Archivio per l'etichetta ‘neorealismo

Vasco Pratolini… lo scrittore della gente semplice – Mini biografia e la sua poetica “neorealista”   Leave a comment

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Da giovane ho conosciuto Vasco Pratolini,

grande scrittore fiorentino dallo stile semplice ma umanissimo,

attraverso la lettura dei suoi romanzi.



LA POETICA NEOREALISTA






Stile semplice dicevo…

ma in realtà si tratta di una grande capacità d’immersione,

con naturalezza, nella realtà popolare certo molto fiorentina,

ma nel contempo anche universale.



Vasco Pratolini (Firenze 19.10.1913 – Roma 12.1.1991)




Nelle sue opere colpiscono infatti

i reali dialoghi delle persone normali,

le speranze della gente umile e senza pretese

ma pure i loro  amori e le loro passioni.

.


Per questo molto bella ed aderente al vero

mi appare la definizione di

scrittore dei baci sulla bocca, dei baci rubati agli angoli della strada

letta nel web.








Ma perché era così attratto da questo mondo?


Soprattutto perché era proprio quello il suo mondo,

essendo molto umili le sue origini,

benché poi fin da ragazzo fosse attratto dalle letture.







BREVE BIOGRAFIA



Persa la madre quand’era piccolo,

fu allevato dai nonni materni

e da giovanetto fece vari mestieri.


Poi iniziò a lavorare in una tipografia

ma qui già sognava di dedicarsi alla scrittura.







Grazie al pittore Ottone Rosai

iniziò a scrivere sulla rivista “Il bargello

e con Alfonso Gatto, poeta salernitano,

creò la rivista “Campo di Marte” 

poi soppressa dal regime fascista.


Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra, nel 1948,

 si trasferì a Napoli, dove visse sino al 1951.






Questi ultimi furono gli anni per lui più intensi

in quanto scrisse alcune tra le sue opere più belle

e collaborò alla sceneggiatura di alcuni mitici film neorealisti

come Paisà di Roberto Rossellini,

Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti,

 Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy etc.






Nel 1952 si trasferì a Roma, da dove non si allontanerà più.


Lì scrisse altri bei romanzi

e partecipò fino alla fine alla vita intellettuale italiana

che aveva, all’epoca, il suo fulcro nella capitale.








Vediamo ora una scena del film girato da Carlo Lizzani nel 1953

nato da uno dei suoi più noti romanzi

che ci consente di conoscere le tipiche “atmosfere

narrate dallo scrittore fiorentino.

.



IL VIDEO


frecq8h

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Alcune tra le sue opere più note:


Le amiche(1943), Il quartiere(1944), Cronaca familiare(1947), Cronache di poveri amanti(1947), Le ragazze di San Frediano(1949), La domenica della povera gente (1952), Metello (1955) Diario sentimentale (1956) e Lo scialo (1960)



Tony Kospan

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Vasco Pratolini… lo scrittore fiorentino della gente semplice – Mini biografia e la sua poetica “neorealista”   Leave a comment

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Da giovane ho conosciuto Vasco Pratolini,

grande scrittore fiorentino dallo stile semplice ma umanissimo,

attraverso la lettura dei suoi romanzi.



LA POETICA NEOREALISTA






Stile semplice dicevo…

ma in realtà si tratta di una grande capacità d’immersione,

con naturalezza, nella realtà popolare certo molto fiorentina,

ma nel contempo anche universale.



Vasco Pratolini (Firenze 19.10.1913 – Roma 12.1.1991)




Nelle sue opere colpiscono infatti

i reali dialoghi delle persone normali,

le speranze della gente umile e senza pretese

ma pure i loro  amori e le loro passioni.

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Per questo molto bella ed aderente al vero

mi appare la definizione di

scrittore dei baci sulla bocca, dei baci rubati agli angoli della strada

letta nel web.








Ma perché era così attratto da questo mondo?


Soprattutto perché era proprio quello il suo mondo,

essendo molto umili le sue origini,

benché poi fin da ragazzo fosse attratto dalle letture.







BREVE BIOGRAFIA



Persa la madre quand’era piccolo,

fu allevato dai nonni materni

e da giovanetto fece vari mestieri.


Poi iniziò a lavorare in una tipografia

ma qui già sognava di dedicarsi alla scrittura.







Grazie al pittore Ottone Rosai

iniziò a scrivere sulla rivista “Il bargello

e con Alfonso Gatto, poeta salernitano,

creò la rivista “Campo di Marte” 

poi soppressa dal regime fascista.


Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra, nel 1948,

 si trasferì a Napoli, dove visse sino al 1951.






Questi ultimi furono gli anni per lui più intensi

in quanto scrisse alcune tra le sue opere più belle

e collaborò alla sceneggiatura di alcuni mitici film neorealisti

come Paisà di Roberto Rossellini,

Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti,

 Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy etc.






Nel 1952 si trasferì a Roma, da dove non si allontanerà più.


Lì scrisse altri bei romanzi

e partecipò fino alla fine alla vita intellettuale italiana

che aveva, all’epoca, il suo fulcro nella capitale.








Vediamo ora una scena del film girato da Carlo Lizzani nel 1953

nato da uno dei suoi più noti romanzi

che ci consente di conoscere le tipiche “atmosfere

narrate dallo scrittore fiorentino.

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IL VIDEO


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Alcune tra le sue opere più note:


Le amiche(1943), Il quartiere(1944), Cronaca familiare(1947), Cronache di poveri amanti(1947), Le ragazze di San Frediano(1949), La domenica della povera gente (1952), Metello (1955) Diario sentimentale (1956) e Lo scialo (1960)



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Anna Magnani.. vera star del cinema neorealista – Breve ricordo.. 2 video e la poesia di Pasolini   Leave a comment






ANNA MAGNANI era il suo nome,
ma per tutti era NANNARELLA

E’ stata una donna che ha lasciato una traccia indelebile
nella storia del cinema italiano e mondiale




(Roma 7.3.1908 – Roma 26.9.1973) 




Oltre ad essere una delle più grandi attrici italiane di sempre
è stata anche un eccezionale simbolo della più bella romanità.






Vera e propria STAR del cinema internazionale,
vincitrice dell’Oscar nel 1956,
ha interpretato film memorabili come Roma città aperta, di Rossellini;
Bellissima di Visconti, Mamma Roma, di Pasolini… etc


Ha anche lavorato con altri grandi registi
come Fellini, Monicelli e Kramer.
 





Ricordiamola con questo magnifico video omaggio
contenente diverse scene da film nelle quali, tra l’altro,
canta e recita anche in lingua napoletana.



fre bia pouce   musicAnimata    (‘O surdato ‘nnamurato)



Per il suo urlo nella scena finale di ROMA CITTA’ APERTA,
capolavoro del Neorealismo italiano, che vinse il NASTRO D’ARGENTO,
e di cui possiamo vedere qui una famosissima drammatica scena,
Pier Paolo Pasolini le dedicò la poesia che possiamo leggere più giù.



Frecce2039



“Quasi emblema, in noi l’urlo della Magnani
sotto le ciocche disordinatamente assolute,
rinnova nelle disperate panoramiche,
e nelle occhiate vive e mute
si addensa il senso della tragedia.
E’ lì che si dissolve e mutila
il presente, e assorda il canto degli aedi”.
P. P. Pasolini






Era sì una grande artista, ma anche donna vera, schietta.

Con la sua romanità universale ha lasciato un segno indelebile
non solo nella Storia del Cinema ma anche nei cuori
di milioni di persone che l’hanno seguita, ammirata ed amata.



Anna Magnani e Pasolini


Tony Kospan




3
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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Anna Magnani e Marlon Brando


Anna Magnani.. vera leggenda del Cinema Italiano – Breve ricordo anche con 2 video e la poesia di Pasolini   1 comment

 







ANNA MAGNANI era il suo nome,
ma per tutti era NANNARELLA

E’ stata una donna che ha lasciato una traccia indelebile
nella storia del cinema italiano e mondiale

 

 
 
 
 
(Roma 7.3.1908 – Roma 26.9.1973) 
 
 
 
 
Oltre ad essere una delle più grandi attrici italiane di sempre
è stata anche un eccezionale simbolo della più bella romanità.

