Archivio per l'etichetta ‘MUSICHE E POESIE ORIGINALI’
Stavolta parleremo
di un tema che da sempre affascina e… stupisce.
L’ORIGINALITA’ IN POESIA ARTE AFORISMI E MUSICHE
a cura di Tony Kospan
Nel vasto… fantastico… mondo della poesia
non manca infatti un genere del tutto particolare
che anzi occupa un posto importante.
Parlo delle poesie talvolta dissacranti, talvolta divertenti,
ed in ogni caso inconsuete o sorprendenti
ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti
che consentono di vedere le cose della vita
da un diverso e particolare punto di vista.
L’antesignano di questo genere è certo, in Italia,
il duecentesco Cecco Angiolieri con la sua notissima poesia
Questo genere di poesia che possiamo anche definire alternativo
ha sempre avuto cultori ed estimatori
ma sfugge a qualsiasi più precisa classificazione
in quanto spazia dal comico al tragico, dal trasgressivo al volgare,
dal fantastico al surreale etc..
ma ha sempre l’effetto di sorprendere il lettore.
Certo oggi è pur vero che è difficile sorprenderci…
in quanto sembra che ormai abbiamo visto e letto tutto,
ed anche il contrario di tutto,
eppure… la poesia originale può meravigliarci ancora.
Come sempre prima di passare alle poesie
alcuni aforismi sul tema davvero… originali.
L’amore è come una clessidra:
quando si riempie il cuore,
si svuota il cervello.
– Jules Renard –
Per innamorarmi di te
mi è bastato guardarti.
Per smettere di amarti
mi è bastato guardarti meglio.
– Fabio Volo –
I cani ci guardano dal basso.
I gatti ci guardano dall’alto.
I maiali ci trattano da loro pari.
– Winston Churchill –
Bisognerebbe essere sempre innamorati.
Questa è la ragione
per cui non bisognerebbe mai sposarsi.
– Oscar Wilde –
Prima di salutarvi
vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo.
Ma non ne ho.
Vanno bene lo stesso due messaggi negativi?
– Woody Allen –
Come sempre mi piacerebbe leggere,
le poesie che sul tema piacciono a voi.
Le immagini accanto ai versi sono tutte di dipinti del grande
Salvador Dalì
mitico, istrionico ed originalissimo pittore spagnolo.
Anche le musiche sono di un genere del tutto inconsueto.
Hocus Pocus
LA SOFFITTA
Ezra Pound
Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi.
Vieni, amica, e ricorda
Che i ricchi han maggiordomi e non amici,
E noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Vieni, compiangiam gli sposati e i non sposati.
L’aurora entra a passettini
Come una dorata Pavlova,
E io son presso al mio desiderio.
Né ha la vita in sé qualcosa di migliore
Che quest’ora di chiara freschezza,
L’ora di svegliarsi in amore.
Habibi
NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe
e il poeta spera che il vento sia suo complice.
Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
– di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
non scenda in tempo.
Prisencolinensinainciusol
NON STO PENSANDO A NIENTE
Fernando Pessoa
Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale,
che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l’aria notturna,
fresca in confronto all’estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l’anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita…
Non sto pensando a niente.
E’ come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente…
Il carnevale degli animali
POESIA ILLEGITTIMA
Vivan Lamarque
Quella sera che ho fatto l’amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po’ mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera, ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.
Nun te reggae più
LE GOLOSE
Guido Gozzano
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine –
le dita senza guanto –
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C’è quella che s’informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L’una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un’altra – il dolce crebbe –
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un’altra, con bell’arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall’altra parte!
L’una, senz’abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D’Annunzio.
Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m’è concesso –
o legge inopportuna! –
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Ciao a tutti da Orso Tony
anche lui in una veste… originale.
.
.
.
LA TUA PAGINA PER SOGNARE
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Stavolta parleremo
di un tema che da sempre affascina e… stupisce.
L’ORIGINALITA’ IN POESIA ARTE AFORISMI E MUSICHE
a cura di Tony Kospan
Nel vasto… fantastico… mondo della poesia
non manca infatti un genere del tutto particolare
che anzi occupa un posto importante.
Parlo delle poesie talvolta dissacranti, talvolta divertenti,
ed in ogni caso inconsuete o sorprendenti
ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti
che consentono di vedere le cose della vita
da un diverso e particolare punto di vista.
L’antesignano di questo genere è certo, in Italia,
il duecentesco Cecco Angiolieri con la sua notissima poesia
Questo genere di poesia che possiamo anche definire alternativo
ha sempre avuto cultori ed estimatori
ma sfugge a qualsiasi più precisa classificazione
in quanto spazia dal comico al tragico, dal trasgressivo al volgare,
dal fantastico al surreale etc..
ma ha sempre l’effetto di sorprendere il lettore.
Certo oggi è pur vero che è difficile sorprenderci…
in quanto sembra che ormai abbiamo visto e letto tutto,
ed anche il contrario di tutto,
eppure… la poesia originale può meravigliarci ancora.
Come sempre prima di passare alle poesie
alcuni aforismi sul tema davvero… originali.
L’amore è come una clessidra:
quando si riempie il cuore,
si svuota il cervello.
– Jules Renard –
Per innamorarmi di te
mi è bastato guardarti.
Per smettere di amarti
mi è bastato guardarti meglio.
– Fabio Volo –
I cani ci guardano dal basso.
I gatti ci guardano dall’alto.
