Archivio per l'etichetta ‘Mozart’
Mozart
uno dei compositori musicali più grandi di sempre
.
.

Mozart
Canova
uno dei più grandi scultori (e non solo) di sempre

Canova – Autoritratto
.
Come render omaggio alle loro geniali opere?
Ho pensato di farlo con una mitica musica di Mozart
associata ai leggiadri dipinti (e non le notissime sculture)
del contemporaneo… Canova.
.
.
.

Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791
.
.
Propongo quindi l’ascolto del fantastico ed entusiasmante
Rondò di Mozart
che spero possa piacere come piace (tantissimo) a me.
Ninfe
I dipinti, per il grande scultore, erano soprattutto
un momento di svago e divertimento.
Ma in essi, come ben possiamo vedere,
permane la sua anima classicheggiante ed elegante.
MOZART E CANOVA
CLASSICA ED ARTE…
Il Rondò è a mio parere (ma non solo) una musica fantastica
che rilassa ed intriga nello stesso tempo…
Le Grazie e Venere danzano davanti a Marte
Molti di noi la ricorderanno
perché associata ad una famosa pubblicità
di Carosello.
.
.

Due Ninfe
Ma ora veniamo alle mitiche fantastiche note del
RONDO’ ALLA TURCA
associate a quest’altro dipinto del Canova.
5 Danzatrici con velo
Buon ascolto… dall’Orso
PER LE NOVITA’
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
.
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
Stavolta il libero accostamento
tra immagini d’arte e musica classica
ci porta al famosissimo Flauto Magico di Mozart
associato ad immagini di 2 grandi artisti surrealisti
della moderna “fantasy art” o “fine art”.

Josephine Wall
La mitica musica invece possiamo vederla/ascoltarla
in 2 versioni.
Una completa e una in una breve scena.
Kagaya
Iniziamo con Kagaya… artista giapponese
e proseguiamo con Olbinski
artista polacco trasferitosi negli Usa.
Rafal Olbinski
la cui brillante attività nel creare cover e manifesti per spettacoli
e manifestazioni artistiche viene anche chiamata
“Poster art”.
Ma veniamo alla classicissima… mitica… musica
in una prima più ampia versione
Olbinski
o, in questa seconda, vederla ed ascoltarla
in un brano musicale più breve… ma tra i più belli.
Kagaya
Ciao dall’Orso e… buon ascolto (visione)
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
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.

