Archivio per l'etichetta ‘LA DIGNITA’’
Parlando della dignità di un uomo,
la nota scrittrice fiorentina
alla fine di un suo articolo, fa un riferimento importante
ad una mitica e profondamente morale poesia di Kipling.
Qui potremo ora legger sia la sua riflessione
che la poesia del grande scrittore e poeta britannico
.
.
.

LA DIGNITA’
PER LA FALLACI E PER KIPLING
Iniziamo dal pensiero della Fallaci
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
Se.
Oriana Fallaci
Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…
SE…
Rudyard Kipling
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Vedendo la realtà che ci circonda
pensate che la dignità sia ancora diffusa tra le persone
o è divenuta solo una parola antica (o una chimera)?
Ciao da Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO) NELLA PAGINA FB
Mi piace:
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.
.
.
.
Sinceramente devo dire che questi 2 brani mi appaiono perfetti…
e davvero validi proprio per tutti… ed in tutti i tempi…
ma nel contempo idonei a farci intravedere
le grandi qualità di Oriana Fallaci come scrittrice ed intellettuale.
Il primo affronta il nocciolo dei problemi degli organismi, partiti o enti
di qualunque tipo e colore e descrive la nostra società
senza una parziale o aprioristica visione…
Il secondo invece ci parla di un aspetto fondamentale nella vita di ogni persona
“la dignità” ed è altrettanto profondo e condivisibile da tutti.
Quando una giornalista o una grande scrittrice, come in questo caso,
esprime le sue opinioni senza preconcetti è sempre da ammirare…
ed Oriana è stata una campionessa dello scrivere senza vincoli o sudditanze.
(Firenze 29.6.1929 – Firenze 15.9.2006)
Dovremmo, anche noi tutti, sforzarci di guardare le cose
senza farci fuorviare dai bombardamenti mass-mediatici
ed andare al fondo della realtà delle cose e dei problemi…
Leggiamoli dunque… e diciamo, se ci va, cosa ne pensiamo.
IL PRIMO
.
In un’azienda, un’industria, il direttore generale e il consiglio di amministrazione
non sanno cosa farsene delle persone intelligenti e fornite di iniziativa,
degli uomini e delle donne che dicono no,
e questo per un motivo che supera perfino la loro arroganza:
pensando e agendo gli uomini e le donne che dicono no
costituiscono un elemento di disturbo e di sabotaggio,
mettono rena negli ingranaggi della macchina,
diventano sassi che rompono le uova nel paniere…
Cricche dentro la cricca, mafie dentro la mafia, chiese dentro la chiesa,
e con l’aggravante di una malattia che nei partiti senza dottrina
è contagiosa quanto la peste:
la corruttibilità e la corruzione degli yesmen.
In altre parole, se il partito dottrinario schiaccia coi suoi principii
chi protesta o disubbidisce,
il partito che non sa cosa vuole nè come lo vuole
rigetta come un corpo estraneo chi non si adegua alla sua assenza di principii,
cioè alle sue menzogne, alle sue ipocrisie, alle sue clientele…
da “Un uomo” di Oriana Fallaci
IL SECONDO
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
“SE”.
CIAO DA TONY KOSPAN
Oriana Fallaci
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Parlando della dignità di un uomo,
la nota scrittrice fiorentina
alla fine di un suo articolo, fa un riferimento importante
ad una mitica e profondamente morale poesia di Kipling.
Qui potremo ora legger sia la sua riflessione
che la poesia del grande scrittore e poeta britannico
.
.
.

LA DIGNITA’
PER LA FALLACI E PER KIPLING
Iniziamo dal pensiero della Fallaci
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
Se.
Oriana Fallaci
Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…
SE…
Rudyard Kipling
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Vedendo la realtà che ci circonda
pensate che la dignità sia ancora diffusa tra le persone
o è divenuta solo una parola antica (o una chimera)?
Ciao da Tony Kospan
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Sinceramente devo dire che questi 2 brani mi appaiono perfetti…
e davvero validi proprio per tutti… ed in tutti i tempi…
ma nel contempo idonei a farci intravedere
le grandi qualità di Oriana Fallaci come scrittrice ed intellettuale.
