Archivio per l'etichetta ‘L’allodola

L’ALLODOLA – Sublime poesia d’amore e dolore di Antonia Pozzi grande poetessa milanese del primo ‘900   2 comments

 
 
 
 
 
Torello Ancillotti – Donna accanto al fiume




Questa è una delle più belle e più emblematiche poesie
della grande ma sfortunata poetessa milanese.




Antonia Pozzi (Milano 13.2.1912 – Milano 3.2.1938)



 
 

L’ALLODOLA 
di Antonia Pozzi


POESIA SUBLIME D’AMORE E DOLORE
a cura di Tony Kospan


SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23


 
 Una poesia apparentemente idilliaco-malinconica…
che nasconde invece
un dramma d’amore infinito e forse troppo annullante.






 
L’autrice qualche tempo dopo si suicida,
forse anche per le difficoltà createle dalla sua famiglia,
molto in vista nell’alta borghesia milanese.

 Era stata costretta a troncare una relazione d’amore
col suo professore di latino e greco,
parecchio più grande di lei,
in quanto relazione considerata disdicevole
nell’ambiente “bene” che le era proprio.







La scelta di alcune parole infatti testimonia
la profondità, direi quasi l’abisso, del suo dolore
mentre altre sembrano dolci parole
rivolte solo ad un amore rimpianto.
 
 
Sottolineo in tal senso,
 così come m’è stato dato di apprendere e condividere  
nella mai tanto rimpianta trasmissione
Inconscio e magia” di Gabriele La Porta
alcune significative espressioni come:
 
 
 
– conchiglia che custodiva la pace.
 
–  Ed io ero piana quasi tu fossi un santo
 
 – cammina sul lago








.
La poesia dunque
è una lirica straordinaria, bellissima e coinvolgente,
e nel contempo la sublimazione di un amore impossibile.
 
 
Debbo dire che la poesia ci fa rivivere il dramma che scuote
l’anima sensibile ed elevatissima della poetessa
e la cosa mi commuove sempre facendomela sentire vicina.







.
Se avete vostre riflessioni o opinioni
concordi o discordi mi piacerebbe leggerle.
 
 
Ma veniamo alla poesia.






L’ALLODOLA
Antonia Pozzi
 
 
Dopo il bacio – dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.




John Everett Millais

 
 
 
scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23


 
 
 
antonia pozzi gif
 Immagini gif della grande poetessa



Ciao da Tony Kospan 










 

L’allodola – Sublime… dolce ma amara poesia d’amore… della grande poetessa Antonia Pozzi   3 comments

 
 
 
 
 




Questa è una delle più belle
e più simboliche poesie
della grande ma sfortunata poetessa milanese.







 
 

L’ALLODOLA 
di Antonia Pozzi


POESIA SUBLIME D’AMORE E DOLORE
a cura di Tony Kospan





 
 Una poesia apparentemente idilliaco-malinconica…
che nasconde invece
un dramma d’amore infinito e forse troppo annullante.






 
L’autrice qualche tempo dopo si suicida,
forse anche per le altre difficoltà createle dalla sua famiglia,
molto in vista nell’alta borghesia milanese. 
 


Era stata costretta a troncare una relazione d’amore
col suo professore di latino e greco,
parecchio più grande di lei,
in quanto relazione considerata disdicevole
nell'ambiente “bene” che le era proprio.




Antonia Pozzi (Milano 13.2.1912 – Milano 3.2.1938)




La scelta di alcune parole infatti testimonia
la profondità, direi quasi l’abisso, del suo dolore…
mentre altre… sembrano dolci parole
rivolte solo ad un amore rimpianto.
 
 
Sottolineo in tal senso,
 così come m’è stato dato di apprendere e condividere  
nella mai tanto rimpianta trasmissione
Inconscio e magia” di Gabriele La Porta
alcune significative espressioni come…
 
 
 
– conchiglia che custodiva la pace.
 
–  Ed io ero piana quasi tu fossi un santo
 
 – cammina sul lago








.
.
La poesia dunque…
è una lirica straordinaria, bellissima e coinvolgente,
e la sublimazione di un amore impossibile.
 
 
Debbo dire che la poesia fa rivivere il dramma che scuote
l’anima sensibile ed elevatissima della poetessa
e la cosa mi commuove… facendomela sentire vicina.







.
.
Se avete vostre riflessioni o opinioni…
concordi o discordi… mi piacerebbe leggerle.
 
 
Ma veniamo alla poesia.




Torello Ancillotti – Donna accanto al fiume



L’ALLODOLA
Antonia Pozzi
 
 
Dopo il bacio – dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.




John Everett Millais


 
 
 


 
 
 
 Immagini gif della grande poetessa




Ciao da Tony Kospan
 

 
 


80x8080x8080x8080x8080x80

UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA DI FB








 

L’ALLODOLA – Dolorosa ma sublime poesia d’amore della grande poetessa del primo ‘900.. Antonia Pozzi   1 comment

 
 
 
 
 




Questa è una delle più belle
e più simboliche poesie
della grande ma sfortunata poetessa milanese.







 
 

L’ALLODOLA 
di Antonia Pozzi


POESIA SUBLIME D’AMORE E DOLORE
a cura di Tony Kospan





 
 Una poesia apparentemente idilliaco-malinconica…
che nasconde invece
un dramma d’amore infinito e forse troppo annullante.






 
L’autrice qualche tempo dopo si suicida,
forse anche per le altre difficoltà createle dalla sua famiglia,
molto in vista nell’alta borghesia milanese. 
 


Era stata costretta a troncare una relazione d’amore
col suo professore di latino e greco,
parecchio più grande di lei,
in quanto relazione considerata disdicevole
nell'ambiente “bene” che le era proprio.




Antonia Pozzi (Milano 13.2.1912 – Milano 3.2.1938)




La scelta di alcune parole infatti testimonia
la profondità, direi quasi l’abisso, del suo dolore…
mentre altre… sembrano dolci parole
rivolte solo ad un amore rimpianto.
 
 
Sottolineo in tal senso,
 così come m’è stato dato di apprendere e condividere  
nella mai tanto rimpianta trasmissione
Inconscio e magia” di Gabriele La Porta
alcune significative espressioni come…
 
 
 
– conchiglia che custodiva la pace.
 
–  Ed io ero piana quasi tu fossi un santo
 
 – cammina sul lago








.
La poesia dunque…
è una lirica straordinaria, bellissima e coinvolgente,
e la sublimazione di un amore impossibile.
 
 
Debbo dire che la poesia fa rivivere il dramma che scuote
l’anima sensibile ed elevatissima della poetessa
e la cosa mi commuove… facendomela sentire vicina.







.
Se avete vostre riflessioni o opinioni…
concordi o discordi… mi piacerebbe leggerle.
 
 
Ma veniamo alla poesia.




Torello Ancillotti – Donna accanto al fiume



L’ALLODOLA
Antonia Pozzi
 
 
Dopo il bacio – dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.




John Everett Millais


 
 
 


 
 
 
 Immagini gif della grande poetessa




Ciao da Tony Kospan
 

 
 


80x8080x8080x8080x8080x80

UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA DI FB








 

L’ALLODOLA – Sublime ma dolorosa poesia d’amore della grande poetessa milanese Antonia Pozzi   1 comment

 
 
 
 
 




Questa è una delle più belle
e più simboliche poesie
della grande ma sfortunata poetessa milanese.







 
 

L’ALLODOLA 
di Antonia Pozzi


POESIA SUBLIME D’AMORE E DOLORE
a cura di Tony Kospan





 
 Una poesia apparentemente idilliaco-malinconica…
che nasconde invece
un dramma d’amore infinito e forse troppo annullante.






 
L’autrice qualche tempo dopo si suicida,
forse anche per le altre difficoltà createle dalla sua famiglia,
molto in vista nell’alta borghesia milanese.
 
 


Era stata costretta a troncare una relazione d’amore
col suo professore di latino e greco,
parecchio più grande di lei,
in quanto relazione considerata disdicevole
nell'ambiente “bene” che le era proprio.




Antonia Pozzi (Milano 13.2.1912 – Milano 3.2.1938)




La scelta di alcune parole infatti testimonia
la profondità, direi quasi l’abisso, del suo dolore…
mentre altre… sembrano dolci parole
rivolte solo ad un amore rimpianto.
 
 
Sottolineo in tal senso,
 così come m’è stato dato di apprendere e condividere  
nella mai tanto rimpianta trasmissione
Inconscio e magia” di Gabriele La Porta
alcune significative espressioni come..
 
