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Esiste un muro dell’amore? Sì è il muro dei “TI AMO” a Parigi! – Conosciamolo   Leave a comment








SIMPATICHE ED ARTISTICHE CURIOSITA’ NEL MONDO 

– IL MURO DEI… “TI AMO” –







Dove potrebbe trovarsi questo originalissimo e romantico muro se non a Parigi?

Parigi è romantica tutto l’anno ma lo è ancor più in autunno quando la dolcezza dei colori della natura donano calde e sognanti atmosfere.

Certo l’ideale è andarci col proprio amore ma indipendentemente dalla stagione.







E’ però utile sapere che lì ci sono luoghi non molto noti ma il cui effetto super romantico è assoluto.

Allora, se si è andati a Parigi,  perché non portare il proprio partner a vedere “Le mur des je t’aime” (in italiano “Il muro dei ti amo“) che è un vero e proprio inno all’amore?







Ma non è un muro qualunque!

E’ un’installazione artistica creata dall’artista e scrittore franco-spagnolo Frédéric Baron con la collaborazione della pittrice e calligrafa Claire Kito.

Misura 10 x 4 metri ed è composta da 612 piastrelle di 21 x 29 centrimetri tutte di blu scuro. 

Presenta scritte centinaia di parole di colore bianco con macchie rosse qua e là, che rappresentano pezzi di cuore.

Sono leggibili oltre 300 “Ti amo” scritti in tutte le lingue del mondo ed alcuni dialetti.







Inizialmente sembra che il Baron chiedesse ai vicini ed agli stranieri che conosceva di scrivere “Ti amo” nella loro lingua.

La collezione di scritte si è poi via via accresciuta creando una vera e propria leggenda.

Oltre all’aspetto romantico la presenza di scritte multilingue vuol anche essere un messaggio di pace tra i popoli.







Si trova all’interno di un giardinetto, a Montmartre, in Piazza Jehan Rictus.

Se riuscite ad andarci realizzerete insieme un sogno e farete una bella sorpresa alla persona con cui andrete.

Tony Kospan












Il Passamura di Montmartre – L’originalissima statua.. ma di origine letteraria e la sua storia   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa scultura assolutamente sorprendente, 
si trova nel mitico quartiere parigino 
un tempo il più affascinante ed artistico della città
diventato oggi, 
ahimè, solo una meta obbligata per turisti.
 
 
Quest’opera è quasi nascosta e non la si trova con facilità 
ma è molto bella così come la storia della sua creazione 
che ha a che fare con il suo nome…
Passe-muraille
(Passamura o attraversamura).
 
 
 
IL PASSAMURA DI MONTMARTRE
(per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE)
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA DELLA SCULTURA
 
 
 
L’origine infatti è… letteraria!
 
 
Infatti IL PASSAMURA è una novella 
dello scrittore Marcel Aymé
(abitante a Montmartre
pubblicata nel 1943 che è, tra le sue opere, 
forse quella più amata e meglio rimasta impressa nella memoria dei lettori
al punto che gli vollero dedicare questa statua.
 
 
 
 


 

 LA TRAMA.. IN BREVE.. DELLA NOVELLA

CHE E’ ALL’ORIGINE DELLA SCULTURA

 

 

Il y avait à Montmartre, au troisième étage du 75bis de la rue d’Orchampt, 
un excellent homme nommé Dutilleul 
qui possédait le don singulier de passer
à travers les murs sans en être incommodé.

 
 
Un giorno Monsieur Dutilleul
scopre di poter passare attraverso i muri, 
ed inizialmente la cosa lo infastidisce e consulta il medico.
 
 
Poi però comprende le tante potenzialità di questa sua facoltà  
ed allora prima si vendica del suo capoufficio antipatico 
e si diverte a fargliene di tutti i colori, 
poi però pian piano inizia ad esagerare facendo furti 
che firma con lo pseudonimo di Garou-Garou
e si prende gioco della Polizia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un giorno però rimase incastrato nel muro di Rue Norvins.
 
 
La causa? L’amore per una bella ragazza.
 
 
La scultura, che descrive proprio questo momento,
è stata realizzata da Jean Marais nel 1989
ed è tra le più fotografate di Montmartre.
 
