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Sabato sera in poesia “Il volto dell’amore” Prevert – arte Ritman – canzone “Piccolo uomo” Mia Martini   Leave a comment






Louis Ritman


 
 
 
 
 
 

 
 
 

colombe
La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe. 
Ciascuno ne prese un pezzo
e vedendo riflessa in esso la propria immagine, 
credette di possedere l’intera verità 
~ Rumi – Sec. XIII ~
colombe  

 

 

fre bia pouce    musical notes  (Mia Martini – Piccolo uomo)

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IL VOLTO DELL’AMORE

Jacques Prévert


Il tenero e rischioso

volto dell’amore

m’è apparso la sera

di un giorno troppo lungo

Forse era un arciere

con l’arco

o forse un musicista

con l’arpa

io non so più

Io non so nulla

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

forse con una freccia

forse con un canto

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

e ferita al cuore

scottante oh scottante

ferita dell’amore



Louis Ritman




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Barra21CAhomeiwao

IL GRUPPO DI FB
D’ARTE POESIA MUSICA HUMOUR ETC.
COLLEGATO ALLA PAGINA
Frecce (174)




 
 
 
Louis Ritman




 

Buona serata e felice Primavera in poesia “Baciami” Prevert – arte V. Sardo – canzone “Fragole infinite” A. Fortis   Leave a comment

 
 
 
 

Viola Sardo

 
 
 

     


e


 

 

 

Ritorna primavera. E la terra è

come un bimbo che sa le poesie.

– Rainer Marie Rilke –

 

 

Viola Sardo

 

 

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BACIAMI


– Jacques Prévert –


In un quartier della ville Lumiere
Dove fa sempre buio e manca l’aria
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C’era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
è buio qui
Manca l’aria
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi
Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l’aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch’io
In due ne abbiamo trenta
A trent’anni non si è più ragazzi
Abbiamo l’età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!


 

Viola Sardo

 
 
 
 
Barres ...Barres ...    
 
 
 
 



e 




da Orso Tony

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Viola Sardo
 
 

 

Jacques Prévert ed il suo poetico mondo – Biografia alcune sue bellissime poesie   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Quasi tutti ricordano questo mitico poeta francese del ‘900
come uno dei grandi cantori dell’amore
(ricordo solo una sua poesia per tutte…
 la notissima Questo amore“)
ma in realtà la sua attività artistica e poetica
si svolse anche con altre tematiche e varie modalità.



BREVE BIOGRAFIA



Nasce in Bretagna in una famiglia piccolo-borghese e poi va a studiare a Parigi.

Fin da piccolo è attratto dalla lettura e dal mondo dello spettacolo.

A 15 anni già lavora ai grandi magazzini Le Bon Marché.

Dopo alcuni anni di frequentazione degli ambienti surrealisti inizia le sue prime pubblicazioni nel 1930…

Poco dopo inizia a lavorare in una compagnia teatrale e poi ad interessarsi di cinema scrivendo sceneggiature per dei film che raggiungeranno vere vette poetiche 

Ma si si diletta a scrivere testi per canzoni che saranno cantate da artisti come Juliette Greco, Yves Montand etc. e che diverranno molto popolari.

La sua è un’attività quindi intensa e variegata.







Il vero grande successo però giunge nel ’46 con la pubblicazione del suo primo libro “Paroles“.

La Francia ha trovato un nuovo grande poeta e se ne innamora.

Seguiranno diversi altri libri anche dopo il terribile incidente del ’47 per il quale finì in coma e si riprese solo dopo una lunga convalescenza.







Nello stesso anno sposa Janine Tricotet da cui aveva avuto la figlia Michèle.

Ormai è un poeta affermato e la sua attività artistica prosegue fino al 1977 quando muore per un cancro ai polmoni…

Le sue poesie e le canzoni nate dai suoi versi sono oggi più vive che mai.





.

.



TEMATICA E STILE DELLE SUE POESIE



Prevert, come accennavo su, non canta solo l’amore, ma anche la vita e gli umori della gente normale, quella che incontrava per strada, nei bar… etc. con i suoi dolori, le sue difficoltà, le sue speranze a volte con umorismo ed a volte polemizzando con il potere.

Ma quando parla di giustizia e di fraternità universale diventa dolce e sogna per tutti il diritto alla felicità.

I suoi versi non nascondono la notevole influenza del surrealismo.

Ama molto giocare con le parole e nascondervi simboli ma sempre con intelligenza ed ironia e sempre cercando un ritmo semplice e percepibile da tutti.

 
 
 
 
 
 
.

 

 
COME RICORDARLO?



 
Lo farò con 2 sue poesie d’amore
(non però con le sue solite notissime tipo la mitica “Questo amore)
e 2 di carattere sociale
ed infine con un’altra divenuta anche una magica canzone…
 
 
 .

 
 
(Neuilly-sur-Seine 4.2.1900 – Omonville-la-Petite 11.4.1977)



Per sentir e goder la bellezza di queste poesie
consiglio di leggerle e rileggerle.
 
 
Vi sembrerà di cogliere i profumi del mare, 
del giardino e dell’amore… dell’amore vero
e dunque della vera meraviglia della vita.
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
SABBIE MOBILI
 

Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
S’è ritirato già il mare in lontananza
E tu
Come alga dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie del letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s’è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per farmi annegare.
 
 
 
 

 
Norman Rockwell – Bacio

 
 
 
 
IL GIARDINO
 
Mille anni e poi mille
Non possone bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m’hai baciato
Di quando t’ho baciata
Un mattino nella luce dell’ inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In queste altre 2 poesie invece ci parla
dell’incomunicabilità di coppia e dell’emarginazione… 
con parole semplici
che dipingono però in modo forte e colorito
tante, ahimé, note ed ancor oggi comuni realtà.
 
 
 
 
 

Hopper – Silenzio


 
  
 
PRIMA COLAZIONE
 
Lui ha messo
il caffè nella tazza
Lui ha messo
il latte nel caffè
Lui ha messo
lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
senza parlarmi
S’è acceso
una sigaretta
Ha fatto
dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S’è alzato
S’è messo
sulla testa il cappello
S’è messo
l’impermeabile
perché pioveva
e se n’è andato
sotto la pioggia
senza parlare
senza guardarmi,
e io mi son presa
la testa fra le mani
e ho pianto.
 
 
 
 
 
 
 
 
LA DISPERAZIONE E’ SEDUTA SULLA PANCHINA
 
In un giardinetto su una panchina
C’è un uomo che vi chiama quando passate
Ha un binocolo un grigio vestito liso
Fuma un sigaretto ed è seduto
E vi chiama quando voi passate
O semplicemente egli vi fa un cenno
Non bisogna guardarlo
Non bisogna ascoltarlo
Conviene andare avanti
Fingere di non vederlo
Fingere di non sentirlo
Bisogna camminare affrettare il passo
Se voi lo guardate
Se voi l’ascoltate
Egli vi fa un cenno e niente e nessuno
Può impedirvi di andare a sedervi accanto a lui
Allora egli vi guarda e sorride
E soffrirete atrocemente
E l’uomo non la smette di sorridere
E voi sorriderete come lui
Esattamente
Più sorriderete e più soffrirete
Atrocemente
Più voi sorriderete e più soffrirete
Irrimediabilmente
E voi restate là
Seduto congelato
Sulla panchina sorridente
E fanciulli giocano vicino a voi
Passano i passanti
Tranquillamente
S’involano gli uccelli
Un albero lasciando
Per un altro
E voi restate là
Sulla panchina
E voi sapete voi sapete
Che mai più voi giocherete
Come quei fanciulli
Sapete che mai più voi passerete
Tranquillamente
Come quei passanti
Che mai più voi volerete
Un albero lasciando per un altro.


 
 
 
 
Prevert a Parigi 
 
 


Infine una sua famosa poesia, divenuta grande canzone,
LES FEUILLES MORTES, ma prima leggiamola in italiano.




LE FOGLIE MORTE

Oh! Vorrei tanto che tu ricordassi
i giorni felici quando eravamo amici.
La vita era più bella.
Il sole più bruciante.
Le foglie morte cadono a mucchi…
Vedi: non ho dimenticato.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti
e il vento del nord le porta via
nella fredda notte dell’oblio.
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi.
è una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi e i rimpianti.
Ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride ancora e ringrazia la vita.
Ti amavo tanto, eri così bella.
Come potrei dimenticarti.
La vita era più bella
e il sole più bruciante.
Eri la mia più dolce amica …
Ma non ho ormai che rimpianti.
E la canzone che cantavi
sempre, sempre la sentirò.
è una canzone che ci somiglia.
Tu mi amavi
io ti amavo.
E vivevamo noi due insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo.
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.



 
 
 (Andrea Bocelli)
 
 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 

 
 

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Buon sabato sera in poesia “Il volto dell’amore” Prevert – arte Ritman – canzone “Piccolo uomo” Mia Martini   Leave a comment






Louis Ritman


 
 
 
 
 
 

 
 
 

  
La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo
e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l’intera verità
~ Rumi – Sec. XIII ~
   

 

 

 (Mia Martini – Piccolo uomo)

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IL VOLTO DELL’AMORE

Jacques Prévert


Il tenero e rischioso

volto dell’amore

m’è apparso la sera

di un giorno troppo lungo

Forse era un arciere

con l’arco

o forse un musicista

con l’arpa

io non so più

Io non so nulla

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

forse con una freccia

forse con un canto

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

e ferita al cuore

scottante oh scottante

ferita dell’amore



Louis Ritman




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Louis Ritman




 

Buona serata e felice Primavera in poesia “Baciami” Prevert – arte Viola Sardo – canzone “Fragole infinite” A. Fortis   Leave a comment

 
 
 
 

Viola Sardo

 
 
 

     


e


 

 

 

Ritorna primavera. E la terra è

come un bimbo che sa le poesie.

– Rainer Marie Rilke –

 

 

Viola Sardo

 

 

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BACIAMI


– Jacques Prévert –


In un quartier della ville Lumiere
Dove fa sempre buio e manca l’aria
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C’era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
è buio qui
Manca l’aria
E d’inverno come d’estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi
Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l’aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch’io
In due ne abbiamo trenta
A trent’anni non si è più ragazzi
Abbiamo l’età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!


 

Viola Sardo

 
 
 
 
Barres ...Barres ...    
 
 
 
 



e 




da Orso Tony

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Viola Sardo
 
 

 

Buon sabato notte in poesia “Il volto dell’amore” Prevert – arte L. Ritman – canzone “Piccolo uomo”   Leave a comment






Louis Ritman


 
 
 
 
 
 

 
 
 

  
La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo
e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l’intera verità
~ Rumi – Sec. XIII ~
   

 

 

 (Mia Martini – Piccolo uomo)

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IL VOLTO DELL’AMORE

Jacques Prévert


Il tenero e rischioso

volto dell’amore

m’è apparso la sera

di un giorno troppo lungo

Forse era un arciere

con l’arco

o forse un musicista

con l’arpa

io non so più

Io non so nulla

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

forse con una freccia

forse con un canto

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

e ferita al cuore

scottante oh scottante

ferita dell’amore



Louis Ritman




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Viola Sardo

 
 
 

     


e


 

 

 

Non c’è Speranza senza paura 

né Paura senza Speranza. 

Baruch Spinoza  

 

 

Viola Sardo

 

 

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BACIAMI


– Jacques Prévert –


In un quartier della ville Lumiere
Dove fa sempre buio e manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Lei era sulle scale
Lui accanto a lei e lei accanto a lui
Faceva notte
C'era un odore di zolfo
Perché nel pomeriggio avevano ucciso le cimici
E lei gli diceva
è buio qui
Manca l'aria
E d'inverno come d'estate è sempre inverno
Il sole del buon Dio non brilla da noi
Ha fin troppo lavoro nei quartieri ricchi
Stringimi tra le braccia
Baciami
Baciami a lungo
Baciami
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Qui si crepa di tutto
Dal caldo e dal freddo
Si gela si soffoca
Manca l'aria
Se tu smettessi di baciarmi
Credo che morirei soffocata
Hai quindici anni ne ho quindici anch'io
In due ne abbiamo trenta
A trent'anni non si è più ragazzi
Abbiamo l'età per lavorare
Avremo pure diritto di baciarci
Più tardi sarà troppo tardi
La nostra vita è ora
Baciami!


 

Viola Sardo

 
 
 
 
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e 




da Orso Tony

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Viola Sardo
 
 

 

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IL VOLTO DELL’AMORE

Jacques Prévert


Il tenero e rischioso

volto dell’amore

m’è apparso la sera

di un giorno troppo lungo

Forse era un arciere

con l’arco

o forse un musicista

con l’arpa

io non so più

Io non so nulla

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

forse con una freccia

forse con un canto

Tutto quel che so

è che m’ha ferita

e ferita al cuore

scottante oh scottante

ferita dell’amore



Louis Ritman




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Louis Ritman


 
 
 
 
L'immagine può contenere: oceano, cielo e sMS
 
 

 
 
 

 
 
 Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.
~ Anonimo cinese
~
 
 

 

 

Louis Ritman


 
 
IL VOLTO DELL’AMORE
Jacques Prévert
 
Il tenero e rischioso
volto dell’amore
m’è apparso la sera
di un giorno troppo lungo
Forse era un arciere
con l’arco
o forse un musicista
con l’arpa
io non so più
Io non so nulla
Tutto quel che so
è che m’ha ferita
forse con una freccia
forse con un canto
Tutto quel che so
è che m’ha ferita
e ferita al cuore
scottante oh scottante
ferita dell’amore.

 
 
 
 
 

Louis Ritman
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
 
 
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da Orso Tony

 

 

 

 

 

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L'immagine può contenere: persone in piedi e spazio all'aperto
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Il grande mistero dell’amore.. nelle poesie.. nell’arte.. nelle canzoni e non solo   Leave a comment

 
 
 
 
 Maria José
 


Torniamo ai temi d’amore in poesia e non solo.
 

Parleremo stavolta in particolare
di un suo fondamentale aspetto
 e cioè del mistero del suo sorgere e del suo manifestarsi.

 
 
 
 
Canova – Amore e Psiche
 
 
 
 
L’AMORE COME MISTERO
 IN POESIA E NON SOLO  
by Tony Kospan

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Cos’è che rende l’amore un mistero?
E’ la nostra incapacità a concepire i
l perché
ed il percome accade che ci innamoriamo.
 
 
Infatti spesso accade che ci innamoriamo, 
contro ogni logica
e contro ogni nostro buon proponimento,  
di una persona lontanissima dai nostri ideali,
dai nostri gusti, etc… 
arrivando perfino ad amarla in modo totale,
difetti compresi.
 
 
 
 
Catullo e Lesbia – Affresco di Ercolano

 
 
 
Come può accadere una cosa del genere?
Fin dall’antichità la cosa ha stupito ed incuriosito 
artisti, pensatori e poeti ma il mistero continua.  
Penso proprio che il mistero dell’amore finirà, 
quando finirà… l’umanità!



Josephine Wall 
 
 
 
 
Prima di passare alle poesie
 leggiamo ora alcuni aforismi
 che cercano di trovare la chiave 
per svelare l’arcano.

 
 


CUORI rosannw6CUORI rosannw6


L’amore è l’ala che Dio ha dato all’anima
per salire fino a lui. 
Michelangelo Buonarroti 

L’amore é un bellissimo fiore, 
ma bisogna avere il coraggio
di coglierlo sull’orlo di un precipizio. 
Stendhal 
 
L’amore è poesia dei sensi.
Non esiste se non è sublime. 
Quando c’è, esiste per sempre
e va aumentando di giorno in giorno. 
Honoré de Balzac

L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. 
L’amore deve avere la forza
di attingere la certezza in se stesso. 
Allora non sarà trascinato, ma trascinerà. 
Hermann Hesse


CUORI rosannw6CUORI rosannw6

 
 
 
Josephine Wall
 
 
 
Ma veniamo alle poesie prescelte
 che sono tutte di grandi autori.

Come al solito, sarò felice di leggere
quelle che invece,
sul tema, colpiscono il vostro cuore.

Segnalo solo quella della mitica Emily Dickinson
 che in una prima parte sembra voglia dirci
d’aver capito l’amore
ma poi nella seconda s’arrende al suo mistero.
 
 
 

fre bia pouce    musicAnimata
Csaba Markus – Rhapsody Love



TUTTO IMPARAMMO DELL’AMOR
Emily Dickinson
 
Tutto imparammo dell’amore alfabeto, parole.
Il capitolo, il libro possente
poi la rivelazione terminò.
Ma negli occhi dell’altro ciascuno contemplava
l’ignoranza divina, ancora più che nell’infanzia:
l’uno all’altro, fanciulli.
Tentammo di spiegare
quanto era per entrambi incomprensibile.
Ahi, com’è vasta la saggezza
e molteplice il vero!


 
 
fre bia pouce    musicAnimata
Joseph Lorusso



TUTTO E’ AMORE 
Blaga Dimitrova
 
Non aver fretta! – mi sussurrava una segreta voce. –
Non è matura l’ora dell’amore! –
Ed io, incorreggibile disubbidiente,
Soltanto a lei, Dio, ho dato ascolto –
né io stessa so il perché.
Non aver fretta! – E i grappoli tintinnano –
le campane di pioggia e di bronzo solare,
e nelle botti il vino sogna la tempesta,
si inaridiscono e si screpolano le labbra,
salate da una goccia di sangue.
Mistero d’amore, io non ti ho riconosciuto
nello sbocciare istantaneo della primavera.
Come è tangibile ciò che non sfioriamo,
come il calice non bevuto inebria,
come tutto è amore!
 
 
fre bia pouce    musicAnimata
William-Adolphe Bouguereau


   

PERICOLOSO E TENERO IL VOLTO DELL’AMORE
Jaques Prevert

 
Pericoloso e tenero
il volto dell’amore
m’è apparso la sera
d’un lunghissimo giorno
Forse era un arciere
con l’arco
o un musicante
con l’arpa
Non so più
Non so niente
La sola cosa che so
è che mi ha feri to
forse con una freccia
forse con una canzone
La sola cosa che so
è che mi ha ferito
ferito al cuore
ferito per la vita
E come brucia
la ferita dell’amore.

 
 
 
   fre bia pouce    musicAnimata
Anselm Fuerbach – Paolo e Francesca
 
 
  
PAOLO E FRANCESCA 
Dante Alighieri – Inferno – canto 5°
 
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante».
Mentre che l’uno spirto questo disse,
l’altro piangea; sì che di pietade
io venni men così com’io morisse.
E caddi come corpo morto cade.

 
 
 
fre bia pouce    musicAnimata
Federico Andreotti – Corteggiamento

 
LA VERITA’ VI PREGO SULL’AMORE 
Wystan Hugh Auden
 
Dicono alcuni che amore è un bambino
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo
e alcuni che è un’assurdità
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l’aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.
Assomiglia a una coppia di pigiami
o al salame dove non c’è da bere?
Per l’odore può ricordare i lama
o avrà un profumo consolante?
è pungente a toccarlo, come un prugno
o è lieve come morbido piumino?
è tagliente o ben lischio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull’amore.
I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi
e l’ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.
Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle este è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po’ di pace?
La verita’ grave, vi prego, sull’amore.
Sono andato a guardare nel bersò
lì non c’era mai stato;
ho esportato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l’aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio
e non era nemmeno sotto il letto.
Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull’altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
è un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull’amore.
Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta
o là sul bus mi pesterà un piede?
Accadrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
La verità, vi prego, sull’amore.



 
 
 


  Ciao a tutti da Orso Tony



orsotony
 
 
 
 
 

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