I maiali ci trattano da loro pari.
– Winston Churchill –
Bisognerebbe essere sempre innamorati.
Questa è la ragione
per cui non bisognerebbe mai sposarsi.
– Oscar Wilde –
Prima di salutarvi
vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo.
Ma non ne ho.
Vanno bene lo stesso due messaggi negativi?
– Woody Allen –
Come sempre mi piacerebbe leggere,
le poesie che sul tema piacciono a voi.
Le immagini accanto ai versi sono tutte di dipinti del grande
Salvador Dalì
mitico, istrionico ed originalissimo pittore spagnolo.
Anche le musiche sono di un genere del tutto inconsueto.
Hocus Pocus
LA SOFFITTA
Ezra Pound
Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi.
Vieni, amica, e ricorda
Che i ricchi han maggiordomi e non amici,
E noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Vieni, compiangiam gli sposati e i non sposati.
L’aurora entra a passettini
Come una dorata Pavlova,
E io son presso al mio desiderio.
Né ha la vita in sé qualcosa di migliore
Che quest’ora di chiara freschezza,
L’ora di svegliarsi in amore.
Habibi
NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe
e il poeta spera che il vento sia suo complice.
Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
– di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
non scenda in tempo.
Prisencolinensinainciusol
NON STO PENSANDO A NIENTE
Fernando Pessoa
Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale,
che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l’aria notturna,
fresca in confronto all’estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l’anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita…
Non sto pensando a niente.
E’ come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente…
Il carnevale degli animali
POESIA ILLEGITTIMA
Vivan Lamarque
Quella sera che ho fatto l’amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po’ mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera, ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.
Nun te reggae più
LE GOLOSE
Guido Gozzano
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine –
le dita senza guanto –
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C’è quella che s’informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L’una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un’altra – il dolce crebbe –
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un’altra, con bell’arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall’altra parte!
L’una, senz’abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D’Annunzio.
Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m’è concesso –
o legge inopportuna! –
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Ciao a tutti da Orso Tony
anche lui in una veste… originale.
.
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di un tema che da sempre affascina e… stupisce.
L’ORIGINALITA’ IN POESIA ARTE AFORISMI E MUSICHE
a cura di Tony Kospan
Nel vasto… fantastico… mondo della poesia
non manca infatti un genere del tutto particolare
che anzi occupa un posto importante.
Parlo delle poesie talvolta dissacranti, talvolta divertenti,
ed in ogni caso inconsuete o sorprendenti
ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti
che consentono di vedere le cose della vita
da un diverso e particolare punto di vista.
L'antesignano di questo genere è certo, in Italia,
il duecentesco Cecco Angiolieri con la sua notissima poesia
Questo genere di poesia che possiamo anche definire alternativo
ha sempre avuto cultori ed estimatori
ma sfugge a qualsiasi più precisa classificazione
in quanto spazia dal comico al tragico, dal trasgressivo al volgare,
dal fantastico al surreale etc..
ma ha sempre l'effetto di sorprendere il lettore.
Certo oggi è pur vero che è difficile sorprenderci…
in quanto sembra che ormai abbiamo visto e letto tutto,
ed anche il contrario di tutto,
eppure… la poesia originale può meravigliarci ancora.
Come sempre prima di passare alle poesie
alcuni aforismi sul tema davvero… originali.
L’amore è come una clessidra:
quando si riempie il cuore,
si svuota il cervello.
– Jules Renard –
Per innamorarmi di te
mi è bastato guardarti.
Per smettere di amarti
mi è bastato guardarti meglio.
– Fabio Volo –
I cani ci guardano dal basso.
I gatti ci guardano dall'alto.
I maiali ci trattano da loro pari.
– Winston Churchill –
Bisognerebbe essere sempre innamorati.
Questa è la ragione
per cui non bisognerebbe mai sposarsi.
– Oscar Wilde –
Prima di salutarvi
vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo.
Ma non ne ho.
Vanno bene lo stesso due messaggi negativi?
– Woody Allen –
Come sempre mi piacerebbe leggere,
le poesie che sul tema piacciono a voi.
Le immagini accanto ai versi sono tutte di dipinti del grande
Salvador Dalì
mitico, istrionico ed originalissimo pittore spagnolo.
Anche le musiche sono di un genere del tutto inconsueto.
Hocus Pocus
LA SOFFITTA
Ezra Pound
Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi.
Vieni, amica, e ricorda
Che i ricchi han maggiordomi e non amici,
E noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Vieni, compiangiam gli sposati e i non sposati.
L'aurora entra a passettini
Come una dorata Pavlova,
E io son presso al mio desiderio.
Né ha la vita in sé qualcosa di migliore
Che quest'ora di chiara freschezza,
L'ora di svegliarsi in amore.
Habibi
NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta
Una giovane ha appena accavallato le gambe
e il poeta spera che il vento sia suo complice.
Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
– di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
non scenda in tempo.
Prisencolinensinainciusol
NON STO PENSANDO A NIENTE
Fernando Pessoa
Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale,
che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita…
Non sto pensando a niente.
E' come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente…

