Stavolta parleremo di un’opera stupenda ma che purtroppo non si sa né se esista ancora, né dove sia, ma che affascina e sorprende comunque come vedremo più giù.
Infatti è stata trafugata nel 1969 dall’oratorio di San Lorenzo a Palermo ed è oggi nella lista dei dieci capolavori più ricercati dalle polizie di tutto il mondo.
E’ incerta la data della sua creazione che per alcuni è nel 1609 a Palermo ma per la maggior parte dei critici è stata invece dipinta nel 1600 a Roma commissionata dal commerciante Fabio Nuti.
Per il clamore della sua scomparsa ma anche per la sua originalità (nello stile dell’autore) appare una delle Natività più intriganti di sempre.
IL DIPINTO
L’opera infatti affascina per la nota narrazione stilistica caravaggesca che rende veri e naturali i personaggi dipinti ed infatti, come sempre, i suoi modelli appaiono tutti prelevati da ambienti poveri o tra emarginati.
Dunque anche questo dipinto è considerato “controcorrente” in quanto si possono notare i seguenti inconsueti aspetti:
– Lo sguardo malinconico della Madonna;
– Il Bambino, a differenza dei dipinti degli artisti dell’epoca non appare luminoso o in atteggiamento di preghiera, ma quasi anonimo (volendo l’autore accennare alla sua universalità);
– San Giuseppe appare di spalle e con uno strano mantello verde;
– L’impossibile presenza di San Francesco che prega in ginocchio guardando il Bambino;
– La Divinità è rappresentata solo dall’Angelo in alto;
– Tutta la scena infine appare realistica e senza alcunché di folgorante o trionfante ma anzi ci dona un’atmosfera modesta e quasi mesta.
LA STORIA RECENTE E LA SUA RICOSTRUZIONE
ll dipinto trafugato, che. come dicevo su, si ignora se esista ancora da qualche parte, è stato comunque di recente perfettamente ricostruito.
Ora ne esistono 2 copie di cui una è stata restituita a Palermo.
Ciò è stato possibile con l’ausilio delle nuove tecnologie e tuttavia con molte difficoltà dato che esisteva solo una foto a colori.
per l’estrema ed inconsueta umanità delle figure dipinte.
I critici sono oggi concordi sul fatto che
invece di sublimare il divino
egli amava sublimare l’umano
per portarlo al divino.
Emblematica di questa sua sorprendente visione dell’arte
è certamente l’opera che oggi ripropongo
per le sue inusuali e significative caratteristiche.
LA MADONNA DEI PELLEGRINI DEL CARAVAGGIO
ARTE ATMOSFERE E SEGRETI
a cura di Tony Kospan
Un dipinto che allora diede addirittura scandalo…
Particolare
.
.
Se lo osserviamo con attenzione,
potremo scoprire alcuni aspetti che possono sfuggire
ad un rapido sguardo e capiremo il perché…
Questo dipinto, certamente sorprendente,
è però nel contempo rappresentativo
del modo di sentire e di pensare del Caravaggio.
Milano 29 9 1571 – Porto Ercole 18 7 1610
Una delle principali caratteristiche dell’arte caravaggesca
è quella di dipingere persone ed oggetti
molto noti e molto vicini a quelli che il popolo conosceva.
Madonna dei Pellegrini o di Loreto (partic.)
Il dipinto ad olio su tela, datato intorno al 1605, si trova nella Chiesa dei Pellegrini a pochi passi da Piazza Navona a Roma e presenta, come dicevo su, alcune notevoli curiosità che val la pena conoscere.
Chiesa dei Pellegrini
La prima riguarda la chiesa stessa che nel ‘400 era l’unica in cui erano ammesse le procaci cortigiane dell’epoca come Beatrice Ferrara, Tullia d’Aragona e la Fiammetta amante di Cesare Borgia… che anzi avevano addirittura dei banchi a loro riservati.
Piazza Navona in un’antica stampa
Di tale strana consuetudine è stata ormai cancellata ogni traccia tranne una… appunto laMadonna dei Pellegrini… capolavoro del Caravaggio.
E’ certo poi che la modella che prestò il volto alla Madonna fosse Maddalena Antognetti che secondo alcuni era amante di nobili e cardinali e per altri anche dello stesso Caravaggio e che poserà anche per la Madonna dei Palafrenieri.
Maddalena Antognetti
Il dipinto all’epoca destò grande scandalo come leggiamo in una nota dell’epoca del Baglione “ne fu fatto dai preti e da’ popolani estremo schiamazzo”.
I motivi sono quelli che elenco ora in breve e che possiamo verificare noi stessi con una semplice ma accurata osservazione del dipinto:
GLI ASPETTI SORPRENDENTI DEL DIPINTO
– L’ambientazione poco elegante della scena… La casa appare cadente, con l’intonaco scrostato e la Madonna è sulla porta.