Il primo affronta il nocciolo dei problemi degli organismi, partiti o enti
di qualunque tipo e colore e descrive la nostra società
senza una parziale o aprioristica visione…
Il secondo invece ci parla di un aspetto fondamentale nella vita di ogni persona
“la dignità” ed è altrettanto profondo e condivisibile da tutti.
Quando una giornalista o una grande scrittrice, come in questo caso,
esprime le sue opinioni senza preconcetti è sempre da ammirare…
ed Oriana è stata una campionessa dello scrivere senza vincoli o sudditanze.
(Firenze 29.6.1929 – Firenze 15.9.2006)
Dovremmo, anche noi tutti, sforzarci di guardare le cose
senza farci fuorviare dai bombardamenti mass-mediatici
ed andare al fondo della realtà delle cose e dei problemi…
Leggiamoli dunque… e diciamo, se ci va, cosa ne pensiamo.
IL PRIMO
.
In un’azienda, un’industria, il direttore generale e il consiglio di amministrazione
non sanno cosa farsene delle persone intelligenti e fornite di iniziativa,
degli uomini e delle donne che dicono no,
e questo per un motivo che supera perfino la loro arroganza:
pensando e agendo gli uomini e le donne che dicono no
costituiscono un elemento di disturbo e di sabotaggio,
mettono rena negli ingranaggi della macchina,
diventano sassi che rompono le uova nel paniere…
Cricche dentro la cricca, mafie dentro la mafia, chiese dentro la chiesa,
e con l’aggravante di una malattia che nei partiti senza dottrina
è contagiosa quanto la peste:
la corruttibilità e la corruzione degli yesmen.
In altre parole, se il partito dottrinario schiaccia coi suoi principii
chi protesta o disubbidisce,
il partito che non sa cosa vuole nè come lo vuole
rigetta come un corpo estraneo chi non si adegua alla sua assenza di principii,
cioè alle sue menzogne, alle sue ipocrisie, alle sue clientele…
da “Un uomo” di Oriana Fallaci
IL SECONDO
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
“SE”.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Sinceramente devo dire che questi 2 brani mi appaiono perfetti…
e davvero validi proprio per tutti… ed in tutti i tempi…
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le grandi qualità di Oriana Fallaci come scrittrice ed intellettuale.
Il primo affronta il nocciolo dei problemi degli organismi, partiti o enti
di qualunque tipo e colore e descrive la nostra società
senza una parziale o aprioristica visione…
Il secondo invece ci parla di un aspetto fondamentale nella vita di ogni persona
“la dignità” ed è altrettanto profondo e condivisibile da tutti.
Quando una giornalista o una grande scrittrice, come in questo caso,
esprime le sue opinioni senza preconcetti è sempre da ammirare…
ed Oriana è stata una campionessa dello scrivere senza vincoli o sudditanze.
(Firenze 29.6.1929 – Firenze 15.9.2006)
Dovremmo, anche noi tutti, sforzarci di guardare le cose
senza farci fuorviare dai bombardamenti mass-mediatici
ed andare al fondo della realtà delle cose e dei problemi…
Leggiamoli dunque… e diciamo, se ci va, cosa ne pensiamo.
IL PRIMO
.
In un’azienda, un’industria, il direttore generale e il consiglio di amministrazione
non sanno cosa farsene delle persone intelligenti e fornite di iniziativa,
degli uomini e delle donne che dicono no,
e questo per un motivo che supera perfino la loro arroganza:
pensando e agendo gli uomini e le donne che dicono no
costituiscono un elemento di disturbo e di sabotaggio,
mettono rena negli ingranaggi della macchina,
diventano sassi che rompono le uova nel paniere…
Cricche dentro la cricca, mafie dentro la mafia, chiese dentro la chiesa,
e con l’aggravante di una malattia che nei partiti senza dottrina
è contagiosa quanto la peste:
la corruttibilità e la corruzione degli yesmen.
In altre parole, se il partito dottrinario schiaccia coi suoi principii
chi protesta o disubbidisce,
il partito che non sa cosa vuole nè come lo vuole
rigetta come un corpo estraneo chi non si adegua alla sua assenza di principii,
cioè alle sue menzogne, alle sue ipocrisie, alle sue clientele…
da “Un uomo” di Oriana Fallaci
IL SECONDO
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
“SE”.
CIAO DA TONY KOSPAN
Oriana Fallaci
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Parlando della dignità di un uomo,
la nota scrittrice fiorentina
alla fine di un suo articolo, fa un riferimento importante
ad una mitica e profondamente morale poesia di Kipling.
