Archivio per l'etichetta ‘PIoniere fotografia’
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
.
Nadar… chi era costui?
Gli amanti dell’arte, ed in particolare dell’Impressionismo, sanno solo che la prima mostra di quella mitica corrente, malvista dalla pittura ufficiale del tempo, si tenne a Parigi presso lo studio del fotografo Nadar il 15 aprile 1874.
Spesso mi domandavo: “ma nel 1874 c’era già uno studio fotografico così grande ed importante da contenere addirittura una mostra di pittura?”.
Alcuni tra i gli impressionisti ritratti da Nadar
Quindi ho deciso di approfondire la conoscenza di questo importante personaggio dell’800 pioniere della “foto d’arte” e della “foto aerea”.
In verità lui stesso negava l’esistenza della fotografia d’arte ma qui cercherò di spiegare perché, a mio parere, si sbagliava.
Vi parlerò di lui con una breve biografia, con un accenno alla sua debordante personalità ed attraverso alcune sue mitiche foto.
(Parigi 6 aprile 1820 – Parigi 21 marzo 1910)
BREVE BIOGRAFIA
Dopo il liceo e qualche anno di medicina Gaspard-Félix Tournachon (in arte Nadar) dovette interrompere gli studi per la morte del padre.
Iniziò a lavorare nei giornali di Lione ma poi si trasferì a Parigi.
Qui conobbe alcuni intellettuali dell’epoca (tra cui Baudelaire) e con alterne vicende lavorò come disegnatore e caricaturista.
Tuttavia la sua passione era la conoscenza e l’uso delle novità tecnologiche dell’epoca… e pertanto dopo un po’ abbandonò la penna per la macchina fotografica.
Ma il suo carattere inquieto lo portò nel 1848 a tentare d’andar a combattere in Polonia con un passaporto falso in difesa dei suoi ideali socialisti e libertari ma alla fine, dopo non esaltanti vicende fu preso dai prussiani e rimandato idietro… a piedi.
Questo però non gli tarpò le ali… anzi.
Giulio Verne
Nel 1850 iniziò a creare il Pantheon Nadar cioè una galleria di immagini in cui fossero presenti tutti i grandi personaggi dell’epoca.
Questa sua grande opera, iniziata con la sua penna di caricaturista, proseguì poi con la fotografia che era la grande novità tecnologica dell’epoca.
George Sand
E’ dunque anche grazie a lui che oggi abbiamo i ritratti fotografici di artisti come Franz Liszt , Richard Wagner , Charles Baudelaire , Michael Bakunin , Victor Hugo , Jules Verne , Gioacchino Rossini, Sarah Bernhardt, Jacques Offenbach, George Sand, Guy de Maupassant, Édouard Manet, Gustave Doré , Gustave Courbet, Jean-Baptiste Corot… per citarne alcuni.
Nel 1854 sposò una donna benestante.
La moglie Ernestine Nadar in non giovane età
Nel 1858 per primo iniziò a fare foto dall’alto stando a bordo di una mongolfiera e quindi è considerato anche il pioniere della foto aerea.
La meraviglia delle immagini “aeree” accrebbe ancor più la sua fama di artista… anche perché nessuno aveva mai visto Parigi dall’alto.
Nadar – Le prime foto aeree della storia
Giulio Verne si ispirerà a lui per un suo libro ed in un altro creerà un personaggio col suo nome anagrammato (Ardan).
Nel 1874, offrì il suo studîo ai futuri impressionisti, di cui era amico e sostenitore, per la loro prima mostra che segnerà l’inizio della storia travolgente della corrente.
Foto dei sotterranei di Parigi
A 77 anni si ritirò dalla sua attività lasciandola proseguire al figlio, (che nel 1889 ne curò un’ampia retrospettiva nell’ambito dell’Esposizione Universale) per dedicarsi principalmente all’attività di scrittore.
Morì poco prima di arrivare a 90 anni in non floride condizioni economiche.
Originale autoritratto a… 360 gradi
IL PERSONAGGIO
Nadar aveva un fisico imponente (dal che resta di lui oggi la simpatica definizione del più grande e più grosso fotografo dell’800) associato ad una personalità altrettanto incontenibile ed eccentrica.
