Archivio per l'etichetta ‘Nathaniel Hawthorne’

Un grande romanzo dell’800
che racconta e svela
i riti rigidi e puritani della provincia americana.

LA LETTERA SCARLATTA
La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.
E’ un capolavoro di Nathaniel Hawthorne
tra i più grandi scrittori della letteratura americana

LA STORIA
A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.
Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.

Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell’amante… ma lei non cede.
Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera ‘A’, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.
Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.

Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.

IL FILM
Vediamo ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata.
Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.
Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell’epoca ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

IL VIDEO
Buona visione ora, se vi va, di alcune scene del film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall
LA LETTERA SCARLATTA


Ciao da Orso Tony




UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
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Emile Vernon






L’amore, sia quando nasce,
sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce che si riflette sul mondo circostante.
– Nathaniel Hawthorne –






Emile Vernon
CHE MI AMI TU LO DICI…
John Keats
Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Più casta di quella d’una suora
Che per sé sola i dolci vespri canta,
Quando la campana risuona –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Freddo come un’alba di penitenza,
Suora crudele di San Cupido
Devota ai giorni d’astinenza –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Tinte di corallo insegnano meno gioia
Dei coralli del mare –
Mai che s’imbroncino di baci –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Non stringe chi teneramente la stringe;
è morta come quella d’una statua
Mentre la mia brucia di passione –
Su, amami davvero!
Su, incendiamoci di parole
E bruciandomi sorridimi – stringimi
Come devono gli amanti – su, baciami,
E l’urna, poi, delle mie ceneri seppelliscila nel tuo cuore –
Su, amami davvero!
da Orso Tony

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SULLE NOSTRE MASCHERE
Nessuno può, per un periodo che non sia brevissimo,
“portare” una faccia da mostrare a sé stesso e un’altra da mostrare alla folla,
senza alla fine trovarsi nella condizione di non capire più quale possa essere la vera.
Nathaniel Hawthorne
SUL VIAGGIO (DELLA VITA)
L’importante è mettersi in cammino.
Altrimenti non arriverai da nessuna parte.
E passerai il resto della tua vita a disprezzarti per ciò che avresti potuto essere e non sei stato.
La meta iniziale del viaggio rappresenta solo lo stimolo per partire.
Massimo Gramellini
SULLA PAROLA

Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte.
Sull’arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: “è vera?”
Sulla seconda campeggiare la domanda: “è necessaria?”
Sulla terza essere scolpita l’ultima richiesta: “è gentile?”.
Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande.
Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse.
Romano Battaglia
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Emile Vernon





L’amore, sia quando nasce,
sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce che si riflette sul mondo circostante.
– Nathaniel Hawthorne –





Emile Vernon
CHE MI AMI TU LO DICI…
John Keats
Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Più casta di quella d’una suora
Che per sé sola i dolci vespri canta,
Quando la campana risuona –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Freddo come un’alba di penitenza,
Suora crudele di San Cupido
Devota ai giorni d’astinenza –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Tinte di corallo insegnano meno gioia
Dei coralli del mare –
Mai che s’imbroncino di baci –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Non stringe chi teneramente la stringe;
è morta come quella d’una statua
Mentre la mia brucia di passione –
Su, amami davvero!
Su, incendiamoci di parole
E bruciandomi sorridimi – stringimi
Come devono gli amanti – su, baciami,
E l’urna, poi, delle mie ceneri seppelliscila nel tuo cuore –
Su, amami davvero!
da Tony Kospan

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Un grande romanzo dell’800
che racconta e svela
i riti rigidi e puritani della provincia americana.

LA LETTERA SCARLATTA
La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.
E’ un capolavoro di Nathaniel Hawthorne
tra i più grandi scrittori della letteratura americana

LA STORIA
A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.
Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.

Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell’amante… ma lei non cede.
Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera ‘A’, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.
Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.

Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.

IL FILM
Vediamo ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro… che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata
Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.
Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell’epoca… ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

IL VIDEO
Buona visione ora… se vi va… di alcune scene del film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall
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Ciao da Orso Tony

