ma nel ’45, con la conoscenza di un grande regista
come Rossellini, s’avvicinò al mondo della celluloide.
Nel 1950 la sua prima regia (insieme con Lattuada)
con “Luci del varietà” mentre il debutto come unico regista
avvenne con “Lo sceicco bianco“.
Qui la sua vena artistica, che possiamo definire un misto di sogno e realtà che dona suggestioni magiche
inizia a manifestarsi, ma non trova consensi
nè dalla critica… nè dal pubblico.
Sordi in una mitica immagine da “I vitelloni”
Nel ’53 il suo primo grande successo con “I Vitelloni”
con il quale vinse il Leone d’argento alla Mostra di Venezia…
Il successo si confermò subito dopo,
anche a livello internazionale
con “La strada“.
.
.
.
.
Mastroianni e Anita Ekberg ne “La dolce vita”
Ormai era diventato un regista affermato…
La sua carriera da quel momento è stata un susseguirsi
di successi di pubblico e di premi nei vari Festival del Cinema… con…
Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, La dolce vita, Satyricon, Roma,
Amarcord, La città delle donne, Ginger e Fred.
.
.
.
.
L’ultimo suo film è stato “E la nave va” nel 1990.
Oltre ai 4 premi Oscar vinti
gli fu poi conferito nel 1993
anche l’Oscar alla carriera.
Come ricordarlo ora al meglio se non con una scena,
tratta da un suo mitico film,
che mette in evidenza il suo stile poetico e sognante?
La passerella finale di Otto e mezzo (musica di Nino Rota)
Le foto raccontano dunque 30 anni di amicizia e di collaborazione.
.
.
Tazio Secchiaroli
Tazio Secchiaroli, tra i maggiori fotografi italiani del XX secolo, ha rivoluzionato il modo di fotografare il cinema portando il reportage sul set.
All’inizio della sua carriera era fotografo ambulante (“scattino”) e al mattino arrivava a Termini dove cominciava a fare le prime foto della giornata, alle persone in arrivo e partenza dalla stazione.
Mastroianni e Fellini
Mastroianni e Pasolini
.
.
Il
Matrioianni e Anita Ekberg (La dolce vita)
.
.
.
.
.
con la Loren
E concludiamo… con un… tris d’assi
Fellini.. Mastroianni e la Loren
MARCELLO MASTROIANNI IN UN VIDEO OMAGGIO
Le immagini… non tutte di Secchiaroli… da vari siti web – impaginazione Tony Kospan
Moriva nel 2013 a 81 anni per una grave malattia questo grande attore britannico conosciuto ed ammirato in tutto il mondo per aver interpretato il film cult Lawrence D’Arabia.
Era nato in Irlanda ma la sua infanzia e gioventù l’aveva trascorsa a Leeds dove presto iniziò a fare svariati modesti lavori…
Prestò servizio militare presso la Royal Navy e proprio poco prima di tornare alla vita civile in un’intervista radiofonica affermò che sognava in futuro di fare il poeta o l’attore.
Nei primi anni 50 frequentò la Royal Academy of Dramatic Art. Le prime interpretazioni teatrali furono nell’ambito del teatro shakespeariano e successivamente recitò per la tv.
Il grande successo però arriva per un caso fortunato…
Il regista David Lean aveva deciso di affidare la parte di Lawrence D’Arabia nel film kolossal a Albert Finney.
Questi però rifiutò e la seconda scelta Marlon Brando non poteva per precedenti impegni ed allora il regista ripiegò su Peter O’Toole.
La sua interpretazione dell’agente segreto protagonista della rivolta araba del 1° Novecento è fantastica ed indimenticabile.
Infatti è considerata una delle 100 migliori interpretazioni di tutti i tempi.
Grazie ad essa ottenne la prima delle 8 nomination all’Oscar come miglior attor protagonista.
Qui con la moglie Sian Phillis
Ha avuto una vita sentimentale variegata e complessa e 2 figlie dalla moglie con cui, anche a causa della dipendenza dall’alcool, ebbe una relazione molto difficile e, anni dopo, un figlio dalla modella Karen Sommerville Brown.
Ebbe negli anni ’70 una brutta e lunga malattia da cui guarì.
Si è sempre ripreso dopo i vari momenti difficili tornando sempre a recitare.
.