E’ stato infatti anche rivoluzionario, caricaturista, scrittore, tra i primi a volare con le mongolfiere, agente segreto, repubblicano, rivoluzionario, socialista, mecenate degli Impressionisti etc.
L’ARTISTA FOTOGRAFO
Dicevo su… che lui era convinto di non essere un artista, forse paragonandosi ai grandi pittori della sua epoca, ma già la sua stessa definizione della fotografia qui giù smentisce questo suo pensiero (a mio parere).
“Compito autentico del ritratto fotografico
è di estrarre la verità psicologica del soggetto”
(Nadar)
Geniale infatti fu la sua idea di ritrarre i grandi personaggi (che spesso si prestavano ad esser ripresi quasi malvolentieri e solo per amicizia) senza le solite scenografie dell’epoca ma solo i loro volti… che, lasciati liberi nella posa oggi ci rivelano le loro vere personalità (non era allora obbligatorio il sorriso stereotipato in fotografia).
Gioacchino Rossini
Egli poi, prima di fotografarli si intratteneva simpaticamente con loro affinché si rilassassero ed assumessero una posa spontanea.
Quindi, anche se egli stesso non se ne rendeva conto, Nadar ha anche inventato il ritratto psicologico in fotografia.
Inoltre è stato il primo a portare la macchina fotografica in cielo (sulle mongolfiere) e sottoterra (nei sotterranei di Parigi) usando quindi, sempre per primo, la macchina fotografica con la luce elettrica.
Foto di Parigi dalla mongolfiera
ALTRE FOTO DEL SUO PANTHEON
Emile Zola
Victor Hugo
Sarah Bernhardt
Auguste Rodin
Edouard Manet
E. Degas
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Fonti: Vari siti web
Vietata la copia senza indicare Blog ed Autore
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Madame d’Ora prima grande fotografa del ‘900
Anticonformista, liberal, esuberante
e senza falsi pudori nel suo modo di fare fotografia
ha immortalato il bel mondo europeo del primo ‘900
cogliendo sempre i lati migliori dei personaggi da lei ritratti.
Dora Kallmus (Madame d’Ora) 20.3.1881 – 28.10.1963
Non solo è stata un’antesignana della fotografia al femminile
ma è stata anche la prima ad aprire un atelier con lo pseudonimo
“Madame d’Ora”
giocando col suo vero nome, Dora Kallmus,
ed ammiccando alla società altoborghese viennese dei primi del ‘900.
Appartenente ad una ricca famiglia viennese ebraica
è stata anche la prima donna a frequentare a l’Università.
Klimt
Ha 27 anni, nel 1908, quando Dora fa il suo primo ritratto al grande pittore Klimt
e lo riprende in modo molto naturale mostrandocelo pensieroso e bohemien.
Già appare chiaro che il suo modo di fotografare,
rivoluzionario per l’epoca, è spontaneo, senza pose stereotipate,
ma capace di evidenziare i lati più veri e più belli dei soggetti.
Siamo nella Vienna del 1908, anno della Grande Esposizione,
pervasa da un clima molto vivace e frizzante
per l’arrivo di persone ed artisti da ogni parte d’Europa.
Il suo modo di fotografare libero da conformismi ed aperto anche a pose osé
ma sempre capace di evidenziare la bellezza
affascinava tutti all’epoca
ed appare ancor oggi di sorprendente modernità.
Iniziano così a presentarsi davanti al suo obiettivo
artisti di ogni genere
e le sue foto cominciano ad avere sempre maggiori successi.
Molte star si offrono senza pudori davanti al suo obiettivo.
Arriva a fotografare perfino l’ultimo Imperatore d’Austria.
La sua fama si estende in tutta Europa ma soprattutto a Parigi,
all’epoca capitale naturale della cultura europea.
Pian piano lei però non svolge più solo il ruolo di fotografa delle star
ma, dagli anni ’20, diventa pure fotografa di moda e di stile
aprendo anche uno studio a Parigi
dove poi nel 1927 si trasferisce definitivamente.
Per tutti gli anni ’30, il suo atelier nella “Ville Lumière”
è frequentato da grandi artisti
come Chagall, Picasso, J. Backer, Tamara de Lempicka etc…
Chagall
Picasso
J. Backer
Tamara de Lempicka
Il nazismo però interrompe il suo lavoro di successo e,
per sfuggire alla caccia agli ebrei, si nasconde in un monastero.