 
 
– conchiglia che custodiva la pace.
 
–  Ed io ero piana quasi tu fossi un santo
 
 – cammina sul lago








La poesia dunque…
è una lirica straordinaria, bellissima e coinvolgente,
e la sublimazione di un amore impossibile.
 
 
Debbo dire che la poesia fa rivivere il dramma che scuote
l’anima sensibile ed elevatissima della poetessa
e la cosa mi commuove… facendomela sentire vicina.








Se avete vostre riflessioni o opinioni…
concordi o discordi… mi piacerebbe leggerle.
 
 
Ma veniamo alla poesia.




Torello Ancillotti – Donna accanto al fiume



L’ALLODOLA
Antonia Pozzi
 
 
Dopo il bacio – dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.




John Everett Millais


 
 
 


 
 
 
 Immagini gif della grande poetessa




Ciao da Tony Kospan
 

 
 


80x8080x8080x8080x8080x80

UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA DI FB








 

L’allodola – Sublime poesia d’amore e dolore di Antonia Pozzi   10 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
Questa è una delle più belle
e più simboliche poesie
della grande e sfortunata poetessa milanese.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’ALLODOLA
– ANTONIA POZZI –
POESIA SUBLIME D’AMORE E DOLORE
a cura di Tony Kospan

 
 
 
Una poesia apparentemente idilliaco-malinconica…
che nasconde invece
un dramma d’amore infinito e forse troppo annullante…
 
 
 
 
 
 
L’autrice qualche tempo dopo si suicida,
forse anche per le altre difficoltà createle dalla sua famiglia,
molto in vista nell’alta borghesia milanese…
 
 

Era stata costretta a troncare una relazione d’amore
col suo professore di latino e greco,
parecchio più grande di lei,
in quanto relazione considerata disdicevole
nell'ambiente “bene” che le era proprio.




Antonia Pozzi
Milano 13.2.1912 – Milano 3 .2.1938
 
 
 
La scelta di alcune parole infatti testimonia
la profondità… direi quasi l’abisso… del suo dolore…
mentre altre… sembrano dolci parole
rivolte solo ad un amore rimpianto.
 
 
Sottolineo in tal senso,
 così come m’è stato dato di apprendere e condividere  
nella mai tanto rimpianta trasmissione
Inconscio e magia” di Gabriele La Porta
alcune significative espressioni come..
 
 
 
– conchiglia che custodiva la pace.
 
–  Ed io ero piana quasi tu fossi un santo
 
 – cammina sul lago
 
 
 
 
 
 
 
 
La poesia dunque…
è una lirica straordinaria, bellissima e coinvolgente,
la sublimazione di un amore impossibile…
 
 
Debbo dire che la poesia fa rivivere il dramma che scuote
l’anima sensibile ed elevatissima della poetessa
e la cosa mi commuove… facendomela sentire vicina…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Se avete vostre riflessioni… concordi o discordi…
m piacerebbe leggerle.
 
 
Ma veniamo alla poesia…
 
 
 
 
 


 
 
 
 
L’ALLODOLA
Antonia Pozzi
 
 
Dopo il bacio – dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.
 
 
 

George Clausen

 
 
 

 
 
 
 Immagini gif della grande poetessa
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 

 
 


80x8080x8080x8080x80

UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA DI FB
 
 
 

L’allodola – Sublime poesia d’amore… dolce ed amara… di Antonia Pozzi   4 comments

 
 
 
 
 




Questa è una delle più belle
e più simboliche poesie
della grande ma sfortunata poetessa milanese.







 
 

L’ALLODOLA 
di Antonia Pozzi


POESIA SUBLIME D’AMORE E DOLORE
a cura di Tony Kospan





 
 Una poesia apparentemente idilliaco-malinconica…
che nasconde invece
un dramma d’amore infinito e forse troppo annullante.






 
L’autrice qualche tempo dopo si suicida,
forse anche per le altre difficoltà createle dalla sua famiglia,
molto in vista nell’alta borghesia milanese. 
 


Era stata costretta a troncare una relazione d’amore
col suo professore di latino e greco,
parecchio più grande di lei,
in quanto relazione considerata disdicevole
nell'ambiente “bene” che le era proprio.