.
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Goethe a Napoli ritratto da J. H. W. Tischbein tra reperti pompeiani da poco portati alla luce
L’Italia per secoli è stata l’ambita meta
di viaggio per la migliore gioventù europea
che si voleva nutrire
della cultura e dell’arte italiana.
Wolfgang Goethe – (Francoforte sul Meno 28.8.1749 – Weimar 22.3.1832)
HACKERT – GOETHE – MOZART E NAPOLI
Cos’hanno in comune tra loro e con Napoli?
Jacob Philipp Hackert – Il Vesuvio visto da Napoli
Direi molto
Tutti e tre i grandi personaggi del ‘700
hanno viaggiato per l’italia
ed in particolare hanno vissuto,
chi più tempo chi meno,
a Napoli e negli stessi anni.
Mozart – Medley
Jacob Philipp Hackert – L’isola di capri vista da Posillipo
Hackert, amico di Goethe, è il cantore con la pittura
mentre Goethe ci delizia in prosa e poesia
e Mozart in musica.
HACKERT E GOETHE
Di nascosto e sotto falso nome,
Goethe fuggì da Weimar verso l’Italia
nella notte del 3 settembre 1786.
Voleva godersi l’Italia,
il paese dei suoi desideri e della sua nostalgia,
senza dover rendere conto a nessuno.
Jakob Philipp Hackert – (Prenzlau 15.9.1737 – San Pietro di Careggi 28.4.1807)
A Napoli rimase un mese nel febbraio-marzo 1787
– e qui conobbe Hackert pittore di corte del Re Ferdinando IV
di cui divenne molto amico –
e poi altri 15 giorni al suo ritorno dalla Sicilia.
Jacob Philipp Hackert – Il lago d’Averno
Ecco come si esprime in una sua divertita e divertente
descrizione di Napoli:
Il napoletano crede di essere in possesso del Paradiso
ed ha un concetto molto triste dei paesi nordici:
»Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai.«
Questa è l’immagine che si sono fatti di noi.
Quanto a Napoli, la città si preannuncia felice, libera e vivace,
un numero infinito di persone si affrettano disordinatamente,
il re è a caccia, la regina in stato interessante,
e meglio di così non può andare.
|
ed ora 4 sue famose bellissime poesie
DA DOVE SIAMO NATI?
Da dove siamo nati?
Dall’amore.
Come saremmo perduti?
Senza amore.
Cosa ci aiuta a superarci?
L’amore.
Si può trovare anche l’amore?
Con amore.
Cosa abbrevia il pianto?
L’amore.
Cosa deve unirci sempre?
L’amore.
CUPIDO MONELLO TESTARDO!
Cupido, monello testardo!
M’hai chiesto un riparo per poche ore,
e quanti giorni e notti sei rimasto!
Adesso il padrone in casa mia sei tu!
Sono scacciato dal mio ampio letto;
sto per terra, e di notte mi tormento;
il tuo capriccio attizza fiamma su fiamma nel fuoco,
brucia le scorte d’inverno e arde me misero.
Hai spostato e scompigliato gli oggetti miei,
io cerco, e sono come cieco e smarrito.
Strepiti senza ritegno, e io temo che l’animula
fugga via per sfuggire te, e abbandoni questa capanna.
LASCIA PURE
Lascia pure che lo splendore
del sole svanisca,
purché spunti il giorno
nella tua anima.
Ciò che vien meno
al mondo intero,
puoi trovarlo dentro il tuo cuore.
PIACEVOLE INCONTRO
Nell’ampia cappa avvolto fin al mento,
prendevo la via tra le rocce, aspra e grigia,
e poi giù per i prati invernali,
l’animo inquieto, disposto alla fuga.
D’un tratto, il nuovo giorno si spogliò del velo:
giunse una fanciulla, bella come il cielo,
perfetta come quelle donne leggiadre
care ai poeti. La mia ansia s’acquietò.
Ma sviai il passo e la lasciai andare,
mi strinsi più forte nelle pieghe,
come per difendermi nel mio calore.
Eppure la seguii. Mi fermai. Era accaduto!
Nella mia veste non potei più celarmi,
la gettai via. E ci fu lei tra le mie braccia.
|
MOZART
Mozart giovanetto
Appena quattordicenne, nel 1769-70,
Mozart viaggiò per tutta l’Italia,
accompagnato dal padre Leopold.
Il loro percorso li portò da Verona a Milano,
a Firenze e Roma fino a Napoli,
ovunque collezionando grandi trionfi.
Nella novella “Mozart in viaggio verso Praga” (1856),
Eduard Mörike fa dire a Wolfgang queste parole su Napoli:
Mozart (Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791)
“Sono passati diciassette anni da quando andai in Italia.
Chi, avendola vista una volta, non la ricorda per tutta la vita,
specialmente Napoli?”
|
Mozart – Divertimento n.17- Minuetto
Jacob Philipp Hackert – Il Golfo di Pozzuoli
(sullo sfondo Procida e Ischia)
Ciao da Tony Kospan
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
Riposo durante la fuga in Egitto (Partic,)
E’ nota la predilezione del Caravaggio per la musica.
Essa è infatti presente in diverse sue opere
ed alla sua morte furono trovati diversi strumenti musicali nella sua casa.
Il cesto di frutta
La libera associazione tra Classica ed Arte
stavolta ha dunque come protagonisti
due grandissimi nel loro campo
Mozart e Caravaggio
Caravaggio – Amor omnia vincit
Accosterò dunque le opere di questi 2 grandissimi artisti
ed in particolare
il Concerto del Caravaggio
ed
il Divertimento di Mozart
Caravaggio
Mozart
Il Caravaggio, mostra spesso, nei suoi mitici dipinti,
come accennavo su,
una particolare predilezione per i temi musicali.
Caravaggio – Il suonatore di liuto
Dunque stavolta il gioco dei collegamenti
artistici e musicali… appare del tutto… “naturale”.
Riposo durante la fuga in Egitto – Giuseppe e l’angelo che suona
A mio avviso questa liaison artistico-musicale
è un vero godimento per i nostri sensi
ed un vero balsamo per lo spirito.
Mozart – Divertimento 
Caravaggio – Il concerto
Buona visione e buon ascolto…
Orso Tony


