Archivio per l'etichetta ‘Johann Wolfgang Goethe

Serata di domenica in poesia “Oltre il giardino” C. Bramanti – arte J. J. Tissot – canzone “Anche per te”   Leave a comment

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James Tissot – La casa nel verde








barrafiorita

I miei pensieri e i tuoi si sono stretti la mano.
In due si pensa meglio e si va più lontano.
– Gianni Rodari –
barrafiorita

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James Joseph Jacques Tissot – Il concerto



OLTRE IL GIARDINO 
Carlo Bramanti

Ho ritrovato
il libretto di istruzioni
per l’uso della vita
tra le nuvole più soffici
del mio cassetto …
mille pensieri
e un numero crescente di fate,
oltre il giardino.
Ero nato
su un letto di emozioni
con quel dono
d’infinita pace in mano
ma non so come
e per colpa di chi l’avevo perso …
In ogni pagina dorata
nulla di diverso,
le stesse , identiche parole:
“Non allentar mai la corda,
non c’è nulla che pesa e vale
ricorda …
la vita è uno stato mentale “.




James Joseph Jacques Tissot – Terrazza della Trafalgar Taverna di Greenwich Londra


ARCOBALEN99

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James Joseph Jacques Tissot – Pic nic






Bel weekend in poesia “Mi strugge l’anima” C. Pavese – arte Vermeer – canzone “Mi ritorni in mente” Battisti   Leave a comment

 

 

 

Johannes Vermeer – La lettera

 

 

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Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone,
leggere una bella poesia, vedere un bel quadro,
e,
se possibile, dire qualche parola ragionevole.
– Goethe –
135135

 .

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Vermeer – Giovane donna che legge una lettera davanti alla finestra (part.)
 
 
 
 
 
 
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MI STRUGGE L’ANIMA

Cesare Pavese
 
 
Mi strugge l’anima perdutamente
il desiderio d’una donna viva,
spirito e carne, da poterla stringere
senza ritegno e scuoterla, avvinghiato
il mio corpo al suo corpo sussultante,
ma poi, in altri giorni più sereni,
starle d’accanto dolcemente, senza
più un pensiero carnale, a contemplare
il suo viso soave di fanciulla,
ingenuo, come avvolto in un dolore
e ascoltare la sua voce leggera
parlarmi lentamente, come in un sogno…

 

 

 

Johannes Vermeer  – La lattaia

 

 

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3
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Johannes Vermeer  – Allegoria della pittura

 

Alessandro Manzoni – Breve ricordo.. alcuni aforismi ed il mitico passo “Addio, monti” dai Promessi Sposi   Leave a comment

 

Breve ricordo di Alessandro Manzoni,

il più grande scrittore italiano dell’800,

autore dei mitici “Promessi sposi”, ma non solo.



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Lo ricorderò brevemente con alcuni suoi aforismi

e con un suo mitico e poetico brano… dalla sua opera più famosa

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A F O R I S M I

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Immagine giovanile




Il vero male non è quello che si soffre, ma quello che si fa.

La vita non deve essere una festa per alcuni e un peso per altri,

ma dev’essere un impegno per tutti.

Non sempre quello che viene dopo è progresso.

La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto

che ogni parte abbia soltanto dell’uno e dell’altra.

É men male l’agitarsi nel dubbio, che il riposar nell’errore.

Bisogna sempre dire francamente e chiaramente le cose al proprio avvocato:

sarà lui ad imbrogliarle.

Uno dei benefici dell’amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.




Altra mmagine giovanile




ADDIO, MONTI




 
 
 
Il brano, posto alla fine dell’ottavo capitolo dei Promessi Sposi,
è la descrizione del paesaggio del lago di Como e dei pensieri di Lucia
mentre abbandona in barca, con Renzo, il paese natio
per sfuggire alle losche manovre di Don Rodrigo.
 
 
 
 

 
 
 
Il passo è il momento letterariamente più alto di tutto il romanzo.

Viene infatti da moltissimi critici ritenuto vera poesia in prosa.