 
 
 
 
 
 
 
Anche la piazza antistante ha un riferimento
con la novella e con questa scultura…
infatti ora è chiamata “Marcel Aymé”
col nome cioè dell’autore della novella
che meriterebbe d’esser letta tutta
mentre siamo seduti di fronte alla scultura.

 
(Per inciso la novella fu scritta sotto l’occupazione tedesca e
vuol anche evidenziare, con uno sfogo criptico e simbolico, l’insofferenza
dei cittadini per gli assurdi ordini e regolamenti nazisti
che i parigini dovevano rispettare in continuazione)

 
 
 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE… 
I N S I E M E
Gif Animate Frecce (39)

 
 
 

La stupenda scena danzante “El Tango De Roxanne” da “Moulin Rouge” ed un accenno alla storia del grande film   Leave a comment






L’affascinante video che ora vedremo 

ti prenderà e ti terrà incollato fino alla fine

in un fantastico crescendo di immagini e musica.




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Lo consiglio…


E’ tratto da Moulin Rouge, mitico film musicale del 2001,

girato in Australia ed ispirato, come trama,

alla Bohème di Giacomo Puccini.




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Il film, che ha tra i protagonisti Nicole Kidman che interpreta la vedette Satine,

vede tra i vari personaggi, sia di fantasia sia realmente esistiti,

il mitico pittore Toulouse-Lautrec e l’eccentrico musicista Erik Satie.





.

..

Con le sue scene spettacolari e surreali,

secondo lo spirito della Parigi della Belle Époque,

e con i suoi colori rosseggianti alternati da altri scuri e freddi

Moulin Rouge rappresenta il gran ritorno ai film musicali.


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..

Il film ha poi ricevuto tantissimi premi e riconoscimenti,

oltre a ben 2 premi Oscar,

anche per il suo ritmo scatenato e pirotecnico.







Il video ne è un magnifico esempio.


Vediamolo!





Ciao da Tony Kospan



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Toulouse Lautrec – Biografia e capolavori del pittore che descrisse bellezze e miserie della Belle Epoque   2 comments






Toulouse-Lautrec è stato uno degli artisti più importanti
della scintillante e sognante Parigi di fine ‘800
di cui ha “narrato”, con calore e verità, vizi e virtù.








BREVE BIOGRAFIA


Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec nacque in una nobile famiglia discendente addirittura da Carlo Magno.
Fin da piccolo fu sofferente di una malattia alle ossa che ne impedì la crescita in altezza e gli rese la testa molto grande rispetto al corpo in cui soprattutto le gambe restarono molto piccole.



Albi 24.11.1864 – Saint-André-du-Bois 9.9.1901


Per questo fece gli studi nella casa paterna, da dove in pratica usciva raramente, dedicandosi fin da piccolo alla pittura.
Visto questo suo interesse fu inviato a studiare pittura presso studi di alcuni noti pittori.






A 19 anni aprì il suo primo atelier a Montmartre (Parigi) noto per esser il quartiere degli artisti e dei bohemiens.






Fu proprio questo mondo fatto di caffè, bordelli e bistrot, che ha creato il mito della Belle Époque, ad ispirare la massima parte dei suoi dipinti.







Fece una vita economicamente disordinata, e quasi sempre in compagnia dell’alcool (e non solo), ma ci tenne sempre a differenziare i propri guadagni di pittore dall’appannaggio familiare.
Pur disponendo di notevoli risorse economiche egli amava frequentare gli ambienti più poveri e diseredati alloggiando spesso nei bordelli dove amava dipingere le prostitute nei loro atteggiamenti più spregiudicati.




Le sue opere, con il loro calore… i loro colori… ma anche con la loro verità, mostrano una forte vicinanza umana ai soggetti dipinti.
Nel 1893 la sua prima mostra ebbe subito successo e piacque anche ai critici.






Da quel momento in poi pian piano divenne ben presto un notevole punto di riferimento nel mondo artistico parigino.

Tuttavia, nonostante i successi artistici delle sue opere, rimase sempre schiavo dell’alcoolismo.

Morì a soli 36 anni a seguito di complicazioni causate dalla sifilide in un corpo già debilitato.




Al Moulin Rouge con autoritratto



SINTETICA ANALISI DELLA SUA ARTE


All’inizio le sue opere presentano caratteristiche simili a quelle degli impressionisti ed in questo molta influenza ebbero soprattutto Edgar Degas ma anche Cézanne, RenoirManet.

Egli poi però ben presto inizierà a tener sempre differenziata la figura umana dall’ambiente di sfondo nei suoi dipinti e proprio per questo è definito un post-impressionista.









Infatti egli stesso affermava:
Non esiste che la figura, il paesaggio è nulla, non dovrebbe che essere un accessorio.


Il paesaggio dovrebbe essere usato solo per rendere più intelligibile il carattere della figura.”




Bevitori di assenzio





Possiamo dunque dire che per lui viene prima di ogni altra cosa la persona e molte persone, da lui dipinte, sono divenute poi, grazie a lui, immortali.

Egli usava diversi supporti per le sue opere ed è infatti considerato anche uno dei più geniali autori di manifesti e stampe dei suoi tempi.





Tony Kospan



3
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Frecce (174)

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Van Gogh ed i suoi mitici girasoli – Tutti i dipinti ed il recente tentativo di imbrattarne uno   1 comment






TUTTI I GIRASOLI DI VAN GOGH


Van Gogh aveva una grande passione sia per questo fiore che per il colore giallo che tra l’atro in origine era molto più acceso di quello che vediamo ora nei suoi dipinti.



Casa Gialla


Ad Arles, nella “Casa Gialla”, tra il settembre del 1888 e il gennaio 1889, in un ottimo periodo dal punto di vista psicologico egli dipinse ben 7 volte dei girasoli anche per arredare la stanza destinata a Gauguin che aveva invitato lì per creare una collaborazione artistica.

Quest’ultimo tuttavia, arrivato ad ottobre, non trovò né interessante la cittadina di Arles né mostrò grande passione per i suoi girasoli.
Poi però dipinse l’amico proprio nell’atto di dipingere dei girasoli.



Gauguin – Van Gogh che dipinge girasoli



I GIRASOLI DI MONTMARTRE


In verità Van Gogh aveva già dipinto 4 volte dei girasoli 2 anni prima quando era a Montmartre.

Questi però erano tutti sparsi su di un tavolo ed erano appassiti o recisi (segno di un periodo con umore molto triste).
Eccoli in un collage.





I GIRASOLI DELLA SERIE DI ARLES


La “serie dei Girasoli” più celebre è però quella dipinta ad Arles ed è tutta in vaso.

Di questi 7 dipinti uno è andato distrutto in un incendio in Giappone a seguito di un bombardamento durante la seconda Guerra Mondiale



Il dipinto distrutto


e di un altro si hanno pochissime notizie in quanto da molti decenni non è più stato mostrato in pubblico dalla Collezione Privata che ne è proprietaria.



Dipinto non più visibile perché in una collezione privata non nota



I rimanenti sono sparsi in vari Musei del mondo ma, per proteggerli dato il loro delicatissimo stato di conservazione, non potranno mai essere esposti tutti insieme.
Comunque vediamo questi altri 5.




12 girasoli – Philadelfia



12 girasoli – Monaco di Baviera



15 girasoli – Londra



15 girasoli – Amsterdam



15 girasoli – Tokio



Uno di questi, quello londinese, ha di recente subito un assalto con lancio di salsa di pomodoro da parte di 2 ragazze esponenti del movimento ecologista impegnate sì in una giustissima battaglia che però, se fatta contro l’arte, diventa assolutamente controproducente.
In ogni caso, per fortuna, il dipinto non si è rovinato perché protetto da una lastra di vetro mentre invece si è rovinata la cornice.





Tony Kospan



Copyright Tony Kospan – Vietata la copia senza indicare autore e nome del blog



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Toulouse Lautrec.. mitico pittore del Moulin Rouge e della Belle Epoque – Biografia e capolavori   Leave a comment






Toulouse-Lautrec è stato uno degli artisti più importanti
della scintillante e sognante Parigi di fine ‘800
di cui ha “narrato”, con calore e verità, vizi e virtù.








BREVE BIOGRAFIA


Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec nacque in una nobile famiglia discendente addirittura da Carlo Magno.
Fin da piccolo fu sofferente di una malattia alle ossa che ne impedì la crescita in altezza e gli rese la testa molto grande rispetto al corpo in cui soprattutto le gambe restarono molto piccole.



Albi 24.11.1864 – Saint-André-du-Bois 9.9.1901


Per questo fece gli studi nella casa paterna, da dove in pratica usciva raramente, dedicandosi fin da piccolo alla pittura.
Visto questo suo interesse fu inviato a studiare pittura presso studi di alcuni noti pittori.






A 19 anni aprì il suo primo atelier a Montmartre (Parigi) noto per esser il quartiere degli artisti e dei bohemiens.






Fu proprio questo mondo fatto di caffè, bordelli e bistrot, che ha creato il mito della Belle Époque, ad ispirare la massima parte dei suoi dipinti.







Fece una vita economicamente disordinata, e quasi sempre in compagnia dell’alcool (e non solo), ma ci tenne sempre a differenziare i propri guadagni di pittore dall’appannaggio familiare.
Pur disponendo di notevoli risorse economiche egli amava frequentare gli ambienti più poveri e diseredati alloggiando spesso nei bordelli dove amava dipingere le prostitute nei loro atteggiamenti più spregiudicati.




Le sue opere, con il loro calore… i loro colori… ma anche con la loro verità, mostrano una forte vicinanza umana ai soggetti dipinti.
Nel 1893 la sua prima mostra ebbe subito successo e piacque anche ai critici.






Da quel momento in poi pian piano divenne ben presto un notevole punto di riferimento nel mondo artistico parigino.

Tuttavia, nonostante i successi artistici delle sue opere, rimase sempre schiavo dell’alcoolismo.

Morì a soli 36 anni a seguito di complicazioni causate dalla sifilide in un corpo già debilitato.




Al Moulin Rouge con autoritratto



SINTETICA ANALISI DELLA SUA ARTE


All’inizio le sue opere presentano caratteristiche simili a quelle degli impressionisti ed in questo molta influenza ebbero soprattutto Edgar Degas ma anche Cézanne, RenoirManet.

Egli poi però ben presto inizierà a tener sempre differenziata la figura umana dall’ambiente di sfondo nei suoi dipinti e proprio per questo è definito un post-impressionista.









Infatti egli stesso affermava:
Non esiste che la figura, il paesaggio è nulla, non dovrebbe che essere un accessorio.


Il paesaggio dovrebbe essere usato solo per rendere più intelligibile il carattere della figura.”




Bevitori di assenzio





Possiamo dunque dire che per lui viene prima di ogni altra cosa la persona e molte persone, da lui dipinte, sono divenute poi, grazie a lui, immortali.

Egli usava diversi supporti per le sue opere ed è infatti considerato anche uno dei più geniali autori di manifesti e stampe dei suoi tempi.





Tony Kospan



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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Frecce (174)

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Esiste un muro dell’amore? Sì è il muro dei “TI AMO” a Parigi! – Ecco la simpatica curiosità   Leave a comment








SIMPATICHE ED ARTISTICHE CURIOSITA’ NEL MONDO 

– IL MURO DEI… “TI AMO” –







Dove potrebbe trovarsi questo originalissimo e romantico muro se non a Parigi?

Parigi è romantica tutto l’anno ma lo è ancor più in autunno quando la dolcezza dei colori della natura donano calde e sognanti atmosfere.

Certo l’ideale è andarci col proprio amore ma indipendentemente dalla stagione.







E’ però utile sapere che lì ci sono luoghi non molto noti ma il cui effetto super romantico è assoluto.

Allora, se si è andati a Parigi,  perché non portare il proprio partner a vedere “Le mur des je t’aime” (in italiano “Il muro dei ti amo“) che è un vero e proprio inno all’amore?







Ma non è un muro qualunque!

E’ un’installazione artistica creata dall’artista e scrittore franco-spagnolo Frédéric Baron con la collaborazione della pittrice e calligrafa Claire Kito.

Misura 10 x 4 metri ed è composta da 612 piastrelle di 21 x 29 centrimetri tutte di blu scuro. 