.
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Amor Omnia Vincit (Partic. con strumenti musicali)
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Mozart
uno dei compositori musicali più grandi di sempre
.
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Mozart
Canova
uno dei più grandi scultori (e non solo) di sempre

Canova – Autoritratto
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Come render omaggio alle loro geniali opere?
Ho pensato di farlo con una mitica musica di Mozart
associata ai leggiadri dipinti (e non le notissime sculture)
del contemporaneo… Canova.
.
.
.

Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791
.
.
Propongo quindi l’ascolto del fantastico ed entusiasmante
Rondò di Mozart
che spero possa piacere come piace (tantissimo) a me.
Ninfe
I dipinti, per il grande scultore, erano soprattutto
un momento di svago e divertimento.
Ma in essi, come ben possiamo vedere,
permane la sua anima classicheggiante ed elegante.
MOZART E CANOVA
CLASSICA ED ARTE…
Il Rondò è a mio parere (ma non solo) una musica fantastica
che rilassa ed intriga nello stesso tempo…
Le Grazie e Venere danzano davanti a Marte
Molti di noi la ricorderanno
perché associata ad una famosa pubblicità
di Carosello.
.
.

Due Ninfe
Ma ora veniamo alle mitiche fantastiche note del
RONDO’ ALLA TURCA
associate a quest’altro dipinto del Canova.
5 Danzatrici con velo
Buon ascolto… dall’Orso
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Stavolta il libero accostamento
tra immagini d’arte e musica classica
ci porta al famosissimo Flauto Magico di Mozart
associato ad immagini di 2 grandi artisti surrealisti
della moderna “fantasy art” o “fine art”.

