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IO SONO… MIO NONNO! – Incredibile… quasi assurda ma molto divertente… lettera   Leave a comment




Questa è una sorprendente lettera che rinvenni nel web anni fa

e che mi colpì per la sua evidente assurdità

ma anche  perché mi strappò un sorriso.


Tuttavia quello che leggiamo spesso nella cronaca,

quanto ad incastri familiari incredibili,

la rende un po’ meno… impossibile.

.

.


.


IO SONO… MIO… NONNO!!!!!

Incredibile… lettera…



La seguente lettera sarebbe stata realmente inviata al Ministero della Difesa
alcuni anni fa da un ragazzo che chiedeva l’esonero dal servizio militare.







Signor Ministro della Difesa,
mi permetta di prendere rispettosamente la libertà di esporvi quanto segue, e di sollecitare per vostra benevolenza lo sforzo necessario al rapido disbrigo della pratica.
Sono in attesa della chiamata alle armi, ho 24 anni e sono sposato con una vedova di 44 anni, la quale ha una figlia di 25 anni.
Mio padre ha sposato tale figlia.
Quindi attualmente mio padre è diventato mio genero, in quanto ha sposato mia figlia.
Inoltre, mia nuora è divenuta mia matrigna, in quanto moglie di mio padre.
Mia moglie e io abbiamo avuto lo scorso gennaio un figlio.
Costui è quindi diventato fratello della moglie di mio padre, quindi cognato di mio padre; e inoltre mio zio, in quanto fratello della mia matrigna.
Mio figlio è dunque mio zio.
La moglie di mio padre a Natale ha avuto un figlio,
che quindi è contemporaneamente mio fratello in quanto figlio di mio padre, e mio nipote in quanto figlio della figlia di mia moglie.
Io sono quindi fratello di mio nipote, e siccome il marito della madre di una persona è suo padre, risulta che io sono padre della figlia di mia moglie e fratello di suo figlio.
Quindi io sono mio nonno!
Spiegato ciò, Signor Ministro, la prego di volermi concedere di essere esentato dal servizio militare, in quanto la legge impedisce che padre, figlio e nipote prestino servizio contemporaneamente.
Fermamente convinto della vostra comprensione, la prego Signor Ministro di accettare i miei più distinti saluti.”







Per la cronaca, pare che il ragazzo in questione
sia stato effettivamente riformato per
“stato psichico instabile e preoccupante e turbe mentali aggravate
da un clima familiare molto disturbante”. Sorpresa










Testo dal Web


Inutile ribadire che la cosa è assurda
ma non c’è dubbio che sia una storia
anche molto originale e divertente
e, come dicevo su,
chissà se per caso qualcosa del genere
non sia davvero accaduta.

Ciao da Tony Kospan










IO SONO… MIO NONNO! – Un’incredibile… ma anche molto divertente… lettera   Leave a comment




Questa è una sorprendente lettera che rinvenni nel web anni fa

e che mi colpì per la sua evidente assurdità

ma anche  perché mi strappò un sorriso.


Tuttavia quello che leggiamo spesso nella cronaca,

quanto ad incastri familiari incredibili,

la rende un po’ meno… impossibile.

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IO SONO… MIO… NONNO!!!!!

Incredibile… lettera…



La seguente lettera sarebbe stata realmente inviata al Ministero della Difesa
alcuni anni fa da un ragazzo che chiedeva l’esonero dal servizio militare.