 
 
 
 
 
 
 
 

Vera e propria STAR del cinema internazionale,
vincitrice dell’Oscar nel 1956,
ha interpretato film memorabili come Roma città aperta, di Rossellini;
Bellissima di Visconti, Mamma Roma, di Pasolini… etc…
 
 
Ha anche lavorato con altri grandi registi
come Fellini, Monicelli e Kramer. 




 
 
 
 
Ricordiamola con questo magnifico video omaggio
contenente diverse scene da film nelle quali, tra l’altro,
canta e recita anche in lingua napoletana.

 
 
 
 (‘O surdato ‘nnamurato)
 
 
 
 

Per il suo urlo nella scena finale di ROMA CITTA’ APERTA,
capolavoro del Neorealismo italiano, che vinse il NASTRO D’ARGENTO,
e di cui possiamo vedere qui una famosissima drammatica scena,
Pier Paolo Pasolini le dedicò la poesia che possiamo leggere più giù.


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“Quasi emblema, in noi l’urlo della Magnani
sotto le ciocche disordinatamente assolute,
rinnova nelle disperate panoramiche,
e nelle occhiate vive e mute
si addensa il senso della tragedia.
E’ lì che si dissolve e mutila
il presente, e assorda il canto degli aedi”.
P. P. Pasolini
 
  
 
 
  

Era sì una grande artista, ma anche donna vera, schietta.

Con la sua romanità universale 
ha lasciato un segno indelebile 
non solo nella Storia del Cinema ma anche
nei cuori 
di milioni di persone che l’hanno seguita, ammirata ed amata.


 






Tony Kospan

 

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Da giovane ho conosciuto Vasco Pratolini,

grande scrittore fiorentino dallo stile semplice ma umanissimo,

attraverso la lettura dei suoi romanzi.



LA POETICA NEOREALISTA






Stile semplice dicevo…

ma in realtà si tratta di una grande capacità d’immersione,

con naturalezza, nella realtà popolare certo molto fiorentina,

ma nel contempo anche universale.



Vasco Pratolini (Firenze 19.10.1913 – Roma 12.1.1991)




Nelle sue opere colpiscono infatti

i reali dialoghi delle persone normali,

le speranze della gente umile e senza pretese

ma pure i loro  amori e le loro passioni.

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Per questo molto bella ed aderente al vero

mi appare la definizione di

scrittore dei baci sulla bocca, dei baci rubati agli angoli della strada

letta nel web.








Ma perché era così attratto da questo mondo?


Soprattutto perché era proprio quello il suo mondo,

essendo molto umili le sue origini,

benché poi fin da ragazzo fosse attratto dalle letture.







BREVE BIOGRAFIA



Persa la madre quand’era piccolo,

fu allevato dai nonni materni

e da giovanetto fece vari mestieri.


Poi iniziò a lavorare in una tipografia

ma qui già sognava di dedicarsi alla scrittura.







Grazie al pittore Ottone Rosai

iniziò a scrivere sulla rivista “Il bargello

e con Alfonso Gatto, poeta salernitano,

creò la rivista “Campo di Marte” 

poi soppressa dal regime fascista.


Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra, nel 1948,

 si trasferì a Napoli, dove visse sino al 1951.






Questi ultimi furono gli anni per lui più intensi

in quanto scrisse alcune tra le sue opere più belle

e collaborò alla sceneggiatura di alcuni mitici film neorealisti

come Paisà di Roberto Rossellini,

Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti,

 Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy etc.






Nel 1952 si trasferì a Roma, da dove non si allontanerà più.


Lì scrisse altri bei romanzi

e partecipò fino alla fine alla vita intellettuale italiana

che aveva, all’epoca, il suo fulcro nella capitale.