Josephine Wall
La mitica musica invece possiamo vederla/ascoltarla
in 2 versioni.
Una completa e una in una breve scena.
Kagaya
Iniziamo con Kagaya… artista giapponese
e proseguiamo con Olbinski
artista polacco trasferitosi negli Usa.
Rafal Olbinski
la cui brillante attività nel creare cover e manifesti per spettacoli
e manifestazioni artistiche viene anche chiamata
“Poster art”.
Ma veniamo alla classicissima… mitica… musica
in una prima più ampia versione
Olbinski
o, in questa seconda, vederla ed ascoltarla
in un brano musicale più breve… ma tra i più belli.
Kagaya
Ciao dall’Orso e… buon ascolto (visione)
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Goethe a Napoli ritratto da J. H. W. Tischbein tra reperti pompeiani da poco portati alla luce
L’Italia per secoli è stata l’ambita meta
di viaggio per la migliore gioventù europea
che si voleva nutrire
della cultura e dell’arte italiana.
Wolfgang Goethe – (Francoforte sul Meno 28.8.1749 – Weimar 22.3.1832)
HACKERT – GOETHE – MOZART E NAPOLI
COS’HANNO IN COMUNE TRA LORO E CON NAPOLI?
Jacob Philipp Hackert – Il Vesuvio visto da Napoli
Direi molto…
Tutti e tre i grandi personaggi del ‘700
hanno viaggiato per l’italia
ed in particolare hanno vissuto,
chi più tempo chi meno,
a Napoli e negli stessi anni.
Mozart – Medley
Jacob Philipp Hackert – L’isola di capri vista da Posillipo
Hackert, amico di Goethe, è il cantore con la pittura
mentre Goethe ci delizia in prosa e poesia
e Mozart in musica.
HACKERT E GOETHE
Di nascosto e sotto falso nome,
Goethe fuggì da Weimar verso l’Italia
nella notte del 3 settembre 1786.
Voleva godersi l’Italia,
il paese dei suoi desideri e della sua nostalgia,
senza dover rendere conto a nessuno.
Jakob Philipp Hackert – (Prenzlau 15.9.1737 – San Pietro di Careggi 28.4.1807)
A Napoli rimase un mese nel febbraio-marzo 1787
– e qui conobbe Hackert pittore di corte del Re Ferdinando IV
di cui divenne molto amico –
e poi altri 15 giorni al suo ritorno dalla Sicilia.
Jacob Philipp Hackert – Il lago d’Averno
Ecco come si esprime in una sua divertita e divertente
descrizione di Napoli:
Il napoletano crede di essere in possesso del Paradiso
ed ha un concetto molto triste dei paesi nordici:
»Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai.«
Questa è l’immagine che si sono fatti di noi.
Quanto a Napoli, la città si preannuncia felice, libera e vivace,
un numero infinito di persone si affrettano disordinatamente,
il re è a caccia, la regina in stato interessante,
e meglio di così non può andare.
|
ed ora 4 sue famose bellissime poesie
DA DOVE SIAMO NATI?
Da dove siamo nati?
Dall’amore.
Come saremmo perduti?
Senza amore.
Cosa ci aiuta a superarci?
L’amore.
Si può trovare anche l’amore?
Con amore.
Cosa abbrevia il pianto?
L’amore.
Cosa deve unirci sempre?
L’amore.
CUPIDO MONELLO TESTARDO!
Cupido, monello testardo!
M’hai chiesto un riparo per poche ore,
e quanti giorni e notti sei rimasto!
Adesso il padrone in casa mia sei tu!
Sono scacciato dal mio ampio letto;
sto per terra, e di notte mi tormento;
il tuo capriccio attizza fiamma su fiamma nel fuoco,
brucia le scorte d’inverno e arde me misero.
Hai spostato e scompigliato gli oggetti miei,
io cerco, e sono come cieco e smarrito.
Strepiti senza ritegno, e io temo che l’animula
fugga via per sfuggire te, e abbandoni questa capanna.
LASCIA PURE
Lascia pure che lo splendore
del sole svanisca,
purché spunti il giorno
nella tua anima.
Ciò che vien meno
al mondo intero,
puoi trovarlo dentro il tuo cuore.
PIACEVOLE INCONTRO
Nell’ampia cappa avvolto fin al mento,
prendevo la via tra le rocce, aspra e grigia,
e poi giù per i prati invernali,
l’animo inquieto, disposto alla fuga.
D’un tratto, il nuovo giorno si spogliò del velo:
giunse una fanciulla, bella come il cielo,
perfetta come quelle donne leggiadre
care ai poeti. La mia ansia s’acquietò.
Ma sviai il passo e la lasciai andare,
mi strinsi più forte nelle pieghe,
come per difendermi nel mio calore.
Eppure la seguii. Mi fermai. Era accaduto!
Nella mia veste non potei più celarmi,
la gettai via. E ci fu lei tra le mie braccia.
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MOZART
Mozart giovanetto
Appena quattordicenne, nel 1769-70,
Mozart viaggiò per tutta l’Italia,
accompagnato dal padre Leopold.
Il loro percorso li portò da Verona a Milano,
a Firenze e Roma fino a Napoli,
ovunque collezionando grandi trionfi.
Nella novella “Mozart in viaggio verso Praga” (1856),
Eduard Mörike fa dire a Wolfgang queste parole su Napoli:
Mozart (Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791)
“Sono passati diciassette anni da quando andai in Italia.
Chi, avendola vista una volta, non la ricorda per tutta la vita,
specialmente Napoli?”
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Mozart – Divertimento n.17- Minuetto
Jacob Philipp Hackert – Il Golfo di Pozzuoli
(sullo sfondo Procida e Ischia)
Ciao da Tony Kospan
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Mozart
uno dei compositori musicali più grandi di sempre
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Mozart
Canova
uno dei più grandi scultori (e non solo) di sempre

