Spunta la Luna dal monte è la versione italiana della canzone Disamparados, scritta da Luigi Marielli, dei Tazenda che fu cantata ancora inedita da Pierangelo Bertoli al Festival di Sanremo del 1991 che aveva provveduto ad unire alla versione originale quella in italiano.
Il brano ebbe subito molto successo sia da parte del pubblico che della critica ricevendo anche la Targa Tenco.
Il testo originale è la descrizione dolce poetica e crepuscolare di un paesaggio sardo in cui mentre Luna sorge dietro le montagne dei bambini poveri e disadattati “Disamparados” giocano in un prato.
La musica poi ha vibrazioni e sonorità che sembrano venire dal cielo… anzi dalla Luna per donarci dei brividi sublimi…
IL TESTO IN ITALIANO ED IN SARDO
Notte scura, notte senza la sera
notte impotente, notte guerriera
per altre vie, con le mani le mie
cerco le tue, cerco noi due.
Spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte.
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sciogliendosi in pianto
un canto di sponde sicure
ben presto dimenticato
voce dei poveri resti di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat pranghende
bois fizus ‘e niunu
in sos annos irmenticados
tue n’dhas solu chimbantunu
ma paren’ chent’ annos.
Coro meu, fonte ‘ia, gradessida
gai purudeo, potho bier’sa vida.
Dovunque cada l’alba sulla mia strada
senza catene, vi andremo insieme.
Spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sedendoti accanto
un canto di sponde sicure
di bimbi festanti in un prato
voce che sale più in alto
di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
Andrea nasce a Porto Torres da padre savonese e madre sarda,
si diploma all’Istituto Tecnico Nautico,
dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
Matura una lunga esperienza musicale nel Coro degli Angeli,
di Sassari, con il nome di Sole Nero…
Viene premiato dai critici a Sanremo nel 1991
per la mitica…
“Spunta la luna dal monte”
presentata con i Tazenda e Pierangelo Bertoli.
Nel 1988, con Luigi Camedda e Luigi Marielli,
aveva fondato infatti il gruppo dei Tazenda (nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov) con l’intento di miscelare la musica tradizionale sarda
ed il pop melodico all’italiana.
I Tazenda
I Tazenda raggiunsero una grande popolarità
ma poi nel ’98 si sciolsero e Parodi continuò da solista.
Tenne suo ultimo concerto
solo qualche mese prima della sua fine
nonostante l’evidenza degli effetti del grave male sul suo volto
e la cosa emozionò tantissimi di noi per il suo coraggio
e per il suo amore per la musica e per la vita.
Spunta la Luna dal monte è la versione italiana della canzone Disamparados, scritta da Luigi Marielli, dei Tazenda che fu cantata ancora inedita da Pierangelo Bertoli al Festival di Sanremo del 1991 che aveva provveduto ad unire alla versione originale quella in italiano.
Il brano ebbe subito molto successo sia da parte del pubblico che della critica ricevendo anche la Targa Tenco.
Il testo originale è la descrizione dolce poetica e crepuscolare di un paesaggio sardo in cui mentre Luna sorge dietro le montagne dei bambini poveri e disadattati “Disamparados” giocano in un prato.
La musica poi ha vibrazioni e sonorità che sembrano venire dal cielo… anzi dalla Luna per donarci dei brividi sublimi…
IL TESTO IN ITALIANO ED IN SARDO
Notte scura, notte senza la sera
notte impotente, notte guerriera
per altre vie, con le mani le mie
cerco le tue, cerco noi due.
Spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte.
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sciogliendosi in pianto
un canto di sponde sicure
ben presto dimenticato
voce dei poveri resti di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat pranghende
bois fizus ‘e niunu
in sos annos irmenticados
tue n’dhas solu chimbantunu
ma paren’ chent’ annos.
Coro meu, fonte ‘ia, gradessida
gai purudeo, potho bier’sa vida.
Dovunque cada l’alba sulla mia strada
senza catene, vi andremo insieme.
Spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sedendoti accanto
un canto di sponde sicure
di bimbi festanti in un prato
voce che sale più in alto
di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
Andrea nasce a Porto Torres da padre savonese e madre sarda,
si diploma all’Istituto Tecnico Nautico,
dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
Matura una lunga esperienza musicale nel Coro degli Angeli,
di Sassari, con il nome di Sole Nero…
Viene premiato dai critici a Sanremo nel 1991
per la mitica…
“Spunta la luna dal monte”
presentata con i Tazenda e Pierangelo Bertoli.
Nel 1988, con Luigi Camedda e Luigi Marielli,
aveva fondato infatti il gruppo dei Tazenda (nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov) con l’intento di miscelare la musica tradizionale sarda
ed il pop melodico all’italiana.