Qui potremo ora legger sia la sua riflessione
che la poesia del grande scrittore e poeta britannico
.
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LA DIGNITA’
PER LA FALLACI E PER KIPLING
Iniziamo dal pensiero della Fallaci
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
Se.
Oriana Fallaci
Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…
SE…
Rudyard Kipling
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Vedendo la realtà che ci circonda
pensate che la dignità sia ancora diffusa tra le persone
o è divenuta solo una parola antica (o una chimera)?
Ciao da Tony Kospan
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Sinceramente devo dire che questi 2 brani mi appaiono perfetti…
e davvero validi proprio per tutti… ed in tutti i tempi…
ma nel contempo idonei a farci intravedere
le grandi qualità di Oriana Fallaci come scrittrice ed intellettuale.
Il primo affronta il nocciolo dei problemi degli organismi, partiti o enti
di qualunque tipo e colore e descrive la nostra società
senza una parziale o aprioristica visione…
Il secondo invece ci parla di un aspetto fondamentale nella vita di ogni persona
“la dignità” ed è altrettanto profondo e condivisibile da tutti.
Quando una giornalista o una grande scrittrice, come in questo caso,
esprime le sue opinioni senza preconcetti è sempre da ammirare…
ed Oriana è stata una campionessa dello scrivere senza vincoli o sudditanze.
(Firenze 29.6.1929 – Firenze 15.9.2006)
Dovremmo, anche noi tutti, sforzarci di guardare le cose
senza farci fuorviare dai bombardamenti mass-mediatici
ed andare al fondo della realtà delle cose e dei problemi…
Leggiamoli dunque… e diciamo, se ci va, cosa ne pensiamo.
IL PRIMO
.
In un’azienda, un’industria, il direttore generale e il consiglio di amministrazione
non sanno cosa farsene delle persone intelligenti e fornite di iniziativa,
degli uomini e delle donne che dicono no,
e questo per un motivo che supera perfino la loro arroganza:
pensando e agendo gli uomini e le donne che dicono no
costituiscono un elemento di disturbo e di sabotaggio,
mettono rena negli ingranaggi della macchina,
diventano sassi che rompono le uova nel paniere…
Cricche dentro la cricca, mafie dentro la mafia, chiese dentro la chiesa,
e con l’aggravante di una malattia che nei partiti senza dottrina
è contagiosa quanto la peste:
la corruttibilità e la corruzione degli yesmen.
In altre parole, se il partito dottrinario schiaccia coi suoi principii
chi protesta o disubbidisce,
il partito che non sa cosa vuole nè come lo vuole
rigetta come un corpo estraneo chi non si adegua alla sua assenza di principii,
cioè alle sue menzogne, alle sue ipocrisie, alle sue clientele…
da “Un uomo” di Oriana Fallaci
IL SECONDO
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
“SE”.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Parlando della dignità di un uomo,
la nota scrittrice fiorentina
alla fine di un suo articolo, fa un riferimento importante
ad una mitica e profondamente morale poesia di Kipling.
Qui potremo ora legger sia la sua riflessione
che la poesia del grande scrittore e poeta britannico
.
.
.

LA DIGNITA’
PER LA FALLACI E PER KIPLING
Iniziamo dal pensiero della Fallaci
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
Se.
Oriana Fallaci
Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…
SE…
Rudyard Kipling
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Vedendo la realtà che ci circonda
pensate che la dignità sia ancora diffusa tra le persone
o è divenuta solo una parola antica (o una chimera)?
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PER LA FALLACI E PER KIPLING
Iniziamo dal pensiero della Fallaci
Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
in quella poesia intitolata
Se.
Oriana Fallaci
Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…
SE…
Rudyard Kipling
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Vedendo la realtà che ci circonda
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Cosa significa essere un uomo?
Significa avere coraggio, avere dignità.
Significa credere nell’umanità.
Significa amare senza permettere a un amore di diventare un’àncora.
Significa lottare. E vincere.
Guarda, più o meno quel che dice Kypling
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Se.
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Ed ecco ora la mitica poesia citata da Oriana…
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Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Vedendo la realtà che ci circonda
pensate che la dignità sia ancora diffusa tra le persone
o è divenuta solo una parola antica (o una chimera)?
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