Finisce così la sua storia di grande fotografa della “dolce vita”.
Dopo la guerra si dedica invece ad un fotogiornalismo di denuncia
delle più gravi situazioni ed ingiustizie sociali.
Le sue foto non solo sono foto d’arte
ma hanno anche un grande valore documentale
dato che ci consentono oggi di vedere il vero volto
e l’animo di tanti grandi personaggi del secolo scorso.
Dopo molti anni di silenzio
la sua arte fotografica è stata finalmente riabilitata e le sue foto
vengono ogni tanto presentate in mostre e retrospettive
ma sono soprattutto molto presenti nel web.
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Vietata la copia totale senza l’indicazione dell’autore e del Blog
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Madame d’Ora prima grande fotografa del ‘900
Anticonformista, liberal, esuberante
e senza falsi pudori nel suo modo di fare fotografia
ha immortalato il bel mondo europeo del primo ‘900
cogliendo sempre i lati migliori dei personaggi da lei ritratti.
Dora Kallmus (Madame d’Ora) 20.3.1881 – 28.10.1963
Non solo è stata un’antesignana della fotografia al femminile
ma è stata anche la prima ad aprire un atelier con lo pseudonimo
“Madame d’Ora”
giocando col suo vero nome, Dora Kallmus,
ed ammiccando alla società altoborghese viennese dei primi del ‘900.
Appartenente ad una ricca famiglia viennese ebraica
è stata anche la prima donna a frequentare a l’Università.
Klimt
Ha 27 anni, nel 1908, quando Dora fa il suo primo ritratto al grande pittore Klimt
e lo riprende in modo molto naturale mostrandocelo pensieroso e bohemien.
Già appare chiaro che il suo modo di fotografare,
rivoluzionario per l’epoca, è spontaneo, senza pose stereotipate,
ma capace di evidenziare i lati più veri e più belli dei soggetti.
Siamo nella Vienna del 1908, anno della Grande Esposizione,
pervasa da un clima molto vivace e frizzante
per l’arrivo di persone ed artisti da ogni parte d’Europa.
Il suo modo di fotografare libero da conformismi ed aperto anche a pose osé
ma sempre capace di evidenziare la bellezza
affascinava tutti all’epoca
ed appare ancor oggi di sorprendente modernità.
Iniziano così a presentarsi davanti al suo obiettivo
artisti di ogni genere
e le sue foto cominciano ad avere sempre maggiori successi.
Molte star si offrono senza pudori davanti al suo obiettivo.
Arriva a fotografare perfino l’ultimo Imperatore d’Austria.
La sua fama si estende in tutta Europa ma soprattutto a Parigi,
all’epoca capitale naturale della cultura europea.
Pian piano lei però non svolge più solo il ruolo di fotografa delle star
ma, dagli anni ’20, diventa pure fotografa di moda e di stile
aprendo anche uno studio a Parigi
dove poi nel 1927 si trasferisce definitivamente.
Per tutti gli anni ’30, il suo atelier nella “Ville Lumière”
è frequentato da grandi artisti
come Chagall, Picasso, J. Backer, Tamara de Lempicka etc…
Chagall
Picasso
J. Backer
Tamara de Lempicka
Il nazismo però interrompe il suo lavoro di successo e,
per sfuggire alla caccia agli ebrei, si nasconde in un monastero.
Finisce così la sua storia di grande fotografa della “dolce vita”.
Dopo la guerra si dedica invece ad un fotogiornalismo di denuncia
delle più gravi situazioni ed ingiustizie sociali.
Le sue foto non solo sono foto d’arte
ma hanno anche un grande valore documentale
dato che ci consentono oggi di vedere il vero volto
e l’animo di tanti grandi personaggi del secolo scorso.
Dopo molti anni di silenzio
la sua arte fotografica è stata finalmente riabilitata e le sue foto
vengono ogni tanto presentate in mostre e retrospettive
ma sono soprattutto molto presenti nel web.
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Vietata la copia totale senza l’indicazione dell’autore e del Blog
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
.
Nadar… chi era costui?