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L’amore, sia quando nasce,
sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce che si riflette sul mondo circostante.
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Emile Vernon
CHE MI AMI TU LO DICI…
John Keats
Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Più casta di quella d’una suora
Che per sé sola i dolci vespri canta,
Quando la campana risuona –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Freddo come un’alba di penitenza,
Suora crudele di San Cupido
Devota ai giorni d’astinenza –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Tinte di corallo insegnano meno gioia
Dei coralli del mare –
Mai che s’imbroncino di baci –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Non stringe chi teneramente la stringe;
è morta come quella d’una statua
Mentre la mia brucia di passione –
Su, amami davvero!
Su, incendiamoci di parole
E bruciandomi sorridimi – stringimi
Come devono gli amanti – su, baciami,
E l’urna, poi, delle mie ceneri seppelliscila nel tuo cuore –
Su, amami davvero!
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L’amore, sia quando nasce,
sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce che si riflette sul mondo circostante.
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CHE MI AMI TU LO DICI…
John Keats
Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Più casta di quella d’una suora
Che per sé sola i dolci vespri canta,
Quando la campana risuona –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Freddo come un’alba di penitenza,
Suora crudele di San Cupido
Devota ai giorni d’astinenza –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Tinte di corallo insegnano meno gioia
Dei coralli del mare –
Mai che s’imbroncino di baci –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Non stringe chi teneramente la stringe;
è morta come quella d’una statua
Mentre la mia brucia di passione –
Su, amami davvero!
Su, incendiamoci di parole
E bruciandomi sorridimi – stringimi
Come devono gli amanti – su, baciami,
E l’urna, poi, delle mie ceneri seppelliscila nel tuo cuore –
Su, amami davvero!
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Un grande romanzo dell’800
che racconta e svela
i riti rigidi e puritani della provincia americana.

LA LETTERA SCARLATTA
La lettera scarlatta è un grande romanzo scritto nel 1850.
E’ un capolavoro di Nathaniel Hawthorne
tra i più grandi scrittori della letteratura americana

LA STORIA
A Salem, nella Nuova Inghilterra puritana del Seicento retta da un intransigente codice morale, un amore impossibile ripropone il grande tema della colpa e della redenzione.
Una donna che ha il marito in guerra dopo aver saputo che era morto inizia una relazione con il giovane reverendo Arthur Dimmesdale.

Rimasta incinta la comunità ne resta scandalizzata… e pretende che lei sveli il nome dell’amante… ma lei non cede.
Hester Prynne, l’adultera, viene allora esposta sul palco della gogna cittadina, ed è costretta a portare sul petto la lettera ‘A’, (A come adultera) simbolo del suo peccato.

Ma l’anziano marito, che non era morto, ritorna e si mette ossessivamente in caccia del colpevole mentre il reverendo che pur soffre per il suo “peccato” è troppo orgoglioso per confessarlo.
Le cose quindi si complicano… e si susseguono vicende drammatiche… che però nel film hanno un lieto fine.

Dunque si tratta di un grande romanzo allegorico, che preannuncia E. A. Poe e la E. Dickinson, e che, intrecciando amore, peccato, catarsi, esplora con moderna lucidità gli abissi dell’ambiguità umana.

IL FILM
Vediamo ora insieme questo video (a mio parere molto bello) tratto dall’ultima trasposizione cinematografica del libro… che ci consente di immergerci nell’atmosfera difficile e drammatica su raccontata
Atmosfera difficile causata dai tabù che l’uomo stesso si crea e che poi sono causa di drammi indicibili.
Tabù che dominavano con forza nell’umanità di quell’epoca… ma che hanno continuato ad incidere sulla vita delle persone anche nei secoli successivi e che, in parte e con forme diverse, ancora oggi sopravvivono.

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Buona visione ora… se vi va… di alcune scene del film SCARLET LETTER del 1995 diretto dal regista Roland Joffé e interpretato tra gli altri da Demi Moore, Gary Oldman e Robert Duvall
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Nessuno può, per un periodo che non sia brevissimo,
“portare” una faccia da mostrare a sé stesso e un’altra da mostrare alla folla,
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Nathaniel Hawthorne
SUL VIAGGIO (DELLA VITA)
L’importante è mettersi in cammino.
Altrimenti non arriverai da nessuna parte.
E passerai il resto della tua vita a disprezzarti per ciò che avresti potuto essere e non sei stato.
La meta iniziale del viaggio rappresenta solo lo stimolo per partire.
Massimo Gramellini
SULLA PAROLA

Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte.
Sull’arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: “è vera?”
Sulla seconda campeggiare la domanda: “è necessaria?”
Sulla terza essere scolpita l’ultima richiesta: “è gentile?”.
Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande.
Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse.
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L'amore, sia quando nasce,
sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce
che si riflette sul mondo circostante.
– Nathaniel Hawthorne –







Emile Vernon
CHE MI AMI TU LO DICI…
John Keats
Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Più casta di quella d’una suora
Che per sé sola i dolci vespri canta,
Quando la campana risuona –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Freddo come un’alba di penitenza,
Suora crudele di San Cupido
Devota ai giorni d’astinenza –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Tinte di corallo insegnano meno gioia
Dei coralli del mare –
Mai che s’imbroncino di baci –
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Non stringe chi teneramente la stringe;
è morta come quella d’una statua
Mentre la mia brucia di passione –
Su, amami davvero!
Su, incendiamoci di parole
E bruciandomi sorridimi – stringimi
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