– Il vestito popolano della Madonna che inoltre non appare in trono e non ha corona.
– L’inconsueta grandezza del Bambino… che in verità appare quasi un ragazzino.
– i vestiti molto sdruciti dei pellegrini … e, dulcis in fundo, i loro piedi sporchi e gonfi.
Il tutto è mostrato in bella evidenza ed estremo realismo dal Caravaggio che pertanto mostra di non aver problemi a mostrare il suo spirito indipendente e controcorrente.
UNA PERSONALE CONCLUSIONE
Il capolavoro va visto però come esaltazione e non come critica delle fede come a prima vista si potrebbe pensare.
Ma certo la fede di cui ci vuol parlare il Caravaggio non è quella paludata e formale ma assolutamente interiore e vicina alla vera essenza del Cristianesimo(cosa che appare oggi finalmente tornare in auge anche se con molta difficoltà nonostante l’impegno di Papa Francesco).
L’opera (così come molte altre sue opere), fu quindi frutto di un’intuizione geniale e cioè quella di voler mostrare una sua visione umana e “terrestre” della religione ed auspicare un suo allontanamento dai lussi, dai fasti, dai formalismi e dai trionfalismi allora imperanti.
Informazioni, immagini e spunti da vari siti web
Ciao da Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Particolare del Bacco ma in realtà suo autoritratto
per l’estrema ed inconsueta umanità delle figure dipinte.
I critici sono oggi concordi sul fatto che
invece di sublimare il divino
egli amava sublimare l’umano
per portarlo al divino.
Emblematica di questa sua sorprendente visione dell’arte
è certamente l’opera che oggi ripropongo
per le sue inusuali e significative caratteristiche.
LA MADONNA DEI PELLEGRINI DEL CARAVAGGIO
ARTE ATMOSFERE E SEGRETI
a cura di Tony Kospan
Un dipinto che allora diede addirittura scandalo…
Particolare
.
.
Se lo osserviamo con attenzione,
potremo scoprire alcuni aspetti che possono sfuggire
ad un rapido sguardo e capiremo il perché…
Questo dipinto, certamente sorprendente,
è però nel contempo rappresentativo
del modo di sentire e di pensare del Caravaggio.
Milano 29 9 1571 – Porto Ercole 18 7 1610
Una delle principali caratteristiche dell’arte caravaggesca
è quella di dipingere persone ed oggetti
molto noti e molto vicini a quelli che il popolo conosceva.
Madonna dei Pellegrini o di Loreto (partic.)
Il dipinto ad olio su tela, datato intorno al 1605, si trova nella Chiesa dei Pellegrini a pochi passi da Piazza Navona a Roma e presenta, come dicevo su, alcune notevoli curiosità che val la pena conoscere.
Chiesa dei Pellegrini
La prima riguarda la chiesa stessa che nel ‘400 era l’unica in cui erano ammesse le procaci cortigiane dell’epoca come Beatrice Ferrara, Tullia d’Aragona e la Fiammetta amante di Cesare Borgia… che anzi avevano addirittura dei banchi a loro riservati.
Piazza Navona in un’antica stampa
Di tale strana consuetudine è stata ormai cancellata ogni traccia tranne una… appunto laMadonna dei Pellegrini… capolavoro del Caravaggio.
E’ certo poi che la modella che prestò il volto alla Madonna fosse Maddalena Antognetti che secondo alcuni era amante di nobili e cardinali e per altri anche dello stesso Caravaggio e che poserà anche per la Madonna dei Palafrenieri.
Maddalena Antognetti
Il dipinto all’epoca destò grande scandalo come leggiamo in una nota dell’epoca del Baglione “ne fu fatto dai preti e da’ popolani estremo schiamazzo”.
I motivi sono quelli che elenco ora in breve e che possiamo verificare noi stessi con una semplice ma accurata osservazione del dipinto:
GLI ASPETTI SORPRENDENTI DEL DIPINTO
– L’ambientazione poco elegante della scena… La casa appare cadente, con l’intonaco scrostato e la Madonna è sulla porta.
– Il vestito popolano della Madonna che inoltre non appare in trono e non ha corona.
– L’inconsueta grandezza del Bambino… che in verità appare quasi un ragazzino.
– i vestiti molto sdruciti dei pellegrini … e, dulcis in fundo, i loro piedi sporchi e gonfi.
Il tutto è mostrato in bella evidenza ed estremo realismo dal Caravaggio che pertanto mostra di non aver problemi a mostrare il suo spirito indipendente e controcorrente.
UNA PERSONALE CONCLUSIONE
Il capolavoro va visto però come esaltazione e non come critica delle fede come a prima vista si potrebbe pensare.
Ma certo la fede di cui ci vuol parlare il Caravaggio non è quella paludata e formale ma assolutamente interiore e vicina alla vera essenza del Cristianesimo(cosa che appare oggi finalmente tornare in auge anche se con molta difficoltà nonostante l’impegno di Papa Francesco).
L’opera (così come molte altre sue opere), fu quindi frutto di un’intuizione geniale e cioè quella di voler mostrare una sua visione umana e “terrestre” della religione ed auspicare un suo allontanamento dai lussi, dai fasti, dai formalismi e dai trionfalismi allora imperanti.
Informazioni, immagini e spunti da vari siti web
Ciao da Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Particolare del Bacco ma in realtà suo autoritratto
Stavolta parleremo di un’opera stupenda ma che purtroppo non si sa né se esista ancora, né dove sia, ma che affascina e sorprende comunque come vedremo più giù.
Infatti è stata trafugata nel 1969 dall’oratorio di San Lorenzo a Palermo ed è oggi nella lista dei dieci capolavori più ricercati dalle polizie di tutto il mondo.
E’ incerta la data della sua creazione che per alcuni è nel 1609 a Palermo ma per la maggior parte dei critici è stata invece dipinta nel 1600 a Roma commissionata dal commerciante Fabio Nuti.
Per il clamore della sua scomparsa ma anche per la sua originalità (nello stile dell’autore) appare una delle Natività più intriganti di sempre.
IL DIPINTO
L’opera infatti affascina per la nota narrazione stilistica caravaggesca che rende veri e naturali i personaggi dipinti ed infatti, come sempre, i suoi modelli appaiono tutti prelevati da ambienti poveri o tra emarginati.
Dunque anche questo dipinto è considerato “controcorrente” in quanto si possono notare i seguenti inconsueti aspetti:
– Lo sguardo malinconico della Madonna;
– Il Bambino, a differenza dei dipinti degli artisti dell’epoca non appare luminoso o in atteggiamento di preghiera, ma quasi anonimo (volendo l’autore accennare alla sua universalità);
– San Giuseppe appare di spalle e con uno strano mantello verde;
– L’impossibile presenza di San Francesco che prega in ginocchio guardando il Bambino;
– La Divinità è rappresentata solo dall’Angelo in alto;
– Tutta la scena infine appare realistica e senza alcunché di folgorante o trionfante ma anzi ci dona un’atmosfera modesta e quasi mesta.
LA STORIA RECENTE E LA SUA RICOSTRUZIONE
ll dipinto trafugato, che. come dicevo su, si ignora se esista ancora da qualche parte, è stato comunque di recente perfettamente ricostruito.
Ora ne esistono 2 copie di cui una è stata restituita a Palermo.
Ciò è stato possibile con l’ausilio delle nuove tecnologie e tuttavia con molte difficoltà dato che esisteva solo una foto a colori.
per l’estrema ed inconsueta umanità delle figure dipinte.
I critici sono oggi concordi sul fatto che
invece di sublimare il divino
egli amava sublimare l’umano
per portarlo al divino.
Emblematica di questa sua sorprendente visione dell’arte
è certamente l’opera che oggi ripropongo
per le sue inusuali e significative caratteristiche.
LA MADONNA DEI PELLEGRINI DEL CARAVAGGIO
ARTE ATMOSFERE E SEGRETI
a cura di Tony Kospan
Un dipinto che allora diede addirittura scandalo…
Particolare
.
.
Se lo osserviamo con attenzione,
potremo scoprire alcuni aspetti che possono sfuggire
ad un rapido sguardo e capiremo il perché…
Questo dipinto, certamente sorprendente,
è però nel contempo rappresentativo
del modo di sentire e di pensare del Caravaggio.
Milano 29 9 1571 – Porto Ercole 18 7 1610
Una delle principali caratteristiche dell’arte caravaggesca
è quella di dipingere persone ed oggetti
molto noti e molto vicini a quelli che il popolo conosceva.
Madonna dei Pellegrini o di Loreto (partic.)
Il dipinto ad olio su tela, datato intorno al 1605, si trova nella Chiesa dei Pellegrini a pochi passi da Piazza Navona a Roma e presenta, come dicevo su, alcune notevoli curiosità che val la pena conoscere.
Chiesa dei Pellegrini
La prima riguarda la chiesa stessa che nel ‘400 era l’unica in cui erano ammesse le procaci cortigiane dell’epoca come Beatrice Ferrara, Tullia d’Aragona e la Fiammetta amante di Cesare Borgia… che anzi avevano addirittura dei banchi a loro riservati.
Piazza Navona in un’antica stampa
Di tale strana consuetudine è stata ormai cancellata ogni traccia tranne una… appunto laMadonna dei Pellegrini… capolavoro del Caravaggio.
E’ certo poi che la modella che prestò il volto alla Madonna fosse Maddalena Antognetti che secondo alcuni era amante di nobili e cardinali e per altri anche dello stesso Caravaggio e che poserà anche per la Madonna dei Palafrenieri.
Maddalena Antognetti
Il dipinto all’epoca destò grande scandalo come leggiamo in una nota dell’epoca del Baglione “ne fu fatto dai preti e da’ popolani estremo schiamazzo”.
I motivi sono quelli che elenco ora in breve e che possiamo verificare noi stessi con una semplice ma accurata osservazione del dipinto:
GLI ASPETTI SORPRENDENTI DEL DIPINTO
– L’ambientazione poco elegante della scena… La casa appare cadente, con l’intonaco scrostato e la Madonna è sulla porta.
– Il vestito popolano della Madonna che inoltre non appare in trono e non ha corona.
– L’inconsueta grandezza del Bambino… che in verità appare quasi un ragazzino.
– i vestiti molto sdruciti dei pellegrini … e, dulcis in fundo, i loro piedi sporchi e gonfi.
Il tutto è mostrato in bella evidenza ed estremo realismo dal Caravaggio che pertanto mostra di non aver problemi a mostrare il suo spirito indipendente e controcorrente.
UNA PERSONALE CONCLUSIONE
Il capolavoro va visto però come esaltazione e non come critica delle fede come a prima vista si potrebbe pensare.
Ma certo la fede di cui ci vuol parlare il Caravaggio non è quella paludata e formale ma assolutamente interiore e vicina alla vera essenza del Cristianesimo(cosa che appare oggi finalmente tornare in auge anche se con molta difficoltà nonostante l’impegno di Papa Francesco).
L’opera (così come molte altre sue opere), fu quindi frutto di un’intuizione geniale e cioè quella di voler mostrare una sua visione umana e “terrestre” della religione ed auspicare un suo allontanamento dai lussi, dai fasti, dai formalismi e dai trionfalismi allora imperanti.
Informazioni, immagini e spunti da vari siti web
Ciao da Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Particolare del Bacco ma in realtà suo autoritratto
Stavolta parleremo di un’opera stupenda ma che purtroppo non si sa se esista ancora, e dove sia, ma che affascina e sorprende comunque come vedremo più giù.
Infatti è stata trafugata nel 1969 dall’oratorio di San Lorenzo a Palermo… ed è oggi nella lista dei dieci capolavori più ricercati dalle polizie di tutto il mondo.
E’ incerta la data della sua creazione che per alcuni è nel 1609 a Palermo ma per la maggior parte dei critici è stata invece dipinta nel 1600 a Roma commissionata dal commerciante Fabio Nuti.
Per il clamore della sua scomparsa ma anche per la sua originalità (nello stile dell’autore) appare una delle Natività più intriganti di sempre.
IL DIPINTO
L’opera infatti affascina per la nota narrazione stilistica caravaggesca che rende veri e naturali i personaggi dipinti ed infatti, come sempre, i suoi modelli appaiono tutti prelevati da ambienti poveri o tra emarginati.
Dunque anche questo dipinto è considerato “controcorrente” in quanto si possono notare i seguenti inconsueti aspetti:
– Lo sguardo malinconico della Madonna;
– Il Bambino, a differenza dei dipinti degli artisti dell’epoca non appare luminoso o in atteggiamento di preghiera, ma quasi anonimo (volendo l’autore accennare alla sua universalità);
– San Giuseppe appare di spalle e con uno strano mantello verde;
– L’impossibile presenza di San Francesco che prega in ginocchio guardando il Bambino;
– La Divinità è rappresentata dall’Angelo in alto;
– Tutta la scena appare realistica… senza alcunché di folgorante o trionfante… ma anzi ci dona un’atmosfera modesta e quasi mesta.
LA STORIA RECENTE E LA SUA RICOSTRUZIONE
l dipinto trafugato, che si ignora se esista ancora da qualche parte o meno, è stato di recente perfettamente ricostruito.
Ora ne esistono 2 copie di cui una è stata restituita a Palermo.
Ciò è stato possibile con l’ausilio delle nuove tecnologie e tuttavia con molte difficoltà dato che esisteva solo una foto a colori.
SERA
Tagore
Oggi alla fine del giorno
il tramonto posò le sue perle
sui fini e neri capelli della sera
ed io le ho… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago
Accadde oggi: il 22 marzo 1885 prima pietra del Vittoriano dal Re Umberto I.
Noto anche come Altare della Patria,… twitter.com/i/web/status/1…1 hour ago