Gli amanti dell’arte, ed in particolare dell’Impressionismo, sanno solo che la prima mostra di quella mitica corrente, malvista dalla pittura ufficiale del tempo, si tenne a Parigi presso lo studio del fotografo Nadar il 15 aprile 1874.
Spesso mi domandavo: “ma nel 1874 c’era già uno studio fotografico così grande ed importante da contenere addirittura una mostra di pittura?”.
Alcuni tra i più famosi personaggi dell’800 ritratti da Nadar
Quindi ho deciso di approfondire la conoscenza di questo importante personaggio dell’800 pioniere della “foto d’arte” e della “foto aerea”.
In verità lui stesso negava l’esistenza della fotografia d’arte ma qui cercherò di spiegare perché, a mio parere, si sbagliava.
Vi parlerò di lui con una breve biografia, con un accenno alla sua debordante personalità ed attraverso alcune sue mitiche foto che hanno anche una fondamentale importanza storica e documentale.
(Parigi 6 aprile 1820 – Parigi 21 marzo 1910)
BREVE BIOGRAFIA
Dopo il liceo e qualche anno di medicina Gaspard-Félix Tournachon (in arte Nadar) dovette interrompere gli studi per la morte del padre.
Iniziò a lavorare nei giornali di Lione ma poi si trasferì a Parigi.
Qui conobbe alcuni intellettuali dell’epoca (tra cui Baudelaire) e con alterne vicende lavorò come disegnatore e caricaturista.
Tuttavia la sua passione era la conoscenza e l’uso delle novità tecnologiche dell’epoca… e pertanto dopo un po’ abbandonò la penna per la macchina fotografica.
Ma il suo carattere inquieto lo portò nel 1848 a tentare d’andar a combattere in Polonia con un passaporto falso in difesa dei suoi ideali socialisti e libertari ma alla fine, dopo non esaltanti vicende fu preso dai prussiani e rimandato indietro… a piedi.
Questo però non gli tarpò le ali… anzi!
Giulio Verne
Nel 1850 iniziò a creare il Pantheon Nadar cioè una galleria di immagini in cui fossero presenti tutti i grandi personaggi dell’epoca.
Questa sua grande opera, iniziata con la sua penna di caricaturista, proseguì poi con la fotografia che era la grande novità tecnologica dell’epoca.
George Sand
E’ dunque anche grazie a lui che oggi abbiamo i ritratti fotografici di artisti come Franz Liszt , Richard Wagner , Charles Baudelaire , Michael Bakunin , Victor Hugo , Jules Verne , Gioacchino Rossini, Sarah Bernhardt, Jacques Offenbach, George Sand, Guy de Maupassant, Édouard Manet, Gustave Doré , Gustave Courbet, Jean-Baptiste Corot… per citarne alcuni.
Nel 1854 sposò una donna benestante.
La moglie Ernestine Nadar in non giovane età
Nel 1858 per primo iniziò a fare foto dall’alto stando a bordo di una mongolfiera e quindi è considerato anche il pioniere della foto aerea.
La meraviglia delle immagini “aeree” accrebbe ancor più la sua fama di artista… anche perché nessuno prima aveva mai visto Parigi dall’alto.
Nadar – Le prime foto aeree della storia
Giulio Verne si ispirerà a lui per un suo libro ed in un altro creerà un personaggio col suo nome anagrammato (Ardan).
Nel 1874, offrì il suo studîo ai futuri impressionisti, di cui era amico e sostenitore, per la loro prima mostra che segnerà l’inizio della storia travolgente della corrente.
Foto dei sotterranei di Parigi
A 77 anni si ritirò dalla sua attività lasciandola proseguire al figlio, (che nel 1889 ne curò un’ampia retrospettiva nell’ambito dell’Esposizione Universale) per dedicarsi principalmente all’attività di scrittore.
Morì poco prima di arrivare a 90 anni in non floride condizioni economiche.
Originale autoritratto
IL PERSONAGGIO
Nadar aveva un fisico imponente (dal che resta di lui oggi la simpatica immagine del più grande e più.. grosso.. fotografo dell’800) associato ad una personalità altrettanto incontenibile ed eccentrica.
