso associate alle sue
per una evidente vicinanza di stile,
di un altro grande pittore (iraniano)
Iman Maleki
di cui vi ho parlato tempo fa.
Iman Maleki
Buona visione… se vi fa piacere…
Orso Tony
VIVER L’ARTE… INSIEME?
SI’ NEL GRUPPO DI FB
.
.
.
.
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Questo dipinto, considerato una delle vette dell’arte del grande pittore spagnolo, ci riporta alle vicende della Catalogna e di 2 re spagnoli di nome Filippo (che coincidenza!) del 1600 e dei nostri giorni.
LA STORIA DEL DIPINTO
Conosciamo con esattezza la sua storia grazie ai resoconti delle spese effettuate, in una casa distrutta dalla guerra, per la sistemazione delle pareti, l’apertura di 2 finestre, riparazioni varie e perfino la costruzione del cavalletto per consentire lo studio per il pittore.
Siamo nel 1644, la Catalogna si è dichiarata indipendente ed ha chiesto aiuto alla Francia.
Il Re di Spagna è dal 1621 Felipe IV, anche detto Filippo il Grande o Il Re Pianeta.
La Spagna è in grave difficoltà ed il Re allora interviene mettendosi alla guida dell’esercito spagnolo e sconfigge i Francesi a Lerida liberando così la città.
Il giorno dopo la vittoria chiede a Velazquez, che fa parte del suo seguito, di fargli un dipinto da far recapitare all’amata regina.
Posa per il pittore a Fraga 3 volte, nella casa diroccata e sistemata alla buona come atelier, con lo stesso vestito color cremisi e con lo stesso manganello militare con cui era entrato vittorioso nella città liberata.
ANALISI DEL DIPINTO
A detta di coloro che l’hanno visto non c’è paragone tra le immagini fotografiche e la sensazione che trasmette il dipinto da vicino.
Il dipinto, che ritrae il re a grandezza naturale, appare innanzitutto un’esplosione di colori, soprattutto rossi e grigi argentei, e di luci intense.
La genialità ed il virtuosismo della pennellata di Velazquez appare evidente soprattutto nella resa dei ricami argentati sul vestito rosso e nel bagliore della seta delle maniche che evidenziano per contrasto la sobria linearità del viso.
Da notare in particolare la piuma del cappello rossa sul rosso, la giubba rossa con il gallone d’argento ed il giustacuore nonché le anzidette maniche il cui colore argenteo sembra quasi liquido.
Il re, dipinto più volte negli anni da Velazquez, non ha alcuna aria trionfante anzi appare serio, stanco e forse preoccupato per il futuro, mentre la presenza del cappello in mano ci fa pensare ad un voluto ed affettuoso omaggio alla regina.
Secondo alcuni storici dell’arte l’artista si sarebbe ispirato al ritratto del Cardinale-Infante Ferdinando d’Austria di Anton van Dyck che era a Madrid dal 1636.
Il dipinto di Velazquez è dal 1911 nella Frick Collection di New York visitabile come un normale museo.
Le recenti vicende del separatismo catalano e della reprimenda del re spagnolo Felipe VI, omonimo del re dipinto da Velazquez, hanno riportato in auge questo dipinto già noto, in verità, come capolavoro.
F I N E
Copyright Tony Kospan
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(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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Non conoscevo questo pittore ma i suoi dipinti mi hanno colpito molto
e, da quel che vedo nel web, sono in buona compagnia.
In questo post oltre ad ammirarne alcuni potremo leggere
una breve biografia (che non m’è stato facile reperire)
e 2 meravigliosi video d’arte…
dedicati alle sue opere (e non solo) associati a bella musica.
DANIEL GONZALEZ POBLETE
ARTE ED EMOZIONI
Le sue opere mi hanno colpito per la loro bella e profonda intensità
e per l’esaltazione di una reale umanità.
I soggetti sono dipinti con amore e partecipazione
ma anche con una pennellata elegante e raffinata.
Daniel González Poblete (Ciudad Real, 1944)
ha iniziato a dipingere… come copista al Museo del Prado

Ma aveva iniziato a disegnare dappertutto fin da quando aveva 8 anni…
Può essere definito un pittore realista ed i suoi temi principali sono
le persone semplici e le nature morte.

Ha partecipato a numerose mostre,
ed in una intervista ha affermato che ama dipingere la realtà
ma come egli la sente… e la vede…
e di essere vicino come idea di pittura ad alcuni pittori arabi.

