In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’? –
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
Il nome “CERVO” non ha però a che fare con l’astronomia ma nasce dalla tradizione dei nativi americani che associavano
la superluna di Luglio al fatto che in questo periodo iniziano a ricrescere le corna del cervo maschio.
In verità ha anche altri nomi ma sono molto meno diffusi (Luna piena dei temporali, Luna di Salmone, Luna Muta, Luna di bacche e Luna di Lampone).
Ma vediamo qual è il significato di “superluna”.
Il nostro satellite viene definito superluna quando si trova alla minima distanza dal nostro pianeta e quindi appare… grandissimo… offrendo uno vero e proprio spettacolo visibile in tutto il mondo.
In Italia questa, che non è stata e non sarà la sola superluna del 2022, è stata ammirata nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 luglio ma è stata la più grande di tutte per la concomitanza di Luna piena e distanza minima dalla Terra (più grande del 7% e più luminosa del 15% circa).
A giugno c’era già stata un’altra e poi in autunno-inverno ce ne saranno altre 3.
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’? –
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
Stasera il cielo sarà illuminato da una bella Luna Piena.
Osserviamola bene questa luna piena di agosto perchè sarà una Luna… Blu!
No… no… la luna non diventerà blu.
Semplicemente si definisce “Luna blu” la seconda luna piena in un mese.
Il nostro calendario, a differenza di quello dei Maya, è alquanto irregolare e non in linea con le fasi lunari.
Quindi, per dirla in modo ancora più chiaro, noi abbiamo in genere 1 luna piena al mese ma ogni tanto abbiamo una luna piena in più.
Si tratta di un fenomeno raro, ma non rarissimo, che avviene ogni 3/5 anni circa.
La luna piena d’agosto è chiamata anche “Luna dello Storione” così chiamata dai nativi americani algonchini che, grazie al grande chiarore notturno, ad agosto potevano pescare con maggiore facilità questi grandi pesci.
Non solo, stanotte avremo un’altra interessante particolarità.
La Luna piena ci farà vedere meglio e più grandi del solito i pianeti Giove e Saturno.
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’? –
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
Penso davvero che meriti d'esser letta e… gustata…
questa simpatica leggenda.
LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
E' stato davvero uno spettacolo eccezionale della natura quello che si è presentato in quasi tutto il mondo.
E' cominciata nella notte tra il 20 e 21 gennaio ed ha raggiunto la totalità alle 6,12 del mattino.e, per effetto della rifrazione solare, la luna è apparsa anche rossa!
E' uno dei primi fenomeni astronomici dell'anno
L’eclissi lunare totale avviene quando Sole, Terra e Luna si trovano perfettamente allineati.
La durata invece dipende dalla distanza tra la Terra e la Luna e stavolta, trovandosi il nostro satellite alla massima distanza, ciò comporterà un allungamento del tempo in cui essa sarà nel cono d’ombra terrestre.
Un'altra occasione per osservare uno spettacolo simile ci sarà soltanto fra 10 anni.
La prossima eclissi totale di Luna in cui sarà visibile tutta la fase di totalità è infatti prevista il 31 Dicembre 2028, mentre per la prossima eclisse totale di Luna visibile in tutte le sue fasi bisognerà attendere il 20 Dicembre 2029.
Ecco alcune foto spettacolari con la Luna Rossa come protagonista.
Infine non è possibile non associare questo particolarissimo fenomeno astronomico ad una mitica canzone…
Penso davvero che meriti d'esser letta e… gustata…
questa simpatica leggenda.
LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
Penso davvero che meriti d'esser letta e… gustata…
LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.
E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.