Presenta scritte centinaia di parole di colore bianco con macchie rosse qua e là, che rappresentano pezzi di cuore.

Sono leggibili oltre 300 “Ti amo” scritti in tutte le lingue del mondo ed alcuni dialetti.







Inizialmente sembra che il Baron chiedesse ai vicini ed agli stranieri che conosceva di scrivere “Ti amo” nella loro lingua.

La collezione di scritte si è poi via via accresciuta creando una vera e propria leggenda.

Oltre all’aspetto romantico la presenza di scritte multilingue vuol anche essere un messaggio di pace tra i popoli.







Si trova all’interno di un giardinetto, a Montmartre, in Piazza Jehan Rictus.

Se riuscite ad andarci realizzerete insieme un sogno e farete una bella sorpresa alla persona con cui andrete.

Tony Kospan












Può esistere un muro dell’amore? Sì è il muro dei “TI AMO” a Parigi! – Conosciamolo   2 comments








SIMPATICHE ED ARTISTICHE CURIOSITA’ NEL MONDO 

– IL MURO DEI… “TI AMO” –







Dove potrebbe trovarsi questo originalissimo e romantico muro se non a Parigi?

Parigi è romantica tutto l’anno ma lo è ancor più in autunno quando la dolcezza dei colori della natura donano calde e sognanti atmosfere.

Certo l’ideale è andarci col proprio amore ma indipendentemente dalla stagione.







E’ però utile sapere che lì ci sono luoghi non molto noti ma il cui effetto super romantico è assoluto.

Allora, se si è andati a Parigi,  perché non portare il proprio partner a vedere “Le mur des je t’aime” (in italiano “Il muro dei ti amo“) che è un vero e proprio inno all’amore?







Ma non è un muro qualunque!

E’ un’installazione artistica creata dall’artista e scrittore franco-spagnolo Frédéric Baron con la collaborazione della pittrice e calligrafa Claire Kito.

Misura 10 x 4 metri ed è composta da 612 piastrelle di 21 x 29 centrimetri tutte di blu scuro. 

Presenta scritte centinaia di parole di colore bianco con macchie rosse qua e là, che rappresentano pezzi di cuore.

Sono leggibili oltre 300 “Ti amo” scritti in tutte le lingue del mondo ed alcuni dialetti.







Inizialmente sembra che il Baron chiedesse ai vicini ed agli stranieri che conosceva di scrivere “Ti amo” nella loro lingua.

La collezione di scritte si è poi via via accresciuta creando una vera e propria leggenda.

Oltre all’aspetto romantico la presenza di scritte multilingue vuol anche essere un messaggio di pace tra i popoli.







Si trova all’interno di un giardinetto, a Montmartre, in Piazza Jehan Rictus.

Se riuscite ad andarci realizzerete insieme un sogno e farete una bella sorpresa alla persona con cui andrete.

Tony Kospan












Il Passamura di Montmartre – L’originalissima statua di origine letteraria e la sua storia   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa scultura assolutamente sorprendente, 
si trova nel mitico quartiere parigino 
un tempo il più affascinante ed artistico della città
diventato oggi, 
ahimè, solo una meta obbligata per turisti.
 
 
Quest’opera è quasi nascosta e non la si trova con facilità 
ma è molto bella così come la storia della sua creazione 
che ha a che fare con il suo nome…
Passe-muraille
(Passamura o attraversamura).
 
 
 
IL PASSAMURA DI MONTMARTRE
(per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE)
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA DELLA SCULTURA
 
 
 
L’origine infatti è… letteraria!
 
 
Infatti IL PASSAMURA è una novella 
dello scrittore Marcel Aymé
(abitante a Montmartre
pubblicata nel 1943 che è, tra le sue opere, 
forse quella più amata e meglio rimasta impressa nella memoria dei lettori
al punto che gli vollero dedicare questa statua.
 
 
 
 


 

 LA TRAMA.. IN BREVE.. DELLA NOVELLA

CHE E’ ALL’ORIGINE DELLA SCULTURA

 

 

Il y avait à Montmartre, au troisième étage du 75bis de la rue d’Orchampt, 
un excellent homme nommé Dutilleul 
qui possédait le don singulier de passer
à travers les murs sans en être incommodé.