Vediamo ora una scena del film girato da Carlo Lizzani nel 1953

nato da uno dei suoi più noti romanzi

che ci consente di conoscere le tipiche “atmosfere

narrate dallo scrittore fiorentino.

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IL VIDEO


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Alcune tra le sue opere più note:


Le amiche(1943), Il quartiere(1944), Cronaca familiare(1947), Cronache di poveri amanti(1947), Le ragazze di San Frediano(1949), La domenica della povera gente (1952), Metello (1955) Diario sentimentale (1956) e Lo scialo (1960)



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Vasco Pratolini – Biografia e poetica dello scrittore del ‘900.. “dei baci rubati agli angoli della strada”   Leave a comment

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Da giovanetto ho conosciuto Vasco Pratolini,

grande scrittore fiorentino dallo stile semplice ma umanissimo,

attraverso la lettura dei suoi romanzi.



LA POETICA NEOREALISTA






Stile semplice dicevo…

ma in realtà si tratta di una grande capacità d’immersione,

con naturalezza, nella realtà popolare certo molto fiorentina,

ma nel contempo anche universale.



Vasco Pratolini (Firenze 19.10.1913 – Roma 12.1.1991)




Nelle sue opere colpiscono infatti

i reali dialoghi delle persone normali,

le speranze della gente umile e senza pretese

ma pure i loro  amori e le loro passioni…

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Per questo molto bella ed aderente al vero

mi appare la definizione di

scrittore dei baci sulla bocca, dei baci rubati agli angoli della strada

letta nel web.








Ma perché era così attratto da questo mondo?


Soprattutto perché era proprio quello il suo mondo,

essendo molto umili le sue origini,

benché poi fin da ragazzo fosse attratto dalle letture .







BREVE BIOGRAFIA



Persa la madre quand’era piccolo,

fu allevato dai nonni materni

e da giovanetto fece vari mestieri.


Poi iniziò a lavorare in una tipografia

ma qui già sognava di dedicarsi alla scrittura.







Grazie al pittore Ottone Rosai

iniziò a scrivere sulla rivista “Il bargello

e con Alfonso Gatto, poeta salernitano,

creò la rivista “Campo di Marte” 

poi soppressa dal regime fascista.


Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra, nel 1948,

 si trasferì a Napoli, dove visse sino al 1951.






Questi ultimi furono gli anni per lui più intensi

in quanto scrisse alcune tra le sue opere più belle

e collaborò alla sceneggiatura di alcuni mitici film neorealisti

come Paisà di Roberto Rossellini,

Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti,

 Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy etc.






Nel 1952 si trasferì a Roma, da dove non si allontanerà più.


Lì scrisse altri bei romanzi

e partecipò fino alla fine alla vita intellettuale italiana

che aveva, all’epoca, il suo fulcro nella capitale.








Vediamo ora una scena del film girato da Carlo Lizzani nel 1953

nato da uno dei suoi più noti romanzi…

che ci consente di conoscere le tipiche “atmosfere

narrate dallo scrittore fiorentino.

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Alcune tra le sue opere più note:

Le amiche(1943), Il quartiere(1944), Cronaca familiare(1947), Cronache di poveri amanti(1947), Le ragazze di San Frediano(1949), La domenica della povera gente (1952), Metello (1955) Diario sentimentale (1956) e Lo scialo (1960)



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Da giovane ho conosciuto Vasco Pratolini,

grande scrittore fiorentino dallo stile semplice ma umanissimo,

attraverso la lettura dei suoi romanzi.



LA POETICA NEOREALISTA






Stile semplice dicevo…

ma in realtà si tratta di una grande capacità d’immersione,

con naturalezza, nella realtà popolare certo molto fiorentina,

ma nel contempo anche universale.



Vasco Pratolini (Firenze 19.10.1913 – Roma 12.1.1991)




Nelle sue opere colpiscono infatti

i reali dialoghi delle persone normali,

le speranze della gente umile e senza pretese

ma pure i loro  amori e le loro passioni.

