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Kairos.. Kronos e Aion – Ecco i miti che rivelano le originali visioni del tempo nell’Antica Grecia   1 comment




La concezione del tempo per gli antichi greci non era unica né univoca, come potremo ora leggere, e come sempre, per spiegarne i vari significati, si servivano della mitologia.
Kairos (momento favorevole) è in particolare un interessante ed originale aspetto del tempo per la cultura dell’antica Grecia.
Ora lo conosceremo e vedremo i significati e le immagini anche delle altre 2 espressioni del tempo: 
Kronos (il tempo in senso lato) e Aion (il tempo in senso filosofico).






Il tempo, come sappiamo, è un’entità astratta (non si vede e non si sente né si tocca) che però ha effetti reali… e misurabili.
E’ un flusso continuo che nella nostra vita inizia nel momento della nascita e termina in quello della scomparsa.
Questo continuo ed anonimo flusso presenta però numerosissimi momenti particolari (di gioia, di dolore, di noia, di attività, di sorpresa, di emozioni etc. etc.).
Il momento di cui parlerò per primo e che era considerato molto importante dagli antichi greci, è il “Kairos.






KAIROS

Possiamo definirlo momento propizio, momento opportuno, quello in cui bisogna cogliere l’occasione ed anche quello da vivere appieno in ogni modo.
Oggi potremmo chiamarlo anche “momento giusto” ed in certi casi fortunati “momento magico“.



Kronos – Dipinto di Giulia Lama 



KRONOS (O CHRONOS)

Per Eraclito, filosofo greco, Kronos: “E’ un bambino che gioca, che muove le pedine” intendendo, con questa definizione un po’ criptica, che i suoi effetti su di noi sono misteriosi, casuali e paragonabili ad un lancio di dadi.
Ma soprattutto Kronos è la dimensione tempo composta da passato, presente e futuro che non si ferma mai che passa ineluttabile e scivola via.
Era raffigurato come un gigante che divora i figli indicando in tal modo che il tempo crea oggetti, situazioni, emozioni etc. ma poi scorrendo… scorrendo… distrugge tutto quello che crea.
“Tout passe… tout lasse… tout casse” (tutto passa, tutto ci lascia e tutto si cancella) dicono i francesi.
Tutto sommato Kronos si avvicina molto alla nostra moderna concezione del tempo.



Aion



AION

Subordinato a Kronos, e con valenza generale secondaria, era poi “Aion” il cui complesso e misterioso significato era di carattere filosofico ed esoterico.
Era definito in vari modi ma, semplificando al massimo, forse possiamo definirlo “il momento presente, l’eterno presente o il tempo fuori dal tempo“.
Era raffigurato come un uomo con la testa leonina, che ha tra le mani uno scettro (suggestiva e significativa è anche l’altra mano che appare oltre la cornice), ed accanto una chiave ed un fulmine.






KAIROS… SIGNIFICATO E RAFFFIGURAZIONE

Ma torniamo a Kairos che, come abbiamo detto su, indica il tempo favorevole… il tempo positivo… il momento magico per…
Ovviamente per cogliere il momento buono bisogna avere doti di sensibilità, di intuizione e la capacità di valutare bene la situazione per non commettere errori e quindi per non sciuparlo.
Nella mitologia greca era raffigurato come un giovanetto con ali sulla schiena e ai piedi che regge con la mano sinistra una mezzaluna su cui v’è una bilancia, mentre con la destra fa pendere la bilancia dal suo lato (ecco l’azione, anche furba, a volte necessaria per poi cogliere l’occasione).





FINE


Copyright Tony Kospan – Vietata la copia integrale senza indicare autore e blog




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L’arte classica utilizzando i miti pagani narra il cambiamento che l’amore crea in noi   Leave a comment





Quando ci innamoriamo avviene davvero una trasformazione in noi?

Certo! Ce lo dicono i poeti, gli scrittori ma anche la psicologia.