Negli ultimi tempi però aveva deciso di lasciare le scene e ritirarsi.
Il mondo non può dimenticare quella sua mitica interpretazione, e neanche noi, per cui mi appare opportuno mostrar il trailer del film…
(Cagliari 10 dicembre 1907 – Roma 6 novembre 1979)
Tratteggerò qui un breve ricordo
del grande attore Amedeo Nazzari,
(nome d’arte di Amedeo Carlo Leone Buffa)
Amedeo Nazzari
Ricordo, ancora con stupore,
la sua forte ed imponente presenza scenica
e l’incredibile… profonda voce.
Amedeo Nazzari nel film “Le notti di Cabiria” di Federico Fellini
E’ stato un vero e proprio mito cinematografico italiano
nell’immediato dopoguerra…
Fu il film di Alessandro Blasetti “La cena delle beffe“,
un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici,
che lo consacrò come “divo” del cinema.
Questo film è ricordato nella storia del cinema
tra l’altro anche perché:
– c’è la prima (piccola) scena di nudo con grande scandalo…
(Clara Calamai a seno nudo per pochi secondi)
– Amedeo Nazzari recita, gigioneggiando alla grande,
recita la celebre battuta che poi divenne mitica…
«… e chi non beve con me, péste lo colga! »
Eccola in questo micro video
.
.
.
.
.
.
Ed ora ecco ora alcuni titoli dei suoi film di maggior successo:
I figli di nessuno, Chi è senza peccato, Catene,
Angelo bianco, Malinconico autunno, Torna!
In questi ed altri egli ha recitato con Yvonne Sanson
che divenne la sua compagna d’arte..
.
Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari
Erano infatti una coppia cinematograficamente perfetta
ed amatissima dagli spettatori…
(e lei corteggiatissima negli ambienti del cinema).
Lei, greca, formosa, sensuale e con occhi languidi
entusiasmava il pubblico maschile
e lui, il grande divo,
era eccezionale nei ruoli
di militare, pilota, amante, aristocratico etc.
Qui con è con Yvonne Sanson in una scena del film Catene
Infine possiamo vedere una scena de “I figli di nessuno“
in cui possiamo ammirare lo stile della sua recitazione
e nel contempo conoscere quale era il genere cinematografico
in voga in quegli anni… cioè quello…
sentimentale e melodrammatico.
Tony Kospan
PER CHI AMA LA STORIA.. I RICORDI E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
(Cagliari 10 dicembre 1907 – Roma 6 novembre 1979)
Tratteggerò qui un breve ricordo
del grande attore Amedeo Nazzari,
(nome d’arte di Amedeo Carlo Leone Buffa)
Amedeo Nazzari
Ricordo, ancora con stupore,
la sua forte ed imponente presenza scenica
e l’incredibile… profonda voce.
Amedeo Nazzari nel film “Le notti di Cabiria” di Federico Fellini
E’ stato un vero e proprio mito cinematografico italiano
nell’immediato dopoguerra…
Fu il film di Alessandro Blasetti “La cena delle beffe“,
un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici,
che lo consacrò come “divo” del cinema.
Questo film è ricordato nella storia del cinema
tra l’altro anche perché:
– c’è la prima (piccola) scena di nudo con grande scandalo…
(Clara Calamai a seno nudo per pochi secondi)
– Amedeo Nazzari recita, gigioneggiando alla grande,
recita la celebre battuta che poi divenne mitica…
«… e chi non beve con me, péste lo colga! »
Eccola in questo micro video
.
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Ed ora ecco ora alcuni titoli dei suoi film di maggior successo:
I figli di nessuno, Chi è senza peccato, Catene,
Angelo bianco, Malinconico autunno, Torna!
In questi ed altri egli ha recitato con Yvonne Sanson
che divenne la sua compagna d’arte..
.
Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari
Erano infatti una coppia cinematograficamente perfetta
ed amatissima dagli spettatori…
(e lei corteggiatissima negli ambienti del cinema).
Lei, greca, formosa, sensuale e con occhi languidi
entusiasmava il pubblico maschile
e lui, il grande divo,
era eccezionale nei ruoli
di militare, pilota, amante, aristocratico etc.