E’ stato infatti anche rivoluzionario, caricaturista, scrittore, tra i primi a volare con le mongolfiere, agente segreto, rivoluzionario, socialista, mecenate degli Impressionisti etc.
L’ARTISTA FOTOGRAFO
Dicevo su che lui era convinto di non essere un artista, forse paragonandosi ai grandi pittori della sua epoca, ma già la sua stessa definizione della fotografia qui giù smentisce questo suo pensiero (a mio parere).
“Compito autentico del ritratto fotografico
è di estrarre la verità psicologica del soggetto”
Nadar
Geniale infatti fu la sua idea di ritrarre i grandi personaggi (che spesso si prestavano ad esser ripresi quasi malvolentieri e solo per amicizia) senza le solite scenografie dell’epoca ma solo i loro volti… che, lasciati liberi nella posa oggi ci rivelano le loro vere personalità (non era allora obbligatorio il sorriso stereotipato in fotografia).
Gioacchino Rossini
Egli poi, prima di fotografarli si intratteneva simpaticamente con loro affinché si rilassassero ed assumessero una posa spontanea.
Quindi, anche se egli stesso non se ne rendeva conto, Nadar ha anche inventato il ritratto psicologico in fotografia.
Inoltre è stato il primo a portare la macchina fotografica in cielo (sulle mongolfiere) e sottoterra (nei sotterranei di Parigi) usando quindi, sempre per primo, la macchina fotografica con la luce elettrica.
Foto di Parigi dalla mongolfiera
ALTRE FOTO DEL SUO PANTHEON
Emile Zola
Victor Hugo
Sarah Bernhardt
Auguste Rodin
Edouard Manet
E. Degas
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Fonti: Vari siti web
Vietata la copia senza indicare Blog ed Autore
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
.
Nadar… chi era costui?
Gli amanti dell’arte, ed in particolare dell’Impressionismo, sanno solo che la prima mostra di quella mitica corrente, malvista dalla pittura ufficiale del tempo, si tenne a Parigi presso lo studio del fotografo Nadar il 15 aprile 1874.
Spesso mi domandavo: “ma nel 1874 c’era già uno studio fotografico così grande ed importante da contenere addirittura una mostra di pittura?”.
Alcuni tra i gli impressionisti ritratti da Nadar
Quindi ho deciso di approfondire la conoscenza di questo importante personaggio dell’800 pioniere della “foto d’arte” e della “foto aerea”.
In verità lui stesso negava l’esistenza della fotografia d’arte ma qui cercherò di spiegare perché, a mio parere, si sbagliava.
Vi parlerò di lui con una breve biografia, con un accenno alla sua debordante personalità ed attraverso alcune sue mitiche foto.
(Parigi 6 aprile 1820 – Parigi 21 marzo 1910)
BREVE BIOGRAFIA
Dopo il liceo e qualche anno di medicina Gaspard-Félix Tournachon (in arte Nadar) dovette interrompere gli studi per la morte del padre.
Iniziò a lavorare nei giornali di Lione ma poi si trasferì a Parigi.
Qui conobbe alcuni intellettuali dell’epoca (tra cui Baudelaire) e con alterne vicende lavorò come disegnatore e caricaturista.
Tuttavia la sua passione era la conoscenza e l’uso delle novità tecnologiche dell’epoca… e pertanto dopo un po’ abbandonò la penna per la macchina fotografica.
Ma il suo carattere inquieto lo portò nel 1848 a tentare d’andar a combattere in Polonia con un passaporto falso in difesa dei suoi ideali socialisti e libertari ma alla fine, dopo non esaltanti vicende fu preso dai prussiani e rimandato idietro… a piedi.
Questo però non gli tarpò le ali… anzi.
Giulio Verne
Nel 1850 iniziò a creare il Pantheon Nadar cioè una galleria di immagini in cui fossero presenti tutti i grandi personaggi dell’epoca.
Questa sua grande opera, iniziata con la sua penna di caricaturista, proseguì poi con la fotografia che era la grande novità tecnologica dell’epoca.
George Sand
E’ dunque anche grazie a lui che oggi abbiamo i ritratti fotografici di artisti come Franz Liszt , Richard Wagner , Charles Baudelaire , Michael Bakunin , Victor Hugo , Jules Verne , Gioacchino Rossini, Sarah Bernhardt, Jacques Offenbach, George Sand, Guy de Maupassant, Édouard Manet, Gustave Doré , Gustave Courbet, Jean-Baptiste Corot… per citarne alcuni.
Nel 1854 sposò una donna benestante.
La moglie Ernestine Nadar in non giovane età
Nel 1858 per primo iniziò a fare foto dall’alto stando a bordo di una mongolfiera e quindi è considerato anche il pioniere della foto aerea.
La meraviglia delle immagini “aeree” accrebbe ancor più la sua fama di artista… anche perché nessuno aveva mai visto Parigi dall’alto.
Nadar – Le prime foto aeree della storia
Giulio Verne si ispirerà a lui per un suo libro ed in un altro creerà un personaggio col suo nome anagrammato (Ardan).
Nel 1874, offrì il suo studîo ai futuri impressionisti, di cui era amico e sostenitore, per la loro prima mostra che segnerà l’inizio della storia travolgente della corrente.
Foto dei sotterranei di Parigi
A 77 anni si ritirò dalla sua attività lasciandola proseguire al figlio, (che nel 1889 ne curò un’ampia retrospettiva nell’ambito dell’Esposizione Universale) per dedicarsi principalmente all’attività di scrittore.
Morì poco prima di arrivare a 90 anni in non floride condizioni economiche.
Originale autoritratto a… 360 gradi
IL PERSONAGGIO
Nadar aveva un fisico imponente (dal che resta di lui oggi la simpatica definizione del più grande e più grosso fotografo dell’800) associato ad una personalità altrettanto incontenibile ed eccentrica.
E’ stato infatti anche rivoluzionario, caricaturista, scrittore, tra i primi a volare con le mongolfiere, agente segreto, repubblicano, rivoluzionario, socialista, mecenate degli Impressionisti etc.
L’ARTISTA FOTOGRAFO
Dicevo su… che lui era convinto di non essere un artista, forse paragonandosi ai grandi pittori della sua epoca, ma già la sua stessa definizione della fotografia qui giù smentisce questo suo pensiero (a mio parere).
“Compito autentico del ritratto fotografico
è di estrarre la verità psicologica del soggetto”
(Nadar)
Geniale infatti fu la sua idea di ritrarre i grandi personaggi (che spesso si prestavano ad esser ripresi quasi malvolentieri e solo per amicizia) senza le solite scenografie dell’epoca ma solo i loro volti… che, lasciati liberi nella posa oggi ci rivelano le loro vere personalità (non era allora obbligatorio il sorriso stereotipato in fotografia).
Gioacchino Rossini
Egli poi, prima di fotografarli si intratteneva simpaticamente con loro affinché si rilassassero ed assumessero una posa spontanea.
Quindi, anche se egli stesso non se ne rendeva conto, Nadar ha anche inventato il ritratto psicologico in fotografia.
Inoltre è stato il primo a portare la macchina fotografica in cielo (sulle mongolfiere) e sottoterra (nei sotterranei di Parigi) usando quindi, sempre per primo, la macchina fotografica con la luce elettrica.
Foto di Parigi dalla mongolfiera
ALTRE FOTO DEL SUO PANTHEON
Emile Zola
Victor Hugo
Sarah Bernhardt
Auguste Rodin
Edouard Manet
E. Degas
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Fonti: Vari siti web
Vietata la copia senza indicare Blog ed Autore
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
E’ considerata una delle più grandi fotografe tedesche
e certo ha un posto importante nella Storia della Fotografia
Una fotografa che in un’epoca in cui non c’erano
gli odierni mezzi tecnologici capaci di creare e modificare immagini di ogni tipo
è riuscita a creare vere e proprie opere d’arte fotografiche.
Elberfeld 9.5.1904 – Buenos Aires 24.12.1999 (Autoritratto 1935)
GRETE STERN
CULTURA E SOGNO IN FOTOGRAFIA
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Grete Stern nacque nel 1904 a Wppertal, Elberfeld, in Germania.
All’inizio si dedicò allo studio del pianoforte e della chitarra… poi passò alle arti grafiche e fu allieva del fotografo Peterhans Walter.
Nel 1929 con la sua amica Ellen Auerbach aprì uno studio di “graphic design” e fotografia.
Con l’arrivo al potere di Hitler si trasferì prima a Londra e poi in Argentina… dove frequentò con successo gli ambienti artistici d’avanguardia e collaborò con la rivista “Idillio” di Buenos Aires.
Portò al massimo livello la tecnica dei fotomontaggi che chiamava “Suenos” (sogni) anche perché volevano proprio illustrare… evocare…emozioni… intese in tutti i sensi ed in tutti i modi.
Questi “sogni” apparvero subito dei capolavori… in quanto applicavano alla fotografia le concezioni surrealiste e visionarie all’epoca in auge nel mondo nell’arte.
Nel 1936 sposa il fotografo argentino Horacio Coppola e dopo la fine della guerra si dedicò soprattutto alla fotografia d’architettura e di documentazione.
Ricevette pertanto anche importanti incarichi di reportage tra cui la documentazione dal vero di varie popolazioni aborigene e delle loro culture.

Nel 1982 ha ricevuto il premio Konex per l’attività di fotografa.
In verità deve la sua fama soprattutto alle opere dei 2 decenni antecedenti al secondo conflitto mondiale.
Autoritratto
LA TECNICA E L’ARTE
E’ da tener presente che all’epoca il fotomontaggio non era assolutamente semplice per cui i suoi ingrandimenti… o rimpicciolimenti, le sue scomposizioni delle immagini, i suoi effetti ottici ed i suoi “trucchi” fotografici che componevano quelli che possiamo anche definire dei collages dai risultati sognanti e coinvolgenti erano frutto di un segreto lavoro molto… ma molto… impegnativo e necessario di grande precisione.
Oggi è molto facile con i programmi di foto modificare tutto ma allora… non era proprio così…
Inoltre le sue opere… appaiono molto originali… ironiche e talvolta anche (per l’epoca) trasgressive ma sempre comunque dense di cariche emotive.
Tuttavia la rivista Abril che le pubblicava non ne comprese fino in fondo la genialità e per questo se ne sono perse davvero tantissime ma quelle rimaste, per lo più quelle della rivista Idillio, sono comunque in grado di affascinarci e di farci comprendere il suo mondo.
ORA ECCO UNA PICCOLA “MOSTRA” DI ALTRE SUE FOTO
Ojo eterno
Artículos eléctricos para el hogar

.
.
.
Niño-flor – 1948
Fonti: vari siti web
CIAO DA TONY KOSPAN
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.
.
Nadar… chi era costui?
Gli amanti dell’arte, ed in particolare dell’Impressionismo, sanno solo che la prima mostra di quella mitica corrente, malvista dalla pittura ufficiale del tempo, si tenne a Parigi presso lo studio del fotografo Nadar il 15 aprile 1874.
Spesso mi domandavo: “ma nel 1874 c’era già uno studio fotografico così grande ed importante da contenere addirittura una mostra di pittura?”.
Alcuni tra i più famosi personaggi dell’800 ritratti da Nadar
Quindi ho deciso di approfondire la conoscenza di questo importante personaggio dell’800 pioniere della “foto d’arte” e della “foto aerea”.
In verità lui stesso negava l’esistenza della fotografia d’arte ma qui cercherò di spiegare perché, a mio parere, si sbagliava.
Vi parlerò di lui con una breve biografia, con un accenno alla sua debordante personalità ed attraverso alcune sue mitiche foto che hanno anche una fondamentale importanza storica e documentale.
(Parigi 6 aprile 1820 – Parigi 21 marzo 1910)
BREVE BIOGRAFIA
Dopo il liceo e qualche anno di medicina Gaspard-Félix Tournachon (in arte Nadar) dovette interrompere gli studi per la morte del padre.
Iniziò a lavorare nei giornali di Lione ma poi si trasferì a Parigi.
Qui conobbe alcuni intellettuali dell’epoca (tra cui Baudelaire) e con alterne vicende lavorò come disegnatore e caricaturista.
Tuttavia la sua passione era la conoscenza e l’uso delle novità tecnologiche dell’epoca… e pertanto dopo un po’ abbandonò la penna per la macchina fotografica.