Il carnevale degli animali
POESIA ILLEGITTIMA
Vivan Lamarque
Quella sera che ho fatto l'amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po' mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera, ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.

Nun te reggae più

Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine –
le dita senza guanto –
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C'è quella che s'informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L'una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un'altra – il dolce crebbe –
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un'altra, con bell'arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall'altra parte!
L'una, senz'abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D'Annunzio.
Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m'è concesso –
o legge inopportuna! –
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Ciao a tutti da Orso Tony
anche lui in veste… original.
.
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Venghino signori… venghino…
Stasera è proprio qui
la festa di Carnevale…
Una volta all'anno è lecito far pazzie…
(Semel in anno licet insanire dicevano i latini)

Chi non esce per veglioni
può venire qui…
Sìììììììììììììììììììììììììììììììì
è qui… proprio quiiiiiiiiiiii…. la festa…
e… con questi chiari di luna…
senza pagar nemmeno un euro…!!!!
Ciascuno può indossare una maschera… o un costume…
ovviamente virtuale…
e portar dolcetti… o coriandoli*… o quel che vuole
per divertirci insieme…
Tu che maschera indosserai?
Anche se stai per andar al veglione…
prima di uscire… puoi dirci come ti mascheri…
Qui e solo per noi… e tra noi…
frizzi… lazzi e cotillons…
  
cioè musiche gif immagini poesie etc… divertenti

C'è posto per tutti, non spingete
qui abbiamo un bel servizio d'ordine come vedete…
Si dia dunque subito inizio alle danze…
e scateniamoci senza problemi
dato che ballando virtualmente non si suda…
e non ci si stanca…
Non può mancare qualche poesia divertente…
DELIRIO N°666 Eleonora Albanese (da leggere tutte d'un fiato!)
“Le sigarette fan bene alle tette!”. Ma dove le ho lette io queste parole le solite sole per farti fumare e pagare un pacchetto per avere più petto ma io non lo accetto ah, chi me lo ha detto! Anche se a letto vorrei a te piacere e non farti vedere un piccolo seno che poi mi avveleno se guardi le poppe lì dentro le coppe delle altre ragazze di tutte le razze che incontri per strada c'è sempre una “ladra” che ce le ha più tonde e che ti confonde ti prende e ti stende sul divano di pelle e le dici “che belle che sono le tue non come le sue o quelle del bue” e affondi la faccia e muovi le braccia per toccargliele ancora ed io Eleonora ti aspetto da un'ora lì sotto casa e come un invasa continuo a fumare e voglio pensare che tu le mie tette non dovrai più toccare e vatti a lavare e non mi scocciare ma sai che ti dico? adesso vò al mare mi tolgo il costume e lascio vedere a chi se ne intende da cosa dipende che il mio fidanzato mi ha trascurato e sono sicura così mi consolo tra mille lo trovo quello che solo guarda il mio petto e per lui da domani ci puoi giurare smetto felice sì, di fumare!

AH SMETTI SEDIA… Patrizia Cavalli
Ah smetti sedia di esser cosi sedia! E voi, libri, non siate così libri! Come le metti stanno, le giacche abbandonate. Troppa materia, troppa identità. Tutti padroni della propria forma. Sono. Sono quel che sono, Solitari. E io li vedo a uno a uno separati e ferma anch'io faccio da piazzetta a questi oggetti fermi, soli, raggelati. Ci vuole molta ariosa tenerezza, una fretta pietosa che muova e che confonda queste forme padrone sempre uguali, perché non è vero che si torna, non si ritorna al ventre, si parte solamente, si diventa singolari.
ed una mitica canzone di Rino Gaetano
ANCORA UN ULTIMO…MUSICALE
DA TONY KOSPAN
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