Qui con è con Yvonne Sanson in una scena del film Catene
Infine possiamo vedere una scena de “I figli di nessuno“
in cui possiamo ammirare lo stile della sua recitazione
e nel contempo conoscere quale era il genere cinematografico
in voga in quegli anni… cioè quello…
sentimentale e melodrammatico.
Tony Kospan
PER CHI AMA LA STORIA.. I RICORDI E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
ma nel ’45, con la conoscenza di un grande regista
come Rossellini, s’avvicinò al mondo della celluloide.
Nel 1950 la sua prima regia (insieme con Lattuada)
con “Luci del varietà” mentre il debutto come unico regista
avvenne con “Lo sceicco bianco“.
Qui la sua vena artistica, che possiamo definire un misto di sogno e realtà che dona suggestioni magiche
inizia a manifestarsi, ma non trova consensi
nè dalla critica… nè dal pubblico.
Sordi in una mitica immagine da “I vitelloni”
Nel ’53 il suo primo grande successo con “I Vitelloni”
con il quale vinse il Leone d’argento alla Mostra di Venezia…
Il successo si confermò subito dopo,
anche a livello internazionale
con “La strada“.
.
.
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Mastroianni e Anita Ekberg ne “La dolce vita”
Ormai era diventato un regista affermato…
La sua carriera da quel momento è stata un susseguirsi
di successi di pubblico e di premi nei vari Festival del Cinema… con…
Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, La dolce vita, Satyricon, Roma,
Amarcord, La città delle donne, Ginger e Fred.
.
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L’ultimo suo film è stato “E la nave va” nel 1990.
Oltre ai 4 premi Oscar vinti
gli fu poi conferito nel 1993
anche l’Oscar alla carriera.
Come ricordarlo ora al meglio se non con una scena,
tratta da un suo mitico film,
che mette in evidenza il suo stile poetico e sognante?
La passerella finale di Otto e mezzo (musica di Nino Rota)
E’ incredibile come un attore dalla vita ahimé così breve
possa esser diventato, in poco tempo,
un mito della cinematografia statunitense e mondiale.
Ancor oggi il suo ricordo è vivo ed attuale.
(Marion 8.2.1931 – Cholame 30.9.1955)
Probabilmente ciò è dovuto ad una perfetta miscela che
univa il suo indubbio notevole fascino alle sue grandi capacità d’attore
al suo stile di vita spericolato ed all’atmosfera di quei tempi.
La morte stessa, a soli 24 anni per un incidente stradale,
quando era al culmine dei suoi successi, contribuì
all’espandersi della sua fama in tutto il mondo.
Il film che lo rese un’icona culturale
e che è anche il suo film più celebre, è il mitico
“Gioventù bruciata”
ma il cui titolo originale era letteralmente
“Ribelle senza causa“.
Anche il titolo italiano ebbe un tale successo
che negli anni 50
entrò nel nostro linguaggio corrente
per definire i giovani scapestrati.
In questo film,
che ebbe sucesso planetario perché rappresentava
(e rappresenta) l’archetipo dell’inquietitudine giovanile,
ricopriva il ruolo di Jim Stark un giovane ribelle.
I suoi soli tre film
Gioventù bruciata, Il gigante e La Valle dell’Eden,
ed un solo anno di carriera,
l’hanno inserito alla grande nella storia del Cinema
e tra i miti mondiali senza tempo.
Le foto raccontano dunque 30 anni di amicizia e di collaborazione.
.
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Tazio Secchiaroli
Tazio Secchiaroli, tra i maggiori fotografi italiani del XX secolo, ha rivoluzionato il modo di fotografare il cinema portando il reportage sul set.
All’inizio della sua carriera era fotografo ambulante (“scattino”) e al mattino arrivava a Termini dove cominciava a fare le prime foto della giornata, alle persone in arrivo e partenza dalla stazione.
Mastroianni e Fellini
Mastroianni e Pasolini
.
.
Il
Matrioianni e Anita Ekberg (La dolce vita)
.
.
.
.
.
con la Loren
E concludiamo… con un… tris d’assi
Fellini.. Mastroianni e la Loren
MARCELLO MASTROIANNI IN UN VIDEO OMAGGIO
Le immagini… non tutte di Secchiaroli… da vari siti web – impaginazione Tony Kospan
TU SEI
Desirèe Shaurli
Sei un attimo di gioia,
il mio codice segreto,
un balcone volto al mare,
ogni alba e ogni tr… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago