Per questo possiamo (e forse dobbiamo), per poterne godere
con tutte le sfumature le grandi emozioni che ci dà,
suddividerla secondo vari filoni che vedono l’amore
come magia, mistero, nascita, desiderio, trionfo, emozione,
riflessione, gelosia, addio, dolore, ricordo… etc. etc.
Questa, che a mio parere è davvero sublime,
vuol indicarci qual è il modo migliore d’amare
e cioè ci consiglia di farlo in assoluta libertà
ma nel contempo con massimo rispetto
e pari dignità.
LE GRANDI POESIE D’AMORE
AMARE UNA PERSONA E’
DI OMAR FALWORTH
a cura di Tony Kospan
Chagall
So bene che l’idea di fondo di questa poesia,
difficilissima da realizzare,
è più un obiettivo,un traguardo,
e forse perfino solo un’utopia.
Ma anche se ci avviciniamo solo un po’
a questi concetti, a questi principi,
allora possiamo viver l’amore
davvero in modo sublime… e felice.
E quanto questo sia necessario, in un Paese
in cui è quasi del tutto ignota l’educazione sentimentale,
ed in cui le violenze familiari ed i femminicidi imperversano
lascio a tutti immaginare.
Ma veniamo alla poesia.
AMARE UNA PERSONA E’
Omar Falworth
Amare una persona
è…
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
Per questo possiamo (e forse dobbiamo), per poterne godere
con tutte le sfumature le grandi emozioni che ci dà,
suddividerla secondo vari filoni che vedono l’amore
come magia, mistero, nascita, desiderio, trionfo, emozione,
riflessione, gelosia, addio, dolore, ricordo… etc. etc.
Questa, che a mio parere è davvero sublime,
vuol indicarci qual è il modo migliore d’amare
e cioè ci consiglia di farlo in assoluta libertà
ma nel contempo con massimo rispetto
e pari dignità.
LE GRANDI POESIE D’AMORE
AMARE UNA PERSONA E’
DI OMAR FALWORTH
a cura di Tony Kospan
Chagall
So bene che l’idea di fondo di questa poesia,
difficilissima da realizzare,
è più un obiettivo,un traguardo,
e forse perfino solo un’utopia.
Ma anche se ci avviciniamo solo un po’
a questi concetti, a questi principi,
allora possiamo viver l’amore
davvero in modo sublime… e felice.
E quanto questo sia necessario, in un Paese
in cui è quasi del tutto ignota l’educazione sentimentale,
ed in cui le violenze familiari ed i femminicidi imperversano
lascio a tutti immaginare.
Ma veniamo alla poesia.
AMARE UNA PERSONA E’
Omar Falworth
Amare una persona
è…
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
Per questo possiamo (e forse dobbiamo), per poterne godere
con tutte le sfumature le grandi emozioni che ci dà,
suddividerla secondo vari filoni che vedono l’amore
come magia, mistero, nascita, desiderio, trionfo, emozione,
riflessione, gelosia, addio, dolore, ricordo… etc. etc.
Questa, che a mio parere è davvero sublime,
vuol indicarci qual è il modo migliore d’amare
e cioè ci consiglia di farlo in assoluta libertà
ma nel contempo con massimo rispetto
e pari dignità.
LE GRANDI POESIE D’AMORE
AMARE UNA PERSONA E’
DI OMAR FALWORTH
a cura di Tony Kospan
Chagall
So bene che l’idea di fondo di questa poesia,
difficilissima da realizzare,
è più un obiettivo,un traguardo,
e forse perfino solo un’utopia.
Ma anche se ci avviciniamo solo un po’
a questi concetti, a questi principi,
allora possiamo viver l’amore
davvero in modo sublime… e felice.
E quanto questo sia necessario, in un Paese
in cui è quasi del tutto ignota l’educazione sentimentale,
ed in cui le violenze familiari ed i femminicidi imperversano
lascio a tutti immaginare.
Ma veniamo alla poesia.
AMARE UNA PERSONA E’
Omar Falworth
Amare una persona
è…
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
Per questo possiamo (e forse dobbiamo), per poterne godere
con tutte le sfumature le grandi emozioni che ci dà,
suddividerla secondo vari filoni che vedono l’amore
come magia, mistero, nascita, desiderio, trionfo, emozione,
riflessione, gelosia, addio, dolore, ricordo… etc. etc.
Questa, che a mio parere è davvero sublime,
vuol indicarci qual è il modo migliore d’amare
e cioè ci consiglia di farlo in assoluta libertà
ma nel contempo con massimo rispetto
e pari dignità.
LE GRANDI POESIE D’AMORE
AMARE UNA PERSONA E’…
DI OMAR FALWORTH
a cura di Tony Kospan
Chagall
So bene che l’idea di fondo di questa poesia,
difficilissima da realizzare,
è più un obiettivo,un traguardo,
e forse perfino solo un’utopia.
Ma anche se ci avviciniamo solo un po’
a questi concetti, a questi principi,
allora possiamo viver l’amore
davvero in modo sublime… e felice.
E quanto questo sia necessario, in un Paese
in cui è quasi del tutto ignota l’educazione sentimentale,
ed in cui le violenze familiari ed i femminicidi imperversano
lascio a tutti immaginare.
Ma veniamo alla poesia.
AMARE UNA PERSONA E’…
Omar Falworth
Amare una persona
è…
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
Hissa Hilal, poetessa Saudita è stata al primo posto
nella prima serata del concorso di poesia islamica
con versi che condannano il fanatismo religioso.
Nella serata finale è poi finita terza…
Ma cosa è successo di strano? Forse vi domanderete.
C'è di strano per noi quello che lì è assolutamente normale…
e cioè che nei settori più tradizionalisti di quella società
non è stata ben accolta la sua poesia coraggiosa
al punto da subire dure minacce da parte degli integralisti.
Ma passiamo a quanto è accaduto.
LA CRONACA
Emirati 2010: Hissa Hilal, 43 anni di Riad (Arabia saudita) nonché madre di 4 figlie, tutta coperta dal velo integrale che le lascia scoperti solo gli occhi…, è sul palcoscenico di Abu Dhabi nella seguitissima trasmissione televisiva “Il poeta milionario”.
Il mondo può vederlo solo attraverso quel piccolo spiraglio… ma ciò non le ha impedito di dire con coraggio quello che sente e vede… con i versi… che seguono…
Legge la sua poesia densa di concetti “rivoluzionari” per quelle latitudini e, incredibile a dirsi, ha suscitato entusiastici consensi soprattutto da parte delle donne in sala… ma anche da parte della giuria che le assegnato il primo posto provvisorio in vista della succesiva finale.
Purtroppo insieme alla fama le sono giunte gravissime minacce di morte da parte dei fondamentalisti.
In effetti lei lamentò, nelle interviste rilasciate, che addirittura molti uomini in quei paesi non stringono la mano ad una donna e che si sta arrivando a pensare che forse è meglio non dirle nemmeno un “ciao”.
Il successo fu notevolisimo nel campo arabo sia in internet che tra la popolazione civile riconoscendo la verità dell'allarme da lei lanciato con le sue parole e la sua poesia…
Inutile infine affermare che la notizia fece il giro del mondo.
QUESTA LA SUA BELLA POESIA
Ho visto il male negli occhi delle fatwe
in un tempo in cui ciò che è ammesso
viene confuso e distorto
per poterlo vietare.
Quando svelo la verità,
un mostro emerge dal suo nascondiglio
crudele nel pensiero e nelle azioni,
rabbioso e cieco,
indossa una veste e una cintura di morte.
Parla da un podio ufficiale,
e terrorizza la gente.
Chiunque cerca la pace
diventa sua preda.
Qui potete vedere il video della trasmissione
IL VIDEO
LA DOMANDA CHE NASCONDE UNA SPERANZA
Il successo della poesia tra masse abituate ad ascoltare solo discorsi connotati dall'esaltazione di fondamentalismi ed odio mi fa nascere una semplice domanda.
Questa domanda… realisticamente e consapevolmente…
ammantata ahimé solo di speranza…, è…
“in questo mondo volutamente cieco… ed egoista,
in questo mondo che vorrebbe chiudersi sempre più
nel buio della ragione…
ci salverà la poesia?“
Sì… Forse è solo un'utopia… ma in questa cappa di grigiore… e di ipocrisia… di interessi solo materiali… di sopraffazione… che sommerge e soffoca il mondo… tutto il mondo… anche il nostro occidentale… a mio parere, l'unica vera luce… benché fioca…, l'unica ancora… a cui aggrapparsi, appare proprio quella della poesia!