Canova – Autoritratto
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Come render omaggio alle loro geniali opere?
Ho pensato di farlo con una mitica musica di Mozart
associata ai leggiadri dipinti (e non le notissime sculture)
del contemporaneo… Canova.
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Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791
.
.
Propongo quindi l’ascolto del fantastico ed entusiasmante
Rondò di Mozart
che spero possa piacere come piace (tantissimo) a me…
Ninfe
I dipinti, per il grande scultore, erano soprattutto
un momento di svago e divertimento.
Ma in essi, come ben possiamo vedere,
permane la sua anima classicheggiante ed elegante.
MOZART E CANOVA
CLASSICA ED ARTE…
Il Rondò è a mio parere (ma non solo) una musica fantastica
che rilassa ed intriga nello stesso tempo…
Le Grazie e Venere danzano davanti a Marte
Molti di noi la ricorderanno
perché associata ad una famosa pubblicità
di Carosello…
.
.
.
Due Ninfe
Ma ora veniamo alle mitiche fantastiche note…del
RONDO’ ALLA TURCA
associate a quest’altro dipinto del Canova.
5 Danzatrici con velo
Buon ascolto… dall’Orso…
.
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PER LE NOVITA’
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.
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.
Stavolta il libero accostamento
tra immagini d’arte e musica classica
ci porta al famosissimo Flauto Magico di Mozart…
associato ad immagini di 2 grandi artisti surrealisti
della moderna “fantasy art” o “fine art”.