 
 
 


 
 
 
Il tema centrale è quello del difficile e doloroso abbandono 
della terra natìa verso un futuro incerto 
e dei pensieri di una giovane, dall’animo dolce e delicato, come Lucia
sulla quale aleggia, nera, la figura di Don Rodrigo.


 
 
 

 
 
L’ambientazione, il lago di notte ed il paesaggio in cui è immerso,
fa da sublime contorno ai sofferenti pensieri di Lucia…
 
 Ma ora leggiamolo…  o rileggiamolo.
 
 
 
 
 
 
 

IL TESTO

  
 Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d’essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più si avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell’ampiezza uniforme; l’aria gli par gravosa e morta; s’inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le strade che sboccano nelle strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese, alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a’ suoi monti.









Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell’avvenire, e n’è sbalzato lontano, da una forza perversa! Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini, e disturbato nelle più care speranze, lascia que’ monti, per avviarsi in traccia di sconosciuti che non ha mai desiderato di conoscere, e non può con l’immaginazione arrivare a un momento stabilito per il ritorno! Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s’imparò a distinguere dal rumore de’ passi comuni il rumore d’un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l’animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov’era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l’amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.

 
 
 
Alessandro Manzoni 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan 
 
 



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Serata di martedì in poesia “Innamorato” Goethe – arte N. Van Wieck – canzone “Romeo and Juliet” D. Straits   Leave a comment

 
 
 

Nigel Van Wieck


 

 

 
 
 
 

grigio stella rossauk

Ma perché non ti compri un cappotto?

E a che serve? E’ dentro che ho freddo.

– Dylan Dog –

grigio stella rossauk

 
 
 

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Nigel Van Wieck – In treno

 

 

INNAMORATO

Johann Wolfgang Goethe

 

Vorrei essere un pesce,
così vispo e guizzante;
venissi tu a pescare,
io mi lascerei prendere.
Vorrei essere un pesce,
così vispo e guizzante.
 
Oh se fossi un cavallo,
ti sarei caro allora!
Oppure una vettura,
per portarti a tuo agio.
Oh se fossi un cavallo,
ti sarei caro allora!
 
Vorrei essere oro,
e sempre al tuo servizio;
se tu facessi spese,
io tornerei correndo.
Vorrei essere oro,
e sempre al tuo servizio.
 
Vorrei esser fedele,
la mia bella sempre diversa;
a lei vorrei promettermi,
né vorrei mai andarmene.
Vorrei esser fedele,
e lei sempre mutare.
 
Vorrei essere vecchio,
tutto rugoso e freddo;
se tu mi rifiutassi,
non potrei certo affliggermi.
Vorrei essere vecchio,
tutto rugoso e freddo.
 
Se io fossi una scimmia
pronta agli scherzi buffi,
e tu fossi imbronciata,
ti farei delle burle.
Se io fossi una scimmia
pronta agli scherzi buffi.
 
Fossi mite come una pecora,
ardito come un leone,
avessi l’occhio di lince
e un’astuzia di volpe.
Fossi mite come una pecora,
ardito come un leone.
 
Tutto quello che io fossi,
te lo concederei;
con i beni di un principe,
tutto ti apparterrei!
Tutto quello che io fossi,
te lo concederei!
 
Ma sono come sono,
e accettami così!
Se ne vuoi di migliori,
fatteli su misura.
Io sono come sono;
così dovrai accettarmi!

 

 

 

Nigel Van Wieck 

 

 

farfalla LONG flwr6 VERDE

 

 

 
 
a tutti da Tony Kospan
 
 
 
 

 

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Nigel Van Wieck




Sabato sera in poesia “Innamorato” Goethe – arte Corot – canzone “Non ti dimentico” A. Ruggiero   Leave a comment

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Jean-Baptiste Camille Corot 
 
 
 
 
COMPLEMENTI 2

 
 
 
 
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La felicità sta nel gusto e non nelle cose; 
si è felici perché si ha ciò che ci piace, 
e non perché si ha ciò che piace agli altri.
– François de La Rochefoucauld –
 
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Jean-Baptiste Camille Corot – Malinconia

 

 

INNAMORATO

Johann Wolfgang Goethe

 

Vorrei essere un pesce,
così vispo e guizzante;
venissi tu a pescare,
io mi lascerei prendere.
Vorrei essere un pesce,
così vispo e guizzante.
 