Antonia Pozzi (Milano 13.2.1912 – Milano 3.2.1938)




La scelta di alcune parole infatti testimonia
la profondità, direi quasi l’abisso, del suo dolore…
mentre altre… sembrano dolci parole
rivolte solo ad un amore rimpianto.
 
 
Sottolineo in tal senso,
 così come m’è stato dato di apprendere e condividere  
nella mai tanto rimpianta trasmissione
Inconscio e magia” di Gabriele La Porta
alcune significative espressioni come…
 
 
 
– conchiglia che custodiva la pace.
 
–  Ed io ero piana quasi tu fossi un santo
 
 – cammina sul lago








.
.
La poesia dunque…
è una lirica straordinaria, bellissima e coinvolgente,
e la sublimazione di un amore impossibile.
 
 
Debbo dire che la poesia fa rivivere il dramma che scuote
l’anima sensibile ed elevatissima della poetessa
e la cosa mi commuove… facendomela sentire vicina.







.
.
Se avete vostre riflessioni o opinioni…
concordi o discordi… mi piacerebbe leggerle.
 
 
Ma veniamo alla poesia.




Torello Ancillotti – Donna accanto al fiume



L’ALLODOLA
Antonia Pozzi
 
 
Dopo il bacio – dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.




John Everett Millais


 
 
 


 
 
 
 Immagini gif della grande poetessa




Ciao da Tony Kospan
 

 
 


80x8080x8080x8080x8080x80

UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA DI FB








 

L’ALLODOLA – ANTONIA POZZI – BREVE ANALISI DI UNA GRANDE POESIA   7 comments

 
 
 
 
 
Torello Ancillotti – Donna accanto al fiume




Questa è una delle più belle e simboliche poesie
della grande ma sfortunata poetessa milanese.




Antonia Pozzi (Milano 13.2.1912 – Milano 3.2.1938)



 
 

L’ALLODOLA 
di Antonia Pozzi


POESIA SUBLIME D’AMORE E DOLORE
a cura di Tony Kospan


SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23SCRIVERE foto 23


 
 Una poesia apparentemente idilliaco-malinconica…
che nasconde invece
un dramma d’amore infinito e forse troppo annullante.






 
L’autrice qualche tempo dopo si suicida,
forse anche per le difficoltà createle dalla sua famiglia,
molto in vista nell’alta borghesia milanese.

 Era stata costretta a troncare una relazione d’amore
col suo professore di latino e greco,
parecchio più grande di lei,
in quanto relazione considerata disdicevole
nell’ambiente “bene” che le era proprio.







La scelta di alcune parole infatti testimonia
la profondità, direi quasi l’abisso, del suo dolore
mentre altre sembrano dolci parole
rivolte solo ad un amore rimpianto.
 
 
Sottolineo in tal senso,
 così come m’è stato dato di apprendere e condividere  
nella mai tanto rimpianta trasmissione
Inconscio e magia” di Gabriele La Porta
alcune significative espressioni come:
 
 
 
– conchiglia che custodiva la pace.
 
–  Ed io ero piana quasi tu fossi un santo
 
 – cammina sul lago








.
La poesia dunque
è una lirica straordinaria, bellissima e coinvolgente,
e nel contempo la sublimazione di un amore impossibile.
 
 
Debbo dire che la poesia ci fa rivivere il dramma che scuote
l’anima sensibile ed elevatissima della poetessa
e la cosa mi commuove sempre facendomela sentire vicina.







.
Se avete vostre riflessioni o opinioni
concordi o discordi mi piacerebbe leggerle.
 
 
Ma veniamo alla poesia.






L’ALLODOLA
Antonia Pozzi
 
 
Dopo il bacio – dall’ombra degli olmi
sulla strada uscivamo
per ritornare:
sorridevamo al domani
come bimbi tranquilli.
Le nostre mani
congiunte
componevano una tenace
conchiglia
che custodiva
la pace.
Ed io ero piana
quasi tu fossi un santo
che placa la vana
tempesta e cammina sul lago.
Io ero un immenso
cielo d’estate
all’alba
su sconfinate
distese di grano.
E il mio cuore
una trillante allodola
che misurava
la serenità.




John Everett Millais

 
 
 
scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23scriver foto.23


 
 
 
antonia pozzi gif
 Immagini gif della grande poetessa



Ciao da Tony Kospan 










 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: