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SOTTOVOCE – Alfonso Gatto con questa inusuale poesia ci parla di un amore… mancato   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Stavolta parleremo di una poesia del noto poeta salernitano
Alfonso Gatto (1909 – 1976)
da me conosciuto fugacemente, ai tempi del Liceo,
proprio a Salerno in uno dei suoi ritorni alla città natale.
 
 
 

 
 
 
 


SOTTOVOCE

– ALFONSO GATTO –

POESIA SUBLIME

 
 
 
 
 
 
Alfonso Gatto
 
 
 
 
 
 
Bellissime sono le sue poesie d’amore
per la loro profonda pregnanza
ma ho scelto questa per una sua particolarità.
 
 
 Essa ci parla infatti dei vari aspetti di un amore bloccato,
di un amore che stava per nascere,
ma qualcosa “un (quasi) nulla“,
forse gelosia del passato 
o piuttosto un problema di dialogo
ha bloccato il crescere del sentimento.
 
 
 
 
 

 
 
 
Questa difficoltà di dialogo e di intesa tra il poeta e la donna
viene poeticamente e genialmente descritta, a mio parere,
con quell’evidenziare i tempi diversi da loro usati nel discorrere.
  
 
La qual cosa, 
insieme forse all’orgoglio o al timore d’esporsi
e/o addirittura alla paura d’esser felice
ha generato l’impossibilità del rapporto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciò però ha lasciato una grande nostalgia
di quel che poteva essere e non è stato
e non sarà mai.
 
 
Ma vivido resta 
ed impresso a fuoco nel cuore resta
lo sguardo d’amore di quel primo incontro.
 
 
 

 
 
 
Da ciò si evince che non deve mai prevalere
l’ego in amore…
ma deve sempre cedere il passo al 
noi
sennò il suo felice evolversi viene bloccato.
 
 
 
Ma ora leggiamola.
 
 
 
 
 
De Nittis – Flirt
 
 
 
 
 
S O T T O V O C E 
Alfonso Gatto
  

 Una sera di nuvole, di freddo 
e di luce che spiega ad altro il senso 
della mia vita, questo vago accordo 
di memorie in sordina, sottovoce 
di me, di te, poveramente assortiti.

 
Si resta a volte soli nella veglia 
di un racconto sospeso, allora soli, 
ignoti l’uno all’altro, ed ora uniti 
dal ricordo che un nulla ci divise.
 
Il rammarico punge, se mi dici: 
“bastava che quel giorno…”, ti sorrido 
con la mesta sfiducia di sapere 
che mai giunsi per tempo, che geloso 
di te, del tuo passato, almeno vedo 
il tuo sguardo d’amore al primo incontro.
 
Ma forse è giusto credere che allora 
tu m’avresti perduto: 
come un ragazzo che si lascia indietro 
nella paura d’esser felice.
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 

Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro parere e le vostre impressioni,
se vi va, sulla poesia.
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
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LA PAGINA DELLAPOESIA E DELLA CULTURA

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 Gotthardt Kuehl 
 
 


Hopper – Breve ricordo ed ampia raccolta di dipinti del pittore del silenzio nella moderna società   Leave a comment

 
 
 
 
 
 

Nighhawks (Nottambuli)

 
 
 
 
 
Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


EDWARD HOPPER
OVVERO 
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
 
 
 
 
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.

Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.






Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.

Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
 i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.




Prima fila




Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.


 
 
 
Chop Suey (1929)




ANALISI DELLA SUA PITTURA


Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.

La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.

Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.


 
 
 


 Hopper – Autoritratto 




Il tema principale  delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
 
 
 
 
 
 
Hopper – Sole di mattina
 
 
 

 
 
IL SUO MONDO PITTORICO

 
 
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
 
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata,  in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pittura metafisica.
 
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
 
 



.
.
.



 

New York Movie 1939


 
 



 
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
 
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
 
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.

Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.
 
 
 
 
 
 
Automat

 
 
 

 
Escursione nella filosofia
 
 
 
 
 
Compartment C Car 293




Sole al bar





The long leg – 1935
.






 
Sera blu




Stanza d’albergo



Sera d’estate




Guardare il mare


 
 
 
 Tony Kospan 
 

 
 
3
IL SALOTTO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L’ARTE
frebiapouce.gif


.

.

.

.

 Autoritratto 

 
 
 

Edward Hopper – Breve ricordo e vari dipinti del pittore dell’incomunicabilità nella moderna società   Leave a comment

 
 
 
 
 
 

Nighhawks (Nottambuli)

 
 
 
 
 
Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


EDWARD HOPPER
OVVERO 
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
 
 
 
 
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.

Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.






Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.

Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
 i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.




Prima fila




Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.


 
 
 
Chop Suey (1929)




ANALISI DELLA SUA PITTURA


Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.

La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.

Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.


 
 
 


 Hopper – Autoritratto 




Il tema principale  delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
 
 
 
 
 
 
Hopper – Sole di mattina
 
 
 

 
 
IL SUO MONDO PITTORICO

 
 
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
 
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata,  in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pittura metafisica.
 
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
 
 



.
.
.



 

New York Movie 1939


 
 



 
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
 
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
 
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.

Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.
 
 
 
 
 
 
Automat

 
 
 

 
Escursione nella filosofia
 
 
 
 
 
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Sole al bar





The long leg – 1935
.






 
Sera blu




Stanza d’albergo



Sera d’estate




Guardare il mare


 
 
 
 Tony Kospan 
 

 
 
3
IL SALOTTO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L’ARTE
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 Autoritratto 

 
 
 

SOTTOVOCE – Una poesia inusuale di Alfonso Gatto in quanto ci parla di un amore… mancato   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Stavolta parleremo di una poesia del noto poeta salernitano
Alfonso Gatto (1909 – 1976)
da me conosciuto fugacemente, ai tempi del Liceo,
proprio a Salerno in uno dei suoi ritorni alla città natale.
 
 
 

 
 
 
 


SOTTOVOCE

– ALFONSO GATTO –

POESIA SUBLIME

 
 
 
 
 
 
Alfonso Gatto
 
 
 
 
 
 
Bellissime sono le sue poesie d’amore
per la loro profonda pregnanza
ma ho scelto questa per una sua particolarità.
 
 
 Essa ci parla infatti dei vari aspetti di un amore bloccato,
di un amore che stava per nascere,
ma qualcosa “un (quasi) nulla“,
forse gelosia del passato 
o piuttosto un problema di dialogo
ha bloccato il crescere del sentimento.
 
 
 
 
 

 
 
 
Questa difficoltà di dialogo e di intesa tra il poeta e la donna
viene poeticamente e genialmente descritta, a mio parere,
con quell’evidenziare i tempi diversi da loro usati nel discorrere.
  
 
La qual cosa, 
insieme forse all’orgoglio o al timore d’esporsi
e/o addirittura alla paura d’esser felice
ha generato l’impossibilità del rapporto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciò però ha lasciato una grande nostalgia
di quel che poteva essere e non è stato
e non sarà mai.
 
 
Ma vivido resta 
ed impresso a fuoco nel cuore resta
lo sguardo d’amore di quel primo incontro.
 
 
 

 
 
 
Da ciò si evince che non deve mai prevalere
l’ego in amore…
ma deve sempre cedere il passo al 
noi
sennò il suo felice evolversi viene bloccato.
 
 
 
Ma ora leggiamola.
 
 
 
 
 
De Nittis – Flirt
 
 
 
 
 
S O T T O V O C E 
Alfonso Gatto
  

 Una sera di nuvole, di freddo 
e di luce che spiega ad altro il senso 
della mia vita, questo vago accordo 
di memorie in sordina, sottovoce 
di me, di te, poveramente assortiti.

 
Si resta a volte soli nella veglia 
di un racconto sospeso, allora soli, 
ignoti l’uno all’altro, ed ora uniti 
dal ricordo che un nulla ci divise.
 
Il rammarico punge, se mi dici: 
“bastava che quel giorno…”, ti sorrido 
con la mesta sfiducia di sapere 
che mai giunsi per tempo, che geloso 
di te, del tuo passato, almeno vedo 
il tuo sguardo d’amore al primo incontro.
 
Ma forse è giusto credere che allora 
tu m’avresti perduto: 
come un ragazzo che si lascia indietro 
nella paura d’esser felice.
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 

Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro parere e le vostre impressioni,
se vi va, sulla poesia.
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 
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Edward Hopper – Breve ricordo e diversi dipinti del noto pittore dell’incomunicabilità nella moderna società   2 comments

 
 
 
 
 
 

Nighhawks (Nottambuli)

 
 
 
 
 
Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


EDWARD HOPPER
OVVERO 
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
 
 
 
 
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.

Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.






Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.

Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
 i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.




Prima fila




Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.


 
 
 
Chop Suey (1929)




ANALISI DELLA SUA PITTURA


Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.

La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.

Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.


 
 
 


 Hopper – Autoritratto 




Il tema principale  delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
 
 
 
 
 
 
Hopper – Sole di mattina
 
 
 

 
 
IL SUO MONDO PITTORICO

 
 
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
 
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata,  in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pittura metafisica.
 
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
 
 



.
.
.



 

New York Movie 1939


 
 



 
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
 
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
 
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.

Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.
 
 
 
 
 
 
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The long leg – 1935
.






 
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Sera d’estate




Guardare il mare


 
 
 
 Tony Kospan 
 

 
 
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E DI CHI AMA L’ARTE
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 Autoritratto 

 
 
 

SOTTOVOCE – Questa poesia di Alfonso Gatto è inusuale in quanto ci parla di un amore… mancato   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Stavolta parleremo di una poesia del noto poeta salernitano
Alfonso Gatto (1909 – 1976)
da me conosciuto fugacemente, ai tempi del Liceo,
proprio a Salerno in uno dei suoi ritorni alla città natale.
 
 
 

 
 
 
 


SOTTOVOCE

– ALFONSO GATTO –

POESIA SUBLIME

 
 
 
 
 
 
Alfonso Gatto
 
 
 
 
 
 
Bellissime sono le sue poesie d’amore
per la loro profonda pregnanza
ma ho scelto questa per una sua particolarità
 
 
 Essa ci parla infatti dei vari aspetti di un amore bloccato,
di un amore che stava per nascere,
ma qualcosa “un (quasi) nulla“,
forse gelosia del passato 
o piuttosto un problematic dialogo
ha bloccato il crescere del sentimento.
 
 
 
 
 

 
 
 
Questa difficoltà di dialogo e di intesa tra il poeta e la donna
viene poeticamente e genialmente descritta, a mio parere,
con quell’evidenziare i tempi diversi da loro usati nel discorrere.
  
 
La qual cosa, 
insieme forse all’orgoglio o al timore d’esporsi
e/o addirittura alla paura d’esser felice
ha generato l’impossibiltà del rapporto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciò però ha lasciato una grande nostalgia
di quel che poteva essere e non è stato
e non sarà mai.
 
 
Ma vivido resta 
ed impresso a fuoco nel cuore resta
lo sguardo d’amore di quel primo incontro.
 
 
 

 
 
 
Da ciò si evince che non deve prevalere
l’ego in amore…
ma deve sempre cedere il passo al noi
sennò il suo felice evolversi viene bloccato.
 
 
 
Ma ora leggiamola.
 
 
 
 
 
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Alfonso Gatto
  

 Una sera di nuvole, di freddo 
e di luce che spiega ad altro il senso 
della mia vita, questo vago accordo 
di memorie in sordina, sottovoce 
di me, di te, poveramente assortiti.

 
Si resta a volte soli nella veglia 
di un racconto sospeso, allora soli, 
ignoti l’uno all’altro, ed ora uniti 
dal ricordo che un nulla ci divise.
 
Il rammarico punge, se mi dici: 
“bastava che quel giorno…”, ti sorrido 
con la mesta sfiducia di sapere 
che mai giunsi per tempo, che geloso 
di te, del tuo passato, almeno vedo 
il tuo sguardo d’amore al primo incontro.
 
Ma forse è giusto credere che allora 
tu m’avresti perduto: 
come un ragazzo che si lascia indietro 
nella paura d’esser felice.
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 

Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro parere e le vostre impressioni,
se vi va, sulla poesia.
 
 
 Tony Kospan
 
 
 
 

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Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


EDWARD HOPPER
OVVERO 
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
 
 
 
 
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.

Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.






Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.

Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
 i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.




Prima fila




Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.


 
 
 
Chop Suey (1929)




ANALISI DELLA SUA PITTURA


Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.

La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.

Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.


 
 
 


 Hopper – Autoritratto 




Il tema principale  delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
 
 
 
 
 
 

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IL SUO MONDO PITTORICO

 
 
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
 
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata,  in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pittura metafisica.
 
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
 
 



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New York Movie 1939


 
 



 
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
 
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
 
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.

Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.
 
 
 
 
 
 
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Escursione nella filosofia
 
 
 
 
 
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The long leg – 1935
.






 
Sera blu




Stanza d’albergo



Sera d’estate




Guardare il mare


 
 
 
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IL SALOTTO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L’ARTE
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 Autoritratto 

 
 
 

SOTTOVOCE – Questa particolare poesia di Alfonso Gatto ci parla di un amore… mancato   Leave a comment

 
 
 
 
 


 

 

Stavolta parleremo di una poesia del noto poeta salernitano
Alfonso Gatto (1909 – 1976)
da me conosciuto fugacemente, ai tempi del Liceo,
proprio a Salerno in uno dei suoi ritorni alla città natale…



 

 
 
 
 

SOTTOVOCE

– ALFONSO GATTO –

POESIA SUBLIME

 
 
 
 
 
 
Alfonso Gatto
 
 
 
 


Bellissime sono le sue poesie d’amore
per la loro profonda pregnanza
ma ho scelto questa per la sua particolarità…
 
 
 Essa ci parla infatti dei vari aspetti di un amore bloccato,
di un amore che stava per nascere,
ma qualcosa.. “un (quasi) nulla“,
forse gelosia del passato o piuttosto una problematica comunicazione
ha bloccato il crescere del sentimento.

 
 






Questa difficoltà di dialogo e di intesa tra il poeta e la donna
viene poeticamente e genialmente descritta, a mio parere…,
con quell’evidenziare i tempi diversi da loro usati nel discorrere.
  
 
La qual cosa, insieme forse all’orgoglio o al timore d’esporsi
e/o addirittura alla paura d’esser felice
ha generato l’impossibiltà del rapporto.


 
 
 
 
 
 
 
 


Ciò però ha lasciato una grande nostalgia
di quel che poteva essere e non è stato…
e non sarà mai…
 
 
Ma vivido resta… ed impresso a fuoco nel cuore resta…
lo sguardo d’amore di quel primo incontro.









Da ciò si evince che non deve prevalere
l'ego in amore…
ma deve sempre cedere il passo al sentimento…
sennò…esso impedisce il suo evolversi…
 
 
Ma ora leggiamola…

 
 
 
 

De Nittis – Flirt

 
 
 
 
 
S O T T O V O C E
Alfonso Gatto
 
 
Una sera di nuvole, di freddo
e di luce che spiega ad altro il senso
della mia vita, questo vago accordo
di memorie in sordina, sottovoce
di me, di te, poveramente assortiti.
 
Si resta a volte soli nella veglia
di un racconto sospeso, allora soli,
ignoti l’uno all’altro, ed ora uniti
dal ricordo che un nulla ci divise.
 
Il rammarico punge, se mi dici:
“bastava che quel giorno…”, ti sorrido
con la mesta sfiducia di sapere
che mai giunsi per tempo, che geloso
di te, del tuo passato, almeno vedo
il tuo sguardo d’amore al primo incontro.
 
Ma forse è giusto credere che allora
tu m’avresti perduto:
come un ragazzo che si lascia indietro
nella paura d’esser felice.


 
 
 
 


 
 
 
 

Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro parere… e le vostre impressioni,
se vi va, sulla poesia.
 
 
 Tony Kospan





P O E S I E ?

 

ImageChef.com





 
 
 
 



Edward Hopper – Breve ricordo e diversi dipinti del famoso pittore dell’incomunicabilità nella moderna società   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Parlerò qui di questo grande pittore americano del '900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell'incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

EDWARD HOPPER…
OVVERO 
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
 
 
 
 
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.

Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del 900.






Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell'800
ed in particolare degli impressionisti.

Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell'epoca
 i suoi dipinti non ebbero per lungo tempo
la considerazione che meritavano.




Prima fila




Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò la prima retrospettiva.


 
 
70x8270x8270x8270x8270x8270x8270x82



 
Chop Suey (1929)




ANALISI DELLA SUA PITTURA


Le opere di Edward Hopper… “Pittore del silenzio“,  hanno grandi valenze simboliche che esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società…

La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all'uso intenso del colore.

Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte angolazioni.


 
 
 

 Hopper – Autoritratto (partic.)
 
 
 
 
 
 

 
Il tema principale  delle sue opere è l’atmosfera di solitudine soprattutto delle grandi città… dei suoi tempi… ma che tuttavia, a ben vedere, è uguale ancor oggi nonostante l'esplosione del web e le nuove tecnologie di comunicazione anche se celato, o coperto, dal boom dei social network.
 
 
 
 
 
 
Hopper – Sole di mattina
 
 
 
 
 
IL SUO MONDO PITTORICO

 
 
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
 
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata,  in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pittura metafisica
 
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell'attimo di un pensiero, di un momento di solitaria riflessione…
 
 


.
.
.
 

New York Movie 1939

 
 


 
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell'America del primo 900 cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
 
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce… ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità…
 
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno…

Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… essi sono anche diventati mitici ed emblematici… del “male di vivere“.
 
 
 
 
 
 
Automat
 
 
 
 
Escursione nella filosofia
 
 
 
 
 
Compartment C Car 293




Cinema a New York





The long leg – 1935

 
Sera blu



Stanza d'albergo



Silenzio



Guardare il mare


 
 

 
 Tony Kospan 
 

 
 
 

PER CHI AMA L'ARTE…
IL GRUPPO DI FB

.

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Nighhawks (Nottambuli) 

 
 
 

Edward Hopper – Breve ricordo.. anche con diverse opere.. del grande pittore del silenzio e della solitudine   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Parlerò qui di questo grande pittore americano del '900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell'incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

EDWARD HOPPER…
OVVERO 
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
 
 
 
 
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.

Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del 900.






Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell'800
ed in particolare degli impressionisti.

Per questa sua lontananza
dalle grandi mode artistiche dell'epoca
 i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.




Prima fila




Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò la prima retrospettiva.


 
 
70x8270x8270x8270x8270x8270x8270x82



 

NIGHTHAWKS – NOTTAMBULI



ANALISI DELLA SUA PITTURA


Le opere di Edward Hopper… “Pittore del silenzio“,  hanno grandi valenze simboliche che esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società…

La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all'uso intenso del colore.

Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte angolazioni.


 
 
 

 Hopper – Autoritratto (partic.)
 
 
 
 
 
 

 
Il tema principale  delle sue opere è l’atmosfera di solitudine soprattutto delle grandi città… dei suoi tempi… ma che tuttavia, a ben vedere, è uguale ancor oggi nonostante l'esplosione del web e le nuove tecnologie di comunicazione anche se celato, o coperto, dal boom dei social network.
 
 
 
 
 
 
Hopper – Sole di mattina
 
 
 
 
 
IL SUO MONDO PITTORICO

 
 
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
 
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata,  in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pittura metafisica
 
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell'attimo di un pensiero, di un momento di solitaria riflessione…
 
 


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New York Movie 1939

 
 


 
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell'America del primo 900 cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
 
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce… ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità…
 
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno…

Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… essi sono anche diventati mitici ed emblematici… del “male di vivere“.
 
 
 
 
 
 
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Escursione nella filosofia
 
 
 
 
 
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Sera blu



Stanza d'albergo



Silenzio



Guardare il mare


 
 

 
 Tony Kospan 
 

 
 
 

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Chop Suey (1929)

 
 
 

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