Signor Ministro della Difesa,
mi permetta di prendere rispettosamente la libertà di esporvi quanto segue, e di sollecitare per vostra benevolenza lo sforzo necessario al rapido disbrigo della pratica.
Sono in attesa della chiamata alle armi, ho 24 anni e sono sposato con una vedova di 44 anni, la quale ha una figlia di 25 anni.
Mio padre ha sposato tale figlia.
Quindi attualmente mio padre è diventato mio genero, in quanto ha sposato mia figlia.
Inoltre, mia nuora è divenuta mia matrigna, in quanto moglie di mio padre.
Mia moglie e io abbiamo avuto lo scorso gennaio un figlio.
Costui è quindi diventato fratello della moglie di mio padre, quindi cognato di mio padre; e inoltre mio zio, in quanto fratello della mia matrigna.
Mio figlio è dunque mio zio.
La moglie di mio padre a Natale ha avuto un figlio,
che quindi è contemporaneamente mio fratello in quanto figlio di mio padre, e mio nipote in quanto figlio della figlia di mia moglie.
Io sono quindi fratello di mio nipote, e siccome il marito della madre di una persona è suo padre, risulta che io sono padre della figlia di mia moglie e fratello di suo figlio.
Quindi io sono mio nonno!
Spiegato ciò, Signor Ministro, la prego di volermi concedere di essere esentato dal servizio militare, in quanto la legge impedisce che padre, figlio e nipote prestino servizio contemporaneamente.
Fermamente convinto della vostra comprensione, la prego Signor Ministro di accettare i miei più distinti saluti.”







Per la cronaca, pare che il ragazzo in questione
sia stato effettivamente riformato per
“stato psichico instabile e preoccupante e turbe mentali aggravate
da un clima familiare molto disturbante”. Sorpresa










Testo dal Web


Inutile ribadire che la cosa è assurda
ma non c’è dubbio che sia una storia
anche molto originale e divertente
e, come dicevo su,
chissà se per caso qualcosa del genere
non sia davvero accaduta.

Ciao da Tony Kospan










IO SONO… MIO NONNO! – Ecco un’incredibile.. ma anche divertente.. lettera   Leave a comment




Questa è una sorprendente lettera che rinvenni nel web anni fa

e che mi colpì per la sua evidente assurdità

ma anche  perché mi strappò un sorriso.


Tuttavia quello che leggiamo spesso nella cronaca,

quanto ad incastri familiari incredibili,

la rende un po' meno… impossibile.

.

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IO SONO… MIO… NONNO!!!!!

Incredibile… lettera…



La seguente lettera sarebbe stata realmente inviata al Ministero della Difesa
alcuni anni fa da un ragazzo che chiedeva l'esonero dal servizio militare.







Signor Ministro della Difesa,
mi permetta di prendere rispettosamente la libertà di esporvi quanto segue, e di sollecitare per vostra benevolenza lo sforzo necessario al rapido disbrigo della pratica.
Sono in attesa della chiamata alle armi, ho 24 anni e sono sposato con una vedova di 44 anni, la quale ha una figlia di 25 anni.
Mio padre ha sposato tale figlia.
Quindi attualmente mio padre è diventato mio genero, in quanto ha sposato mia figlia.
Inoltre, mia nuora è divenuta mia matrigna, in quanto moglie di mio padre.
Mia moglie e io abbiamo avuto lo scorso gennaio un figlio.
Costui è quindi diventato fratello della moglie di mio padre, quindi cognato di mio padre; e inoltre mio zio, in quanto fratello della mia matrigna.
Mio figlio è dunque mio zio.
La moglie di mio padre a Natale ha avuto un figlio,
che quindi è contemporaneamente mio fratello in quanto figlio di mio padre, e mio nipote in quanto figlio della figlia di mia moglie.
Io sono quindi fratello di mio nipote, e siccome il marito della madre di una persona è suo padre, risulta che io sono padre della figlia di mia moglie e fratello di suo figlio.
Quindi io sono mio nonno!
Spiegato ciò, Signor Ministro, la prego di volermi concedere di essere esentato dal servizio militare, in quanto la legge impedisce che padre, figlio e nipote prestino servizio contemporaneamente.
Fermamente convinto della vostra comprensione, la prego Signor Ministro di accettare i miei più distinti saluti.”







Per la cronaca, pare che il ragazzo in questione
sia stato effettivamente riformato per
“stato psichico instabile e preoccupante e turbe mentali aggravate
da un clima familiare molto disturbante”. Sorpresa










Testo dal Web


Inutile ribadire che la cosa è assurda
ma non c'è dubbio che sia una storia
anche molto originale e divertente
e, come dicevo su,
chissà se per caso qualcosa del genere
non sia davvero accaduta.

Ciao da Tony Kospan










Appena sposata fugge con l’autista delle nozze!!!! Matrimonio davvero brevissimo!!!!   2 comments

 

 

 

 

 

 

MATRIMONIO DA VERO RECORD
CON FINALE A SORPRESA!
 
 
 
 
 
11359729_d8261c46fb295ab2c27412b66a.jpg image by FCshares
 
 
 
PRIMA SI SPOSA
POI SCAPPA CON L’AUTISTA DELLE NOZZE!!!
 
 
 
INCREDIBILE MA VERO!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ha pronunciato il sì in Municipio, poi – come da copione – si è fatta fotografare assieme al novello sposo tra le aiuole del parco di Miramare.


Ma il matrimonio è finito lì. Poco dopo lei è scappata con l’amico che guidava l’auto nuziale. Con la scusa di andare a togliersi l’ingombrante abito nuziale e abbigliarsi in modo più comodo per il banchetto, si è data alla fuga con l’amico-autista in quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita. Via, alla volta della Grecia per la luna di miele con il suo vero amore; lui, addolorato e imbufalito, è rimasto al ristorante a intrattenere gli invitati in un’atmosfera da funerale. 

 
 
 

 

 

Sembra il perfetto copione per un film (della serie ”Se scappi ti sposo” o meglio ”Se ti sposo io scappo”), ma la realtà a volte è meglio – o peggio – della fiction. A restare con un pugno di confetti è capitato ad Andrea, un impiegato di banca triestino. Di Sara, la sposa mancata, non ne vuole più sapere. I cognomi li abbiamo volutamente omessi.
«Ha trasformato un sentimento d’amore in odio», ammette Andrea con comprensibile imbarazzo ma grande dignità. «Poteva pensarci prima, almeno non spendevamo tutti quei soldi per una messa in scena. Mi rivolgerò a un avvocato per essere risarcito materialmente e moralmente. Sono rientrato a lavorare con una settimana d’anticipo – spiega – e ringrazio tutti i colleghi che invece di prendermi in giro mi stanno aiutando a ricominciare».






Il matrimonio naufragato a tempo di record è stato celebrato con rito civile il 16 maggio di qualche anno fa nella saletta che si affaccia su piazza dell’Unità. «è stato un loro conoscente a celebrarlo», osserva il consigliere comunale Salvatore Porro.Lui 34 anni, lei quasi coetanea, si erano conosciuti appena dieci mesi fa. Lui impiegato, lei lavora in una finanziaria di Monfalcone: vivevano insieme a casa di lui nella zona di San Luigi. Un colpo di fulmine, come fulminea è stata la decisione di sposarsi. E fulminea è stata anche la fine.Il giorno del matrimonio Sara era arrivata puntuale sfoggiando un abito color avorio. «Era tutto perfetto – racconta Paolo, amico dello sposo – ci lamentavamo solo per il trambusto creato dal palco allestito per il concerto di Mtv. Sono dispiaciuto per Andrea. Meno male che ha un carattere forte: un altro uomo avrebbe potuto fare anche una follia».Alla cerimonia hanno preso parte solo una trentina di invitati. Da quanto raccontano gli amici l’intenzione dei due non era quella di fare le cose in pompa magna. Non avevano previsto nemmeno il viaggio di nozze. Almeno lui.


  

 

  

Finito il rito nuziale, mentre gli invitati raggiungevano il ristorante Sardoc, Andrea e Sara si sono prestati al classico servizio fotografico. Ad accompagnarli, con una Bmw addobbata di tutto punto, un amico della coppia che da alcuni mesi giocava anche a calcio con lo sposo.
Dopo l’ultimo scatto la sposina ha espresso il desiderio di andare a cambiarsi. «Andrea ci ha raggiunto subito al ristorante – riportano gli amici – spiegandoci che, siccome il vestito era molto voluminoso, stile “meringa”, Sara aveva preferito andare a mettersi in tailleur».
è da quel momento che la storia prende una piega surreale. Prima un brindisi, poi un secondo e ancora un terzo per ingannare il tempo. Ma la sposa non arriva. «Abbiamo capito anche noi che c’era qualche problema – spiega il personale del ristorante – ma siamo discreti e tuteliamo la privacy dei nostri clienti…».

Dopo un’ora di attesa abbiamo chiamato Sara – racconta Sabina, amica della coppia – ma il suo telefonino era spento. Non ci siamo preoccupati perché ci sembrava normale che una ragazza, il giorno del suo matrimonio, tenesse spento il cellulare. A quel punto Andrea ha tentato di contattate l’amico che le faceva da autista ma anche lui era irraggiungibile. Ha risposto solo dopo un’ora e mezza». Ed è a quel punto che Sara ha trovato il coraggio di vuotare il sacco incenerendo Andrea: «Ho capito solo ora di aver fatto un errore. Mi dispiace, il mio cuore mi porta da un’altra parte».


 


(Da il Piccolo di Trieste – Impaginazione Tony Kospan)

 

 

 

 

 

Per me il marito dovrebbe festeggiare (tutto sommato) lo scampato pericolo…
dato che avrà certamente sùbito l’annullamento ed anche il risarcimento dei danni…
 
 
 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

LA TUA PAGINA DI SOGNO IN FB…
 
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Un’incredibile… sorprendente ma anche divertente… lettera… – Io sono mio nonno   1 comment


Credevo che questa sorprendente  lettera 

fosse una cosa assolutamente assurda

(benché strappi qualche sorriso)

e certo lo è…

ma quello che leggiamo talvolta nella cronaca…

quanto ad  incastri familiari incredibili

la rende un po' meno… impossibile…

 

.

.

 

 

IO SONO… MIO… NONNO!!!!!

Incredibile… lettera…

 

 

La seguente lettera sarebbe stata realmente inviata al Ministero della Difesa
alcuni anni fa da un ragazzo che chiedeva l'esonero dal servizio militare.
 
 
 
 

 

 

 

Signor Ministro della Difesa,
mi permetta di prendere rispettosamente la libertà di esporvi quanto segue, e di sollecitare per vostra benevolenza lo sforzo necessario al rapido disbrigo della pratica.
Sono in attesa della chiamata alle armi, ho 24 anni e sono sposato con una vedova di 44 anni, la quale ha una figlia di 25 anni.
Mio padre ha sposato tale figlia.
Quindi attualmente mio padre è diventato mio genero, in quanto ha sposato mia figlia.
Inoltre, mia nuora è divenuta mia matrigna, in quanto moglie di mio padre.
Mia moglie e io abbiamo avuto lo scorso gennaio un figlio.
Costui è quindi diventato fratello della moglie di mio padre, quindi cognato di mio padre; e inoltre mio zio, in quanto fratello della mia matrigna.
Mio figlio è dunque mio zio.
La moglie di mio padre a Natale ha avuto un figlio,
che quindi è contemporaneamente mio fratello in quanto figlio di mio padre, e mio nipote in quanto figlio della figlia di mia moglie.
Io sono quindi fratello di mio nipote, e siccome il marito della madre di una persona è suo padre, risulta che io sono padre della figlia di mia moglie e fratello di suo figlio.
Quindi io sono mio nonno!
 
Spiegato ciò, Signor Ministro, la prego di volermi concedere di essere esentato dal servizio militare, in quanto la legge impedisce che padre, figlio e nipote prestino servizio contemporaneamente.

Fermamente convinto della vostra comprensione, la prego Signor Ministro di accettare i miei più distinti saluti.”
 
 
 

 

 

 

Per la cronaca, pare che il ragazzo in questione


sia stato effettivamente riformato per


“stato psichico instabile e preoccupante e turbe mentali aggravate


da un clima familiare molto disturbante”. Sorpresa


 
 
 
 
 
 




 
Testo dal Web
 


 


 



Inutile dire che la cosa mi convince poco…
anzi per nulla… ma non c'è dubbio
che sia una storia molto originale e divertente
e come dicevo su… chissà però se qualcosa del genere
non sia davvero accaduta…

Ciao da Tony Kospan



 

IL SALOTTO CULTURALE DI FB



 


La sposa scappa con l’autista delle nozze!!!! Incredibile ma vero…   3 comments

 

 

 

 

 

 

MATRIMONIO DA VERO RECORD
CON FINALE A SORPRESA!
 