Josephine Wall
La mitica musica invece possiamo vederla/ascoltarla
in 2 versioni.
Una completa e una breve scena.
Kagaya
Iniziamo con Kagaya… artista giapponese
e proseguiamo con Olbinski
artista polacco trasferitosi negli Usa.
Rafal Olbinski
la cui attività nel creare cover e manifesti per spettacoli…
e manifestazioni artistiche viene anche chiamata
“Poster art”.
Ma veniamo alla classicissima… mitica… musica
in una prima più ampia versione
Olbinski
o, in questa seconda, vederla ed ascoltarla
in un brano musicale più breve… ma tra i più belli.
Kagaya
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Goethe a Napoli ritratto da J. H. W. Tischbein tra reperti pompeiani da poco portati alla luce
L’Italia per secoli è stata l’ambita meta
di viaggio per la migliore gioventù europea
che si voleva nutrire
della cultura e dell’arte italiana.
Wolfgang Goethe – (Francoforte sul Meno 28.8.1749 – Weimar 22.3.1832)
HACKERT – GOETHE – MOZART E NAPOLI
COS’HANNO IN COMUNE TRA LORO E CON NAPOLI?
Jacob Philipp Hackert – Il Vesuvio visto da Napoli
Direi molto…
Tutti e tre i grandi personaggi del ‘700
hanno viaggiato per l’italia
ed in particolare hanno vissuto,
chi più tempo chi meno,
a Napoli e negli stessi anni.
Mozart – Medley
Jacob Philipp Hackert – L’isola di capri vista da Posillipo
Hackert, amico di Goethe, è il cantore con la pittura
mentre Goethe ci delizia in prosa e poesia
e Mozart in musica.
HACKERT E GOETHE
Di nascosto e sotto falso nome,
Goethe fuggì da Weimar verso l’Italia
nella notte del 3 settembre 1786.
Voleva godersi l’Italia,
il paese dei suoi desideri e della sua nostalgia,
senza dover rendere conto a nessuno.
Jakob Philipp Hackert – (Prenzlau 15.9.1737 – San Pietro di Careggi 28.4.1807)
A Napoli rimase un mese nel febbraio-marzo 1787
– e qui conobbe Hackert pittore di corte del Re Ferdinando IV
di cui divenne molto amico –
e poi altri 15 giorni al suo ritorno dalla Sicilia.
Jacob Philipp Hackert – Il lago d’Averno
Ecco come si esprime in una sua divertita e divertente
descrizione di Napoli:
Il napoletano crede di essere in possesso del Paradiso
ed ha un concetto molto triste dei paesi nordici:
»Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai.«
Questa è l’immagine che si sono fatti di noi.
Quanto a Napoli, la città si preannuncia felice, libera e vivace,
un numero infinito di persone si affrettano disordinatamente,
il re è a caccia, la regina in stato interessante,
e meglio di così non può andare.
|
ed ora 4 sue famose bellissime poesie
DA DOVE SIAMO NATI?
Da dove siamo nati?
Dall’amore.
Come saremmo perduti?
Senza amore.
Cosa ci aiuta a superarci?
L’amore.
Si può trovare anche l’amore?
Con amore.
Cosa abbrevia il pianto?
L’amore.
Cosa deve unirci sempre?
L’amore.
CUPIDO MONELLO TESTARDO!
Cupido, monello testardo!
M’hai chiesto un riparo per poche ore,
e quanti giorni e notti sei rimasto!
Adesso il padrone in casa mia sei tu!
Sono scacciato dal mio ampio letto;
sto per terra, e di notte mi tormento;
il tuo capriccio attizza fiamma su fiamma nel fuoco,
brucia le scorte d’inverno e arde me misero.
Hai spostato e scompigliato gli oggetti miei,
io cerco, e sono come cieco e smarrito.
Strepiti senza ritegno, e io temo che l’animula
fugga via per sfuggire te, e abbandoni questa capanna.
LASCIA PURE
Lascia pure che lo splendore
del sole svanisca,
purché spunti il giorno
nella tua anima.
Ciò che vien meno
al mondo intero,
puoi trovarlo dentro il tuo cuore.
PIACEVOLE INCONTRO
Nell’ampia cappa avvolto fin al mento,
prendevo la via tra le rocce, aspra e grigia,
e poi giù per i prati invernali,
l’animo inquieto, disposto alla fuga.
D’un tratto, il nuovo giorno si spogliò del velo:
giunse una fanciulla, bella come il cielo,
perfetta come quelle donne leggiadre
care ai poeti. La mia ansia s’acquietò.
Ma sviai il passo e la lasciai andare,
mi strinsi più forte nelle pieghe,
come per difendermi nel mio calore.
Eppure la seguii. Mi fermai. Era accaduto!
Nella mia veste non potei più celarmi,
la gettai via. E ci fu lei tra le mie braccia.
|
MOZART
Mozart giovanetto
Appena quattordicenne, nel 1769-70,
Mozart viaggiò per tutta l’Italia,
accompagnato dal padre Leopold.
Il loro percorso li portò da Verona a Milano,
a Firenze e Roma fino a Napoli,
ovunque collezionando grandi trionfi.
Nella novella “Mozart in viaggio verso Praga” (1856),
Eduard Mörike fa dire a Wolfgang queste parole su Napoli:
Mozart (Salisburgo 27.1.1756 – Vienna 5.12.1791)
“Sono passati diciassette anni da quando andai in Italia.
Chi, avendola vista una volta, non la ricorda per tutta la vita,
specialmente Napoli?”
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Mozart – Divertimento n.17- Minuetto
Jacob Philipp Hackert – Il Golfo di Pozzuoli
(sullo sfondo Procida e Ischia)
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