I Tazenda
I Tazenda raggiunsero una grande popolarità
ma poi nel ’98 si sciolsero e Parodi continuò da solista.
Tenne suo ultimo concerto
solo qualche mese prima della sua fine
nonostante l’evidenza degli effetti del grave male sul suo volto
e la cosa emozionò tantissimi di noi per il suo coraggio
e per il suo amore per la musica e per la vita.
Spunta la Luna dal monte è la versione italiana della canzone Disamparados, scritta da Luigi Marielli, dei Tazenda che fu cantata ancora inedita da Pierangelo Bertoli al Festival di Sanremo del 1991 che aveva provveduto ad unire alla versione originale quella in italiano.
Il brano ebbe subito molto successo sia da parte del pubblico che della critica ricevendo anche la Targa Tenco.
Il testo originale è la descrizione dolce poetica e crepuscolare di un paesaggio sardo in cui mentre Luna sorge dietro le montagne dei bambini poveri e disadattati “Disamparados” giocano in un prato.
La musica poi ha vibrazioni e sonorità che sembrano venire dal cielo… anzi dalla Luna per donarci dei brividi sublimi…
IL TESTO IN ITALIANO ED IN SARDO
Notte scura, notte senza la sera notte impotente, notte guerriera per altre vie, con le mani le mie cerco le tue, cerco noi due. Spunta la luna dal monte spunta la luna dal monte. Tra volti di pietra tra strade di fango cercando la luna, cercando danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente a volte sciogliendosi in pianto un canto di sponde sicure ben presto dimenticato voce dei poveri resti di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende in mesu a sa zente, in mesu a s'istrada dimandende. Sa vida s'ischidat pranghende bois fizus 'e niunu in sos annos irmenticados tue n'dhas solu chimbantunu ma paren' chent' annos. Coro meu, fonte 'ia, gradessida gai purudeo, potho bier'sa vida.
Dovunque cada l'alba sulla mia strada senza catene, vi andremo insieme. Spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu spunta la luna dal monte spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende in mesu a sa zente, in mesu a s'istrada dimandende. Sa vida s'ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango cercando la luna, cercando danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente a volte sedendoti accanto un canto di sponde sicure di bimbi festanti in un prato voce che sale più in alto di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende
Andrea nasce a Porto Torres da padre savonese e madre sarda,
si diploma all’Istituto Tecnico Nautico,
dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
Matura una lunga esperienza musicale nel Coro degli Angeli,
di Sassari, con il nome di Sole Nero…
Viene premiato dai critici a Sanremo nel 1991
per la mitica…
“Spunta la luna dal monte”
presentata con i Tazenda e Pierangelo Bertoli.
Nel 1988, con Luigi Camedda e Luigi Marielli,
aveva fondato infatti il gruppo dei Tazenda (nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov) con l’intento di miscelare la musica tradizionale sarda
ed il pop melodico all’italiana.
I Tazenda
I Tazenda raggiunsero una grande popolarità
ma poi nel ’98 si sciolsero e Parodi continuò da solista.
Tenne suo ultimo concerto
solo qualche mese prima della sua fine
nonostante l’evidenza degli effetti del grave male sul suo volto
e la cosa emozionò tantissimi di noi per il suo coraggio
e per il suo amore per la musica e per la vita.
Andrea nasce a Porto Torres da padre savonese e madre sarda, si diploma all'Istituto Tecnico Nautico, dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
Matura una lunga esperienza musicale nel Coro degli Angeli,
di Sassari, con il nome di Sole Nero…
Viene premiato dai critici a Sanremo nel 1991 per la mitica…
“Spunta la luna dal monte”
presentata con i Tazenda e Pierangelo Bertoli.
Nel 1988, con Luigi Camedda e Luigi Marielli, aveva fondato infatti il gruppo dei Tazenda (nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov) con l'intento di miscelare la musica tradizionale sarda ed il pop melodico all'italiana.
I Tazenda
I Tazenda raggiunsero una grande popolarità ma poi nel '98 si sciolsero e Parodi continuò da solista…
Tenne suo ultimo concerto
solo qualche mese prima della sua fine nonostante l'evidenza degli effetti del grave male sul suo volto e la cosa emozionò tantissimi di noi per il suo coraggio e per il suo amore per la musica e per la vita.
Spunta la Luna dal monte è la versione italiana della canzone Disamparados, scritta da Luigi Marielli, dei Tazenda che fu cantata ancora inedita da Pierangelo Bertoli al Festival di Sanremo del 1991 che aveva provveduto ad unire alla versione originale quella in italiano.