 
 
 
 
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PRIMA SI SPOSA
POI SCAPPA CON L’AUTISTA DELLE NOZZE!!!
 
 
 
INCREDIBILE MA VERO!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ha pronunciato il sì in Municipio, poi – come da copione – si è fatta fotografare assieme al novello sposo tra le aiuole del parco di Miramare.


Ma il matrimonio è finito lì. Poco dopo lei è scappata con l’amico che guidava l’auto nuziale. Con la scusa di andare a togliersi l’ingombrante abito nuziale e abbigliarsi in modo più comodo per il banchetto, si è data alla fuga con l’amico-autista in quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita. Via, alla volta della Grecia per la luna di miele con il suo vero amore; lui, addolorato e imbufalito, è rimasto al ristorante a intrattenere gli invitati in un’atmosfera da funerale. 

 
 
 

 

 

Sembra il perfetto copione per un film (della serie ”Se scappi ti sposo” o meglio ”Se ti sposo io scappo”), ma la realtà a volte è meglio – o peggio – della fiction. A restare con un pugno di confetti è capitato ad Andrea, un impiegato di banca triestino. Di Sara, la sposa mancata, non ne vuole più sapere. I cognomi li abbiamo volutamente omessi.
«Ha trasformato un sentimento d’amore in odio», ammette Andrea con comprensibile imbarazzo ma grande dignità. «Poteva pensarci prima, almeno non spendevamo tutti quei soldi per una messa in scena. Mi rivolgerò a un avvocato per essere risarcito materialmente e moralmente. Sono rientrato a lavorare con una settimana d’anticipo – spiega – e ringrazio tutti i colleghi che invece di prendermi in giro mi stanno aiutando a ricominciare».






Il matrimonio naufragato a tempo di record è stato celebrato con rito civile il 16 maggio di qualche anno fa nella saletta che si affaccia su piazza dell’Unità. «è stato un loro conoscente a celebrarlo», osserva il consigliere comunale Salvatore Porro.Lui 34 anni, lei quasi coetanea, si erano conosciuti appena dieci mesi fa. Lui impiegato, lei lavora in una finanziaria di Monfalcone: vivevano insieme a casa di lui nella zona di San Luigi. Un colpo di fulmine, come fulminea è stata la decisione di sposarsi. E fulminea è stata anche la fine.Il giorno del matrimonio Sara era arrivata puntuale sfoggiando un abito color avorio. «Era tutto perfetto – racconta Paolo, amico dello sposo – ci lamentavamo solo per il trambusto creato dal palco allestito per il concerto di Mtv. Sono dispiaciuto per Andrea. Meno male che ha un carattere forte: un altro uomo avrebbe potuto fare anche una follia».Alla cerimonia hanno preso parte solo una trentina di invitati. Da quanto raccontano gli amici l’intenzione dei due non era quella di fare le cose in pompa magna. Non avevano previsto nemmeno il viaggio di nozze. Almeno lui.


  

 

  

Finito il rito nuziale, mentre gli invitati raggiungevano il ristorante Sardoc, Andrea e Sara si sono prestati al classico servizio fotografico. Ad accompagnarli, con una Bmw addobbata di tutto punto, un amico della coppia che da alcuni mesi giocava anche a calcio con lo sposo.
Dopo l’ultimo scatto la sposina ha espresso il desiderio di andare a cambiarsi. «Andrea ci ha raggiunto subito al ristorante – riportano gli amici – spiegandoci che, siccome il vestito era molto voluminoso, stile “meringa”, Sara aveva preferito andare a mettersi in tailleur».
è da quel momento che la storia prende una piega surreale. Prima un brindisi, poi un secondo e ancora un terzo per ingannare il tempo. Ma la sposa non arriva. «Abbiamo capito anche noi che c’era qualche problema – spiega il personale del ristorante – ma siamo discreti e tuteliamo la privacy dei nostri clienti…».