Oh se fossi un cavallo,
ti sarei caro allora!
Oppure una vettura,
per portarti a tuo agio.
Oh se fossi un cavallo,
ti sarei caro allora!
 
Vorrei essere oro,
e sempre al tuo servizio;
se tu facessi spese,
io tornerei correndo.
Vorrei essere oro,
e sempre al tuo servizio.
 
Vorrei esser fedele,
la mia bella sempre diversa;
a lei vorrei promettermi,
né vorrei mai andarmene.
Vorrei esser fedele,
e lei sempre mutare.
 
Vorrei essere vecchio,
tutto rugoso e freddo;
se tu mi rifiutassi,
non potrei certo affliggermi.
Vorrei essere vecchio,
tutto rugoso e freddo.

 
Se io fossi una scimmia
pronta agli scherzi buffi,
e tu fossi imbronciata,
ti farei delle burle.
Se io fossi una scimmia
pronta agli scherzi buffi.
 
Fossi mite come una pecora,
ardito come un leone,
avessi l’occhio di lince
e un’astuzia di volpe.
Fossi mite come una pecora,
ardito come un leone.
 
Tutto quello che io fossi,
te lo concederei;
con i beni di un principe,
tutto ti apparterrei!
Tutto quello che io fossi,
te lo concederei!
 
Ma sono come sono,
e accettami così!
Se ne vuoi di migliori,
fatteli su misura.
Io sono come sono;
così dovrai accettarmi!




Jean-Baptiste Camille Corot – Donna che legge 

 

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da Orso Tony


 

 

MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce2039

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Jean-Baptiste Camille Corot


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Domenica sera in poesia “Noi due” Eluard – arte Fresieke – canzone “Anche per te” L. Battisti   Leave a comment

 

 

 

 

Frederick C. Fresieke







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Puoi costruire qualcosa di bello


anche con le pietre che trovi sul tuo cammino.


~ J. W. Goethe ~

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Frederick C. Frieseke

 
 
 

NOI DUE
Paul Eluard 

Noi due tenendoci per mano

Ci crediamo dovunque a casa nostra

Sotto l’albero dolce

Sotto il cielo nero

Sotto ogni tetto nell’intimità

Nella strada vuota in pieno sole

Negli occhi vaghi della folla

Accanto a saggi e a folli

Tra i fanciulli e gli adulti

L’amore non è fatto di misteri

Noi siamo l’evidenza stessa

Credono d’essere a casa nostra

Tutti gli innamorati. 

 


Frederick Frieseke – Colazione in giardino.
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T E M I . . . T. K. 4 E ... COMPLEMENTI 2
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IL GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE

INSIEME
Frecce (174)
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15. 

 
 
Frederick Frieseke – Signora in barca con l’ombrellino 
 

 
 

Martedì sera in poesia “Soffitta” E. Pound – arte J. V. Beers – canzone “Woman” J. Lennon   Leave a comment

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Jan Van Beers 






 

 

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 Non sono al mondo per competere con nessuno. 
Chi vuole competere con me perde il suo tempo. 
Amo competere soltanto con me stessa. 
Oltrepassare i miei limiti, 
vincere le mie paure, 
lottare contro i miei difetti, 
superare le difficoltà. 
– Edvania Paes –

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Jan Van Beers  – Incontro d’amore


 
 

SOFFITTA 

Ezra Pound

  

Vieni, compiangiamoli quelli che stanno meglio di noi.

Vieni, amica, e ricorda

che i ricchi han maggiordomi e non amici,

E noi abbiamo amici e non maggiordomi.

Vieni, compiangiamo gli sposati e i non sposati.

L’aurora entra a passettini

come una dorata Pavlova,

E io son presso al mio desiderio.

Né ha la vita in sé qualcosa di migliore

Che quest’ora di chiara freschezza,

l’ora di svegliarsi in amore.


 
 
 
Jan Van Beers – La cortigiana


 

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IL TUO SALOTTO CULTURALE DI FB?
E’ LA TUA PAGINA D’AMICIZIA…
CULTURA PSICHE E SOGNO
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Jan Van Beers – In barca





Lunedì sera in poesia “Stella” R. Perin – arte Leighton – canzone “Lei” Adamo   Leave a comment




Frederick Leighton – Luna di miele

 

 

 

 

 

 

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 Con tutto l’oro del mondo

non si può comprare il battito del cuore,

né un lampo di tenerezza.

– Alphonse de Lamartine –

viola 2

 

 


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Frederick Leighton - Tristano e Isotta
 
 
 
 
 S T E L L A
Perin 
 

Ho trovato un mondo dove giocare.

Ho trovato un mondo dove vivere.

Ho trovato un mondo dove sognare,

con le bolle color grano,

saltare i riflessi di cielo nelle acque vive.

Ho trovato dove correre in sella alla libertà,

mentre cerco di allineare la linea dell’orizzonte.

Penso che questa non può essere realtà.

Ho sciolto i nodi dei miei pensieri,

ho liberato al vento i desideri in questo mondo magico.

Una mano mi stringe, mi prende, è la tua mano.

La mano di chi mi ha fatto sognare

con il suo amore.

 

 

 

Frederick Leighton – Avvolgimento della matassa
 
 
 
 
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da Tony Kospan

 

 

 

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Frederick Leighton


 

Weekend in poesia “Nome non ha” S. Aleramo – arte C. Musnier – canzone “Fragole infinite”   Leave a comment


 

Catherine Musnier

 

 

 

 

 

 

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Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, 

leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, 

se possibile, dire qualche parola ragionevole.

 – Goethe

 

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Catherine Musnier


 

 

NOME NON HA

~ Sibilla Aleramo ~

 

Nome non ha,

amore non voglio chiamarlo

questo che provo per te,

non voglio tu irrida al cuor mio

com’altri a’ miei canti,

ma, guarda,

se amore non è

pur vero è

che di tutto quanto al mondo vive

nulla m’importa come di te,

de’ tuoi occhi, de’ tuoi occhi

donde di rado mi sorridi,

della tua sorte che non m’affidi,

del bene che mi vuoi e non mi dici,

oh poco e povero sia,

ma nulla al mondo più caro m’è,

e anch’esso,

e anch’esso quel tuo bene

nome non ha.

 

 

 

Catherine Musnier

 

 

 

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Catherine Musnier
 
 
 
 

Sabato sera in poesia “Presenza” Goethe – arte Gardell-Ericson – canzone “Strani amori” Pausini   Leave a comment

 
 
 
 
Anna Gardell-Ericson

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

CUORE indACO CUORECUORE indACO CUORE
 
A volte l’uomo inciampa nella verità,
ma nella maggior parte dei casi,
si rialza e continua per la sua strada
(W. Churchill)
 

CUORE indACO CUORECUORE indACO CUORE

 
 
 
 
 
 
 

Anna Gardell-Ericson




PRESENZA
~ J. W. Goethe ~
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Tutto è annuncio di te!
Appare il sole radioso, e tu dietro a lui, spero.
Esci fuori in giardino e sei rosa fra le rose,
e sei giglio fra i gigli.
Quando nel ballo ti muovi si muovono le stelle,
insieme e intorno a te.
Notte! E così sarebbe notte!
Tu superi lo splendore soave e seducente della luna.
Seducente e soave sei tu, e fiori,
luna e stelle a te s’inchinano, o sole!
Sole, sii anche per me artefice di giorni radiosi!
Questa è vita, è eternità.



Anna Gardell-Ericson

 

 

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Anna Gardell-Ericson

 
 
 
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