Il brano ebbe subito molto successo sia da parte del pubblico che della critica ricevendo anche la Targa Tenco.
Il testo originale è la descrizione dolce poetica e crepuscolare di un paesaggio sardo in cui mentre Luna sorge dietro le montagne dei bambini poveri e disadattati “Disamparados” giocano in un prato.
La musica poi ha vibrazioni e sonorità che sembrano venire dal cielo… anzi dalla Luna per donarci dei brividi sublimi…
IL TESTO IN ITALIANO ED IN SARDO
Notte scura, notte senza la sera notte impotente, notte guerriera per altre vie, con le mani le mie cerco le tue, cerco noi due. Spunta la luna dal monte spunta la luna dal monte. Tra volti di pietra tra strade di fango cercando la luna, cercando danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente a volte sciogliendosi in pianto un canto di sponde sicure ben presto dimenticato voce dei poveri resti di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende in mesu a sa zente, in mesu a s'istrada dimandende. Sa vida s'ischidat pranghende bois fizus 'e niunu in sos annos irmenticados tue n'dhas solu chimbantunu ma paren' chent' annos. Coro meu, fonte 'ia, gradessida gai purudeo, potho bier'sa vida.
Dovunque cada l'alba sulla mia strada senza catene, vi andremo insieme. Spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu spunta la luna dal monte spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende in mesu a sa zente, in mesu a s'istrada dimandende. Sa vida s'ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango cercando la luna, cercando danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente a volte sedendoti accanto un canto di sponde sicure di bimbi festanti in un prato voce che sale più in alto di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende
Andrea nasce a Porto Torres da padre savonese e madre sarda, si diploma all’Istituto Tecnico Nautico, dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
Matura una lunga esperienza musicale nel Coro degli Angeli,
di Sassari, con il nome di Sole Nero..
Viene premiato dai critici a Sanremo nel 1991 per la mitica…
“Spunta la luna dal monte”
presentata con i Tazenda e Pierangelo Bertoli.
Nel 1988, con Luigi Camedda e Luigi Marielli, aveva fondato infatti il gruppo dei Tazenda (nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov) con l’intento di miscelare la musica tradizionale sarda ed il pop melodico all’italiana.
I Tazenda
I Tazenda raggiunsero una grande popolarità ma poi nel ’98 si sciolsero e Parodi continuò da solista…
Tenne suo ultimo concerto
solo qualche mese prima della sua fine nonostante l’evidenza degli effetti del grave male sul suo volto e la cosa emozionò tantissimi di noi per il suo coraggio e per il suo amore per la musica e per la vita.
Spunta la Luna dal monte è la versione italiana della canzone Disamparados, scritta da Luigi Marielli, dei Tazenda che fu cantata ancora inedita da Pierangelo Bertoli al Festival di Sanremo del 1991 che aveva provveduto ad unire alla versione originale quella in italiano.
Il brano ebbe subito molto successo sia da parte del pubblico che della critica ricevendo anche la Targa Tenco.
Il testo originale è la descrizione dolce poetica e crepuscolare di un paesaggio sardo in cui mentre Luna sorge dietro le montagne dei bambini poveri e disadattati “Disamparados” giocano in un prato.
La musica poi ha vibrazioni e sonorità che sembrano venire dal cielo… anzi dalla Luna per donarci dei brividi sublimi…
IL TESTO IN ITALIANO ED IN SARDO
Notte scura, notte senza la sera notte impotente, notte guerriera per altre vie, con le mani le mie cerco le tue, cerco noi due. Spunta la luna dal monte spunta la luna dal monte. Tra volti di pietra tra strade di fango cercando la luna, cercando danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente a volte sciogliendosi in pianto un canto di sponde sicure ben presto dimenticato voce dei poveri resti di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende in mesu a sa zente, in mesu a s'istrada dimandende. Sa vida s'ischidat pranghende bois fizus 'e niunu in sos annos irmenticados tue n'dhas solu chimbantunu ma paren' chent' annos. Coro meu, fonte 'ia, gradessida gai purudeo, potho bier'sa vida.
Dovunque cada l'alba sulla mia strada senza catene, vi andremo insieme. Spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu spunta la luna dal monte spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu spunta la luna dal monte beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende in mesu a sa zente, in mesu a s'istrada dimandende. Sa vida s'ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango cercando la luna, cercando danzandoti nella mente, sfiorando tutta la gente a volte sedendoti accanto un canto di sponde sicure di bimbi festanti in un prato voce che sale più in alto di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados chirchende ricattu, chirchende