Dopo un’ora di attesa abbiamo chiamato Sara – racconta Sabina, amica della coppia – ma il suo telefonino era spento. Non ci siamo preoccupati perché ci sembrava normale che una ragazza, il giorno del suo matrimonio, tenesse spento il cellulare. A quel punto Andrea ha tentato di contattate l’amico che le faceva da autista ma anche lui era irraggiungibile. Ha risposto solo dopo un’ora e mezza». Ed è a quel punto che Sara ha trovato il coraggio di vuotare il sacco incenerendo Andrea: «Ho capito solo ora di aver fatto un errore. Mi dispiace, il mio cuore mi porta da un’altra parte».


 


(Da il Piccolo di Trieste – Impaginazione Tony Kospan)

 

 

 

 

 

Per me il marito dovrebbe festeggiare (tutto sommato) lo scampato pericolo…
dato che avrà certamente sùbito l’annullamento ed anche il risarcimento dei danni…
 
 
 

 

 

 

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PENSIERINI FIRMATI… SULL’INFERNO   2 comments

 
 
 
 
 

 

 

PENSIERINI FIRMATI… SULL’INFERNO

 

 

  

 

Non mi piace l’idea di andare o in Paradiso o all’Inferno,
perché ho amici in ambo i luoghi.
Mark Twain

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Il signor Rossi arriva all’inferno, vene ricevuto da Satana il quale gli
spiega che l’inferno non è così come lo si dipinge, ci sono delle
possibilità di scelta.
La scelta  data dal fatto che ci sono gli inferni di tutte le nazioni.
Allora il nostro sig. Rossi si presenta all’ inferno tedesco… pensando
“sarà sicuramente il migliore…”
– Rossi – Buongiorno che si fa di bello qui ??
– Diav. Tedesco – Martellaten sui coglioni
– Rossi – Ma solo quello ??
– Diav. Tedesco – Nain !!! alle 12:00 precise pranzo
– Rossi – E cosa si mangia ??
– Diav Tedesco – Merda ben cotta !!
– Rossi – Sì ma nel pomeriggio si riposa?
– Diav Tedesco – Negativen, attività principale: “martellaten sui coglioni” !
– Rossi – E la sera ??
– Diav Tedesco – Alle ore 5 precisen The di piscio puzzolente !
– Rossi – Senta, mi scusi l’inferno italiano qui di fianco com’è ????
– Diavolo Tedesco – Nain, Nain, Negativ tu non andare li, grande casino;
sempre… mancare martello , domani mancare merda e piscio; il fuoco si spegne sempre ;
Lì non funzionen nienten  

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Il Paradiso lo preferisco per il clima,
l’Inferno per la compagnia.
Mark Twain

 

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L’inferno è la mia passione.
Alda Merini
 
 
 

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Le pene dell’inferno furono inventate per supplire alle insufficienti attrattive
che ci si offrono in Paradiso.
Napoleone Bonaparte 
 
 

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All’inferno il diavolo è un eroe positivo.
Stanislaw J. Lec
 
 

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«??? Diavolo, vado bene di qui per l’inferno???
Sì, sempre storto.»
Ennio Flaiano
 
 

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Per gli italiani l’inferno è quel posto ove si sta con le donne nude
e con i diavoli ci si mette d’accordo.
Ennio Flaiano
 
 

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«L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.»
William Shakespeare
 
 
 

 
 
CIAOOOOOOOOOO DA TONY KOSPAN
 
 
 

 

PSICHE E SOGNO
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SCHEGGE GRAFFIANTI… DA “RIVERGINATION” DELLA LITTIZZETTO…   Leave a comment

 
 

 

 

ECCO A VOI, DAL WEB… ,

ALCUNI BRANI, COME SEMPRE GRAFFIANTI ED ESILARANTI…,

DA QUESTO LIBRO DELLA LITTIZZETTO NAZIONALE…

 

 

(La cover del libro della Littizzetto)

 
 
 

MA TI SEI LESSATA I NEURONI COL PHON?