Inoltre egli ama approfondire la cura dei dettagli
ed in particolare quelli delle mani.
Consiglio di cuore a tutti… di veder questo primo video…
In quest’altro poi possiamo vedere le opere,
spesso associate alle sue
per una evidente vicinanza di stile,
di un altro grande pittore (iraniano)
Iman Maleki
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Iman Maleki
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Orso Tony
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LA STORIA DEL DIPINTO
Conosciamo con esattezza la sua storia grazie ai resoconti delle spese effettuate, in una casa distrutta dalla guerra, per la sistemazione delle pareti, l’apertura di 2 finestre, riparazioni varie e perfino la costruzione del cavalletto per consentire lo studio per il pittore.
Siamo nel 1644, la Catalogna si è dichiarata indipendente ed ha chiesto aiuto alla Francia.
Il Re di Spagna è dal 1621 Felipe IV, anche detto Filippo il Grande o Il Re Pianeta.
La Spagna è in grave difficoltà ed il Re allora interviene mettendosi alla guida dell’esercito spagnolo e sconfigge i Francesi a Lerida liberando così la città.
Il giorno dopo la vittoria chiede a Velazquez, che fa parte del suo seguito, di fargli un dipinto… da far recapitare all’amata regina.
Posa per il pittore a Fraga 3 volte, nella casa sistemata alla buona come atelier, con lo stesso vestito color cremisi e con lo stesso manganello militare con cui era entrato vittorioso nella città liberata.
ANALISI DEL DIPINTO
A detta di coloro che l’hanno visto non c’è paragone tra le immagini fotografiche e la sensazione che trasmette il dipinto da vicino.
Il dipinto, che ritrae il re a grandezza naturale, appare innanzitutto un’esplosione di colori, soprattutto rossi e grigi argentei, e di luci intense.
La genialità ed il virtuosismo della pennellata di Velazquez appare evidente soprattutto nella resa dei ricami argentati sul vestito rosso e nel bagliore della seta delle maniche che evidenziano per contrasto la sobria linearità del viso.
Da notare in particolare la piuma del cappello rossa sul rosso, la giubba rossa con il gallone d’argento ed il giustacuore nonché le anzidette maniche il cui colore argenteo sembra quasi liquido.
Il re, dipinto più volte negli anni da Velazquez, non ha alcuna aria trionfante anzi appare serio, stanco e forse preoccupato per il futuro… mentre la presenza del cappello in mano ci fa pensare ad un voluto ed affettuoso omaggio alla regina.
Secondo alcuni storici dell’arte l’artista si sarebbe ispirato al ritratto del Cardinale-Infante Ferdinando d’Austria di Anton van Dyck che era a Madrid dal 1636.
Il dipinto di Velazquez è dal 1911 nella Frick Collection di New York visitabile come un normale museo.
Le recenti vicende del separatismo catalano e della reprimenda del re spagnolo Felipe VI omonimo del re dipinto da Velazquez ha riportato in auge questo dipinto già noto, in verità, come capolavoro.
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Copyright Tony Kospan
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Non conoscevo questo pittore ma i suoi dipinti mi hanno colpito molto…
e, da quel che vedo nel web, sono in buona compagnia.
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e 2 meravigliosi video d’arte…
dedicati alle sue opere (e non solo) associati a bella musica.
DANIEL GONZALEZ POBLETE
ARTE ED EMOZIONI
Le sue opere mi hanno colpito per la loro bella e profonda intensità
e per l’esaltazione di una reale umanità.
I soggetti sono dipinti con amore e partecipazione
ma anche con una pennellata elegante e raffinata.
Daniel González Poblete (Ciudad Real, 1944)
ha iniziato a dipingere… come copista al Museo del Prado

Ma aveva iniziato a disegnare dappertutto fin da quando aveva 8 anni…
Può essere definito un pittore realista ed i suoi temi principali sono
le persone semplici e le nature morte.

Ha partecipato a numerose mostre,
ed in una intervista ha affermato che ama dipingere la realtà
ma come egli la sente… e la vede…
e di essere vicino come idea di pittura ad alcuni pittori arabi.

Inoltre egli ama approfondire la cura dei dettagli
ed in particolare quelli delle mani.
Consiglio di cuore a tutti… di veder questo primo video…
In quest’altro poi possiamo vedere le opere,
spesso associate alle sue
per una evidente vicinanza di stile,
di un altro grande pittore (iraniano)
Iman Maleki
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Le sue opere mi hanno colpito per la loro bella e profonda intensità
e per l'esaltazione di una reale umanità.
I soggetti sono dipinti con amore e partecipazione
ma anche con una pennellata elegante e raffinata.
Daniel González Poblete (Ciudad Real, 1944)
ha iniziato a dipingere… come copista al Museo del Prado

Ma aveva iniziato a disegnare dappertutto fin da quando aveva 8 anni…
Può essere definito un pittore realista ed i suoi temi principali sono
le persone semplici e le nature morte.

Ha partecipato a numerose mostre,
ed in una intervista ha affermato che ama dipingere la realtà
ma come egli la sente… e la vede…
e di essere vicino come idea di pittura ad alcuni pittori arabi.

Inoltre egli ama approfondire la cura dei dettagli
ed in particolare quelli delle mani.
Consiglio di cuore a tutti… di veder questo primo video…
In quest'altro poi le sue opere sono associate,
per una loro evidente vicinanza di stile,
a quelle di un altro grande pittore (iraniano)
Iman Malecki
di cui vi ho mostrato delle opere tempo fa.
Iman Malecki
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Ma aveva iniziato a disegnare dappertutto
fin da quando aveva 8 anni…
Può essere definito un pittore realista
ed i suoi temi principali sono
le persone semplici e le nature morte.

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ma come egli la sente… e la vede…
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Inoltre egli ama approfondire la cura dei dettagli
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