Ma il suo carattere inquieto lo portò nel 1848 a tentare d’andar a combattere in Polonia con un passaporto falso in difesa dei suoi ideali socialisti e libertari ma alla fine, dopo non esaltanti vicende fu preso dai prussiani e rimandato indietro… a piedi.
Questo però non gli tarpò le ali… anzi!
Giulio Verne
Nel 1850 iniziò a creare il Pantheon Nadar cioè una galleria di immagini in cui fossero presenti tutti i grandi personaggi dell’epoca.
Questa sua grande opera, iniziata con la sua penna di caricaturista, proseguì poi con la fotografia che era la grande novità tecnologica dell’epoca.
George Sand
E’ dunque anche grazie a lui che oggi abbiamo i ritratti fotografici di artisti come Franz Liszt , Richard Wagner , Charles Baudelaire , Michael Bakunin , Victor Hugo , Jules Verne , Gioacchino Rossini, Sarah Bernhardt, Jacques Offenbach, George Sand, Guy de Maupassant, Édouard Manet, Gustave Doré , Gustave Courbet, Jean-Baptiste Corot… per citarne alcuni.
Nel 1854 sposò una donna benestante.
La moglie Ernestine Nadar in non giovane età
Nel 1858 per primo iniziò a fare foto dall’alto stando a bordo di una mongolfiera e quindi è considerato anche il pioniere della foto aerea.
La meraviglia delle immagini “aeree” accrebbe ancor più la sua fama di artista… anche perché nessuno prima aveva mai visto Parigi dall’alto.
Nadar – Le prime foto aeree della storia
Giulio Verne si ispirerà a lui per un suo libro ed in un altro creerà un personaggio col suo nome anagrammato (Ardan).
Nel 1874, offrì il suo studîo ai futuri impressionisti, di cui era amico e sostenitore, per la loro prima mostra che segnerà l’inizio della storia travolgente della corrente.
Foto dei sotterranei di Parigi
A 77 anni si ritirò dalla sua attività lasciandola proseguire al figlio, (che nel 1889 ne curò un’ampia retrospettiva nell’ambito dell’Esposizione Universale) per dedicarsi principalmente all’attività di scrittore.
Morì poco prima di arrivare a 90 anni in non floride condizioni economiche.
Originale autoritratto
IL PERSONAGGIO
Nadar aveva un fisico imponente (dal che resta di lui oggi la simpatica immagine del più grande e più.. grosso.. fotografo dell’800) associato ad una personalità altrettanto incontenibile ed eccentrica.
E’ stato infatti anche rivoluzionario, caricaturista, scrittore, tra i primi a volare con le mongolfiere, agente segreto, rivoluzionario, socialista, mecenate degli Impressionisti etc.
L’ARTISTA FOTOGRAFO
Dicevo su che lui era convinto di non essere un artista, forse paragonandosi ai grandi pittori della sua epoca, ma già la sua stessa definizione della fotografia qui giù smentisce questo suo pensiero (a mio parere).
“Compito autentico del ritratto fotografico
è di estrarre la verità psicologica del soggetto”
Nadar
Geniale infatti fu la sua idea di ritrarre i grandi personaggi (che spesso si prestavano ad esser ripresi quasi malvolentieri e solo per amicizia) senza le solite scenografie dell’epoca ma solo i loro volti… che, lasciati liberi nella posa oggi ci rivelano le loro vere personalità (non era allora obbligatorio il sorriso stereotipato in fotografia).
Gioacchino Rossini
Egli poi, prima di fotografarli si intratteneva simpaticamente con loro affinché si rilassassero ed assumessero una posa spontanea.
Quindi, anche se egli stesso non se ne rendeva conto, Nadar ha anche inventato il ritratto psicologico in fotografia.
Inoltre è stato il primo a portare la macchina fotografica in cielo (sulle mongolfiere) e sottoterra (nei sotterranei di Parigi) usando quindi, sempre per primo, la macchina fotografica con la luce elettrica.
Foto di Parigi dalla mongolfiera
ALTRE FOTO DEL SUO PANTHEON
Emile Zola
Victor Hugo
Sarah Bernhardt
Auguste Rodin
Edouard Manet
E. Degas
Tony Kospan
F I N E
Copyright Tony Kospan
Fonti: Vari siti web
Vietata la copia senza indicare Blog ed Autore
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...