 
 
Un giorno Monsieur Dutilleul
scopre di poter passare attraverso i muri, 
ed inizialmente la cosa lo infastidisce e consulta il medico.
 
 
Poi però comprende le tante potenzialità di questa sua facoltà  
ed allora prima si vendica del suo capoufficio antipatico 
e si diverte a fargliene di tutti i colori, 
poi però pian piano inizia ad esagerare facendo furti 
che firma con lo pseudonimo di Garou-Garou
e si prende gioco della Polizia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un giorno però rimase incastrato nel muro di Rue Norvins.
 
 
La causa? L’amore per una bella ragazza.
 
 
La scultura, che descrive proprio questo momento,
è stata realizzata da Jean Marais nel 1989
ed è tra le più fotografate di Montmartre.
 
 
 
 
 
 
 
 
Anche la piazza antistante ha un riferimento
con la novella e con questa scultura…
infatti ora è chiamata “Marcel Aymé”
col nome cioè dell’autore della novella
che meriterebbe d’esser letta tutta
mentre siamo seduti di fronte alla scultura.

 
(Per inciso la novella fu scritta sotto l’occupazione tedesca e
vuol anche evidenziare, con uno sfogo criptico e simbolico, l’insofferenza
dei cittadini per gli assurdi ordini e regolamenti nazisti
che i parigini dovevano rispettare in continuazione)

 
 
 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE… 
I N S I E M E
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Van Gogh ed i suoi mitici girasoli – Tutta la storia e tutti i dipinti fino al tentativo di imbrattarne uno   Leave a comment






TUTTI I GIRASOLI DI VAN GOGH


Van Gogh aveva una grande passione sia per questo fiore che per il colore giallo che tra l’atro in origine era molto più acceso di quello che vediamo ora nei suoi dipinti.



Casa Gialla


Ad Arles, nella “Casa Gialla”, tra il settembre del 1888 e il gennaio 1889, in un ottimo periodo dal punto di vista psicologico egli dipinse ben 7 volte dei girasoli anche per arredare la stanza destinata a Gauguin che aveva invitato lì per creare una collaborazione artistica.

Quest’ultimo tuttavia, arrivato ad ottobre, non trovò né interessante la cittadina di Arles né mostrò grande passione per i suoi girasoli.
Poi però dipinse l’amico proprio nell’atto di dipingere dei girasoli.



Gauguin – Van Gogh che dipinge girasoli



I GIRASOLI DI MONTMARTRE


In verità Van Gogh aveva già dipinto 4 volte dei girasoli 2 anni prima quando era a Montmartre.

Questi però erano tutti sparsi su di un tavolo ed erano appassiti o recisi (segno di un periodo con umore molto triste).
Eccoli in un collage.





I GIRASOLI DELLA SERIE DI ARLES


La “serie dei Girasoli” più celebre è però quella dipinta ad Arles ed è tutta in vaso.

Di questi 7 dipinti uno è andato distrutto in un incendio in Giappone a seguito di un bombardamento durante la seconda Guerra Mondiale



Il dipinto distrutto


e di un altro si hanno pochissime notizie in quanto da molti decenni non è più stato mostrato in pubblico dalla Collezione Privata che ne è proprietaria.



Dipinto non più visibile perché in una collezione privata non nota



I rimanenti sono sparsi in vari Musei del mondo ma, per proteggerli dato il loro delicatissimo stato di conservazione, non potranno mai essere esposti tutti insieme.
Comunque vediamo questi altri 5.




12 girasoli – Philadelfia



12 girasoli – Monaco di Baviera



15 girasoli – Londra



15 girasoli – Amsterdam



15 girasoli – Tokio



Uno di questi, quello londinese, ha di recente subito un assalto con lancio di salsa di pomodoro da parte di 2 ragazze esponenti del movimento ecologista impegnate sì in una giustissima battaglia che però, se fatta contro l’arte, diventa assolutamente controproducente.
In ogni caso, per fortuna, il dipinto non si è rovinato perché protetto da una lastra di vetro mentre invece si è rovinata la cornice.





Tony Kospan



Copyright Tony Kospan – Vietata la copia senza indicare autore e nome del blog



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