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Per questo molto bella ed aderente al vero

mi appare la definizione di

scrittore dei baci sulla bocca, dei baci rubati agli angoli della strada

letta nel web.








Ma perché era così attratto da questo mondo?


Soprattutto perché era proprio quello il suo mondo,

essendo molto umili le sue origini,

benché poi fin da ragazzo fosse attratto dalle letture.







BREVE BIOGRAFIA



Persa la madre quand’era piccolo,

fu allevato dai nonni materni

e da giovanetto fece vari mestieri.


Poi iniziò a lavorare in una tipografia

ma qui già sognava di dedicarsi alla scrittura.







Grazie al pittore Ottone Rosai

iniziò a scrivere sulla rivista “Il bargello

e con Alfonso Gatto, poeta salernitano,

creò la rivista “Campo di Marte” 

poi soppressa dal regime fascista.


Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra, nel 1948,

 si trasferì a Napoli, dove visse sino al 1951.






Questi ultimi furono gli anni per lui più intensi

in quanto scrisse alcune tra le sue opere più belle

e collaborò alla sceneggiatura di alcuni mitici film neorealisti

come Paisà di Roberto Rossellini,

Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti,

 Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy etc.






Nel 1952 si trasferì a Roma, da dove non si allontanerà più.


Lì scrisse altri bei romanzi

e partecipò fino alla fine alla vita intellettuale italiana

che aveva, all’epoca, il suo fulcro nella capitale.








Vediamo ora una scena del film girato da Carlo Lizzani nel 1953

nato da uno dei suoi più noti romanzi

che ci consente di conoscere le tipiche “atmosfere

narrate dallo scrittore fiorentino.

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Alcune tra le sue opere più note:


Le amiche(1943), Il quartiere(1944), Cronaca familiare(1947), Cronache di poveri amanti(1947), Le ragazze di San Frediano(1949), La domenica della povera gente (1952), Metello (1955) Diario sentimentale (1956) e Lo scialo (1960)



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Anna Magnani.. vera star del cinema neorealista – Breve ricordo anche con 2 video e la poesia di Pasolini   Leave a comment

 







ANNA MAGNANI era il suo nome,
ma per tutti era NANNARELLA

E’ stata una donna che ha lasciato una traccia indelebile
nella storia del cinema italiano e mondiale

 

 
 
 
 
(Roma 7.3.1908 – Roma 26.9.1973) 
 
 
 
 
Oltre ad essere una delle più grandi attrici italiane di sempre
è stata anche un eccezionale simbolo della più bella romanità.

 
 
 
 
 
 
 
 

Vera e propria STAR del cinema internazionale,
vincitrice dell’Oscar nel 1956,
ha interpretato film memorabili come Roma città aperta, di Rossellini;
Bellissima di Visconti, Mamma Roma, di Pasolini… etc…
 
 
Ha anche lavorato con altri grandi registi
come Fellini, Monicelli e Kramer. 




 
 
 
 
Ricordiamola con questo magnifico video omaggio
contenente diverse scene da film nelle quali, tra l’altro,
canta e recita anche in lingua napoletana.

 
 
 
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Per il suo urlo nella scena finale di ROMA CITTA’ APERTA,
capolavoro del Neorealismo italiano, che vinse il NASTRO D’ARGENTO,
e di cui possiamo vedere qui una famosissima drammatica scena,
Pier Paolo Pasolini le dedicò la poesia che possiamo leggere più giù.


  

Frecce2039
 

 
  
 
“Quasi emblema, in noi l’urlo della Magnani
sotto le ciocche disordinatamente assolute,
rinnova nelle disperate panoramiche,
e nelle occhiate vive e mute
si addensa il senso della tragedia.
E’ lì che si dissolve e mutila
il presente, e assorda il canto degli aedi”.
P. P. Pasolini
 
  
 
 
  
Era sì una grande artista, ma anche donna vera, schietta.

Con la sua romanità universale ha lasciato un segno indelebile
non solo nella Storia del Cinema ma anche nei cuori
di milioni di persone che l’hanno seguita, ammirata ed amata.



Anna Magnani e Pasolini



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