 

 

 

 

Senti qua. Non c'è proprio limite alla follia umana. Una modella svizzera, attraverso un delicato intervento di chirurgia plastica, s'è fatta allungare le gambe di tre centimetri. Motivo? Perché non rientrava nell'altezza delle modelle classiche. Per ora non cammina più ma è un dettaglio. Volete sapere quanto era alta prima dell'operazione? Un metro e settantadue. Pensa te. Modella? Ma ti sei lessata i neuroni col phon? E io cosa dovrei fare allora? Che nell'erba alta sparisco?! Che più basse di me ci sono solo le carote che vivono sotto terra e spunta solo il ciuffo?! Cosa mi devo far innestare io?! Un doppio femore? Tassellarmi nell'interno coscia un tubo della stufa? Farmi infilare un mappamondo al posto della rotula?

Io non mi farei mai allungare. Sono orgogliosa di essere ultracorta. L'unica cosa che mi dispiace è che ho un bel seno ma purtroppo se ne accorgono solo i cani volpini. E' incredibile come ormai la chirurgia plastica non abbia più confini. In America sta spopolando la rivergination. L'imenoplastica. La moda di farsi ricostruire una nuova verginità. Non sei più vergine? Mettici una toppa. La toppa sulla topa. Diciamo pane al pane. Praticamente la rivergination si fa per evitare la svalutation e incentivare la devolution. Funziona più o meno così: tu vai in America, ti ricoverano in clinica, ti danno due punti, ti rammendano come un calzino, ed esci pulzella. Nuova di pacca. Come quando vuoi vendere la macchina, che azzeri il contachilometri per farla sembrare nuova.

 
 
 
 

 

 

Peccato che duri poco. L'imene non è perenne. Tranne in alcuni casi. E non faccio nomi per rispetto della privacy. Un diamante è per sempre, quello dura un attimo e poi sei di nuovo da capo. Toccherebbe rifare l'imene come le porte dei saloon. Che spingi e… oplà, si apre e si richiude. Così quello che viene dopo deve solo stare attento a non prendersi lo sportello sul naso. Il problema sarà poi cosa rispondere quando ti chiederanno com'è stata la prima volta. D'ora in poi ti dovrai segnare quando è stata la prima volta, la prima volta della seconda volta, la prima volta della terza volta… dovrai munirti di un palmare per tenere il conto.

Io, se potessi scegliere cosa rifarmi, vorrei farmi spostare le tette sulla schiena, tipo zainetto, così non mi danno fastidio quando vado in moto col mio fidanzato che finisce sempre che per via di 'sta tettonica a zolle salto giù nei cunettoni. Anche un paio di orecchie svitabili non mi dispiacerebbero, che le appoggio sul comodino prima di addormentarmi così non lo sento russare.

Poi una terza mano per aprire la porta quando ho le borse della spesa, e nel caso questo fosse un intervento troppo costoso, al limite un'aggiuntina di due dita per far più forza quando uso il trinciapolli. Una ruota in mezzo alle gambe così io da casa mia, che sta in salita, vado in centro in un attimo, e il retrotreno semovente. Mi piacerebbe farmi incastrare nell'ombelico il joystick delle PlayStation. Così posso muovere il didietro come voglio, lo alzo e lo abbasso, lo posso far basculare a destra e a sinistra, senza passare ore in palestra.

 

 

 

 
 
