![]() Lucien Levy Dhurmer
![]() ![]() L’inizio e il declino dell’amore
si percepiscono dall’impaccio che si prova
nel trovarsi soli insieme.
– Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688 –
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FARO’
Kahlil Gibran
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde. ![]() Lucien Levy Dhurmer
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Archivio per l'etichetta ‘Kahlil Gibran’
Sera di lunedì in poesia “Farò” Gibran – arte L. Dhurmer – canzone “Quando l’estate verrà” Minghi 1 comment
Serata di lunedì in poesia “Quando l’amore” Gibran – arte Martin-Kavel – canzone “Love me please” M. Polnareff Leave a comment
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Serata di domenica in poesia “Posa un momento” Pessoa – arte V. Irolli – canzone “Mandy” 1 comment
Domenica sera in poesia “La felicità” Borges – arte R. E. Miller – canzone “Los caminos de la vida” Leave a comment








Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo.
Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia.
Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.
I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l’Atlante progetto la forma di Sumatra.
Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c’è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l’Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l’amore che non ha né possessore né posseduta,
ma entrambi si donano.
Sia lodato l’incubo che ci rivela che possiamo creare l’Inferno.
Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.
Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c’è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Weekend in poesia “Ho messo la mia anima” M. Guidacci – arte De Nittis – canzone “Woman” Lennon Leave a comment














De Nittis – Effetto neve
HO MESSO LA MIA ANIMA…
Margherita Guidacci
Curvale a nido.
Essa non vuole altro che riposare in te.
Ma schiudile
se un giorno la sentirai fuggire.
Fà che siano allora come foglie
e come vento,
assecondando il suo volo.
E sappi che l’affetto nell’addio
non è minore che nell’incontro.
Rimane uguale e sarà eterno.
Ma diverse sono talvolta
le vie da percorrere
in obbedienza al destino











Giovedì sera in poesia “Hai colorato i miei pensieri” Tagore – arte Lynch – canzone “La forza che ci muove” R. Fogli Leave a comment






i miei pensieri
e i miei sogni,
con gli ultimi riflessi
della tua gloria,
Amore,
trasfigurando
la mia vita
per la prossima bellezza
della morte.
Come il sole,
al tramonto,
ci lascia intravedere
un angolo di cielo,
hai mutato il mio dolore
in gioia immensa.
Per incanto, Amore,
vita e morte
sono diventate
per me
la stessa grande
meraviglia.


Martedì sera in poesia “Ieri ti ho baciato” Salinas – arte J. W. Alexander – musica “Venus rapsody” Leave a comment
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La POESIA – Ecco come appare nelle poesie.. nell’arte.. nelle canzoni e negli aforismi Leave a comment
Il tema, poetico, artistico, musicale e non solo,
che desidero affrontare stavolta
è proprio l’oggetto principale di questo tipo di post.

di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive… Questo lascia immaginare un’origine comune tra musica e poesia…
che nel tempo sono diventate espressioni artistiche del tutto autonome

la vera poesia contiene, rima o non rima,
una sua intrinseca musicalità.
Tornando alle sue origini, la poesia, partita dagli albori della parola,
è giunta intatta fino ad oggi arricchendosi però sempre più di temi,
modalità espressive, riflessioni e capacità di donare emozioni…







come le foglie vengono ad un albero,
è meglio che non venga per niente.
John Keats
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente
ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Jorge Luis Borges
Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue
Antonia Pozzi La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
Platone
è un canto che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.
Kahlil Gibran
Nella vera poesia le espressioni che suonano più semplici
ci riempiono di sorpresa e di gioia perché rivelano noi a noi stessi
Benedetto Croce

assolutamente impossibile oltre che senza senso,
per la vastità del suo mondo, dei suoi stili, dei suoi modi e dei suoi temi.
poiché ciascuno può cogliere solo quello che la propria esperienza…
la propria cultura e perfino il proprio stato d’animo gli consente.

non è più solo del poeta ma anche del lettore
che la fa sua nel suo cuore.
Infine la poesia ci può anche offrire una chiave
per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata
del senso della nostra vita e della vita in generale.

per interagire con noi stessi e con gli altri…
L’argomento è quasi infinito… per cui mi fermo qui
e lascio il testimone proprio a loro… i poeti…
ed in fondo chi meglio di loro può parlarcene?
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema,
vostre o di altri, colpiscono il vostro cuore…


LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zrigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Cosi’ felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.


tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro
del vento passa con accordi brevi.
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
l’anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.
vestita d’innocenza.
E l’amai come un bimbo.
di non so quali vesti.
E presi, senza saperlo, ad odiarla.
sfarzosa di tesori…
Che ira, quale amarezza insensata!
E io le sorridevo.
dell’innocenza antica.
Credetti ancora in lei.
apparì tutta nuda… Oh poesia
nuda, passione della mia
vita, ora mia per sempre!
Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
è un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
è più reale, così?
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell’idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.


Accadde in quell’età… La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all’improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l’universo.
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell’abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.

ed a tutti gli amici… dell’amica… poesia.


Mercoledì sera in poesia “Ripenso il tuo sorriso” Montale – arte de Madrazo – canzone “Non ti dimentico” 1 comment
Raimundo de Madrazo




RIPENSO IL TUO SORRISO
– Eugenio Montale –
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…
Raimundo de Madrazo – Coppia in maschera
by Tony Kospan
Lunedì sera in poesia “Farò” Gibran – arte Dhurmer – canzone “Quando l’estate verrà” Minghi 1 comment
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nel trovarsi soli insieme.
– Jean de La Bruyère, I caratteri, 1688 –
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FARO’
Kahlil Gibran
Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde. ![]() Lucien Levy Dhurmer
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