Archivio per l'etichetta ‘John Keats’
Buonanotte e ciao Epifania in poesia “Senza di te” Keats – arte D. G. Rossetti – canzone “Am I That Easy to Forget” Leave a comment
Martedì sera in poesia “Che mi ami..” J. Keats – arte E. Vernon – canzone “Strani amori” Pausini Leave a comment
Emile Vernon
L’amore, sia quando nasce,
sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce che si riflette sul mondo circostante.
– Nathaniel Hawthorne –
Emile Vernon
Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Su, incendiamoci di parole



da Orso Tony
Sabato sera in poesia “Musiche d’autunno” J. Keats – arte Renoir – canzone “Avec le temps” Ferré Leave a comment





Dove sono?
Non ci pensare: tu pure hai la tua musica
quando nubi dolci avvolgono il giorno
che muore e tingon di rosa
le pianure di stoppie.
Allora s’alza il coro lamentoso
dei moscerini
tra i salici del fiume, portati in alto
o abbassati
col respiro e il silenzio del vento;
e gli agnelli belano forte sulla collina;
cantano nelle siepi i grilli;
ed il pettirosso leva il canto acuto
da un giardino; e trillano nel cielo,
raccogliendosi, le rondini.


Mercoledì sera in poesia “Senza di te” J. Keats – arte E. D. B. Ponsan – canzone “Insieme” Mina Leave a comment




SENZA DI TE
~ John Keats ~
Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
la mia vita sembra che si arresti lì,
non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
come di dissolvermi:
sarei estremamente triste
senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere
cui non posso resistere;
eppure potei resistere finché non ti vidi;
e anche dopo averti veduta
mi sforzai spesso di ragionare
contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.




La POESIA – Ecco come appare nelle poesie.. nell’arte.. nelle canzoni e negli aforismi Leave a comment
Il tema, poetico, artistico, musicale e non solo,
che desidero affrontare stavolta
è proprio l’oggetto principale di questo tipo di post.

di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive… Questo lascia immaginare un’origine comune tra musica e poesia…
che nel tempo sono diventate espressioni artistiche del tutto autonome

la vera poesia contiene, rima o non rima,
una sua intrinseca musicalità.
Tornando alle sue origini, la poesia, partita dagli albori della parola,
è giunta intatta fino ad oggi arricchendosi però sempre più di temi,
modalità espressive, riflessioni e capacità di donare emozioni…







come le foglie vengono ad un albero,
è meglio che non venga per niente.
John Keats
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente
ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Jorge Luis Borges
Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue
Antonia Pozzi La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
Platone
è un canto che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.
Kahlil Gibran
Nella vera poesia le espressioni che suonano più semplici
ci riempiono di sorpresa e di gioia perché rivelano noi a noi stessi
Benedetto Croce

assolutamente impossibile oltre che senza senso,
per la vastità del suo mondo, dei suoi stili, dei suoi modi e dei suoi temi.
poiché ciascuno può cogliere solo quello che la propria esperienza…
la propria cultura e perfino il proprio stato d’animo gli consente.

non è più solo del poeta ma anche del lettore
che la fa sua nel suo cuore.
Infine la poesia ci può anche offrire una chiave
per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata
del senso della nostra vita e della vita in generale.

per interagire con noi stessi e con gli altri…
L’argomento è quasi infinito… per cui mi fermo qui
e lascio il testimone proprio a loro… i poeti…
ed in fondo chi meglio di loro può parlarcene?
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema,
vostre o di altri, colpiscono il vostro cuore…


LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zrigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Cosi’ felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.


tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro
del vento passa con accordi brevi.
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
l’anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.
vestita d’innocenza.
E l’amai come un bimbo.
di non so quali vesti.
E presi, senza saperlo, ad odiarla.
sfarzosa di tesori…
Che ira, quale amarezza insensata!
E io le sorridevo.
dell’innocenza antica.
Credetti ancora in lei.
apparì tutta nuda… Oh poesia
nuda, passione della mia
vita, ora mia per sempre!
Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
è un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
è più reale, così?
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell’idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.


Accadde in quell’età… La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all’improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l’universo.
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell’abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.

ed a tutti gli amici… dell’amica… poesia.


Felice notte in poesia “Senza di te” Keats – arte D. G. Rossetti – canzone “Am I That Easy to Forget” Leave a comment
Buon martedì sera in poesia “Che mi ami..” Keats – arte E. Vernon – canzone “Strani amori” Pausini Leave a comment
Emile Vernon
L’amore, sia quando nasce,
sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce che si riflette sul mondo circostante.
– Nathaniel Hawthorne –
Emile Vernon
Che mi ami tu lo dici, ma con una voce
Che mi ami tu lo dici, ma con un sorriso
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
Su, incendiamoci di parole

da Tony Kospan
Felice sabato sera in poesia “Musiche d’autunno” J. Keats – arte Renoir – canzone “Avec le temps” Ferré Leave a comment





Dove sono?
Non ci pensare: tu pure hai la tua musica
quando nubi dolci avvolgono il giorno
che muore e tingon di rosa
le pianure di stoppie.
Allora s’alza il coro lamentoso
dei moscerini
tra i salici del fiume, portati in alto
o abbassati
col respiro e il silenzio del vento;
e gli agnelli belano forte sulla collina;
cantano nelle siepi i grilli;
ed il pettirosso leva il canto acuto
da un giardino; e trillano nel cielo,
raccogliendosi, le rondini.


La POESIA – Eccola nelle poesie.. nell’arte.. nelle canzoni.. negli aforismi e non solo Leave a comment
Il tema, poetico, artistico, musicale e non solo,
che desidero affrontare stavolta
è proprio l’oggetto principale di questo tipo di post.

di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive… Questo lascia immaginare un’origine comune tra musica e poesia…
che nel tempo sono diventate espressioni artistiche del tutto autonome

la vera poesia contiene, rima o non rima,
una sua intrinseca musicalità.
Tornando alle sue origini, la poesia, partita dagli albori della parola,
è giunta intatta fino ad oggi arricchendosi però sempre più di temi,
modalità espressive, riflessioni e capacità di donare emozioni…







come le foglie vengono ad un albero,
è meglio che non venga per niente.
John Keats
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente
ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Jorge Luis Borges
Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue
Antonia Pozzi La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
Platone
è un canto che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.
Kahlil Gibran
Nella vera poesia le espressioni che suonano più semplici
ci riempiono di sorpresa e di gioia perché rivelano noi a noi stessi
Benedetto Croce

assolutamente impossibile oltre che senza senso,
per la vastità del suo mondo, dei suoi stili, dei suoi modi e dei suoi temi.
poiché ciascuno può cogliere solo quello che la propria esperienza…
la propria cultura e perfino il proprio stato d’animo gli consente.

non è più solo del poeta ma anche del lettore
che la fa sua nel suo cuore.
Infine la poesia ci può anche offrire una chiave
per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata
del senso della nostra vita e della vita in generale.

per interagire con noi stessi e con gli altri…
L’argomento è quasi infinito… per cui mi fermo qui
e lascio il testimone proprio a loro… i poeti…
ed in fondo chi meglio di loro può parlarcene?
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema,
vostre o di altri, colpiscono il vostro cuore…


LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zrigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Cosi’ felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.


tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro
del vento passa con accordi brevi.
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
l’anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.
vestita d’innocenza.
E l’amai come un bimbo.
di non so quali vesti.
E presi, senza saperlo, ad odiarla.
sfarzosa di tesori…
Che ira, quale amarezza insensata!
E io le sorridevo.
dell’innocenza antica.
Credetti ancora in lei.
apparì tutta nuda… Oh poesia
nuda, passione della mia
vita, ora mia per sempre!
Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
è un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
è più reale, così?
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell’idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.


Accadde in quell’età… La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all’improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l’universo.
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell’abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.

ed a tutti gli amici… dell’amica… poesia.


Felice giovedì notte in poesia “Senza di te” Keats – arte D. G. Rossetti – canzone “Am I That Easy to Forget” 3 comments