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La leggenda della gatta nella mangiatoia e l’arte del ‘500 e del ‘600 – L’antica tradizione ed i dipinti.   Leave a comment




La Madonna della gatta – Federico Barocci – 1598 (particolare)



Pur non essendo oggi molto diffusa questa leggenda popolare ha però dei riferimenti oggettivi in alcuni dipinti del ‘500 e del ‘600.



LA BELLA LEGGENDA DELLA GATTA NELLA MANGIATOIA


Si narra che la notte di Natale, nella stalla dove si erano riparati Giuseppe e Maria, oltre all’ asino ed al bue, ci fosse anche una gatta tigrata.

Lì, mentre nasceva Gesù, anche la gatta partorì i suoi micini accovacciata sul mantello della Madonna e, pure la gatta, poi riscaldò il neonato divino.



La Madonna della gatta – Federico Barocci – 1598 (altro particolare)



La Vergine, intenerita dalla materna dolcezza della gatta, l’accarezzò e le fece il segno della “M” sulla fronte.

Da allora tutti i gatti tigrati portano sulla fronte il segno della emme (M) di Maria.






Peccato che nel presepe, in genere, non appare quasi mai un gatto mentre, come accennavo su, in alcuni dipinti classici dedicati alla nascita di Gesù invece è  presente.

Infatti non è un caso che diversi pittori del ‘500 e del ‘600 hanno inteso collocarla insieme alla Madonna nelle loro opere.



La Madonna della gatta – Giulio Romano



Questo conferma l’esistenza di un’antica tradizione, forse solo orale, poi persa col tempo.

La gatta nell’antichità simboleggiava la femminilità e la maternità e, nell’Antico Egitto, aveva anche valenze esoteriche.



La Madonna della cesta – Rubens



Da un punto di vista religioso poi l’immagine semplice e dolce della gatta accanto alla Madonna accresce la dimensione umana dell’evento e nel contempo rende ancor più sentita la scena.

Dunque, a mio parere, per questi riferimenti, popolari ed artistici, apparirebbe giusto collocare nel presepe, accanto ai classicissimi “bue e asinello“, come piccola ospite, anche.. “la gatta di Maria”.

Tony Kospan



La Madonna della gatta – Giulio Romano (particolare)





Copyright Tony Kospan – Vietata la copia senza far riferimento all’autore ed al blog






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La Madonna della gatta – Federico Barocci – 1575




La bella leggenda della gatta nella mangiatoia con la Madonna è presente anche nell’arte del 500 e del 600   2 comments




La Madonna della gatta – Federico Barocci – 1598 (particolare)



Pur non essendo oggi molto diffusa questa leggenda popolare ha però dei riferimenti oggettivi in alcuni dipinti del ‘500 e del ‘600.



LA BELLA LEGGENDA DELLA GATTA NELLA MANGIATOIA


Si narra che la notte di Natale, nella stalla dove si erano riparati Giuseppe e Maria, oltre all’ asino ed al bue, ci fosse anche una gatta tigrata.

Lì, mentre nasceva Gesù, anche la gatta partorì i suoi micini accovacciata sul mantello della Madonna e, pure la gatta, poi riscaldò il neonato divino.



La Madonna della gatta – Federico Barocci – 1598 (altro particolare)



La Vergine, intenerita dalla materna dolcezza della gatta, l’accarezzò e le fece il segno della “M” sulla fronte.

Da allora tutti i gatti tigrati portano sulla fronte il segno della emme (M) di Maria.






Peccato che nel presepe, in genere, non appare quasi mai un gatto mentre, come accennavo su, in alcuni dipinti classici dedicati alla nascita di Gesù invece è  presente.

Infatti non è un caso che diversi pittori del ‘500 e del ‘600 hanno inteso collocarla insieme alla Madonna nelle loro opere.



La Madonna della gatta – Giulio Romano



Questo conferma l’esistenza di un’antica tradizione, forse solo orale, poi persa col tempo.

La gatta nell’antichità simboleggiava la femminilità e la maternità e, nell’Antico Egitto, aveva anche valenze esoteriche.



La Madonna della cesta – Rubens



Da un punto di vista religioso poi l’immagine semplice e dolce della gatta accanto alla Madonna accresce la dimensione umana dell’evento e nel contempo rende ancor più sentita la scena.

Dunque, a mio parere, per questi riferimenti, popolari ed artistici, apparirebbe giusto collocare nel presepe, accanto ai classicissimi “bue e asinello“, come piccola ospite, anche.. “la gatta di Maria”.

Tony Kospan



La Madonna della gatta – Giulio Romano (particolare)





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La Madonna della gatta – Federico Barocci – 1575




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