Vediamo ora attraverso alcune opere d’arte 
come questo aspetto veniva visto dagli antichi greci e latini.








Seduzione… innamoramento… e trasformazione del nostro IO
sono gli ingredienti principali dell’amore.




Corot – Orfeo ed Euridice




Certo cambiano sempre modalità, tempi e forme
sennò l’amore sarebbe un replay sempre uguale
ed alla fine diverrebbe noioso.








Questi ingredienti, ma soprattutto 
la metamorfosi che l’amore crea in noi,
erano stati ben compresi anche dagli antichi
che li spiegavano con la narrazione degli amori degli dei
e quindi attraverso i miti classici.




Bernini – Apollo e Dafne




Che  l’amore crei in noi un incanto quasi soprannaturale, dunque è certo,
ma che ciò sia opera di un dio pagano o dell’adrenalina delle emozioni,
in fondo poco importa.




Francois Gerard – Dafne e Chloe





Sappiamo che l’utilizzo del tempo, la scala delle nostre priorità quotidiane,
e talvolta perfino i nostri i valori vengono sconvolti dall’innamoramento.




Ratto d’Europa – Mosaico III sec. d. C.




Chi si sia innamorato davvero
ha certamente vissuto questo sconvolgimento emotivo
e non penso che possa dimenticarlo.








AMORI  DIVINI… una mostra tenutasi qualche tempo fa
al Museo Archeologico di Napoli,
aveva per tema proprio questa trasformazione
nel modo in cui la raccontavano i miti classici.

Con le opere pervenute da vari musei del mondo
dedicate agli amori “divini” come quelli
tra Apollo e Dafne, Eco e Narciso e Giove e Leda ed altri
viene mostrata la metamorfosi dell’amore.




Amore e Psiche – Canova




Dunque in queste “love story” dell’antichità
raccontate nelle Metamorfosi di Ovidio
almeno uno dei 2 protagonisti si trasforma davvero:
Giove in un animale, Dafne in una pianta ed Eco in un suono
ma sono solo alcuni esempi dei miti presenti nella mostra.




Leda e il cigno – Villa Arianna – Stabia





Leda e il cigno – Argenteria del Tesoro di Boscoreale




Infine possiamo vedere la mostra ed altre spiegazioni
in questo video amatoriale.








Tony Kospan



Copyright T.K.













KAIROS (momento propizio) e gli altri aspetti del tempo (Kronos e Aion) per gli antichi greci   Leave a comment




La concezione del tempo per gli antichi greci non era unica né univoca, come potremo ora leggere, e come sempre, per spiegarne i vari significati, si servivano della mitologia.
Kairos (momento favorevole) è in particolare un interessante ed originale aspetto del tempo per la cultura dell’antica Grecia.
Ora lo conosceremo e vedremo i significati e le immagini anche delle altre 2 espressioni del tempo: 
Kronos (il tempo in senso lato) e Aion (il tempo in senso filosofico).






Il tempo, come sappiamo, è un’entità astratta (non si vede e non si sente né si tocca) che però ha effetti reali… e misurabili.
E’ un flusso continuo che nella nostra vita inizia nel momento della nascita e termina in quello della scomparsa.
Questo continuo ed anonimo flusso presenta però numerosissimi momenti particolari (di gioia, di dolore, di noia, di attività, di sorpresa, di emozioni etc. etc.).
Il momento di cui parlerò per primo e che era considerato molto importante dagli antichi greci, è il “Kairos.






KAIROS

Possiamo definirlo momento propizio, momento opportuno, quello in cui bisogna cogliere l’occasione ed anche quello da vivere appieno in ogni modo.
Oggi potremmo chiamarlo anche “momento giusto” ed in certi casi fortunati “momento magico“.



Kronos – Dipinto di Giulia Lama 



KRONOS (O CHRONOS)

Per Eraclito, filosofo greco, Kronos: “E’ un bambino che gioca, che muove le pedine” intendendo, con questa definizione un po’ criptica, che i suoi effetti su di noi sono misteriosi, casuali e paragonabili ad un lancio di dadi.
Ma soprattutto Kronos è la dimensione tempo composta da passato, presente e futuro che non si ferma mai che passa ineluttabile e scivola via.
Era raffigurato come un gigante che divora i figli indicando in tal modo che il tempo crea oggetti, situazioni, emozioni etc. ma poi scorrendo… scorrendo… distrugge tutto quello che crea.
“Tout passe… tout lasse… tout casse” (tutto passa, tutto ci lascia e tutto si cancella) dicono i francesi.
Tutto sommato Kronos si avvicina molto alla nostra moderna concezione del tempo.



Aion



AION

Subordinato a Kronos, e con valenza generale secondaria, era poi “Aion” il cui complesso e misterioso significato era di carattere filosofico ed esoterico.
Era definito in vari modi ma, semplificando al massimo, forse possiamo definirlo “il momento presente, l’eterno presente o il tempo fuori dal tempo“.
Era raffigurato come un uomo con la testa leonina, che ha tra le mani uno scettro (suggestiva e significativa è anche l’altra mano che appare oltre la cornice), ed accanto una chiave ed un fulmine.






KAIROS… SIGNIFICATO E RAFFFIGURAZIONE

Ma torniamo a Kairos che, come abbiamo detto su, indica il tempo favorevole… il tempo positivo… il momento magico per…
Ovviamente per cogliere il momento buono bisogna avere doti di sensibilità, di intuizione e la capacità di valutare bene la situazione per non commettere errori e quindi per non sciuparlo.
Nella mitologia greca era raffigurato come un giovanetto con ali sulla schiena e ai piedi che regge con la mano sinistra una mezzaluna su cui v’è una bilancia, mentre con la destra fa pendere la bilancia dal suo lato (ecco l’azione, anche furba, a volte necessaria per poi cogliere l’occasione).





FINE


Copyright Tony Kospan – Vietata la copia integrale senza indicare autore e blog




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L’arte classica attraverso i miti pagani.. narra il cambiamento che l’amore crea in noi   Leave a comment





Quando ci innamoriamo avviene davvero una trasformazione in noi?

Certo! Ce lo dicono i poeti, gli scrittori ma anche la psicologia.

Vediamo ora attraverso alcune opere d’arte 
come questo aspetto veniva visto dagli antichi greci e latini.








Seduzione… innamoramento… e trasformazione del nostro IO
sono gli ingredienti principali dell’amore.




Corot – Orfeo ed Euridice




Certo cambiano sempre modalità, tempi e forme
sennò l’amore sarebbe un replay sempre uguale
ed alla fine diverrebbe noioso.








Questi ingredienti, ma soprattutto 
la metamorfosi che l’amore crea in noi,
erano stati ben compresi anche dagli antichi
che li spiegavano con la narrazione degli amori degli dei
e quindi attraverso i miti classici.




Bernini – Apollo e Dafne




Che  l’amore crei in noi un incanto quasi soprannaturale, dunque è certo,
ma che ciò sia opera di un dio pagano o dell’adrenalina delle emozioni,
in fondo poco importa.




Francois Gerard – Dafne e Chloe





Sappiamo che l’utilizzo del tempo, la scala delle nostre priorità quotidiane,
e talvolta perfino i nostri i valori vengono sconvolti dall’innamoramento.




Ratto d’Europa – Mosaico III sec. d. C.




Chi si sia innamorato davvero
ha certamente vissuto questo sconvolgimento emotivo
e non penso che possa dimenticarlo.








AMORI  DIVINI… una mostra tenutasi qualche tempo fa
al Museo Archeologico di Napoli,
aveva per tema proprio questa trasformazione
nel modo in cui la raccontavano i miti classici.

Con le opere pervenute da vari musei del mondo
dedicate agli amori “divini” come quelli
tra Apollo e Dafne, Eco e Narciso e Giove e Leda ed altri
viene mostrata la metamorfosi dell’amore.




Amore e Psiche – Canova




Dunque in queste “love story” dell’antichità
raccontate nelle Metamorfosi di Ovidio
almeno uno dei 2 protagonisti si trasforma davvero:
Giove in un animale, Dafne in una pianta ed Eco in un suono
ma sono solo alcuni esempi dei miti presenti nella mostra.




Leda e il cigno – Villa Arianna – Stabia





Leda e il cigno – Argenteria del Tesoro di Boscoreale




Infine possiamo vedere la mostra ed altre spiegazioni
in questo video amatoriale.








Tony Kospan



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KAIROS (momento propizio) e gli altri aspetti del tempo per gli antichi greci   Leave a comment




La concezione del tempo per gli antichi greci non era univoca, come potremo ora leggere, e come sempre, per spiegarne i vari significati, si servivano della mitologia.
Kairos (momento favorevole) è in particolare un interessante ed originale aspetto del tempo per la cultura dell’antica Grecia.
Ora lo conosceremo e vedremo i significati e le immagini anche delle altre 2 espressioni del tempo: Kronos (il tempo in senso lato) e Aion (il tempo in senso filosofico).






Il tempo, come sappiamo, è un’entità astratta (non si vede e non si sente) che però ha effetti reali… e misurabili.
E’ un flusso continuo che nella nostra vita inizia nel momento della nascita e termina in quello della scomparsa.
Questo continuo ed anonimo flusso presenta però numerosissimi momenti particolari (di gioia, di dolore, di noia, di attività, di sorpresa, di emozioni etc. etc.).
Il momento di cui parlerò per primo e che era considerato molto importante dagli antichi greci, è il “Kairos.






KAIROS

Possiamo definirlo momento propizio, momento opportuno, quello in cui bisogna cogliere l’occasione ed anche quello da vivere appieno in ogni modo.
Oggi potremmo chiamarlo anche “momento giusto” ed in certi casi fortunati “momento magico”.



Kronos – Dipinto di Giulia Lama 



KRONOS (O CHRONOS)

Per Eraclito, filosofo greco, Kronos: “E’ un bambino che gioca, che muove le pedine” intendendo, con questa definizione un po’ criptica, che i suoi effetti su di noi sono misteriosi, casuali e paragonabili ad un lancio di dadi.
Ma soprattutto Kronos è la dimensione tempo composta da passato, presente e futuro… che non si ferma mai… che passa ineluttabile e scivola via.
Era raffigurato come un gigante che divora i figli indicando in tal modo che il tempo crea oggetti, situazioni, emozioni etc. ma poi scorrendo… scorrendo… distrugge tutto quello che crea.
“Tout passe… tout lasse… tout casse” (tutto passa, tutto ci lascia e tutto si cancella) dicono i francesi.



Aion



AION

Subordinato a Kronos, e con valenza generale secondaria, era poi “Aion” il cui complesso e misterioso significato era di carattere filosofico ed esoterico.
Era definito in vari modi ma, semplificando al massimo, forse possiamo definirlo “il momento presente, l’eterno presente o il tempo fuori dal tempo“.
Era raffigurato come un uomo con la testa leonina, che ha tra le mani uno scettro (suggestiva e significativa è anche l’altra mano che appare oltre la cornice), ed accanto una chiave ed un fulmine.






KAIROS… SIGNIFICATO E RAFFFIGURAZIONE

Ma torniamo a Kairos che, come abbiamo detto su, indica il tempo favorevole… il tempo positivo… il momento magico per…
Ovviamente per cogliere il momento buono bisogna avere doti di sensibilità, di intuizione e la capacità di valutare bene la situazione per non commettere errori e quindi per non sciuparlo.
Nella mitologia greca era raffigurato come un giovanetto con ali sulla schiena e ai piedi che regge con la mano sinistra una mezzaluna su cui v’è una bilancia, mentre con la destra fa pendere la bilancia dal suo lato (ecco l’azione, anche furba, per poi cogliere l’occasione).





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