 
Ecco che arriva Molly: santo cielo che Befana. Ma dove vai? «Vado a cambiare il reggiseno che mi ha regalato quel pirla». Ma è così carino. «Infatti, è bellissimo. Peccato che non mi abbia comprato anche le tette da metterci dentro, sto scimunito». Molly è così. Ama con furore e odia con altrettanto accanimento. «E io che speravo mi regalasse un bonus per rifarmi le tette». «Prego?» «Una zinna sotto l'albero. Al posto del panettone. «La guardo e non favello». Perché? Avrei ben altre urgenze. Sai cosa dovresti rifarti tu, Molly? «Togliermi sto volant di cellulite». No. Rifarti furba perché c'hai provato un sacco di volte e non ci sei riuscita. «E io che sognavo un assegno per un paio di tette nuove. Un tre etti di silicone mi sarebbero bastati. Guardale. Sono scese di almeno tre centimetri, piangono come rami di salice. E poi si sono tutte svirgolate». Sarebbe? Sono disassate. Hanno perso la convergenza. Come le macchine quando prendi in pieno un gradino, toh. Ne ho una che guarda il Monviso e l'altra il Monte Rosa».
L'arco alpino al completo. «Fai la spiritosa. Le donne che lavorano nel mondo dello spettacolo i ritocchi se li fanno fare tutte». Tranne me. «E infatti si vede». Bè, sei in vena di complimenti. «Tra le tue colleghe van tanto di moda gli zigomi». Fino a qualche anno fa non sapevamo neanche di averceli. «Infatti. Io sapevo di avere mento, mandibola e cartilagini sparpagliate qua e là ma quegli ossi li mi erano sfuggiti. Adesso han tutte due palline da ping-pong ai lati del naso». Due boccini. «E quei bei sorrisi naturali da maschera del carnevale di Viareggi». Vedi che vieni con me. «Vengo un attimo ma poi ritorno sulle mie. Regalarmi delle tette nuove per Natale sarebbe stato un bel pensiero». Ma certo. E' come dire: «Amore, ti penso tanto e penso che mi fai schifo. Sei da rifare. Ti regalo una palata di silicone, infilatela dove vuoi». «Come sei antica!» Perché? Vuoi mica dirmi che dal chirurgo estetico ci vai per piacere di più a te stessa? Ma sparisci. Tu per piacere di più a te stessa ti fai la carbonara o ti mangi dei coni così grossi che ti cola tutto il pistacchio giù per il gomito. «Il mio mito è Bambola Romana». Quella che ha due provoloni appesi alle clavicole? Se si china per allacciarsi le scarpe batte la fronte sul marciapiede tanto è sbilanciata in avanti. «Ora ha fatto anche un calendario» Sì, extra-large. Non sta neanche appeso al muro. Lo devi usare come tappeto. «Che invidia. Io ormai sono così piatta che volendo mi potrei faxare».

 

 


Da Dagospia – Impaginazione Orso Tony
 
 
 
  F I N E
 
 
   
 
IL SALOTTO DI SOGNO DI FCB?
 
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PERCHE’? PERCHE’?… PER SORRIDERE…   2 comments

 

PERCHE' PERCHE'… PER SORRIDERE 

 

 

alle seguenti domande:
 
 

 

 

 

Perché se un avvocato impazzisce, “perde il giudizio”?

Perché se il denaro è la causa di tutti i mali, dobbiamo lavorare?

Perché corriamo sotto la pioggia se davanti a noi ugualmente piove?

Perché Bill Gates ha chiamato il suo sistema operativo Windows, quando poteva chiamarlo Gates (windows = finestre, gates = porte)?

Perché quando parlo con Dio la gente pensa che io sia un tipo spirituale, ma quando Dio parla con me la gente pensa che io sia matto?

Perché il mondo, che è rotondo, lo chiamiamo “pianeta”? Se fosse piano lo chiameremmo “rotondeta”?

Perché se le giacche di cuoio si rovinano con la pioggia, nessuno si preoccupa delle mucche quando piove?

Perché non producono cibo per gatti al sapore di topo?

Perché un suicida dovrebbe tagliarsi le vene piuttosto che lasciarsele lunghe?

Perché la donna di Babbo Natale si chiama Mery Christmas?

Perché non esiste nessuna altra parola da usare al posto di “sinonimo”?

Perché chiamiamo il nostro pianeta “terra” quando è composto per tre quarti di acqua?

Perché “separati” si scrive tutto insieme e… “tutti insieme” si scrive separato?

Perché se Superman è tanto intelligente porta i calzoncini sopra i pantaloni?

Perché i negozi che sono aperti 24 ore su 24 hanno la serratura alla porta?

Perché se la scatola nera dell’aereo è indistruttibile non fabbricano tutto l’aereo con lo stesso materiale?

Perché non ci sono cinture di sicurezza sugli autobus?

Perché la parola “abbreviatura” è così lunga?

Perché i kamikaze usavano il casco?

Perché su alcuni interruttori della luce è scritto “Acceso/Spento” anche se quando la luce è accesa si vede e quando è spenta non si può mica leggere?

 

                           

                                                 

DAL WEB  IMPAGIN. T.K.

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

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